Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!


Naviga in questa discussione:   1 Utenti anonimi



(1) 2 »


Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
Messaggi: 405
Offline
Vorrei allestire un pò per volta un piccolo studio fotografico ove poter praticare le mie sperimentazioni fotografiche, devo cominciare per forza dalla base, ovvero dal cavalletto, ed ho cominciato a informarmi sul tripode più adatto ad un uso da studio che vada bene sia per il ritratto che per la macro e lo still life, a dire il vero un cavalletto ce l'ho già, difatti da più di vent'anni ho un Manfrotto 190 Pro, per intenderci il modello che aveva il bloccaggio delle gambe mediante viti a galletto, con testa Manfrotto 141 a tre movimenti, ho notato che rispetto ai nuovi 190 Pro il diametro tubi delle gambe sono maggiorate difatti il mio Manfrotto ha il diametro dei tubi
gambe da 27 - 22 - 19 con colonna centrale da 25 mentre il nuovo modello ha il diametro 25 - 20 - 16 con diametro colonna centrale 25, per contro i nuovi hanno 4 angoli di regolazione delle gambe contro i tre della vecchia versione. Il primo problema riguarda la robustezza, io sul mio 190 se mi ci appoggio con il mio peso (ben 80Kg) regge benissimo, naturalmente non carico tutto il peso, le gambe non avendo i tiranti tendono a divaricarsi se carico troppo, ma considerando che è stato progettato per tenere 5 Kg dimostra una solidità che non mi sembra di poter ritrovare nel nuovo modello. Altro problema riguarda l'altezza, purtroppo all'epoca sbagliai acquisto fidandomi del negoziante, non tenendo conto di codesto parametro, ed adesso con i miei problemi alla schiena ne pago le conseguenze. Il cavalletto ha un'altezza max (con gambe e asta centrale completamente estese di 138cm, aggiungendo la testa (H.13cm) si arriva a 151cm, con la fotocamera si arriva ad un'altezza totale di 158cm (altezza calcolata da terra fino alla mezzeria del mirino), mentre con le gambe del cavalletto completamente alzate e colonna centrale abbassata l'altezza è di 116,5cm + testa e fotocamera si arriva a 136,5cm. Per calcolare il cavalletto giusto per me che sono alto 174 cm e che ho un'altezza fino alla mezzeria
degli occhi di 163cm mi occorrerebbero ben altre misure, a questo punto devo accantonare anche la nuova versione del Manfrotto 190 XProB, ma con lo 055 XProB otterrei il tripode della giusta misura, infatti con colonna completamente abbassata risulta alto 142cm sommando la testa + fotocamera si arriva ad un totale di 162cm che va benissimo. Mi interessava lo 055 oltre che per la robustezza superiore al mio vecchio 190Pro, per la disponibilità del sistema Q90° Manfrotto, che offre la possibilità di portare la colonna dalla posizione verticale a quella orizzontale e viceversa, in particolare nel nuovo modello Manfrotto 055 XProB basta sollevare la colonna fino alla posizione più alta ed inclinarla orizzontalmente senza rimuovere la testa né smontare la colonna stessa, cosa che bisognava fare sulle versioni precedenti. Ma c'è chi sostiene che in questo modo sia peggiorata la tenuta dello snodo e che era più robusto il sistema del vecchio modello 190 Pro B benchè avesse la colonna centrale circolare, mentre nelle nuove versioni nel tentativo di limitare i giochi della colonna l'hanno realizzata di forma trilobata, ma potrebbe non bastare. Vedendo il seguente video mi son venuti dei dubbi sulla stabilità dei sistemi a colonna decentrabile:

Qui


Siamo d'accordo che non si tratta di un Manfrotto, bensì di un Cullmann Magnesit 532q marca tedesca prodotta però in Cina,probabilmente difettato, ma questo è bastato a farmi venire dei dubbi circa la robustezza di questo sistema tantopiù non avendo la possibilità di provare. Ho quindi cercato info su altre varianti di cavalletti a colonna decentrabile e a quanto pare il migliore viene reputato il Gitzo G2220 ma con un prezzo di circa 700 €. A prezzi ben più accessibili c'è il Benro A2970F ad €120 che mi sembra la fotocopia del Gitzo qui di seguito un confronto interessante con il Manfrotto 055XProB:

Qui


Peccato che non capisco bene l'inglese, ho inteso dal video (traducendo i commenti), che entrambe le versioni sono realizzate in alluminio, il Benro rispetto al Manfrotto offre qualcosina in più, come i piedini di serie (con punte non retrattili), mentre Manfrotto te le fa pagare a parte ben 41€ cadauna (quelle retrattili beninteso); il Benro con i suoi 147,5cm (a colonna retratta) è più alto del Manfrotto che ne misura 142; anche se la colonna è più lunga in quest'ultimo; e credo anche che il Benro abbia una migliore rotazione della colonna ed anche una migliore stabilità.Il Benro (come anche il Manfrotto) ha la versione C2970F in carbonio più leggera ma più costosa (€ 296).

