Quanti di voi sono infastiditi dalla difficolta' di generare sfocato con macchine con piccolo sensore, diciamo dal quattro terzi in giu'? Difficolta' che oltretutto diventa effettiva impossibilita' di avere dello sfocato se parliamo di foto da smartphone.

Stiamo assistendo ad un cambiamento del modo di fotografare, siamo in piena decadenza ("ai miei tempi ..."), siamo al "non me ne e' mai fregato niente comunque", "io lo sfocato lo introduco in post produzione e mi va bene cosi'", etc etc

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

Possiamo dire che il tema "sfocato" oggi (giorni in cui la maggior parte delle foto viene effettuata con smartphone, compattine et similia) non viene considerato un problema, perchè... non viene percepito come tale.

La verità è che c'è molta "ignoranza" fotografica. Io stesso, quando ho cominciato a fotografare con la reflex digitale di mio papà, mi meravigliavo di quelle strane scritte che c'erano sugli obbiettivi... 3.5 - 5.6 cosa saranno mai?...

Poi, ho cominciato a leggere, documentarmi, capire, frequentare forum e via discorrendo. La fine dello sfocato è figlio della fine(?) della fotografia come la si conosceva fino a poco tempo fa!

Certo, io sono notoriamente out of time, ma continuo a scattare a tutta apertura o giù di lì, con le mie moderne fotocamere, la più giovane delle quali ha una quarantina d'anni... Per me la principale caratteristica che deve avere un'ottica è uno sfocato che mi piaccia, mentre una fotocamera deve darmi la possibilità di selezionare immediatamente il diaframma che desidero.

Andrea

p.s.: Può darsi che cambi l'estetica fotografica, ma non necessariamente deve cambiare la mia.

e' il motivo per cui mi auspicavo dei dorsi digitali a pieno formato anche a non altissima risoluzione da applicare a macchine dal 6X6 in su...o digitali medio e grande formato con compatibilita' delle ottiche a prezzi accessibili, magari senza tanti automatismi in modo da mantenere la filosofia..

Citazione:

Mah... sinceramente per me il cambiamento nel modo di fotografare che vedo in anni recenti è proprio la ricerca ossessiva dello sfocato a tutti i costi, nello scattare sempre a tutt'apertura in generi che una volta si scattavano a diaframmi medi (a cominciare con la "street"). Infatti quello del "bokeh" è visto come il primo vantaggio del passare a sensori più grandi...

F.

Lo sfocato, il suo uso, a volte la sua ricerca.
E’ vero. Molte tipologie di macchine odierne non offrono la possibilità di usare lo sfocato. Si è vero, esiste la possibilità di operare a posteriori via software ma non è poi la stessa cosa. Chiediamoci allora: la gente sente la sua mancanza? Chi è “nato” adesso crescerà con presupposti estetici/fotografici diversi dai suoi genitori?
Dico la mia. Secondo me come al solito non è possibile fare un discorso univoco. Non tutta l’erba è un fascio. Se guardo le immagini fatte con una compatta adesso o 30 anni fa cambia molto nella filosofia d’uso ed approccio? Non penso. Chi non è addentro alla fotografia ricerca “fondamentalmente” 3 cose: che la foto non sia mossa, buia e che sia a fuoco. Che sia a fuoco. Lo sfocato non è un elemento fondamentale.
Se considero i fotoamatori evoluti o i professionisti devo considerare due diversi ambiti. Partendo dal presupposto che l’uso del fuoco selettivo sia noto a tutti, vi è chi lo ama e pratica e chi no. Vero è poi che esistono apparecchi moderni capaci di sfocature ad hoc. Chi vuole può. A naso quindi la situazione non mi pare poi fondalmente diversa e un’involuzione non mi sembra sia in atto, o almeno non in maniera totale. Penso che chi sviluppa un interesse serio per la fotografia abbia adesso come prima gli strumenti e le possibilità per sviluppare un approccio serio alla materia. Non voglio quindi pensare che l’applicazione di un certo modo di fotografara debba morire perché non immediatamente disponibile per le nuove generazioni.

Marco

Da utente (anche) di compattina 1/1.7 e di sistema m4/3, trovo due barriere all'uso del fuoco selettivo: quella che citi tu Marco, e l'assenza di mirini di qualità.

Se anche avessi un obiettivo luminoso per la m4/3 (e volendo potrei averlo, adattando es. il mio 50/1.4), avrei comunque molta difficoltà a valutare lo sfocato durante lo scatto sullo schermino posteriore.

Ciò premesso, mi sono ormai rassegnato ad usare compattina e m4/3 in situazioni da "foto-ricordo"; in vacanza etc.
Dove la riduzione di pesi e ingombri mi fa meglio sopportare la mancanza del fuoco selettivo.
Mancanza che comunque mi irrita molto, per rispondere direttamente alla tua domanda!

Fer

E che dire allora di questo oggettino?

https://www.lytro.com/camera

A quanti potrebbe interessare?

Condivido l'intervento di Marco. Aggiungo che il successo dell reflex FF da parte dei videomaker è dovuta proprio alla possibilità di avere il fuoco selettivo.
Per quanto riguarda la lytro, ho cercato di capire lo schema circa un mese fa, e credo di aver capito che scatta una raffica di foto muovendo il sensore. O no?
Comunque è un altro giocattolo che viaggia nella direzione di rendere più importante la post produzione rispetto al momento dello scatto.

Sulla reflex è una caratteristica per me molto importante e per questo anche prediligo il full frame rispetto all'APS-C. Le lenti luminose cerco sempre di usarle a diaframmi molto aperti come diceva Hologon.
Sulla compatta sinceramente ragiono come Fer e non ci faccio tanto caso.

Trovandoci in tema...vi posto un recente scatto con lo Zeiss 135mm Sonnar ZA f 1.8

Ho letto i vostri commenti con molto interesse, grazie. Fer ha perfettamente ragione: i (mediocri) mirini sono l'altro colpevole.

Personalmente devo ammettere che in modo subliminale mi sto pericolosamente assuefando al tutto a fuoco. Il 99% delle foto che vedo sono di questo tipo (grazie mille, world wide web), ad un certo punto se non si sta all'erta ci si dimentica che c'e' un altro modo di fotografare.

Poi per fortuna vado ad una mostra o guardo per esempio i ritratti di Martin Schoeller, e mi ricordo che c'e' tutta un'altra dimensione a mia disposizione.

A rischio di passare da luddita devo dire che dare una dimensione artistica alle foto fatte con lo smartphone, come alcuni maître à penser stanno cercando di fare, e' come proporre un nuovo modo di dipingere dove un colore primario non e' disponibile: idea molto da millenial generation ma disingenua.

Non poter scegliere il piano di fuoco è come non poter scegliere un tempo breve per congelare l'istante o uno lungo per trasmettere il senso di movimento.
E' togliere strumenti di lavoro.

Io poi il fuoco selettivo lo uso continuamente anche in foto di paesaggio:



posso farne a meno solo nelle foto-ricordo!

Fer

Uno dei tanti motivi per non fare MAI mancare nel corredo il 50 mm luminoso.
Con una spesa spesso irrisoria (specialmente se ci si ferma alla luminosità f. 1,8 che è già abbastanza buona per la maggior parte dei casi) si risolvono parecchi di questi problemi. Ancor meglio sul FF, naturalmente.