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Street Photography: fine.
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Il Senato della stato dell' Arkansas ha approvato una legge sul diritto di privacy che in pratica rende illegale la street photography.

E' una delle tante conseguenze delle progressive limitazioni della libertà (nonostante si proclami il contrario) che si stanno affermando in questi ultimi anni nel Mondo Occidentale (in altre parti del Mondo le motivazioni possono essere diverse, ma in generale mi pare che anche altrove...)

Guardavo la settimana scorsa la grandiosa e magnifica mostra di Steve McCurry alla Villa Reale di Monza e mentre ammiravo i colori, le inquadrature, i tagli delle scene, ad un certo momento mi sono reso conto che - ad eccezione di un paio di immagini prese da lontano delle due torri gemelle durante l'attacco dell' 11 Settembre - NON ci sono immagini che riguardano il mondo occidentale. Tutti Paesi esotici, lontani da noi geograficamente quanto culturalmente. Solo lì è ancora possibile fare street photography con la ragionevole sicurezza di non ricevere citazioni e richieste di risarcimenti da avvocati pescecani ed essere condannati da giudici paranoidi?

Non avendo mai fatto street photography , personalmente la cosa non mi tocca, nel mio fare fotografia.
Ma avendo negli occhi e nell'anima tanti avvenimenti della nostra storia legati a straordinarie immagini di street, mi chiedo preoccupato quale testimonianza rimarrà in futuro dei nostri tempi? Solo l'afasia e l'oblio? Temo tanto di sì.



Times Square: Sailor and Nurse

Inviato: 1/4/2015 9:39
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Street Photography: fine.

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Caro Luciano la questione a mio modo di vedere è semplice, se a qualcuno danno fastidio i fotografi, che venga proibita la produzione di macchine fotografiche, in tal modo ci sarà una doppia giustizia, ovvero chi odia i fotografi non avrà più occasione di vederne, ma anche i fotografi stessi non potendo esercitare la loro attività, la smetteranno di spendere bei soldini, ed è in quest’ultimo caso che porrei fortemente l’accento, è esattamente quello che accade per le automobili: prima te le fanno acquistare a caro prezzo, con la scusa dell’euro 3-4 ecc. e poi i Comuni pongono i loro bei limiti assurdi, come targhe pari e dispari, per non parlare dei limiti di velocità, cui sempre i Comuni fanno fronte con i sistemi di rilevazione che frodano milioni agli automobilisti, invece di costringere i produttori a realizzare vetture che rispettano i limiti. Porre dei limiti a qualunque cosa ne conseguirà sempre un danno, soprattutto a chi con automobili o macchine fotografiche ecc. ci lavora. Lo Stato pretende sempre più tasse e poi ti mette pure i bastoni fra le ruote con leggi e leggine assurde, che ti limitano il lavoro stesso? Purtroppo non è solo negli States che accadono di queste robe, in Italia succede di peggio, come l’ultimissima assurdità della proposta di legge che prevede il carcere per chi mangia carne di coniglio, semplicemente perché qualcuno lo ritiene un indispensabile animale di compagnia…vi rendete conto? Cioè…adesso se io ho come animale di compagnia un maiale come la mettiamo? Faccio chiudere tutta l’industria che sulle sue carni ci lavora? Tornando alla fotografia anche se nel belpaese non c'è ancora una legge simile a quella statunitense, c'è comunque un sottobosco di belle persone che ti rompe le scatole ogni volta che ti incrocia per strada con la fotocamera in mano, grazie a certi paparazzi l'intera categoria si è spubblicata, e molti ritengono i fotografi gente facoltosa da spennare,ogni occasione è buona per tentare il colpaccio, la cosa grave è che molti avvocati si comportano come avvoltoi, per cui se disgraziatamente hai scattato una foto ad una ragazza che sarebbe lei da denunciare perché ti ha rovinato con la sua presenza l'inquadratura di ben altro, sei invece tu che rischi la denuncia per violazione della privacy o quant'altro. Episodi di questo genere mi hanno indotto a rinunciare a fare Street o meglio farla in totale assenza di persone. Nei musei, o in altri luoghi di interesse, prima di recarmici e sentirmi negare il permesso di fotografare, telefono chiedendo se è possibile far foto, in caso di diniego rispondo sempre che conosco migliaia di fotografi cui non consiglierò di andare in un posto ove un fotografo non può fotografare...il che in questi tempi di crisi dovrebbe dar loro da pensare. Mi è successo di tutto, qualche anno fa volevo intraprendere un progetto sui campanili, dopo averne ripreso alcuni, mi reco in una chiesa che aveva un bel campanile all'interno di una recinzione...chiedo il permesso al prete di fare delle riprese e gli parlo del mio progetto, mi sento dire...ma lei è della Rai? Ovviamente gli ho risposto di no...non c'è stato niente da fare a suo dire, dovevo chiedere il permesso al vescovo...morale della favola ho abortito l'idea. Giuro che certe volte mi viene quell'impulso di spaccare tutto e dedicarmi al dolce far niente...è sicuramente meno stressante e costoso.