Interessante anche il Vanguard Alta Pro 263 AT ad €167

Qui

Il Velbon VS-443D anch'esso a colonna decentrabile (sui 150€)

Qui

Ed infine L'Induro CX 113 in carbonio, ma supporta fino a 4,5 Kg:

Qui

Dopo aver fatto questo "Tour" tra i cavalletti decentrabili, permane il dubbio sulla loro stabilità, d'altra parte non si è sempre considerato anche il solo allungamento della colonna in verticale come una possibile causa di vibrazioni? La mia preoccupazione non riguarda solo la stabilità dello snodo, ma anche della colonna stessa posta in orizzontale che potrebbe essere afflitta da pericolosi sbilanciamenti, se il gruppo testa-reflex-obiettivo risultassero un pò pesanti ed in particolare se il baricentro superasse la circonferenza descritta dalle gambe aperte. Ad ogni modo sono innegabili i vantaggi di una colonna posta in orizzontale sia per le macro che per
altre applicazioni. Altra soluzione:

Uni-Loc Major System Plus MASYSP1220 - HD

Qui


Un pò atipico come tripode, ma sicuramente efficace in particolare per le macro.
Altro sistema interessante per ottenere un posizionamento orizzontale della colonna è questo adottato dal fotografo Drew Gardner:

Qui


Installazione tethered, utilizzando il Manfrotto 131DDB, è un braccio per 4 fotocamere € 150; in alternativa il Manfrotto 131DB braccio con attacchi per 2 fotocamere € 95; Testa a sfera idrostatica Manfrotto MG468 € 300; e il vassoio Gitzo G065 €65 con Cavalletto Gitzo.
Ma forse la miglior soluzione è della Redged con il Redged RLA 28 Lateral Arm (Costa sui 45 €):

Qui


Il Redged RLA-28 è un braccio laterale, che conferisce maggiore flessibilità di posizionamento della fotocamera. È facile da montare su ogni treppiede della Redged, ma anche sulla maggior parte dei treppiedi di altre marche. I 2 tubi e il sistema di livellamento rendono possibile mettere la fotocamera in ogni posizione. L' RLA-28 è dotato di due tubi, uno di 15 cm e uno di 31 cm. Entrambi i tubi sono 1/4 e 3/8. In questo modo anche un cavalletto normale può diventare a colonna decentrabile.

Photofuture l'importatore italiano di Cagliari

Qui


Altri video su Redged:

Qui


Ho selezionato alcuni Treppiedi della Redged simili per caratteristiche al Manfrotto 055:

Redged RTT 330 in Titanio; A tre sezioni; con H Minima: 17mm; H Max (Colonna Retratta): 146cm; H Max (colonna alzata) 168cm;

Chiuso misura: 67cm. Peso: 2Kg. Portata: 7Kg. Diametro Tubi: 30mm; Costa € 74.


Redged RTC 436 Carbonio; 4 sezioni; H Minima: 27cm; H Max (Colonna retratta): 154cm; H Max (colonna alzata): 184cm; Misura tutto chiuso: 62cm; Diametro tubi: 36mm; Peso: 2,2Kg; Portata: 17Kg; Costa € 564.


