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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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L'ingegnerizzazione della fotografia è una aberrazione che parte dagli anni '70 quando si è pensato di misurare e pubblicare i test sulle ottiche. Nulla di male, però questo è stato visto e lo è tuttora come parametri indispensabili per produrre una bella fotografia. Così tanta gente si è incamminata in un percorso senza fine, nell'ansia di possedere ciò che è ritenuto indispensabile per fare delle belle foto, dimenticandosi di curare la creatività, la sensibilità, una cultura fotografica, la capacità di comunicare, di cogliere e trasmettere qualcosa di diverso da un bel paesaggio, dal trucco di una modella o dal suo #OOPS#. Dilettanti spesso negati e ignoranti (di ciò che la fotografia dovrebbe essere).
mi ci sento molto in questa affermazione ma anche in questa di FerCitazione:
Il che non significa scegliere sempre l'obiettivo più nitido o più rettilineo; significa poter scegliere l'obiettivo con le caratteristiche desiderate. Può anche essere un LensBaby, un Trioplan, un Petzeval, un semplice menisco, dipende da cosa cerco. Ma vorrei saperlo prima, non dopo. E siccome si può, mi piacerebbe fosse fatto.

Inviato: 8/8/2016 18:42
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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PinoKent ha scritto:

continuando a negare che anche un obiettivo scadente sotto certi aspetti, possa essere meraviglioso sotto certi altri


E questo l'avrebbe detto... chi?

Mi pare che come al solito si leggano 2 parole su 200, e se ne capiscano ancora meno.

Fer

Inviato: 8/8/2016 18:54
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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Non me ne vogliate ma trovo non costruttiva ai fini di un dialogo mirato alla crescita ed al confronto il prendere una frase, decontestualizzarla da un periodo o men che peggio da un ragionamento più ampio, snaturandola, e commentarla.

Potrebbe essere poco corretta, o anche priva di fondamento, ma in una pagina quasi di intervento quella frase non può essere estrapolata in questo modo.

L'intervento era ben altro, e sebbene credo che nessuno abbia scritto quelle cose, non trovo corretto prendere tre parole di fila e commentarle quando il senso di tutto il discorso fatto era ben antro e ben chiaro.


Comunque Fer ed Orso purtroppo sebbene la logica voglia che il vostro ragionamento non faccia una grinza personalmente per il "trascorso fotografico" continuo a dissentire e restare della mia opinione.

Ho trovato comunque la discussione molto costruttiva; mi ha aperto ulteriormente all'essere critico sebbene non sia riuscita a smuovermi.

grazie!


PS personalmente ho una soglia abbastanza bassa di attenzione soprattutto quando c'è poco da essere attenti, e capita sempre più spesso. Questa è una rara eccezione...
Riguardo al capire poi... beh... lasciam perdere...

Inviato: 8/8/2016 23:01
boh! e chi ci capisce niente.........
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Citazione:

luisito ha scritto:

Comunque Fer ed Orso purtroppo sebbene la logica voglia che il vostro ragionamento non faccia una grinza personalmente per il "trascorso fotografico" continuo a dissentire e restare della mia opinione.


Vediamo di riassumerle queste opinioni, vuoi?

Io le ho capite così, correggetemi se sbaglio.

Luisito:
"Alcuni obiettivi li scelgo perché hanno una resa che mi piace; che però non posso descrivere o quantificare"

Orso:
"Non esistono caratteristiche ottiche non descrivibili o quantificabili.
Se veramente non possono essere descritte/quantificate, non esistono"

Io:
"Non esistono caratteristiche ottiche non descrivibili o quantificabili. Possono però essere molto difficili da descrivere/quantificare.
Inoltre, obiettivi simili per tipologia e fascia di mercato hanno tipicamente caratteristiche molto simili, è molto difficile distinguerli"


A mio parere, la tua posizione, a ben vedere, non è in contraddizione con quella mia e di Orso.