Inviato: 1/4/2015 22:04
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Re: Street Photography: fine.
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Bè, prendo il tuo come uno sfogo paradosso. Gli apparecchi fotografici possono essere utilizzati - ed in effetti lo sono per la gran maggioranza dei casi - per soggetti ed intenti del tutto diversi dalla street photography.

Comunque, certo, alcune tue considerazioni , anche riguardo le automobili e le loro limitazioni, mi trovano abbastanza d'accordo.




Inviato: 2/4/2015 7:16
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: Street Photography: fine.

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Beh che per fare foto ci vogliano permessi non è una novità, e lo trovo anche giusto dato che se uno viene in casa mia voglio sapere cosa fa (detto da uno che impazzisce ogni volta per ottenerli). Credo comunque che fare foto in strada qui in italia sia ancora permesso senza alcun problema a meno che tu non fotografi tizio e pubblichi la foto dicendo cattiverie su tizio ma se tizio è in un marciapiede che cammina tra la folla nessun problema perchè vige appunto il diritto di cronaca.
(non sono esperto di leggi ma questa l'ho capita così).
Ma a parte le leggi in cui non voglio e non posso entrare con sapienza credo che la street photography come genere oggi sia finita di per se sostituita dai telefonini che riprendono in diretta ogni cosa succeda.

Inviato: 2/4/2015 10:01
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Re: Street Photography: fine.
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Citazione:

archifoto ha scritto:

Credo comunque che fare foto in strada qui in italia sia ancora permesso senza alcun problema a meno che tu non fotografi tizio e pubblichi la foto dicendo cattiverie su tizio ma se tizio è in un marciapiede che cammina tra la folla nessun problema perchè vige appunto il diritto di cronaca.


No, magari fosse così.
Ne abbiamo già parlato molte volte, citando articoli, pareri di legali etc.
E' intervenuto anche FranzX (che fa e ha fatto per decenni il fotoreporter).
Brevemente, nel momento in cui pubblichi (anche senza fini di lucro) una foto che ritrae una persona come soggetto riconoscibile (peggio ancora se soggetto principale della foto), hai bisogno della sua autorizzazione esplicita, con firma autografa; a meno che il soggetto non sia semplicemente parte non evitabile di un preponderante evento pubblico in luogo pubblico (e anche qui potesti avere rogne: se citato per violazione della privacy e pubblicazione di immagine senza il consenso del soggetto, potresti doverlo dimostrare in tribunale).

Purtroppo ha ragione Luciano: la street photography come la conoscevamo dai grandi maestri è morta.

Fer

Inviato: 2/4/2015 10:54
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Re: Street Photography: fine.

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Non voglio entrare in dispute legali perche non sono il mio campo ma leggo così ed è sostanzialmente quello che ho detto. Altrimenti per fare foto allo stadio dovrei chiedere liberatoria a 50 mila persone. Dubito che Massimo Vitali vada in giro per le spiagge con moduli per liberatoria anche se nelle sue foto ci sono persone riconoscibili...

http://www.garanteprivacy.it/web/gues ... eb-display/docweb/1007634

"b) Fotografie relative a soggetti ripresi in luoghi pubblici
Di regola, le immagini che ritraggono persone in luoghi pubblici possono essere pubblicate, anche senza il consenso dell'interessato, purché non siano lesive della dignità e del decoro della persona. Come il Garante ha precisato nelle sue pronunce, il fotografo è comunque tenuto a rendere palese la propria identità e attività di fotografo e ad astenersi dal ricorrere ad artifici e pressioni indebite per perseguire i propri scopi.