Redged RTA 428 Alluminio; 4 sezioni; H Minima: 13cm; H Max (colonna retratta): 143cm; H Max (colonna alzata): 167cm; Diametro tubi: 28mm; Peso: 1,8Kg; Portata: 12Kg. Costa € 110


Redged RTC 336 Carbonio; 3 sezioni; H Minima: 32cm; H Max (colonna retratta): 164cm; H Max (colonna alzata): 190cm; Diametro tubi: 36mm; Misura tutto chiuso: 75cm; Peso: 2,1Kg; Portata: 18Kg; Costa € 332


Redged RTC Carbonio, 3 sezioni; H Minima: 31cm; H Max (colonna retratta): 154cm; H Max (colonna alzata): 177cm; Misura tutto chiuso: 70cm; diametro tubi: 32mm; Peso: 1,8Kg; Portata: 16Kg; Costa € 398

In conclusione c'è davvero una grande varietà di treppiedi fotografici, al punto che uno non sa quale scegliere, ad ogni modo la scelta sarà influenzata senza dubbio dal prezzo molto diverso tra i modelli in Carbonio e quelli in Alluminio, preferendo questi ultimi si risparmia molto, un'altra opzione sarà quella di orientarsi verso l'usato, preferendo i modelli a 3 sezioni, altro parametro da
considerare è un margine di spesa possibilmente non troppo alto. Tutti questi dettagli riportati in questo thread frutto di una mia ricerca credo potranno essere utile ad altri utenti del forum, nello stesso tempo se qualcuno avrà pazienza di leggerlo e vorrà riferirmi le sue personali esperienze potrà meglio consigliarmi nella scelta.

Vi ringrazio

joe

Inviato: 1/4/2013 11:57
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
Se ti serve esclusivamente per foto in studio, mi sembra ovvio risparmiare i soldi necessari per costosissimi cavalletti in carbonio che hanno ragione di esistere per quei fotografi, in particolare naturalisti, che se li devono scarrozzare dietro, magari per chilometri e che alla fine ringraziano per i soldi spesi, vista la fatica risparmiata.

Direi anzi che in studio, la leggerezza sia l'ultimo dei requisiti da cercare e che invece vada privilegiata la massima rigidità, possibilmente non disgiunta da praticità.

Non per nulla negli studi sono regine le colonne, piuttosto che i cavalletti. Perchè sono le uniche a combinare con la massima efficiennza le due esigenze di granitica stabilità e di rapido posizionamento dell'apparecchio ad altezze diverse ed in posizioni disassate spesso indispensabili per macro, still life, riproduzione e via discorrendo.
Purtroppo costano cifre elevate (talora elevatissime se andiamo su Foba o Linhof), ed il loro ingombro non le rende consigliabili per piccoli studi.

Quindi, dalla lista potresti già scremare un bel pò di modelli e treppiedi magari ottimi, ma evidentemente destinati alla foto naturalistica.

Tra le marche, oltre ai Manfrotto in alluminio, ma di livello non certo inferiore alla serie 055, anzi se dipendesse da me, decisamente superiori, tipo 475 Digital o 058 Triaut, potresti cercare un qualche Gitzo di seconda mano di livello dallo Studex (attuale Systematic serie 3) in su, fino a quello che una volta era chiamato Tele Studex e che corrisponde agli attuali Systematic serie 5.
Oppure dai un occhio ai Velbon od agli Induro in alluminio.
Poi, di marche ne esistono tantissime, non tutte importate in Italia, ed è impossibile nominarle tutte.
La colonna laterale è un accessorio più o meno universale ed adattabile a moltissimi modelli (che però devono essere stabili e pesanti per non rischiare disastri), purche dotati di attacco testa con vite da 3/8": per esempio Manfrotto produce questo braccio ripro .


Inviato: 1/4/2013 18:36
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
Messaggi: 405
Offline
Luciano ti ringrazio per l'intervento, in effetti stavo valutando da tempo proprio il Manfrotto 058B Triaut e il
Manfrotto 475B Digital pro, il Triaut che è più alto dell'altro di quasi 30cm è ovviamente più pesante: poco più di 6 Kg contro i 4,5 del 475, preferirei quest'ultimo ma per adesso non lo trovo usato,ma nuovo a circa 325€, mentre lo 058 Triaut l'ho trovato usato a 250€,e mi sembra una buona occasione. Alcuni dubbi riguardano la possibilità di utilizzarlo per far macro, l'altezza minima è di 44cm e non potendo invertire la colonna non sarà possibile scendere per riprese rasoterra,(cosa che posso fare con il 190 pro invertendo la colonna), l'accessorio da te indicato per riprese in orizzontale è sicuramente utile ma non permette di abbassarsi al livello del suolo,quindi potrei far macro solo con ottiche a lunga focale + tubo di prolunga piuttosto con un 50 mm macro+prolunga. Perciò mi chiedevo se fosse da preferire un cavalletto a colonna decentrabile come il Gitzo o il Benro che permette una rotazione della colonna più ampia, piuttosto che un normale a colonna verticale. Ma probabilmente non si può far tutto con un solo cavalletto, se si cerca la stabilità assoluta ci vuole un 475 o uno 058 Triaut, per il resto ci si deve accontentare.Un ultima cosa riguardo il Manfrotto 058 Triaut, tu lo conosci bene, l'hai avuto? Ho trovato un articolo ove un utilizzatore ne parla benissimo ma dichiara di averlo migliorato per via di certi assemblaggi poco accorti, alcune parti difatti pare che siano unite da rivetti che stringono troppo rendendo difficoltoso l'utilizzo. Ti risulta questo?
Per meglio capirsi Ecco qui l'articolo di cui parlavo.
Niente di sconvolgente è semplicemente utile sapere che è possibile migliorare un oggetto già ottimo.

