Oggi la diffusione delle immagini fotografiche di autori affermati e semplici fotoamatori evoluti o meno è molto, molto maggiore rispetto agli anni passati. Grazie a internet con siti personali, ma soprattutto portali (tipo Flickr o 500px) dove postare i propri lavori è possibile vedere moltissimo.
Ne deriva una grandissima diffusione di immagini di varie persone e varie nazionalità.
Caratteristica basilare di tali portali di condivisione è quella di potere dare un voto o apprezzamento alle immagini che contengono. Immancabilmente le immagini di maggiore successo, quelle che emergono dalla marea di proposte, quelle più viste e votate, hanno una caratteristica in comune: sono ottenute facendo ricorso (a volte massiccio e ben evidente) di tecniche che le rendono quasi irreali. Da “rimaneggiamenti” dei toni, a punch dei colori a tecniche quali l’HDR a tutte le zone dell’immagine con zone perfettamente leggibili. Adesso, tralasciando il fatto che questo piaccia o meno, mi pare di assistere ad una sorta di appiattimento su un cliché standard che offre la possibilità di “emergere”. O fai così altrimenti rischi di cadere nell’anonimato. Caspita, a me è capitato di osservare immagini degne di nota passate inosservate perché non rispondevano a taluni requisiti. Se mi soffermo sul genere paesaggio io conosco già la tipologia delle 10 immagini più votate e viste: colori pronunciati, leggibilità quasi totale delle varie zone e toni, tempi lunghi atti ad ottenere un effetto setoso dell’acqua ecc. Ma in questo modo non si rischia di viaggiare solo su binari fissi e che accomunano (troppo) tutti quanti?

Marco

Concordo.
Per giunta, quel genere d'immagini in genere non mi piacciono nemmeno, personalmente, per cui dal mio punto di vista è proprio un disastro su tutta la linea

F.

Le mode vanno e vengono. Adesso è la volta delle immagini con le caratteristiche da te citate (che personalmente mi fanno abbastanza schifo). Magari tra qualche tempo saranno venute a noia.

Sono d'accordo che si vada, come sempre è successo, verso un appiattimento di gusti che in questo momento sono orientati verso il tipo di foto e di post lavorazione che hai ben descritto. L'uomo, la storia ne parla, si è sempre comportato così. Segue le mode, pochi hanno il coraggio di andare per la propria strada autonomamente e quei pochi che lo fanno il più delle volte non hanno le capacità e le competenze per creare nuove mode e di conseguenza cercano di distinguersi, ma solo a parole, perchè nei fatti non hanno niente da dire e di conseguenza si sentono incompresi.
La maggior parte delle persone, alcuni di questi capiscono di non avere qualità, credono che la scorciatoia per avere qualche gratificazione sia adeguarsi alla moda del momento. Ma anche qui pochi lo fanno con gusto e chi giudica o vota le foto nei siti da te citati sono per la maggior parte persone che si adeguano alle mode. Si innesca, quindi, un circolo vizioso che si interromperà solo quando ci sarà un fotografo talmente bravo che riuscirà a cambiare la moda, troverà qualche bravo imitatore e tantissimi cattivi discepoli e ricomincerà tutto da capo.
ciao

Purtroppo è così. Sono registrato su 500px e ho notato molto presto quali sono i requisiti che le foto devono avere per passare almeno il 95% del gradimento.
E questi requisiti sono quelli che hai elencato. Si va verso il conformismo, anche considerato che 500px è uno dei siti più quotati. Tuttavia, ogni tanto, si trova qualche scatto interessante, diverso dal solito, che a volte arriva in vetta e a volte no.

Anche l'algoritmo di valutazione, che tiene conto del numero di click su "mi piace" entro le 24 ore, per poi decrementare in automatico il punteggio, non fa altro che alimentare un massiccio consumo di immagini che a loro volta alimenta il conformismo di cui sopra.

Sono d'accordo.

A tal proposito vi segnalo questo interessante articolo: un fotografo naturalista racconta come ha ottenuto la sua foto più famosa.

http://www.dpreview.com/articles/6744 ... d-the-shot-spot-the-shark

Fer

Photoshop offre strumenti formidabili che dovrebbero stimolare la creatività e la fantasia; forse quello che sta succedendo è che il livello medio delle immagini si è alzato molto grazie a questi strumenti, al punto che emergere dalla massa risulta sempre più difficile. Guardate i lavori di questi fotografi:

http://500px.com/MAPhoto
http://500px.com/Sean_Bagshaw
http://500px.com/ZackSchnepf
http://500px.com/RyanDyar
http://500px.com/phillips_chip
http://500px.com/Dionys_Moser
http://500px.com/Koveh

Indubbiamente 10-15 anni fa, senza digitale, erano lavori impensabili e solo i grandi guru del colore potevano permettersi qualcosa di comparabile.

Il digitale ha alzato molto la sbarra e secondo me livellato molto la media, anche grazie a una moltitudine di tutorial presenti in rete con i quali applicare ricette più o meno standardizzate.

Posso dire che personalmente trovo alcuni (non tutti, per carità) dei lavori che hai linkato far parte appunto della categoria citata in apertura?

Personalmente non mi pare proprio che l'asticella si sia alzata...

F.

Citazione:

Ottimo esempio di quello che diceva Marco/Pamar. E' incredibile quanto le foto siano tutte uguali. Secondo me e' lo stesso fotografo che opera sotto diversi pseudonimi

Si sta concludendo oggi a Berlino la settimana dell'arte, con curatori di musei, galleristi e ovviamente artisti che partecipano e moltissime mostre in giro. Le foto (pochine, in verita') che si vedono in giro sono belle o brutte, piacciono tanto o poco, ma non sono certo omogenizzate come queste qui.

La prendo un po' più alla lontana. La creatività non è figlia della pace sociale e della socialdemocrazia. La storia ci dimostra come le opere migliori scaturiscono dalle tensioni sociali, in qualsiasi campo dell'arte.

Le avanguardie spesso falliscono, non riescono ad interpretare il loro tempo, e vengono sepolte dalle storie, ma agitano la palude. Oggi, nel mondo occidentale, non ci sono avanguardie degne di tal nome.

L'appiattimento ha inizio dalla pancia piena, dalla scarsa capacità di rivendicare istanze, ed oggi anche dalle facilitazioni a copiare offerte dalle tecnologie. In una parola: pigrizia.

Citazione:

Ovvero:

"you've gotta suffer if you wanna sing the blues"

Mbè..se è così, come dice FranzX , viva l'appiattimento, no ?
O sono meglio fame, guerre e disordini sociali?

Citazione:

Si, hai centrato perfettamente il concetto, mescolate tutte le foto di tutti gli autori da te citati e fatele rimettere in ordine dagli autori stessi e vedrete che molti di loro andranno in confusione non ricordandosi con esattezza quali sono le loro foto
Questo è quello che si dice "mancanza di fantasia". "Mancanza di fantasia" ad alto livello (dipende dai gusti), ma sempre "mancanza di fantasia".
C'è poi da considerare che le foto paesaggistiche, per la loro ampia gamma dinamica, prima dell'avvento del digitale erano tra le foto tecnicamente più difficili da realizzare. Con Photoshop e altri programmi di editing tutto è diventato più facile e le persone si sono tuffate a pesce in questo genere di foto.
Paolo