Qualcuno sa come funziona il crowdfunding in Italia dal punto di vista *fiscale*? L'idea di mettere insieme crowdfunding e Agenzia dell'Entrate nella stessa frase mi fa tremare le ginocchia, ma magari sono il solito italo-pessimista e questa volta vengo sbertucciato a dovere

Miciap e Ferrania mi hanno fatto pensare alla cosa: non ho infatti nessuna intenzione di chiedere nessun soldo a nessuno

Buon weekend.

Ci vorrebbe un notaio o un commercialsta. Ad occhio e croce, penso dovrebbe rispettare le norme sulle donazioni.

C'è qualcosina qui, più che altro cita una legge che si può approfondire:

http://www.telecomitalia.com/tit/it/a ... os-e-il-crowdfunding.html

Fer

Beh, se cerchi con google "art bonus" scopri che il ministro Franceschini (toh! Un ministro italiano pensante e determinato, con Padoan siamo già a due!) ha introdotto il credito di imposta del 65% per le donazioni destinate al recupero di - uno specifico, se non ho capito male - bene culturale.

Ossia doni 100, ovviamente "in chiaro", presumo con un bonifico bancario particolare tipo il "bonifico per detrazione fiscale", e di 100 ben 65 costituiscono "tasse già pagate", di modo che se alla fine dell'anno dovevi di IRPEF allo Stato 480 euro, gliene devi dare 415.

Grazie delle segnalazioni.

Andando a curiosare nei documenti dell'Agenzia delle Entrate ho trovato un riferimento ad una possibile detrazione del 19% nella dichiarazione dei redditi di quanto versato attraverso crowdfunding. Chiaramente la parola "crowdfunding" non compare, ne' compare un qualcosa di equivalente. Ma se si cerca crowdfunding su Google IT si arriva a questo documento dell'Agenzia delle Entrate. Che, essendo di 60 pagine , non ho letto dalla prima all'ultima riga.

Rimane quindi senza risposta la mia curiosità, che ha a che fare *non* su come si gestiscono i soldi versati/investiti ma quelli ricevuti (leggi: tasse). Donazione, come diceva Luciano? Ma sulle donazioni tra non parenti stretti si pagano fior di tasse.

Insomma, i quattro soldi che ho dato a Ferrania vorrei che se li prendesse *tutti* Ferrania, e non una fetta lo Stato.

Mi pare che si paghino tasse anche per donazioni tra parenti stretti. E' un modo per evitare di usare questo escamotage per sottrarsi alle tasse sulle successioni...
Però è un inciso OT: come ripeto, non so se davvero si debbano applicare le regole sulle donazioni anche al Crowfunding. E trovare spiegazioni chiare e semplici su questi argomenti in Italia, è notoriamente difficile .

Citazione:
Solo al di sopra di una certa cifra. Altrimenti no.

Nel caso specifico di Ferrania, poiché la società che si è intitolata la campagna (FILM Ferrania US) ha sede negli USA (anche perché altrimenti non avrebbe potuto aprire la raccolta Kickstarter), pagheranno tasse US su "network fund raising".
Oltre a questo, pagheranno la commissione Kickstarter (circa il 5%) e la commissione Amazon Pay (un altro 5%).
Credo che alla fine la somma di tutte queste voci sia tra il 25% e il 30% del totale.

Dopodiché, chissà se il trasferimento dei soldi tra la filiale USA e quella italiana (che è la vera società operativa, con sede a Savona) implicherà altri balzelli...!

Fer

eheheheheheh....sembrava facile regalare soldi, vero ?

Citazione:

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Visto che siamo in argomento, segnalo Fotofund, a detta dei creatori l'unica piattaforma di crowdfunding totalmente dedicata alla fotografia.

Non ho nessuna relazione con questa iniziativa.

Interessante...
Io ho iniziato a muovermi ora sul crowdfunding, in quanto ho deciso che il mio primo libro lo finanzio quasi tutto da solo.. e quindi questo mi sembra un sistema interessante. Ho dato un occhio a vary siti, ma niente che dice qualcosa su eventuali balzelli... io penso sinceramente quando sarà il momento di farlo e poi vedremo..
Per ora ho visto solo Indiegogo che offre anche un flexible fund.. ,eppela(che è italiano)e kickstart...
Non conoscevo Fotofund... adesso darò un occhio anche a questo...
Appena torno dal Paris Photo, voglio chiedere ad un commercialista mio amico, che è abbastanza vispo sulle varie questioni... magari riesce a scoprire qualcosa... speriamo...

Ciao Stefano,

tienici informati se credi, c'e' abbastanza interesse sul tema. Non (mi) e' ancora chiaro cosa succede a chi in Italia riceve "crowdmoney" dal punto di vista fiscale. Forse quelli di Miciap lo sanno, anche se si sono serviti di un sito francese per il crowdfunding (se non vado errato).