Saluti

joe

Inviato: 2/4/2013 14:55
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
Guarda, il 058 Triaut l'ho avuto molti e molti anni fa. Ero giovincello allora, ed osavo anche portarmelo in esterni e farci pure dei bei tratti. Mi ci sono fotografato un bel pò di paesini liguri dell'entroterra, dove di salite e discese ce ne sono parecchie. E tra lui e la Linhof, i kg erano molti.
Altri tempi: ora non ci penserei neppure per scherzo.
Io lo trovo un ottimo treppiedi per studio (in esterni bisogna appunto essere un pò folli o molto giovani). Il sistema di regolazione rapido delle zampe è molto ben congegnato, lavora bene e permette di trovare molto rapidamente l'altezza desiderata. Non ho neppure mai riscontrato debolezze strutturali e francamente l'intervento di sostituzione dei rivetti mi pare superfluo. Quei rivetti sostengono solo le astine interne che permettono la regolazione dell'apertura delle zampe: lavorano per trazione e con sforzo limitato. Sono le tre zampe a svolgere ovviamente il lavoro duro, e queste sono incernierate in modo solidissimo.

Ha però un paio di difetti più o meno lievi a seconda delle diverse necessità. Si tratta di un tre sezioni; la prima delle quali possiede il sistema automatico di allungamento e porta il treppiede fino ad una altezza utile di circa 160-170 cm (dipende di quanto apri le zampe).
In pratica è quasi sempre una altezza adeguata.
Ma nei casi in cui non lo è, seppure rari, ebbene ti accorgeresti che la terza sezione delle zampe è alquanto sottile e sottodimensionata rispetto all'insieme del treppiede. E quindi quando è tutto esteso non è un modello di rigidità e mancanza di vibrazioni, a dispetto del peso e dell'ingombro.
Il secondo difetto è appunto l'ingombro, che è pure lui conseguenza della sua costruzione. Infatti per poter raggiungere una buona altezza con un solo allungamento è giocoforza partire da una lunghezza base considerevole. Ed infatti anche da chiuso è uno dei treppiedi più lunghi in circolazione.
Oltre che nel trasporto, questo ingombro è scomodo anche per lavorare rasoterra ed in ambienti ristretti.
Soprattutto per il primo motivo, dopo diversi anni finii per sostituirlo con un Gitzo Tele Studex, anche se forse è stata più una mia fisima che una reale necessità. In realtà...ero innamorato delle alette a farfalla del Gitzo che sembravano quelle dei supporti per i pezzi di artiglieria (ed in effetti un pò lo erano, perchè la Gitzo, prima di costruire treppiedi, durante la Guerra Mondiale forniva supporti per mitragliatrici, cannocchiali da osservazioni ed altro materiale militare).
Quindi, se ti riuscisse di trovarlo usato, io penso sarebbe preferibile il 475. Ma comunque, il 058 rimane un ottimo cavalletto come dimostra il fatto che ormai lo producono da forse 30 anni.

E poi, il cavalletto ideale, capace di arrivare con la massima stabilità al cielo, ma anche di lavorare rasoterra senza ingombrare, di pesare poco, ma di reggere un elefante, di resistere ad ogni strapazzo, mantenedosi sempre lucido ed elegante, bè... ancora devono inventarlo.