Ritengo che la "resa" che ti piace è descrivibile e quantificabile (non bastano, a questo scopo, i soliti diagrammi MTF), solo che è un lavoro complesso, che i costruttori non si sono presi la briga di fare.

Questa mancanza di informazione ha contribuito a far nascere una sorta di "mitologia" attorno a certi obiettivi (ricorda per certi versi l'HiFi "esoterico"...).
Iniziata da giudizi dati in modo un po' superficiale, nel corso degli anni, sia da riviste che da amatori, sulla base di prove effettuate purtroppo senza rigore né metodo ripetibile.

Questa "mitologia" è stata poi amplificata e accettata acriticamente al punto tale, che ora si pensa e si parla di ottiche in termini di grandezze "eteree" (plasticità, ariosità, draw, tridimensionalità) anziché, come pure si potrebbe, in termini tecnici più facilmente confrontabili.

E' stata, a mio parere, una carenza delle riviste specializzate; che anziché spiegare e informare, hanno preferito adottare una terminologia astrusa e fintamente sofisticata.

Fer

Inviato: 8/8/2016 23:39
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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Citazione:

Fer ha scritto:

Questa mancanza di informazione ha contribuito a far nascere una sorta di "mitologia" attorno a certi obiettivi (ricorda per certi versi l'HiFi "esoterico"...).
Iniziata da giudizi dati in modo un po' superficiale, nel corso degli anni, sia da riviste che da amatori, sulla base di prove effettuate purtroppo senza rigore né metodo ripetibile.

Questa "mitologia" è stata poi amplificata e accettata acriticamente al punto tale, che ora si pensa e si parla di ottiche in termini di grandezze "eteree" (plasticità, ariosità, draw, tridimensionalità) anziché, come pure si potrebbe, in termini tecnici più facilmente confrontabili.

E' stata, a mio parere, una carenza delle riviste specializzate; che anziché spiegare e informare, hanno preferito adottare una terminologia astrusa e fintamente sofisticata.

Fer


Sono perfettamente d'accordo, e aggiungo che come nell'HiFi esoterico (che si è sgonfiato drammaticamente per fortuna), c'è anche un contributo del marketing che, trovandosi in difficoltà magari sul rapporto prezzo-prestazioni, il mito lo alimenta.
E combattere il mito è difficile, ma non impossibile. Basta fare una bella serie di test soggettivi con un controllo statistico e penso che se ne vedrebbero delle belle!

Inviato: 9/8/2016 8:39
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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Alla fine sono d'accordo con tutti, e voglio citare uin episodio di ieri sera.

Un amico mi ha mostrato una rivista in cui si faceva una comparazione tra vari flash da studio, chiedendomi quale, a mio giudizio, fosse il più adatto alle sue esigenze di hobbista.

In ogni pagina era illustrato un kit di flash e c'era, poi, una tabella riassuntiva alla fine.

Gli ho fatto notare che non avrei mai e poi mai potuto scegliere un flash da quelle pagine, perché mancavano alcuni parametri che ritengo fondamentali, quali velocità del lampo, tempo di ricarica, attacco accessori ecc...

La sua risposta: "tu chiedi troppo, questa è una rivista per dilettanti."

Appunto.

Da un lato ho bisogno di sapere cosa compro (Fer)
Dall'altro può non interessarmi come ottengo un certo risultato, ma quale sia questo risultato (Luisito)

In mezzo abbiamo una cultura fotografica, sia tecnica che artistica, disattesa dai "gate keeper" del settore, cioé da coloro che hanno il potere di decidere quali informazioni siano rilevanti per il pubblico.
Qualcuno decide per noi e alimenta i famosi miti.

Niente di nuovo sotto il sole, perché io parlavo di flash monotorcia, qui sopra si parlava di ottica, ma nel mondo in generale, dove si parla di politica, di sport, di guerra, di cucina, il potere dei gate keeper è immenso e può essere devastante. E abbiamo solo dimostrato ancora una volta che viviamo in un periodo di declino culturale, dove il marketing è al centro del dibattito per i più.