Anche qui il giornalista deve comunque compiere una valutazione caso per caso, dovendo egli tenere presente il contesto del servizio giornalistico e l'oggetto della notizia.

Ad esempio, la pubblicazione dell'immagine di una signora anziana, chiaramente identificabile, ripresa al mercato con la spesa, può ritenersi non pertinente rispetto ad un articolo sulla solitudine degli anziani, oltre che lesiva della dignità dell'interessata. Diverso il giudizio potrebbe essere se la stessa foto fosse posta, per esempio, a corredo di un articolo sulla longevità.
Inoltre, nel documentare con fotografie fatti di cronaca che avvengono in luoghi pubblici, il giornalista e/o il fotografo sono chiamati a valutare anche quale tipo di inquadratura scegliere, astenendosi dal focalizzare l'immagine su singole persone o dettagli personali se la diffusione di tali dati risulta non pertinente e eccedente rispetto alle finalità dell'articolo.

ma a parte questo credo che sia finito il genere ...

Inviato: 2/4/2015 13:47
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Re: Street Photography: fine.
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Guarda, il "trucco" è in questi due paragrafi:

Citazione:

il fotografo è comunque tenuto a rendere palese la propria identità e attività di fotografo e ad astenersi dal ricorrere ad artifici e pressioni indebite per perseguire i propri scopi.

Anche qui il giornalista deve comunque compiere una valutazione caso per caso, dovendo egli tenere presente il contesto del servizio giornalistico e l'oggetto della notizia.


Tanto per cominciare, si fa riferimento ad un'attività professionale ("il giornalista", "il servizio giornalistico", "la notizia"), che ha maggiori tutele rispetto ad una amatoriale; ma non è questo il punto; il punto è che il giudice decide caso per caso.

Esempio.

Vedi una coppietta al parco che si abbraccia.
Le persone sono ben riconoscibili.
E' una scena che ti piace e la fotografi senza farti notare (diciamo che non vuoi disturbarli, per farla proprio innocente).
Poi l'immagine viene pubblicata (online, mostra, quel che è).

La coppietta era composta da due persone che si vedevano di nascosto, essendo sposate.
I rispettivi coniugi vedono la fotografia e scoppia il putiferio.

Le due persone ritratte ti denunciano per violazione della privacy.
Quasi sicuramente il giudice darà ragione a loro, perché:

- Non hai l'autorizzazione alla pubblicazione
- Non ti sei palesato durante lo scatto
- I due avevano appositamente scelto di vedersi in zona ben diversa da quella di normale attività dei familiari, proprio per avere "ragionevole aspettativa di privacy"

Il fatto che il "buon senso" suggerisca che "non si può mica chiedere un'autorizzazione a tutti quelli che si fotografano per strada" non è purtroppo sufficiente a tutelarci.

Poi, è chiaro che succede molto raramente che il soggetto ritratto arrivi a denunciare; e anche in quel caso non è detto che il giudice dia automaticamente ragione a lui; ma affidarsi alla buona sorte secondo me non è una grande idea.

Come ripeto, un po' di tempo fa pubblicammo interventi, pareri legali etc, non è che posso riscrivere tutto.

Fer

Inviato: 2/4/2015 14:12
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Re: Street Photography: fine.

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Certamente in Italia le leggi vanno interpretate... comunque credo che se non vai proprio sulla persona non dovresti avere problemi, comunque Fer non riapriamo il dibattito era per dire... ripeto non sono un esperto e non discuto.

il punto secondo me è che il reportage di strada o in generale il reportage è morto, sostituito dagli onnipresenti smartphone...

Inviato: 2/4/2015 15:07
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Re: Street Photography: fine.

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Non intendo ripercorrere nulla che riguardi gli aspetti legali che, come avrete ben capito, sono controversi e soggetti all'autonomia del giudice. Voglio però dire che la street non è morta, ha un mercato ancora vigoroso, soprattutto all'estero ma anche da noi, e che i problemi sono legati soprattutto alla responsabilità della pubblicazione.

