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Agenzie di fotostock

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27/9/2006 3:01
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Qualcuno mi può fare una panoramica sulla situazione odierna della foto di stock ? Le migliori agenzie, i generi che vendono di più etc.?

Inviato: 12/11/2014 23:42
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Re: Agenzie di fotostock
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Da lombardia
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Potrei anche sbagliare, ma sentendo pareri e commenti qui e là mi son fatto l'idea che non sia più un settore particolarmente in salute ed in cui si possono sperare buoni guadagni (che erano già rari anche nei periodi migliori).

Inviato: 13/11/2014 0:01
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Agenzie di fotostock

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Mi cimento un po' con lo stock, ma soprattutto lo sto studiando. Sarebbe lungo raccontare tutto, ma posso darti una panoramica molto generale del fenomeno, senza scendere nei dettagli di ogni società.

Parliamo di tre generi di stock, il micro, il mid e il macro. Entrare nel micro è facilissimo anche per un dilettante scarso; nel mid e nel macro ci sono selezioni piuttosto dure che comprendono molto di più lo stile, la modernità, la capacità narrativa ecc..

Il microstock sta mangiando se stesso. I fattori sono essenzialmente tre: iperinflazione delle immagini gestite dalla società; competizione al ribasso sul prezzo che allontana i fotografi privati di guadagni decenti; bolla speculativa che fa si che la valutazione dei titoli in borsa sia basata su coefficienti poco stabili, e ciò si traduce in un rischio di crollo dell'intero comparto, ma questa è una storia molto complessa.

C'è un problema, inoltre, che stanno intraprendendo quasi tutte le società e che potrebbe essere equiparata ad una truffa, si rata dele backdoor. In sostanza funziona così: se un fotografo accetta di vendere le proprie foto anche attraverso i "partners" (società di distribuzione fotografica che generalmente non hano rapportti con i fornitori) restano vittime dei un ulteriore ribasso del prezzo. Esempio: Il fotografo Enrico Carta Bressoni è rappresentato dalla società iStocco ed accetta anche i partners. La fotografia è venduta da un partner per un prezzo inferiore a quello di iStocco, di solito 1$. Le royalties sono molto basse perché iStocco lascia il 50% al partner e da una percentuale di quanto incassa al proprio fornitore. Potrebbe sembrare corretto, sebbene il guadagno sia fortemente limitato, ma non lo è. La società partner è di proprietà di iStocco, ed è creata per succhiare più soldi al fotografo. Cioè, se la società principale si ingrandisce, invece di aprire un altro punto vendita, fonda un'altra società e gli dà le foto in conto vendita per una percentuale x. Chi ci rimette è il fotografo.

Se nel biennio 2008/2010 un deposito di 2000 foto approvate ed online generava un reddito di 10.000 Euro/anno (dati citati a memoria dalle statistiche desunte dal forum microstock group), oggi non si arriva a 2000 $. Troppe foto, troppi fotografi, numero degli acquirenti stabile, prezzi crollati.

In definitiva quello del microstock è un lavoro totalizzante, da fare in inglese per massimizzare i risultati, che finisce con il diventare alienante, anzi l'antitesi della fotografia come la intendo io, mestiere di libertà.

Non ho smesso di caricare foto su sei siti di microstock, ma senza stressarmi, poche ogni tanto. Intanto ho chiesto l'ammissione a due siti di macrostock, ma il processo di approvazione/rejection è lentissimo e possono passare mesi prima di avere una risposta.

Nei blog e nei forum di microstock e di mid stock si possono leggere insoddisfazione, irritazione e frustrazione.

Se vuoi continuo, ma fammi domande specifiche

Inviato: 16/11/2014 1:27
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Re: Agenzie di fotostock

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27/9/2006 3:01
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Grazie. Al micro anche io non sono interessato. Sugli altri generi che agenzie consigli?

Inviato: 16/11/2014 15:38
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Re: Agenzie di fotostock

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27/4/2006 13:48
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Esistono solo tre agenzie degne di nota che rappresentano il mid e il macro: Stocksy, Offset (high end di Shutterstock) e Alamy. Nessuna delle 3 è in grado di garantire un reddito costante e sufficiente se è un'entrata unica. iStock sta trasformando un po' maldestramente la propria attività in qualcosa di mezzo tra micro e mid, ma se non sei esclusivo con loro non vedi che spiccioli, e per essere esclusivo devi superare una soglia di vendite.