Ben vengano, quindi i Fer che ci illuminano, come in una sorta di controinformazione, ma anche i Luisito che non si lasciano incantare dalle informazioni parziali e pilotate, andando dritti al risultato, anche se empiricamente, come me d'altra parte.

Inviato: 9/8/2016 10:13
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Robert M. Pirsing nel suo romanzo “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” si chiedeva “qual’è la differenza tra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa”; i protagonisti del racconto erano proprio un Fer/Orso ed un Luisito/FranzX ed i meandri mentali in cui l’autore va a cacciarsi sono davvero sorprendenti ...

Resta la curiosità, manifestata da Orso all’inizio di questa discussione, di vedere degli esempi costituiti da fotografie fatte alla stessa scena con la stessa esposizione e condizione di luce dove siano apprezzabili differenze tali da consentire a chiunque di capire cosa si intende per “ariosità”, “pastosità”, “durezza”, “effetto presenza”, perchè alla fine, tutta questa discussione, verte esclusivamente sul significato di queste “qualità”.

Certamente Fer/Orso tenderanno a mappare tali qualità nell’ambito di parametri oggettivi e misurabilii, invece Luisito/FranzX preferiranno restare nell’ambito di una valutazione percettiva, e questo va benissimo perchè le due cose si completano; l’importante però è capire di cosa stiamo parlando, altrimenti continueremo a non capirci.

Pino, è graditissima la tua proposta di postare esempi di esaltazione dell’”effetto presenza “; se ti riesce ti preparare un paio di scatti ad hoc, potresti usare un tripletto ed un non-tripletto per lo stesso soggetto in modo da evidenziare le differenze (sempre che siano apprezzabili con una visione a schermo).

A presto.

Fabio

Inviato: 9/8/2016 11:01
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Beh, a parte che l'oggetto originario del post - il fantastico ma a mio parere eccessivamente ingombrante, pesante, difficile da usare a TA e costoso 105/1,4 Nikon - è finito nel dimenticatoio, visto che comunque la discussione è davvero intrressante mi meraviglio che nessuno abbia ancora tirato in ballo il famigerato bokeh. Esiste? Non esiste? È quantificabile? È equivalente al termine plasticità ( di cui Fer contesta la correttezza)?
Io possiedo, come anche Gianluke, un obietiivo che dovrebbe essere un campione in questi senso : il Sony 135/2,8 SFT. Misurazioni non ne conosco, ma che questa lente - pur essendo estremamente nitida - abbia uno sfocato particolarmente gradevole penso sia innegabile. Si può misurare? Forse sì. Mi è necessario per sapere che è un' eccezionale lente da ritratto ( anche se per i miei gusti preferirei qualcosa di più corto, attorno ai 90-100 mm) ? Direi proprio di no.

Inviato: 9/8/2016 11:14
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Citazione:

luciano ha scritto:

che questa lente - pur essendo estremamente nitida - abbia uno sfocato particolarmente gradevole penso sia innegabile. Si può misurare? Forse sì. Mi è necessario per sapere che è un' eccezionale lente da ritratto ( anche se per i miei gusti preferirei qualcosa di più corto, attorno ai 90-100 mm) ? Direi proprio di no.


Ma non è questo il punto.

Supponiamo che tu ti trovi a scegliere tra N obiettivi e vuoi quello con lo sfocato più gradevole (con il "bokeh migliore").
Che fai, li provi tutti?!?
Ecco a che serve avere dei parametri quantitativi misurati in condizioni certe.
A fare scelte ponderate senza dover provare uno a uno personalmente tutti i possibili candidati.

Fer

Inviato: 9/8/2016 12:07
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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D'accordissimo, infatti non amo lo sfocato tipo planar, ma se sapessi, ad esempio, che quel bokeh si otiene impastando farina doppio 0 con lantanio, non comprerei obietivi fatti in questa maniera. Il problema, che resta, è che questo tipo di informazioni, quando ottenibili, non sono diffuse.

