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Stampa chimica e distanza di osservazione

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12/5/2005 19:57
Da Frosinone
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Sicuramente se ne è discusso molte volte sul forum, ma nel mio caso c’è qualcosa che non mi torna:
Ogni tanto faccio delle uscite con la mia Pentax Mx con relativo corredo di ottiche, e poi porto al minilab la pellicola per sviluppo e stampa. Puntualmente accade che le stampe di qualunque formato abbia scelto, a prima vista sembrano morbide, quasi sfocate, e mi assalgono i soliti dubbi: sarà micromosso? L’ottica forse l’ho usata a tutta apertura…dovevo diaframmare di più… forse ho sbagliato esposizione…e amenità varie. Qualche tempo fa un amico fotoamatore vedendo alcune foto che recentemente avevo fatto stampare, nota anche lui questa mancanza di nitidezza e mi dice di chiedere al lab una stampa ad alta risoluzione (360x360) in luogo di una a bassa risoluzione (180x180), su carta fuji. Alla successiva occasione in cui mi son recato al lab chiedo la stampa ad alta risoluzione e mi sento rispondere che la stampa chimica non ha risoluzione, quest’ultimo è un parametro che riguarda la stampa digitale. Mah…io ero molto perplesso. Circa la carta il lab in questione usa la FujiFilm Fujicolor Crystal Archive Paper Supreme. Non convinto riguardo la risoluzione, ho cercato info sul web ed ho appreso che la pellicola ha 3.000/4.000 DPI di risoluzione e conseguentemente la stampa chimica su carta ha una risoluzione media di 3.200 DPI. Ho parlato di ciò al mio amico il quale mi ha consigliato un lab ove gli stampano 360x360 di risoluzione…d’accordo…tutto si può provare. Fino ad quest’oggi fatidico giorno in cui ho portato nuovamente un rullo da sviluppare e stampare al solito minilab, poichè domenica ho testato una nuova ottica ed avevo urgenza di verificarne i risultati. Dovendo aspettare una mezz’oretta ho preferito farmi un giro per il paesello, al mio ritorno trovo le stampe in formato 10x15 quando gli avevo chiesto un 15x23…va beh non ho fatto storie, tornato a casa inforco gli occhiali e mi metto ad osservare le foto, a prima vista mi sembravano al solito poco nitide, ho prese le vecchie foto (fra l’altro della stessa location) e il confronto non è stato confortante: tutte sembravano essere afflitte dal medesimo problema di nitidezza, benchè realizzate con ottiche ben diverse. Dopo una mezz’ora di pausa Zen, un po’ più rilassato ho ripreso in mano una foto provando ad osservarla da una distanza maggiore…è cambiato tutto… la foto magicamente era diventata piuttosto nitida…è un caso? Ho preso tutte le foto e le ho osservate dalla distanza di circa 50cm, mentre di solito le osservavo da 25/30cm ebbene il risultato mi sembra totalmente diverso, anche le foto che sembravano meno nitide ora mi sono apparse più nitide. Ho cercato info su San Web e trovo che l’occhio umano, può distinguere alla distanza minima di messa a fuoco (20-30 cm) fino ad un massimo di 10 linee per millimetro, cioè 250 DPI e che la distanza ottimale di visione è circa la diagonale della foto. Forse il problema è la mia presbiopia, mi mancano circa 3 diottrie ed ho notato che osservando una foto dai canonici 20/30 cm vedo poco nitido…mentre osservando ad una distanza di circa 50cm vedo più nitido. Mah…sono ancora più confuso, sono anni che mi sbatto per la mancata nitidezza di queste foto e adesso può trattarsi di un problema di giusta distanza di osservazione per un presbite? Sarebbe opportuno far osservare codeste foto a chi non ha problemi di vista per avere migliori certezze. Voi cosa ne pensate di tutto ciò?


