Ieri notte non riuscivo ad addormentarmi. Sarà stata la cena pesantuccia. La mente ha iniziato a vagare e mi sono sorti i pensieri piu’ strampalati, che hanno toccato pure la fotografia.

Sognando un mondo fotografico ideale……

In tale universo parallelo ci sarebbe una convenzione fra tutti i brand di produttori di macchine fotografiche affinché tutti adottino lo stesso identico sistema di innesto per gli obiettivi.
Da fotoamatore sono ben conscio quanto costi cambiare un marchio per passare ad un altro: obbligo di cambiare non solo il corpo macchina ma anche tutto il corredo di accessori e lenti. Spesa mostruosa. Magari uno ha raggranellato tutto un sistema fotografico in anni, e poi se volesse cambiare marca del corpo macchina si ritroverebbe a dover ricostituire l’intero corredo.
Sai che bello sarebbe…..oggi ho una Canon xxx, non mi soddisfa per questa caratteristica, la prossima sarà una Nikon xxx, o forse una Sony xxx. Questo eliminerebbe il vincolo pesantissimo che obbliga molti utenti a rimanere fedeli (ma dove fedeli…..) e legati ad una marca. Ne deriverebbe un indubbio vantaggio per gli utenti ed un implemento della concorrenza fra case con tutto quello che ne deriverebbe. Certo, potrebbero nascere cartelli occulti, ma…..lasciamo perdere.
Azz…..e se pure i sensori digitali potessero essere cambiati e sostituiti sia fra diverse macchine dello stesso marchio che (ADDIRITTURA) fra marche diverse…..si, sono conscio che è dura perche un sensore è legato anche ad un processore, però…..
Si, magari, tanto ad oggi non esiste possibilità di sostituire un sensore senza cambiare pure l’intero corpo macchina neppure all’interno della stessa marca…..

Si, sogniamo, sogniamo…..

Marco

Ciao Marco,
è chiaro che tu fai riferento al piccolo e medio formato, ma il mondo del Grande Formato è da sempre “ideale”, così come tu lo intendi .

A presto.

Fabio

Mi piace il sogno di Marco.
Propongo una Macchina Fotografica "open source" con baionetta universale, sensore intercabiabile e che magari possa usare anche le pellicole.

Gianluigi

nel suo piccolo è quello che, con tutti i limiti del caso, ha provato a fare olympus con i suoi formati 4/3 e micro4/3 che poi non abbiamo aderito tutti è un altro paio di maniche

Non capisco, perché si voglia , nel campo delle macchine fotografiche, quello che invece non viene richiesto nel campo delle automobili, delle lavatrici e di mille altre categorie merceologiche: i pezzi della Mercedes non vanno sulle BMW e viceversa.
E se ci fosse questa compatibilità, la maggior parte dei produttori di ottiche chiuderebbe i battenti (come infatti nel campo delle ottiche GF in pratica se la vedevano solo Schneider e Rodenstock con piccole partecipazioni da parte di Fuji/Nikon ). Perché, giustamente tutti comprerebbero solo quel dato obiettivo con la migliore combinazione prezzo/prestazioni. Magari un apparente iniziale vantaggio per l'utenza, ma una minore concorrenza ed una situazione potenzialmente di quasi monopolio che non è mai una cosa tanto buona.

No, secondo me, va bene così

Ovviamente si trattava solo di un sogno, le ragioni commerciali che determinano la non compatibilità tra sistemi concorrenti sono ben chiare.
In ogni caso i pezzi della carrozzeria di una BMW non possono essere montati sulla Mercedes, ma le gomme, ed altri accessori si.
In alcuni settori, come l'informatica e l'elettronica, la stadardizzazione è necessaria. Quando si acquista un PC si valuta quali periferiche siano compatibili. La standardizzazione consente a costruttori di terze parti di produrre componenti a prezzi compatibili. Su cellulari di marhce diverse possiamo far girare applicazioni uguali.
In ogni caso non si tratta di cose nuove, un tempo ricordo che Tamron produceva i propri obbiettivo con un anello per ogni tipologia di baionetta.

Gianluigi

Mah, quando ho iniziato a fotografare questa comptibilità c'era anche se non comprendeva tutti i marchi. Gli obiettivi si avvitavano su moltissimi corpi diversi ed il sensore, pardon, la pellicola, si poteva comperare ed installare su ogni apparecchio fotografico dello stesso formato. Senza problemi di incompatibilità con il processore. Inoltre la pellicola fungeva sia da sensore che da scheda di memoria.
Ve ne dirò una in più, anche se sembra incredibile: non ci si poneva proprio il problema di peli sul piano focale!
Se oggi dico ad un 15enne che fotografa "ghiera del diaframma", sono certo che la sua risposta mi fa sentire vecchio.

La mia era un’utopia. Tuttavia non sono d’accordo con alcuni commenti. Per me non ha senso il paragone reflex/automobile. Una volta che uno acquista un’automobile (o una lavatrice) ha tutto quanto gli serve per utilizzarla (salvo il carburante hihihi…). Se io compro un corpo reflex non ci faccio nulla: mi manca una parte fondamentale che è l’obiettivo. Se voglio usare la reflex in modo consono per un determinato genere, per esempio la macro, devo acquistare a posteriori una lente specifica. Se compro un’automobile ho tutto…..certo, se voglio fare fuoristrada e ho comprato una BMW M3 non vado lontano, ma in quel caso la colpa è mia. Reflex ed automobili non sono oggetti paragonabili.
Per quanto riguarda il lato commerciale/economico non posso dire di essere un esperto. Tuttavia penso che l’aspetto “concorrenza” nel mercato industriale possa essere uno stimolo (per il produttore) ed un vantaggio per il consumatore. Obiettivi universali farebbero dire alla clientela: “compro solo quello perché ha il miglior rapporto prezzo/prestazioni”, giusto, ma i brand concorrenti non hanno il vincolo dell’immobilismo e possono agire. Seguendo tale discorso allora ad oggi dovrebbe esistere una sola casa produttrice di ogni bene di consumo.
Se faccio un paragone (forzato quanto volete) con i detersivi per lavatrice, essi sono “universali”, ossia non esiste il detersivo Miele per le lavatrici Miele e quello Candi per le lavatrici Candi, e gli altri non sono compatibili. Mi pare che Coccolino, Dash, ecc, non siano fallite per questa ragione.
Penso che la libera concorrenza possa essere (se ben regolamentata) un impulso positivo e non una via che porta al monopolio.

Marco

Marco Pamar5 ha detto:

Citazione:


I peperoni fanno quest’effetto:
Ad ogni modo l’ha detto già Danipen, ci ha provato Olympus con i suoi formati 4/3 e micro4/3 un sistema aperto cui non hanno aderito tutti, c’è stata addirittura la possibilità di rendere digitale un corpo macchina 35mm di un certo livello come la Nikon F5 adottando il Dorso digitale Kodak DSC 620x – un riferimento a questo link:
http://www.steves-digicams.com/dcs620x.html#specs
Kodak ha continuato con la DCS 760 da 6 megapixel e con la DCS 760m da 6 mp, ma con sensore monocromatico. Il prezzo della DCS 760 era intorno agli 8.000 dollari, correva l’anno 2001. Come vedi tutto si può fare ma a che prezzo?

Saluti

joe