Ecco perché preferisco cercare, magari su flickr, foto da guardare e valutare tecnicamente, piuttosto che arrovellarmi a cercare (e imparare) dati e metodologie che poi mi servono raramente.

Ben vengano, comunque, coloro che le conoscono e che le spiegano. Pensate che ho dei collleghi anche migliori di me, che non sanno proprio che un diaframma circolare produce effetti diversi da quello esagonale, ed altre cose di questo tenore. Una base tecnica è necessaria, poi ci sono altre cose che contano nel mio modo di fotografare.

Inviato: 9/8/2016 12:22
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Chiaramente, solo con la tecnica si fa il progettista, non il fotografo.

Fer

Inviato: 9/8/2016 12:45
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Secondo me è nel giusto Fer quando afferma che: "Non esistono caratteristiche ottiche non descrivibili o quantificabili. Possono però essere molto difficili da descrivere/quantificare”. Certamente poi tali caratteristiche sono difficoltose da reperire in giro o addirittura non divulgate ma servirebbero a fare scelte ponderate senza dover provare uno a uno personalmente tutti i possibili modelli in commercio.
Certamente, nel caso tali dati fossero disponibili, risulterebbe poi arduo per un utilizzatore districarsi fra di loro e “capire” le caratteristiche di una lente in base a dati numerici. Secondo me poco importa avere una conoscenza approfondita di tali parametri ottici. Per esempio quanto sanno leggere ed interpretare in modo completo un grafico MTF ? Oppure una misura di resa ai bordi paragonata a quella al centro in base ad un singolo valore ? Secondo me è sufficiente una conoscenza sommaria per farsi una panoramica sulle caratteristiche di una lente. Per esempio sapere che un dato valore piu’ si avvicina ad un dato numero descrive tale caratteristica come buona o ottima o scarsa, oppure che un grafico piu’ si avvicina ad un tale andamento piu’ si avvicina all’optimum. Poi chiaro, chi conosce a fondo i vari parametri ha un qualcosa in piu’ a livello di capacità di interpretazione delle caratteristiche di una data lente; ma anche una conoscenza sommaria permette di scremare ed escludere a priori taluni pezzi senza cadere in acquisti avventati.

Marco


Inviato: 9/8/2016 13:01
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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Resta pero in sospeso una richiesta di Luciano che mi intriga sottoporla a Ferie ed Orso...
Lui ha un obiettivo e gli piace quello sfocato...
Non può provarli tutti...
Visto che ha bisogno della medesima caratteristica trasportata su una focale differente, quale obiettivo risponde a quella esigenza?

Mi spiego... Se io ho bisogno di un 60mm che risolva 600linee/mm tu dalle curve mi dirai... Prendi l'X della marca Y.

Nel suo caso cosa ti sentiresti di rispondere?

Inviato: 9/8/2016 14:42
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Ma è proprio questo il problema: i costruttori (ma anche le riviste) non hanno ritenuto di dover quantificare alcune prestazioni degli obiettivi; quali la resa dello sfocato, l'aberrazione cromatica longitudinale, il focus shift.
Quantità che sarebbero misurabili (qualcuna semplicemente, qualcuna in modo più complicato) e che a molti potenziali acquirenti farebbe comodo conoscere.

Invece senza queste misure si rimane nel campo dell'aleatorio e del soggettivo ("ha una bella resa" "è molto plastico" "ha uno splendido bokeh" "E' arioso e rende bene gli incarnati"), che rende l'acquisto informato molto più difficile.

Fer

Inviato: 9/8/2016 16:59
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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FabioBi:
Pino, è graditissima la tua proposta di postare esempi di esaltazione dell’”effetto presenza “; se ti riesce ti preparare un paio di scatti ad hoc, potresti usare un tripletto ed un non-tripletto per lo stesso soggetto in modo da evidenziare le differenze (sempre che siano apprezzabili con una visione a schermo).
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Fabio questo confronto non lo posso fare per due motivi principalmente, il primo è che purtroppo non ho più voglia di sviluppare negativi e soprattutto la scanner Nikon per 24x36 e scheda scsi non viene più riconosciuto dal sistema che ho attualmente; l'Epson piano per medio-grande formato ha qualche problema.
Secondariamente non ho tripletti decenti da montare ad esempio sulla Nex, quelli che ho sono fissi su fotocamere 6x6.

