Oltre a produrre le stampanti ed i relativi inchiostri, Epson ha una scelta che mi pare piuttosto completa di carte fotografiche e carte per applicazioni artistiche .
Vorrei chiedere come trovate le carte originali Epson, specialmente quelle in finitura luster o semimatt o pearl, rispetto a carte di terze parti?
Ci sono ragioni obiettive per preferire carte non originali o è una ricerca un po' fine a se stessa ?

Direi che le carte Epson non hanno rapporto prezzo qualità interessante. Puoi trovare di meglio allo stesso prezzo nella gamma Canson e nella nuova serie Hahnemühle photo.

Ho usato 3 tipi di carte fotografiche Epson. Attualmente ne uso 2. Ti parlo di carte foto, non ho esperienza di carte per applicazioni artistiche. Dicevo, uso come lucide la semigloss premium. La trovo buona e con un prezzo vincente. Alcuni non la adorano per la sua superficie "puntinata". Rifugge il lucido eccessivo tipico per esempio della premium gloss Epson che sinceramente appare un poco plasticosa. A me la semigloss piace e penso sia valida per molteplici tipologie di soggetto. Come matte trovo superba la archival matte. L'ho usata a fondo e la uso ancora. I suoi punti di firza sono (per me) la superficie molto liscia, il colore quasi bianco e la resa buona dei dettagli. Sembrerebbe contenere pero' sbiancanti ottici (le hanno lavato in alcuni paesi la denominazione archival). Io ho stampe "vecchie" di una decina di anni tuttora ottime e senza segni.

Marco

Mah, il fatto è che avevo acquistato una certa quantità di carte Epson da Unionfotomarket, quando stava per chiudere e faceva prezzi molto ribassati per svuotare il magazzino.
In particolare da allora ho usato soprattutto la Epson Luster Photo Paper in formato A3+ e mi ci sono trovato bene: mi piace la finitura semilucida e non molto riflettente che si presta alle mie foto di ritratti, ma anche per altri generi. Con la giusta profilatura (Spyder Print Datacolor) mi fornisce anche colori piuttosto corrispondenti a quelli visti a video (che non è certo un monitor grafico, ma il semplice Mac Pro Notebook).
Ma ormai la scorta comincia a scarseggiare, e mi chiedevo se continuare con le Epson o ci sono validi motivi per provare altre cose.
La stampante è la 3880 e gli inchiostri sono gli originali Epson.

Su quel genere prova la Canson Baryta, superficie luster regolare, ottimo gamut e il punto di bianco più neutro sul mercato

Epson vende (ma non produce, almeno così si dice) carte per tutti i gusti e per ogni esigenza e si tratta per lo più di prodotti di ottima qualità.
Sul sito della Epson è possibile farsi un'idea più precisa circa la disponibilità e le offerte.
Però spesso è possibile acquistare altri prodotti di pari qualità, ma ad un prezzo minore (e a volte "molto" minore).
Per giunta molti di questi prodotti, soprattutto quelli fine art, sono difficilmente reperibili (salvo acquistarli sul sito Epson, ma a prezzi che reputo esagerati).
Succede così che la maggior parte degli stampatori si rivolge ad altri produttori, come Canson, Innova, Hahnemuhle, Moab, Harman, Felix Schoeller, Ilford (che però pare abbia chiuso i battenti), Permajet e tanti altri ancora.

In ogni caso usare i prodotti forniti dal produttore della propria stampante è il miglior modo, in mancanza di adeguata strumentazione e software, per disporre di una buona calibrazione della macchina e di un buon profilo icc.

Fabio

In effetti non sempre ho voglia di fare il profilo (non ho il robottino per l'Eye1), per cui il vantaggio dei profili dei costruttori non è da trascurare.
IO mi trovo bene con le carte Epson, mi piace l'Ultra Glossy, peccato vada bene solo con i Claria.
Piuttosto il problema per me è quello degli inkset, per il BN e soggetti "soft" va bene il K3, per i panorami soprattutto con tramonti meglio i Claria, mi chiedo se la serie "X900" con i due inchiostri in più sia un buon compromesso.
Altrimenti tra carte, inchiostri le combinazioni sono innumerevoli.

Ma la serie X900 mi pare siano solo plotter: non certo apparecchi per uso hobbystico da tenere sulla scrivania, per quanto pure la 3880 necessiti di un tavolinetto dedicato (penso sia al limite di quanto possibile nelle normali abitazioni).

Comunque è vero: le combinazioni possibili sono innumerevoli, ed ognuna di esse va tarata e profilata se si pretendono risultati confrontabili e di alta qualità. Ed ognuno di questi test porta via tempo. Ed alla fine magari si conclude che non si sono fatti miglioramenti rispetto ad una carta già usata e conosciuta (può anche essere il contrario, ovviamente), ed insomma, fatte tutte le considerazioni del caso, io tendo ad essere piuttosto conservativo.
Bisognerebbe avere la possibilità di confrontare materialmente varie stampe eseguite su diversi supporti da chi possiede la stessa stampante o almeno un modello analogo. Allora si potrebbe già giudicare con una certa sicurezza e vale la pena cambiare carta o provarne una nuova.
Ma almeno per me, non è tanto facile...

Citazione:

Fare tutto il dovuto per ottenere stampe inkjet casalinghe valide e riproducibili implica investire tempo (molto) e denaro (moltissimo). Dico la mia: grandi soddisfazioni date dal poter sperimentare e scegliere il supporto voluto. Grandi quantità di tempo libero richiesto e palate di materiale (carta e inchiostro e sofrware vari) buttati in prove e provine varie. Vero, una volta fatto tutto inizialmente poi si procede su binari solidi......peccato che tali binari valgono solo per un tipo di supporto. Sperimentarne altri vuol dire rifare tutto da capo (leggi soldi e tempo). Spesso i profili ICC custom sono buonissimi e non richiedono troppi esperimenti (qualcuno è sempre necessario). Spesso ma non sempre, purtroppo.
E poi modelli uguali di stampante hanno leggere tolleranze che possono rendere i profili ottimi per uno e pessimi per un altro......casi della vita.

Marco