Mi spiego meglio. Non temo di finire in tribunale per una coppietta clandestina, ci sono sentenze favorevoli ai fotografi. Temo di più la querela per una pubblicazione distorta. Se faccio la foto alla vecchietta e la mia didascalia recita "anziana al mercato che fa la spesa", e un giornale la pubblica modificandola in "anziana sola che fa la spesa" nell'ambito di un articolo sulla solitudine degli anziani, inspiegabilmente c'è una corresponsabilità tra chi ha scattato la foto e chi l'ha pubblicata mutando l'informazione.

Per quanto mi riguarda, domattina (pasquetta) avendo la famiglia in montagna, ho deciso di andare a caccia di situazioni di gita fuori porta ma comunque urbane. Gente che fa picnic, barbecue, caponata, calcio, bicicletta ecc. nei parchi pubblici romani. 25 distagon e 50. Voglio stargli vicino. Molto. In barba a chi non si fa fotografare da una reflex ma accetta di essere sputtanato su FB con lo smartphone. Auguri di buona Pasqua a tutti

Inviato: 5/4/2015 23:08
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Street Photography: fine.

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Probailmente la soluzione di Vitali e' inoppugnabile. Voglio vedere chi va a dire che il fotografo ha scattato una foto a sua insaputa...http://www.studiolacitta.it/LaCitta/A ... simoVitaliExhibitions.php

Inviato: 5/4/2015 23:19
.........

......
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Re: Street Photography: fine.

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Falco hai ragione a Vitali non puoi certo dire non ti avevo visto hai scattato di nascosto!! Ma a parte questo è interessante l'osservazione che fa Franz. sembra essere quindi la reflex oggetto diabolico da cui difendersi mentre se fotografi con lo smartphone nessuno ti dice nulla...

Inviato: 8/4/2015 8:58
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Re: Street Photography: fine.

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Quello che dico non mi renderà certo popolare, quindi voglio definire con precisione l'ambito di cui parlo. Non parlo di fotogiornalismo ne' di foto 'stradali' di personaggi celebri. Non ho nulla contro - anzi - eventi anche piccoli ma che hanno una valenza storica e che vengono ripresi. Non considero certo street photography la foto delle bambine vietnamite che scappano piangendo.

L'ambito a cui mi riferisco e' quello della street photography alla Cartier-Bresson, o di quello di cui parla FranzX sopra: fotografare gente comune in momenti comuni dove le persone sono riconoscibilissime, se non addirittura il soggetto principale dell'immagine. E parlo - altro qualificatore fondamentale - di foto prese senza alcun consenso da parte del fotografato, se non addirittura nonostante il suo diniego. Foto rubate, insomma.

Ecco, precisato il tutto, devo dire che sono contento se questo genere di fotografia sia sempre più difficile da fare. Il mio problema e' che la vedo innanzi tutto come prevaricazione e 'violenza' nella sfera privata del fotografato. Non la vedo assolutamente come l'affermazione di un diritto - certamente non di cronaca, visto che io sono un signor nessuno. Quando vedo i filmati di Cartier-Bresson che con atteggiamenti predatori si nasconde dietro le siepi, cambia direzione per confondere le idee, ritorna da un'altra parte nascondendo la fotocamera, etc provo - onestamente - un senso di grandissimo fastidio. Io percepisco solo negatività.

Quando vedo il primo piano di qualcuno che non si e' accorto di essere fotografato perche' - ignaro di tecnica fotografica - non si rendeva conto che io stavo effettivamente puntando da un'altra parte ma avevo su un 28mm e il fuoco l'avevo messo proprio su di lui agli estremi del fotogramma, ecco, per me questo e' totalmente inaccettabile da un punto di vista etico. Di nuovo, se usassi questo trucco per immortalare un guerrigliero sulle Ande all'interno di un progetto giornalistico sulla rivoluzione boliviana non avrei la minima obiezione. Ma il povero pescatore sull'uscio di casa solo perche' aveva una faccia interessante? Non ti basta la memoria della sua faccia?