Metto comunque degli esempi (sono foto di qualche anno fa che qualcuno già conosce) di tripletti (Apotar della Agfa Isolette e Novar della Zeiss Ikon Nettar). Metto pure un Tessar della Zeiss Ikonta e un paio di Schneider Xenar della Rolleicord perchè lo schema ottico deriva direttamente dal tripletto e ne conserva l'effetto presenza.

E' evidentissimo l'effetto (basta non guardarle con un telefonino), sembra di essere dentro la scena ripresa, non mi si chieda il perchè, ma è così.
Non è neanche dovuto strettamente all'abbinamento con il 6x6 perchè ricordo che 40 anni fa ero affezionatissimo ad una macchinetta della Olimpus (35 M) per lo stesso motivo.

CLICCARE SULLE FOTO




Allega:



jpg  Idsolette-4a.jpg (360.41 KB)
2594_57aa314f15d2f.jpg 1024X1029 px

jpg  Isolette-3.jpg (394.60 KB)
2594_57aa316ca8c82.jpg 1024X1024 px

jpg  Isolette-11a.jpg (359.98 KB)
2594_57aa31769e5a6.jpg 1024X1024 px

jpg  Novar.jpg (366.42 KB)
2594_57aa3187b9d80.jpg 1024X1024 px

jpg  Novar2.jpg (410.27 KB)
2594_57aa31955d51c.jpg 1024X1024 px

jpg  Novar-3.jpg (256.13 KB)
2594_57aa31a8ef3ec.jpg 1024X1024 px

jpg  Rolleicord-Xenar36.jpg (360.80 KB)
2594_57aa31b65d8f0.jpg 1024X1024 px

jpg  Rolleicord-Xenar-131a.jpg (244.21 KB)
2594_57aa31bd0cf83.jpg 1024X1033 px

jpg  Tessar-Ikonta-B&W2.jpg (371.10 KB)
2594_57aa31cb91e46.jpg 1024X1024 px

Inviato: 9/8/2016 21:41

Modificato da PinoKent su 9/8/2016 22:03:19
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
Utente non più registrato
Mi sono accorto che ieri sera ho messo le foto praticamente come erano uscite dallo scanner senza un minimo di postproduzione, ne metto un paio soltanto, un po' più curate (ma neanche tanto), comunque il discorso non cambia.

Allega:



jpg  Rolleicord-Xenar-131a.jpg (244.21 KB)
2594_57ab61ec83433.jpg 1024X1033 px

jpg  Rolleicord-Xenar36.jpg (360.80 KB)
2594_57ab61f877d2e.jpg 1024X1024 px

Inviato: 10/8/2016 19:18
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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Citazione:

luisito ha scritto:
Comunque Fer ed Orso purtroppo sebbene la logica voglia che il vostro ragionamento non faccia una grinza personalmente per il "trascorso fotografico" continuo a dissentire e restare della mia opinione.