Stocksy: (CA) è una cooperativa che periodicamente apre le selezioni, la prossima in giugno. Se vieni accettato (c'è un rifiuto che ho stimato nel 90% dei pretendenti) guadagni il 50% del venduto e una quota degli eventuali guadagni dell'agenzia, calcolati sulla percentuale di foto vendute dal contributor, sul volume totale, alla chiusura del bilancio annuale. I prezzi sono più che onesti: 10, 25, 50 e 100$ a seconda delle dimensioni e la licenza estesa, che può arrivare fino a 700$ in più, e sui quali il fotografo non deve lasciare commissione, ovvero se li prende tutti. Il livello è alto e richiede una conoscenza del mercato per avere successo. Rappresenta solo ed esclusivamente Royalty Free.

Offset (USA) è forse il livello più alto di stock, con due sole fasce di prezzo: 250 e 500$, ma certamente ci saranno accordi al ribasso con i maggiori clienti. Si accede solo per invito e la percentule che prende il fotografo è - secondo alcune fonti - il 30%. Sia RF che Editorial. Richiede soprattutto fotografi affermati che vogliono mettere a profitto i resti degli assignment, ed infatti si vende come "assignment quality pictures".

Alamy (UK) è un agenzia nel senso più ampio del termine perché spazia dalla news al reportage allo stock, ma non micro ne' fashion. le tariffe sono in linea con i margini dettati dal sindacato e vanno da 5$ a 2000$ ha una banca dati immensa e un fatturato basso, Con 2500 immagini ho un fatturato annuo inferiore ai 400€, ma mi assicurano che è in linea con gli altri.

Mi viene in mente Aurora, di cui so poco perché richiede l'esclusiva e, potrai ben capire, con queste entrate non mi sento di legarmi. Un conto è legare la singola foto o la serie di foto simili, un altro è la produzione

C'era anche un'altra agenzia di midstock che puntava sulla qualità, ma ne ho perse le tracce.

Corbis e Gettyimages hanno le loro sezioni di Stock, ma non ho mai preso informazioni su di loro a causa delle percentuali troppo basse, che ritengo un'offesa alla dignità di questo lavoro.

Puoi vedere Demotix per la news, società del gruppo Corbis, che però è stata comprata quando le royalties erano 50-50 e non hanno cambiato il sistema. Le foto migliori finiscono nel sito madre di Corbis alla stessa percentuale. Però: 368 foto in sei mesi, 11.154 visioni, zero vendite

La lingua ufficiale di tutte queste agenzie è l'inglese. Se devi ricorrere al traduttore di google per leggerlo, non tentare nemmeno, perché la valutazione viene fatta anche sulla qualità delle parole chiave, descrizione e didascalie.

Per concludere: è un mondo crudele ma non impossibile, solo che bisognerebbe dedicarci almeno 12 ore al giorno 7/7 per i primi due anni, attivando tutti i canali, anche la vendita di stampe come fineartamerica.com e essere attivi su twiter, facebook, instagram, flickr, rivolgendosi ai potenziali acquirenti. Io sono fotografo e voglio fotografare, la gestione commerciale non fa per me e avrei bisogno di un agente come'era un tempo. Morirò povero.

Inviato: 16/11/2014 21:09
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Re: Agenzie di fotostock

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tutto chiaro grazie.
Che differenza c'è tra:

Rights-managed (RM)
Royalty-free (RF)


Inviato: 17/11/2014 2:02
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Re: Agenzie di fotostock

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Un'immagine RF è ceduta per un dato prezzo e per un utilizzo, e nulla più è dovuto per qualsiasi uso se ne faccia esclusi i diritti di rivendita o se l'immagine costituisce parte preponderante di una merce. Es. se acquisto una RF per un giornale, non si fa il computo della diffusione per stabilire il prezzo ma non poso utilizzarl anche sul sito web; se la utilizzo per stamparla su una tazza, poiché il valore della tazza è fortemente collegato all'immagine (pensa ai souvenir), devo acquistare una licenza estesa che deve tenere conto di questo o altri parametri.