Ciao Marco
provo a chiedere a chi in miciap si è occupato della questione. io personalmente non ne so nulla perchè non sono più attivo nelle questioni organizzative.
per certo so che miciap si è costituita associazione perchè se non sei un soggetto di un qualche tipo fare qualunque cosa che coinvolgesse il denaro in italia è impossibile. Ovviamente però non si è costituita associazione solo per il crowdfounding ma per un più ampio progetto di allargamento delle attività.
Non ho assolutamente idea ad esempio come si potrebbe far rientrare il crowdfounding in una dichiarazione dei redditi di un privato!!! probabilmente scatenerebbe gli incubi al commercialista più creativo

ciao
daniele

Citazione:

... che e' esattamente quello che Fotofund fa, se ho capito bene. Diciamo (e' solo un esempio!!!!) che ho intenzione di investire sei mesi della mia vita a fotografare la fauna delle paludi italiane per motivi ecologici/naturalistici etc. Mi propongo quindi su Fotofund per trovare qualcuno che mi aiuta a finanziare il progetto in cambio - metti - di una foto a tiratura limitata e firmata. Oppure proprio a fondo perduto. Soldi con cui mi compro il panino da mangiare, i gambali di gomma, la pellicola, l'aspirina contro l'umido, il biglietto del pullman o la benzina della macchina, un canottino, la tuta mimetica, etc etc

Quindi, certo, i soldi vanno in tasca a me, non ad una fondazione, ONLUS, società etc etc.

Mi sa che il commercialista creativo che non soffre di incubi ci vuole proprio........

Ecco cosa mi hanno risposto da Eppela, il crowdfunding Italiano: Allego la risposta:

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Gentile Stefano, scusa se ti rispondo così tardi a causa di un piccolo disguido.

Prima di tutto, tecnicamente non c'è limitazione. Una associazione, una persona fisica, una società, chiunque può usufruire del crowdfunding, ma deve prima stabilire chiaramente quale sarà la sua gestione a livello amministrativo in caso di successo. Poi, a seconda della natura della ragione sociale intestataria del progetto (a cui verrà poi eventualmente intestata la fattura relativa alle trattenute di Eppela; ad es. persona fisica, associazione, società...) sarà richiesta documentazione specifica, ma non particolarmente impegnativa (scansione di un doc. d'identità, statuto associativo o societario, ecc..) in virtù delle normative europee antiriciclaggio.

Per quanto riguarda la gestione dei fondi sotto l'aspetto amministrativo/fiscale, purtroppo non esiste una normativa specifica riguardante il crowdfunding, dunque non esiste una unica risposta, neppure per ogni singola situazione. Quello che è certo è che non si tratta di una vera e propria vendita, ma di una liberalità a cui corrisponde l'invio di una sorta di "regalo".

Per questa ragione consigliamo sempre ai potenziali progettisti di consultare il proprio commercialista in merito a una gestione formalmente corretta dei fondi raccolti, che possa essere coerente con il proprio regime fiscale ed efficiente al tempo stesso.

Quello che posso dirti al momento è come procediamo noi nell'emissione dei fondi raccolti:

In caso di successo di un progetto, nei giorni successivi (sui termini diciamo entro un mese, ma probabilmente anche meno) Mangopay emetterà un bonifico sul conto indicato dal progettista nella scheda progetto definitiva al momento della pubblicazione (e che nel frattempo non potrà e non dovrà essere stato cambiato) al netto di:

costi di gestione (la percentuale prevista spettante a Eppela): 5% sul totale + IVA
i costi di transazione dovuti al sistema di pagamento Mangopay (1,8% + 0,18€ a transazione) + IVA

Contestualmente, si invia un report contenente i dati di fatturazione e spedizione indicati dai sostenitori al momento dell'offerta, gli importi, le ricompense spettanti.

Disponendo dei dati di fatturazione dei sostenitori, i progettisti possono eventualmente emettere ricevuta direttamente ai sostenitori, qualora ne avessero necessità.

Nei giorni successivi, Eppela emette una fattura con importo pari a quanto trattenuto.

Ci sono altre variabili che sicuramente il tuo commercialista conosce, che dipendono dalla ragione sociale utilizzata per il progetto (ad esempio, la ritenuta d'acconto, che se necessario viene trattenuta alla fonte per essere versata direttamente da noi, ma generalmente si tratta di un importo alquanto risibile) o, in taluni casi, dalla natura stessa delle ricompense.

Per il resto, inviandoci una proposta di progetto sarà possibile mettere in moto l'iter e entrare nel merito del progetto. Il team valuterà la compatibilità del progetto con le modalità proposte da Eppela (a questo proposito, vi consiglio di ragionare fin da subito sulle possibili ricompense che potreste fornire a chi vi sosterrà in cambio di ogni importo offerto, cui non ho trovato accenni in quanto ci avete scritto) e potrete entrare nel merito coi miei colleghi per concordare una valutazione a riguardo. La pubblicazione di un progetto non è immediata né automatica, ma l'invio della proposta è solo un primo passo di un iter che, passando per l'eventuale approvazione, porta alla sua pubblicazione.

In ogni caso, allego un po' di link utili di cui consigliamo la lettura a tutti coloro che sono interessati all'invio di una proposta di progetto.

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Spero che possa chiarire qualche dubbio...
Un Saluto
Stefano

Stefano,

grazie mille per gli aggiornamenti. Sto lottando rispettivamente da sei anni (abbonamento RAI) e sette anni (per un affitto, con la Agenzia delle Entrate) per situazioni in fondo banali - senza aver mai dovuto tirare fuori un euro, dato che ho ragione, ma con perdita di tempo micidiale e comunque sovvenzionando commercialisti (ne ho passati tre) - senza riuscire a chiudere queste vicende ormai diventate kafkiane.

L'idea di mettere in piedi un craudfanding in Italia, come ti puoi immaginare e anche dopo quello che riporti, e' a questo punto scartata per motivi di auto-difesa della mia psiche.

Idem con patate.

Fer