Liberissimo.
Però sarebbe bene che ti rendessi conto che è un’opinione che va contro la Scienza. Esiste una branca della scienza che si chiama Fisica, e una branca della fisica che si chiama Ottica. Fer ha sintetizzato bene: L'ottica è una scienza esatta. Tutte le caratteristiche di un obiettivo sono misurabili e quantificabili (qualche misura/valutazione è molto più difficile, ma non c'è niente di NON misurabile). In altre parole, qualsiasi comportamento di un obiettivo è stato pienamente compreso e spiegato con le leggi dell’ottica geometrica e della fisica ottica (riflessione, rifrazione, diffrazione, rifrangenza, ecc). Di tutte queste caratteristiche esoteriche che vengono attribuite agli obiettivi sui forum e sui blog di fotoamatori (e fortunatamente, come già detto, lì circoscritte) non si trova il benché minimo cenno sui testi di ottica di tutto il mondo, a nessun livello. Niente di niente. Come mai? Chi l’ottica l’ha studiata, a scuola, come potrebbe non parlare di fantafotografia?
E cosa c’entra il “trascorso fotografico”? Per fare belle fotografie la conoscenza dell’ottica non serve a nulla; per capire come funziona un obiettivo è invece indispensabile. Assolutamente indispensabile. Perché se non la conosci, ti ritrovi tra le mani un oggetto misterioso al quale diventa lecito attribuire le più fantasiose qualità che ti pare di osservare, o che osservi effettivamente ma sono dovute a tutt’altre cause. In queste belle giornate estive io e il mio gatto vediamo il sole che sorge ad est al mattino e tramonta ad ovest alla sera. E’ molto probabile che il mio gatto sia convinto che il sole giri intorno alla terra.




Citazione:

PinoKent ha scritto:
perchè lo schema ottico deriva direttamente dal tripletto e ne conserva l'effetto presenza. E' evidentissimo l'effetto (basta non guardarle con un telefonino), sembra di essere dentro la scena ripresa, non mi si chieda il perchè, ma è così.


Pino, che tu in quelle immagini ci veda un evidentissimo effetto presenza ci sta, come ci sta che un altro le trovi ariose o tridimensionali o plastiche o magari addirittura adonestatiche. Ma come fai ad attribuire questa qualità all’obiettivo che le ha prodotte se ti manca un’immagine della stessa identica scena nelle stesse identiche condizioni di luce, fatta però con un altro obiettivo, dove questa evidentissima qualità manca?

Inviato: 11/8/2016 9:38
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Probabilmente il tutto nasce da un grande equivoco di partenza e dall’”abitudine” di trovare in giro certi termini quali arioso, plastico, tridimensionalità, presenza ecc. uniti alla costante associazione con la parola “sensazione non misurabile”. Se devo essere sincero in anni di frequentazione e di lettura di forum e quant’altro in rete, ho sempre preso per buona tale descrizione associata a talune caratteristiche di ottiche varie. Effettivamente tuttavia pensando e ragionando in termini puramente scientifici e legati all’ottica dovrebbe essere possibile descrivere tali caratteristiche di una lente in termini non di “sensazione” ma in termini scientifici e misurabili/quantificabili; che sia semplice è un altro paio di maniche. Da parte di un cliente7fotografo/acquirente certamente non è possibile ricavare da solo tali misure e, per giunta, tali dati non sono reperibili. Penso che da parte delle aziende produttrici ci sia una buona dose di “comodo” e facilità nel non appurare e divulgare tali dati: sia dal punto di vista dei costi, sia perché spesso potrebbe essere comodo commercialmente “cavalcare” dei miti indefinibili che vengono associati a taluni prodotti.
Devo dare ragione a quanto sostenuto da Fer e Orso….tali dati sono quantificabili e trovano riscontro nelle caratteristiche ottiche in esame. Certamente, restando nell’ambito delle mitologie, tramandate di anno in anno è sicuramente affascinante affermare che tale lente restituisce un senso di plasticità piuttosto che dire che tale lente deve le sue caratteristiche ad un valore di XXXXX > 25 µm.
Quindi chi afferma che una certa lente è connotata da plasticità è nel vero, non sta dicendo fesserie ma quanto dice non è misurabile e confrontabile con altri esemplari ma si basa unicamente su dati non quantificabili e non confrontabili a prescindere dall’osservatore. Se in un laboratorio chimico devo appurare la limpidezza di una soluzione devo farlo per confronto con una soluzione standard. Campione e standard sono molto molto simili. Lo fanno 3 analisti diversi per confronto visivo. Uno dice che è piu’ limpida dello standard, l’altro che sono uguali ed il terzo che è leggermente meno limpida….chi ha ragione ? Se invece faccio una lettura UV della soluzione campione e della soluzione standard ottengo due valori numerici (sempre gli stessi indipendentemente da quale analista fa la lettura UV). Confronto tali valori e ho sempre una risposta certa sicura, non soggettiva ma oggettiva.