Inviato: 2/4/2013 17:54
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
Messaggi: 405
Offline
Citazione:

luciano ha scritto:
Ha però un paio di difetti più o meno lievi a seconda delle diverse necessità.E' un tre sezioni, la terza sezione delle zampe è alquanto sottile e sottodimensionata rispetto all'insieme del treppiede. E quindi quando è tutto esteso non è un modello di rigidità e mancanza di vibrazioni, a dispetto del peso e dell'ingombro.
Il secondo difetto è appunto l'ingombro, che è pure lui conseguenza della sua costruzione. Quindi, se ti riuscisse di trovarlo usato, io penso sarebbe preferibile il 475.
E poi, il cavalletto ideale, capace di arrivare con la massima stabilità al cielo, ma anche di lavorare rasoterra senza ingombrare, di pesare poco, ma di reggere un elefante, di resistere ad ogni strapazzo, mantenedosi sempre lucido ed elegante, bè... ancora devono inventarlo.


Riguardo i difetti da te citati,ora ho notato che lo 058 Triaut ha praticamente i 3 segmenti delle gambe dello stesso diametro del più piccolo 055; mentre il 475 benchè più piccolo del Triaut ha i segmenti 35 - 30 - 25 boh... valli a capire questi della Manfrotto, ad ogni modo probabilmente hai ragione: la terza sezione dello 058 data l'altezza che si raggiunge con le prime due sezioni, servirà raramente, quindi non dovrebbe ciò costituire un grosso problema. A questo punto preferire il 475 è più che altro per avere un cavalletto meno ingombrante.
Il cavalletto ideale, adatto per tutti gli usi? E' solamente un sogno.
Ma tornando nel mondo reale, visto che per il momento non mi capita un 475 usato, di simile a quest'ultimo (magari un pelino più compatto nelle misure mantenendo un'ottima stabilità) di altre marche ti risulta qualcosa? Ho dato un'occhiata agli Induro e Velbon da Studio ma non mi hanno dato la stessa impressione dei Manfrotto, ma forse mi sbaglio.

Ciao

joe


Inviato: 2/4/2013 22:27
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
Non so. Il 475 è molto robusto. Forse qualche modello Induro è abbastanza paragonabile, almeno sulla carta (AT313 o AT413). Tra i Velbon ce ne sono alcuni che potrebbero essere alternativi allo 055 Manfrotto (li avevo nominati più che altro per questo), ma non credo a modelli solidi come appunto il 475.

Un'altra marca che credo interessante è la Feisol, credo reperibile solo on line, almeno qui in Italia. Non ne ho mai visti, ma ne ho sentito parlare bene.

Il 058 ha le zampe proporzionalmente sottili (forse è necessario per l'ingombro del sistema automatico), ma questo è un vero problema solo con l'ultima sezione (manuale). Con l'allungamento della sola prima sezione, che tra l'altro è cromata e potrebbe anche essere d'acciaio (invece che alluminio come l'ultima), direi che è piuttosto stabile.


Inviato: 3/4/2013 9:26
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao,
L'Uni-Loc credo di averlo solo io in Italia...
A parte gli scherzi credo proprio che il numero sia proprio ristretto.
Io lo puntai a lungo parecchi anni fa, era sempre li' a prendere la polvere nel reparto professionale della New Smaf, ma costava un sacco di soldi e non mi sentivo di spenderli in un accessorio cosi' bizzarro. Tutte le volte facevo un'offerta molto bassa, poi dopo oltre un anno, forse due, forse nel timore di non venderlo a nessno, con mia sorpresa mi fu ceduto a prezzo di costo. E' pesante, originale nei movimenti dinoccolati ma pericoloso nel momento di bloccarlo grazie all'unica leva: se si sbaglia qualcosa si affloscia a terra con tanto di macchina fotografica. Sembra una giraffa all'abbeverata. Si e' voluto essere troppo originali, la funzionalita' in linea di principio e' ottima, ma una leva soltanto per bloccare gambe e colonna e' troppo poco. Mi rimane molto simpatico, ma l'ho usato molto poco, anche perche' altri cavalletti, tipo il Manfrotto 190CXPRO3 sono altrettanto funzionali pur essendo molto piu' bassi ma anche piu' leggeri e meno ingombranti.
Ciao,
Renzo
Guardando una presentazione del cavalletto vedo che e' stata aggiunta una frizione sull'orientamento della colonna. Il mio non ce l'ha, ma le gambre rimangono comunque ciondoloni al momento di piazzarle.

Inviato: 5/4/2013 0:04
.........

......
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
QUI un video sul Triaut (ce ne sono almeno 4 o 5 su youtube) dove mi pare risulti evidente la ottima altezza operativa che si raggiunge con un solo allungamento, la grande praticità e velocità di regolazione ed anche la sua solidità generale.
Non vorrei aver ingenerato il dubbio che sia un cavalletto approssimativo. E' un attrezzo professionale di ottima qualità.