La licenza RM, invece, è basata sul calcolo dei parametri commerciali dell'uso che se ne vuole fare, che sono essenzialmente diffusione, dimensione, posizionamento all'interno del media, durata dela licenza e poi il rapporto commercial/editorial. Il right managed per le cifre molto alte ha un margine di negoziazione. Noi, che siamo il quarto mondo della fotografia abbiamo RM non comparabili con quelli del resto del mondo. nel 1988 ho venduto una foto per una pubblicità su un quotidiano per 2 milioni di lire, oggi, stesso posizionamento, stesso quotidiano, simile attività commerciale reclamizzata, non pagano più di 150 Euro.

Inviato: 17/11/2014 8:28
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Re: Agenzie di fotostock
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Citazione:

FranzX ha scritto:
se la utilizzo per stamparla su una tazza, poiché il valore della tazza è fortemente collegato all'immagine (pensa ai souvenir), devo acquistare una licenza estesa che deve tenere conto di questo o altri parametri.


E qui casca l'asino..vorrei vedere quanti di quelli che fanno questo uso effettivamente richiedono la licenza estesa...quando la foto la ottengono per 1$ su un sito partner..


Tornando anche alla questione RF/RM c'è anche il problema dell'esclusività: se vuoi essere esclusivo su iStocco per guadagnare qualche spiccio in più, non puoi più vendere RF su altri siti pena l'espulsione, perchè l'esclusività è intesa sul fotografo "in toto" ..
In tal caso l'alternativa è vendere su altri siti con formula RM oppure non essere esclusivi su iStocco.




Inviato: 17/11/2014 14:45
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Re: Agenzie di fotostock

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Licenze estese se ne vendicchiano, di tanto in tanto, ma certamente sono pagate degli spiccioli, tra i 25 e 50$. Certamente è impossibile controllare l'uso di questa miriade di foto che vengono acquistate. Shutterstock ne vende circa 100 milioni l'anno. L'esclusività totale con Aistok ha un valore per coloro che lavorano h24 per il microstock e non vogliono perdere tempo a caricare su 15 siti diversi. Bisogna tuttavia considerare che Aistok il 13 settembre ha cambiato i propri pprezzi di vendita, tagliando via tutta la fascia bassa di foto per blog o piccole pubblicazioni, che ora costano 5 volte di più, e abbassando i prezzi per le foto più pagate di circa dieci volte. Si assiste ad una rivolta di contributors, molti se ne vano, soprattutto in ambito video dato che un video ora lo si può acquistare a tre dollari e l'autore riceve 0,60$.
In molti dicono che Gettyimages abbia fatto un passo sbagliato e sta perdendo su molti fronti, ma io credo che sia ancor presto per valutare. Di sicuro sta privilegiando gli esclusivi, poiché fino ad ora i fotografi liberi sono stati funzionali ad una politica finanziaria: il valore di un'azienda si calcola su pochi ma importantinparametri, ed una società di distribuzione fotografica ha bisogno di foto.

Pensate che Shutterstock è stata valutata 2,69 miliardi di dollari. Se dividiamo questa cifra per le foto che gestisce, otteniamo una empirica valutazione della bolla speculativa che c'è dietro, scoprendo che ogni foto dovrebbe valere $612 pur includendo in questo conto della serva anche tuti gli alri accessori. Resta il fatto che il potere dei fotografi sarebbe enorme se fossero uniti, invece lo lasciamo gestire alle agenzie.

Capitava che qualche collega appena conosciuto, per sapere quale fosse l'agenzia che distribuiva le mie foto, mi chiedesse "per chi lavori?" Io rispondevo invariabilmente che lavoravo per me stesso e che, se voleva sapere chi distribuisse le mie immagini, doveva chiedermi "chi lavora per te?" Tutto questo non c'è più ed è la cosa che sopporto con più fatica.

Inviato: 18/11/2014 0:57
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Re: Agenzie di fotostock

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Mi sembra un mondo complesso da capire e vedere dove buttarsi. Ma per eventuali ricavi richiedono fattura? Come lo accreditano?

Inviato: 18/11/2014 16:14
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Re: Agenzie di fotostock

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PayPal, trattenuta del 5% sulle vendite nel territorio USA da parte delle società USA, versamento diretto, sta poi a te dichiarare l'introito al fisco italiano. La parte più noiosa dell'intero processo è il keywording, che io faccio avvalendomi di strumenti online per semplificare la vita, e sempre con un vocabolario a sinistra della tastiera. Il resto è un imparare progressivo.

Inviato: 19/11/2014 9:11
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