Poi la legge dira' qualcosa d'altro, non lo so. Io esprimo solo il mio personalissimo punto di vista. E se avete dei buoni argomenti cambio pure idea, non ho certo il monopolio della Verita'



Inviato: 8/4/2015 10:00
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Re: Street Photography: fine.
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Citazione:

Mxa ha scritto:
Quello che dico non mi renderà certo popolare, quindi voglio definire con precisione l'ambito di cui parlo. Non parlo di fotogiornalismo ne' di foto 'stradali' di personaggi celebri. Non ho nulla contro - anzi - eventi anche piccoli ma che hanno una valenza storica e che vengono ripresi. Non considero certo street photography la foto delle bambine vietnamite che scappano piangendo.

L'ambito a cui mi riferisco e' quello della street photography alla Cartier-Bresson, o di quello di cui parla FranzX sopra: fotografare gente comune in momenti comuni dove le persone sono riconoscibilissime, se non addirittura il soggetto principale dell'immagine. E parlo - altro qualificatore fondamentale - di foto prese senza alcun consenso da parte del fotografato, se non addirittura nonostante il suo diniego. Foto rubate, insomma.

Ecco, precisato il tutto, devo dire che sono contento se questo genere di fotografia sia sempre più difficile da fare. Il mio problema e' che la vedo innanzi tutto come prevaricazione e 'violenza' nella sfera privata del fotografato. Non la vedo assolutamente come l'affermazione di un diritto - certamente non di cronaca, visto che io sono un signor nessuno. Quando vedo i filmati di Cartier-Bresson che con atteggiamenti predatori si nasconde dietro le siepi, cambia direzione per confondere le idee, ritorna da un'altra parte nascondendo la fotocamera, etc provo - onestamente - un senso di grandissimo fastidio. Io percepisco solo negatività.

Quando vedo il primo piano di qualcuno che non si e' accorto di essere fotografato perche' - ignaro di tecnica fotografica - non si rendeva conto che io stavo effettivamente puntando da un'altra parte ma avevo su un 28mm e il fuoco l'avevo messo proprio su di lui agli estremi del fotogramma, ecco, per me questo e' totalmente inaccettabile da un punto di vista etico. Di nuovo, se usassi questo trucco per immortalare un guerrigliero sulle Ande all'interno di un progetto giornalistico sulla rivoluzione boliviana non avrei la minima obiezione. Ma il povero pescatore sull'uscio di casa solo perche' aveva una faccia interessante? Non ti basta la memoria della sua faccia?

Poi la legge dira' qualcosa d'altro, non lo so. Io esprimo solo il mio personalissimo punto di vista. E se avete dei buoni argomenti cambio pure idea, non ho certo il monopolio della Verita'




Sottoscrivo quanto detto da Mxa al 100%

Marco

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When I pick one up, the hard work's already been done"

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Re: Street Photography: fine.
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Re: Street Photography: fine.
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Street photography. Questione “complessa”. Complessa perché, come giustamente detto da Mxa, non tutto rientra nel calderone definito street photography. Anzi, street photography non è proprio un calderone ma un genere ben preciso, ma facilmente frammischiabile con altre cose.
Fondamentale quindi scremare il tutto e “separare” i giudizi su quella che è vera street e quella che è cronaca o giornalismo.
Se mi devo mettere in prima persona sottoscrivo nuovamente in pieno le parole di Mxa. Se sono in giro e vengo fotografato di soppiatto la cosa mi infastidisce. Non lo trovo corretto. Non sono un personaggio pubblico. Diverso il discorso legato ad un fatto di cronaca. Se partecipo ad una pubblica manifestazione e vengo ripreso (non essendo io ma l’evento il soggetto fello scatto) non ho obiezioni. Il confine in alcuni casi è labile. Se un tizio viene fotografato perché è parte di una manifestazione, il soggetto dello scatto è la manifestazione. Lui o qualcun altro non fa nessuna differenza. Se un tizio è fotografato in una manifestazione ma diventa il fulcro della fotografia perché si sta scapperando, le cose cambiano. Il soggetto è lui e non più la manifestazione. Le cose cambiano radicalmente.
Allora? Se si reputa non corretta la prassi di fotografare individui come soggetti a loro insaputa, questo significa che la street non è fattibile? Senza dubbio avvertire qualcuno che lo si fotografa (se poi lui accetta…) significa perdere tutto. Fotografare a insaputa del soggetto e poi, a cose fatte, chiedere il permesso di usare gli scatti o far firmare una liberatoria? Ma dai……..te lo vedi?