Marco


Inviato: 11/8/2016 12:39
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?
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Citazione:
Pino, che tu in quelle immagini ci veda un evidentissimo effetto presenza ci sta, come ci sta che un altro le trovi ariose o tridimensionali o plastiche o magari addirittura adonestatiche. Ma come fai ad attribuire questa qualità all’obiettivo che le ha prodotte se ti manca un’immagine della stessa identica scena nelle stesse identiche condizioni di luce, fatta però con un altro obiettivo, dove questa evidentissima qualità manca?


Orso, quello che dici è verissimo, purtroppo la comparazione non la posso fare, come già detto. Posso solo dire che in queste foto c'è l'effetto citato. Non dico neanche che solo queste ottiche lo diano, mi limito a constatarlo quando sono davanti a foto fatte con queste. Devo pure dare un nome a ciò che ne ho riscontrato nell'uso e che non posso ignorare perchè c'è.

Torniamo al discorso sulla terminologia, non c'è una definizione universalmente riconosciuta per dire che sembra di essere dentro la scena. Eppure certi elementi ci sono in una foto, certe ottiche Leitz “a me” danno l'impressione di una purezza cristallina, (ad esempio foto che Roiter ha fatto con il 180mm Apo), io non posso comunicare questa impressione citando la sequenza delle lenti nei gruppi che lo compongono, le sigle dei vetri usati, quali lenti sono incollate fra di loro, la formula del trattamento antiriflessi, le complessissime formule matematiche che mettono in relazione il percorso del raggi nelle varie diffrazioni al passaggio dei vetri. Posso solo dire “sono cristalline”. Non vuol dire scientificamente nulla, siamo d'accordo, ma non ho altri termini per definire la sensazione che mi trasmettono.

Ovviamente ragiono in termini di fotografia “artistica”, cioè di una fotografia che trasmette sensazioni, e queste mi vengono date sia dalla composizione e contenuto dell'immagine, sia da elementi strumentali, che possono essere infiniti (pellicola, focale, apertura, caratteristiche dell'obiettivo, ecc. ecc.).

Quando ero più giovane non avrei potuto dire che mi piaceva ad una ragazza citando il fatto che il mio testosterone e la serotonina, avevano messo in circolo adrenalina per cui le sarei volentieri saltato addosso! Dovevo limitarmi a dire che “mi piaceva” che non vuol dire niente ma che era comprensibile nella comune accezione del termine che riassumeva la biochimica a monte.

Qualcuno, tanto tempo fa, diceva: -...tu chiamale se vuoi, emozioni....-

Quindi ti do ancora ragione, le misure strumentali danno le caratteristiche di un'ottica, aggiungo che solo queste la possono dare in termini misurabili, ma da fotografo che fa fotografia “artistica” se dico che un obiettivo usato da Roiter in una foto nota è “cristallino” sono sicuro che chi fa questo genere di fotografia mi capisce benissimo se percepisce la stessa sensazione.

Inviato: 11/8/2016 13:29
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Re: 105/1,4.. Bello, ma che cappero serve?

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orso ha scritto:
In queste belle giornate estive io e il mio gatto vediamo il sole che sorge ad est al mattino e tramonta ad ovest alla sera. E’ molto probabile che il mio gatto sia convinto che il sole giri intorno alla terra.



Dopo avere chiesto ai miei 51 gatti, ti comunico che mai nella storia felina la ipotesi tolemaica ha avuto credito, e la rivoluzione copernicana felina risale a molto prima che l'homo abilis percorresse gli altopiani dell'Africa.

PS Ho chiesto anche cosa ne pensassero di questa discussione sulla misurabilità di tutti i parametri delle ottiche ma ne ho avuto una risposta un po' stizzita: de minimis non curat praetor !

Inviato: 11/8/2016 13:37
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