Inviato: 30/9/2015 21:37
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione

Iscritto il:
29/5/2009 11:05
Da Bologna
Messaggi: 984
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Dovresti scrivere su un forum di oculisti! scherzo ma questi problemi di distanza di visione solo un bravo oculista può risolverli, o darti un parere competente ( da miope ho il problema contrario); ma detto questo credo che il minilab non sia, a priori, lo strumento migliore per testare ottiche o pellicole.
Un po' come testare il ducati 1299 in centro, andrà sempre piano...

Inviato: 1/10/2015 16:22
www.oscarferrari.com
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione

Iscritto il:
22/6/2009 11:34
Messaggi: 1009
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L’indagine si presenta difficile… citi molti sospetti tutti fortemente indiziati di colpevolezza.

Partirei dalla presbiopia, 3 diottrie, un difetto della vista che a corte distanze di visone non perdona.

Poi la distanza di visualizzazione. Anche per una vista perfetta tale distanza influisce molto. Un occhio capace di distinguere 10 linee al mm a 25 cm di distanza, non riuscirà a distinguerne che 5 a 50 cm di distanza. E questo vuol dire che un’immagine con risoluzione di 5 linee al mm osservata da quell’occhio a distanza di 25 cm non apparirà nitidissima, mentre da 50 cm apparirà perfettamente nitida (valori numerici più teorici che reali, ma tanto per rendere il concetto).

Poi c’è di mezzo il Minilab. Non sono aggiornato in fatto di Minilab e potrei anche sbagliare, ma qualche tempo fa nei Minilab la pellicola veniva scansionata e poi stampata su carta chimica. In tal caso la risoluzione che ti ritrovi sulla stampa non è più quella dell’obiettivo che ha impressionato la pallicola, ma quella del dispositivo di scansione del Minilab.

Che la distanza ottimale di visione di una foto debba essere pari alla diagonale del formato è una regoletta molto generale che imporrebbe di osservare le fototessere da 4 o 5 cm di distanza.

Quella della stampa chimica che a differenza della stampa digitale non ha risoluzione, è bellissima!

Inviato: 1/10/2015 21:37
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
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Be', se uno non la misura, non sa che risoluzione ha

Le Fuji Frontiers che sono probabilmente le attrezzature minilab in cui viene usata carta Fuji, scansionano a 300x300 oppure a 300x 600 dpi, secondo i modelli. E quella è la risoluzione che viene restituita.

Fatti fare un paio di occhiali nuovi ed una stampa manuale con ingranditore e lente da stampa degna di questo nome , cioè Rodagon o Componon, e vedrai di cosa è capace il tuo obiettivo (oppure naturalmente, scatta un rullo di diapositive, se hai possibilità di visionarle in qualche modo).


Inviato: 2/10/2015 6:30

Modificato da luciano su 2/10/2015 6:48:32
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione

Iscritto il:
3/4/2009 12:52
Da Eboli
Messaggi: 825
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Condivido il test con le Dia, non ci sono passaggi intermedi.
Poi cambiare lab. Già la parola mini-lab non mi convince.

Gianluigi


Inviato: 2/10/2015 9:32
Gianluigi
https://www.photo.net/profile/190407-g ... ry_image&change_section=1
https://www.juzaphoto.com/me.php?l=it&p=105763
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione
Moderatore
Iscritto il:
4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9967
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La colpa è senza dubbio del minilab.
Avranno impostato lo scanner a bassa risoluzione per sbrigarsi prima (o gliel'avranno configurato così all'inizio e loro non sanno neppure come cambiare l'impostazione).

Nessun minilab stampa tramite ingrandimento ottico, per cui la risoluzione di campionamento (non tanto di stampa) conta eccome: quello che ti hanno detto è una fesseria bestiale.

Fer

Inviato: 2/10/2015 10:23
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Stampa chimica e distanza di osservazione

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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I minilab stanno alla fotografia come i maniscalchi alla chirurgia.

Inviato: 15/10/2015 20:53
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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