Inviato: 5/4/2013 8:53
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
6/12/2006 8:51
Da Torino
Messaggi: 1304
Offline
Secondo me il cavalletto non si compra on line, bisogna vederlo, toccarlo, provarlo, sollevarlo. Non ti do consigli, comunque io la pace dei sensi l'ho trovata solo con i Gitzo in carbonio, spendendo una fucilata, ma come i diamanti, anche il (cavalletto in) carbonio è per sempre! Sempre di carbonio si tratta ...

Inviato: 5/4/2013 9:24
Intelligenti pauca
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9967
Offline
Joe io ho preso un cavalletto Benro in carbonio, con testa in magnesio; è il C2970F, ha la colonna inclinabile etc. etc.
3 sezioni, sblocco rapido delle gambe.

In attesa di scrivere un miniarticoletto, ecco qualche foto.

Il rapporto prezzo-prestazioni mi pare molto buono; la leggerezza la apprezzo moltissimo rispetto al Manfrotto in alluminio che avevo prima e la rapidità di sblocco delle gambe per me è impagabile.

Però tornassi indietro prenderei il modello con colonna non inclinabile, perché alla fine non la uso mai, in quanto per inclinarla bisogna sfilarla, quindi è una cosa molto scomoda sul campo, bisogna togliere la macchina dalla testa etc.

Fer

Allega:



jpg  crociera.jpg (120.71 KB)
262_515ea9c1c4c9e.jpg 654X735 px

jpg  crociera2.jpg (102.21 KB)
262_515ea9cb0c252.jpg 607X735 px

jpg  gamba-etichette.jpg (70.45 KB)
262_515ea9d560326.jpg 471X735 px

jpg  sblocco-angolo-gamba.jpg (141.17 KB)
262_515ea9dfa55e6.jpg 900X675 px

jpg  versatilita.jpg (137.87 KB)
262_515ea9e97eed8.jpg 497X735 px

jpg  vista-insieme.jpg (105.50 KB)
262_515ea9f0c00d3.jpg 348X735 px

Inviato: 5/4/2013 12:41
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
6/12/2006 8:51
Da Torino
Messaggi: 1304
Offline
Quando ho comprato i Gitzo, i Benro non erano ancora diffusi, sono in effetti un'ottima alternativa. Sono anche io poco convinto della utilità dell'inclinazione della colonna, se non si sta attenti si rischia di creare una combinazione cavalletto/macchina instabile.

Inviato: 5/4/2013 13:51
Intelligenti pauca
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Io ho preso questo , e' caro, pero' e' molto funzionale. La colonna per reclinarla va estratta quasi fino in fondo e poi ruotata, la macchina puo' rimanere montata.
Renzo

Inviato: 6/4/2013 10:40
.........

......
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
22/6/2009 11:34
Messaggi: 1009
Offline
Citazione:

joe60 ha scritto:
Luciano ti ringrazio per l'intervento, in effetti stavo valutando da tempo proprio il Manfrotto 058B Triaut e il
Manfrotto 475B Digital pro, il Triaut che è più alto dell'altro di quasi 30cm è ovviamente più pesante: poco più di 6 Kg contro i 4,5 del 475, preferirei quest'ultimo ma per adesso non lo trovo usato,ma nuovo a circa 325€, mentre lo 058 Triaut l'ho trovato usato a 250€,e mi sembra una buona occasione. Alcuni dubbi riguardano la possibilità di utilizzarlo per far macro, l'altezza minima è di 44cm e non potendo invertire la colonna non sarà possibile scendere per riprese rasoterra,(cosa che posso fare con il 190 pro invertendo la colonna), l'accessorio da te indicato per riprese in orizzontale è sicuramente utile ma non permette di abbassarsi al livello del suolo,quindi potrei far macro solo con ottiche a lunga focale + tubo di prolunga piuttosto con un 50 mm macro+prolunga. Perciò mi chiedevo se fosse da preferire un cavalletto a colonna decentrabile come il Gitzo o il Benro che permette una rotazione della colonna più ampia, piuttosto che un normale a colonna verticale. Ma probabilmente non si può far tutto con un solo cavalletto, se si cerca la stabilità assoluta ci vuole un 475 o uno 058 Triaut, per il resto ci si deve accontentare.Un ultima cosa riguardo il Manfrotto 058 Triaut, tu lo conosci bene, l'hai avuto? Ho trovato un articolo ove un utilizzatore ne parla benissimo ma dichiara di averlo migliorato per via di certi assemblaggi poco accorti, alcune parti difatti pare che siano unite da rivetti che stringono troppo rendendo difficoltoso l'utilizzo. Ti risulta questo?
Per meglio capirsi Ecco qui l'articolo di cui parlavo.
Niente di sconvolgente è semplicemente utile sapere che è possibile migliorare un oggetto già ottimo.