Marco

Inviato: 8/4/2015 11:28
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Re: Street Photography: fine.

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Concordo sul discorso di MXA. La vera street è fatta da soggetti comuni oggetto di scatti rigorosamente "rubati" o comunque senza preventivo consenso. Sarà pure brutto ma è stato e sarà sempre così. Tra l'altro è un genere che mi sta appassionando molto ultimamente...intendo qualcosa di questo tipo...

Fotografie rimosse dall'amministratore.

Inviato: 8/4/2015 13:15

Modificato da FabioBi su 8/4/2015 16:30:13
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Re: Street Photography: fine.

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A mio parere la grande differenza la fanno soprattutto la pubblicazione del nome del fotografato e il tipo di utilizzo della foto. Credo che chi abita in una città turistica venga per forza fotografato più o meno a sua insaputa, e se posso accettare di finire anonimo nell'hard disc di qualche turista cinese, mi farebbe arrabbiare vedermi con tanto di nome e cognome in un giornale o in un sito a mia insaputa. Questo credo valga anche per le foto sopra di Gianluke, le due coppie protagoniste non fanno nulla di strano e non c'è nome e cognome, ma non sapremo mai come reagirebbero se sapessero che su effeuneoquattro si parla di fotografia con le loro immagini rubate, probabilmente sarebbero orgogliosi oppure...

Inviato: 8/4/2015 14:35
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Re: Street Photography: fine.
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Citazione:

archifoto ha scritto:
... ma non sapremo mai come reagirebbero se sapessero che su effeuneoquattro si parla di fotografia con le loro immagini rubate, probabilmente sarebbero orgogliosi oppure...


Una possibilità è che i soggetti siano orgogliosi di essere stati pubblicati su Effeunoequattro e vengano a cercarci per ringraziarci, un’altra possibilità è che vedano una buona opportunità per fare qualche soldino da un risarcimento per violazione della propria privacy ...

Indovinate quale delle due possibilità è più probabile?

E indovinate chi avrebbe delle grane per dimostrare che l’iniziativa è stata esclusivamente di un utente del forum?

Gianluca, se hai le liberatorie, rimetto le immagini al loro posto.

A presto.

Fabio

P.S.: Le ho tolte entrambe perchè entrambe ritraggono, in modo specifico, un momento privato dei soggetti; sarebbe difficile sostenere che il fotografo non li stesse "spiando".

Inviato: 8/4/2015 16:32
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Re: Street Photography: fine.

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Citazione:

Gianluke ha scritto:
Concordo sul discorso di MXA. La vera street è fatta da soggetti comuni oggetto di scatti rigorosamente "rubati" o comunque senza preventivo consenso. Sarà pure brutto ma è stato e sarà sempre così. Tra l'altro è un genere che mi sta appassionando molto ultimamente...intendo qualcosa di questo tipo...

Fotografie rimosse dall'amministratore.


A me sembra che tu concordi solo sulla definizione di street photography che faccio, non certo sul "mio discorso". Altrimenti non faresti esattamente quello che trovo censurabile, mi pare ...



P.S. Colgo l'occasione per invitare tutti a citarmi come Mxa e non come MXA. C'e' ben altro al mondo di cui preoccuparsi, lo so, ma 'sto tutto maiuscolo mi sta sulle paxxe Mi fareste un piacere.

Inviato: 8/4/2015 17:57
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Re: Street Photography: fine.

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Ovviamente sono foto dove è impossibile avere liberatorie. Quindi rimuovi pure
Marco non è che concordo solo con la definizione tua. Però così funziona...se stiamo appresso a privacy e liberatorie dovremmo decretare la fine della Street Photography. Io semplicemente la faccio e me ne frego. Come fanno il 99% dei fotografi del genere. Visto che è impossibile avere liberatorie per scatti simili. Se i soggetti un domani si dovessero lamentare cestineró la foto. Non credo che nessuno al mondo mi faccia una causa perché gli ho fatto una foto rubata. Ovviamente accetto che lo stesso sia fatto a me se dovessi essere io il soggetto. Né farei mai causa a nessuno.

Inviato: 8/4/2015 19:37
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