Saluti

joe


Ho il Triaut 058 e non il 058B, quindi, credo, la prima versione.
Al di là dei due difetti citati da Luciano, col quale concordo appieno, sono molto soddisfatto.
La sezione della prima parte è 35 mm e non 30 come sulla versione successiva, e la parte intermedia da 25 mm è in acciaio.
Su un cavalletto con cremagliera non credo sia possibile invertire la colonna.
Per quanto riguarda la "modifica" che hai linkato, la trovo... terribile! Dopo tale modifica veniamo ad avere un pezzo di alluminio forato che gira sulle creste dei filetti di un bullone in acciaio inossidabile. Ricetta sicura per un'usura decuplicata. Anche gli O-ring sono una sciocchezza, si schiacciano e seccano. Molto meglio le più economiche rondelle in nylon.
Nella mia versione, la più vecchia, il problema non si pone in quanto non c'erano rivetti in alluminio, ma un perno in acciaio. Ovviamente liscio.

Inviato: 6/4/2013 13:25
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
Messaggi: 405
Offline
Vi ringrazio tutti per gli interventi, a partire da Luciano cui faccio precisazione che sulla qualità del Triaut non avevo dubbi e di video ne ho visti diversi, ho avuto modo di vedere che codesto cavalletto è gettonatissimo tra gli Astrofotografi che ne parlano un gran bene, quindi per un uso su postazioni fisse (studio o balcone di casa) va benissimo, poi c'è tra gli Astrofili anche chi non si accontenta e si rivolge al più imponente Manfrotto 161 MK2 un bestione di circa 8 Kg. la cui max altezza supera i 2,60 m.

Un'ultima curiosità: il dispositivo che permette di sbloccare simultaneamente o singolarmente le gambe, azionabile tramite dei pulsanti rossi posti sotto alla crociera del Triaut, è un'esclusiva di questo modello oppure ce l'ha anche il 475? Restando in tema Manfrotto Triaut 058 ringrazio Orso per le interessanti info che mi ha fornito, vorrà dire che terrò a mente di preferire il Triaut 058 vecchia versione e non la più recente versione 058B. E torno ancora a ringraziare Luciano per la segnalazione del sito della Feisol, di codesto produttore ne avevo sentito parlare, ma chissà perchè pensavo si trattasse della solita cinesata da poco, invece navigando attraverso le pagine del sito segnalato, ho avuto modo di ricredermi. A quanto pare la casa Taiwanese produce cavalletti esclusivamente in carbonio di ottima fattura, ma la cosa interessante è che ho scoperto una tipologia di cavalletto che è possibile acquistare senza colonna, come il modello CT-3372 che dispone di piattello intercambiabile
per cui è possibile opzionalmente acquistare un piattello con la colonna verticale,
come pure un piattello con sistema a colonna decentrabile (che mi pare più robusta dei modelli Benro/Manfrotto Q90° ecc.) o il semplice piattello con bullone passo 3/8 a cui avvitare direttamente una testa.

Incuriosito ho cercato altre info sulla rete ed ho intercettato questa interessantissima recensione fatta dal fotografo Barletta Cosimo, del Feisol CT-3372 confrontato con il Gitzo G1500 da cui il produttore Taiwanese non dico che ne esce vincitore ma quasi. Qui la recensione. Spero che vi si apra il link perchè a me non si apre più e non so perchè. Il punto debole del Gitzo risiede proprio nel sistema di fissaggio del piattello, di una tipologia per così dire a "Cravatta" che non è per niente funzionale, al punto che può succedere che a seguito dell'uso di un obiettivo pesante, oppure addirittura spostando il cavalletto afferrandolo dall'obiettivo, può saltare il piattello con le conseguenze che ben potete immaginare.

Cercando ancora info in rete sono venuto a conoscenza anche del trucco per porre rimedio al problema che riguarda in generale i modelli Gitzo della serie Systematic 3 - 4 - 5, basta porre sotto al piattelo un contropiattello che lo sorreggerà da qualunque sforzo. Invece il Feisol CT-3372 ha un sistema di fissaggio dello stesso ben più semplice e pratico nonchè efficace: ovvero ha tre grani (credo da 3/8) che lo bloccano perfettamente, per contro il Feisol almeno sul vecchio modello testato da Cosimo ha il problema delle sezioni delle gambe che ruotano, problema pare risolto sulle nuove versioni. Personalmente ho sempre avuto per il carbonio una certa avversione, preferendo l'alluminio, la mia esperienza negativa risale a un pò di annetti fa quando giovincello praticavo il tiro con l'arco e le prime aste per frecce che ho usato erano proprio in carbonio, che semplicemente all'impatto con il bersaglio si aprivano letteralmente, ne ho distrutte una trentina, dopodichè ho detto Amen e son passato alle alluminio rivestite in carbonio (tutta un'altra storia), siamo d'accordo che son passati tanti anni e i processi di produzione dei tubi in carbonio sono migliorati, ma innanzitutto le aste in carbonio continuano a rompersi (mi sono informato) succede meno di frequente ma succede e poi come si fa a sapere se un tubo è stato costruito con una tecnica migliore o con una così così?

Tornando ai cavalletti mi risulta che i tubi in carbonio dei Gitzo siano realizzati per "Pultrusione" ovvero per
"Estrusione per Trazione" che sembra essere il miglior sistema di produzione, mentre Benro e Weifeng pare siano realizzati con tecniche meno nobili. Poi c'è il problema dei segmenti delle gambe che ruotano, che non ho capito se riguardi solo i cavalletti in carbonio o tocca anche quelli in alluminio. Ad ogni modo a non saper leggere nè scrivere ho smontato le gambe del mio Manfrotto 190 Pro ed ho notato che il primo segmento non può avere questo problema perchè saldamente bullonato alla Crociera, sul secondo segmento ho notato un pin che scorre in una scanalatura lungo l'asse verticale, che impedisce la rotazione; il terzo ed ultimo segmento invece ruota, ma in vent'anni non mi ha prodotto mai problemi, comunque ho approfittato per dare una bella pulizia e lubrificata ai segmenti che ne avevano bisogno (adesso scorrono meglio), allora mi chiedo quale sia il problema e perchè viene visto con allarme questa rotazione dei segmenti, cosa succede i tubi possono uscire fuori dalle sedi? In effetti vedo alcuni produttori di cavalletti in carbonio che marchiano i loro prodotti come "Non Rotation Legs" come loro punto di forza, la stessa Gitzo introduce nei suoi prodotti più recenti, anche sul tubo Gitzo in alluminio con pareti da 1,2mm, il sistema Anti Leg Rotation (ALR), voi che mi potete dire a riguardo? Che sono solo "Mental Pipes"?

Ringrazio Renzo per il suo intervento, non ricordavo che possedevi l'Uni-Loc ma avevo intuito dal video che si tratta di un attrezzo un pò problematico soprattutto in fase di bloccaggio, ma la tua testimonianza me lo conferma. Riguardo il Manfrotto 190XPROB ha l'asta centrale trilobata, come ti trovi con il bloccaggio dello snodo soprattutto in orizzontale, ci sono giochi? Circa il posizionamento orizzontale mi puoi confermare la pericolosità di sbilanciamento soprattutto usando fotocamere-teste ed obiettivi pesanti, oppure lo usi in questa posizione solo per macro?

Ringrazio anche Fernando per il suo intervento nonchè per le foto del suo Benro, molto gradito l'ingrandimento della crociera da cui si può meglio apprezzare il sistema dello snodo, a quest'ultimo riguardo ripeto le stesse domande fatte a Renzo: i bloccaggi soprattutto con la Mamiya (credo) in posizione orizzontale (come da foto) come si comportano? E poi giochi...tremolii...sbilanciamenti? Guardando i dati sul sito Benro vedo che l'altezza Max a colonna retratta è di 143cm + testa e macchina si arriverebbe precisi a 163cm, quindi sarebbe la mia altezza ideale. Sai dirmi qualcosa riguardo la consistenza dei tubi in carbonio delle gambe, come ho detto sopra non ho avuto una felice esperienza in un ambito diverso, ma sempre di tubi in carbonio si trattava. I segmenti del tuo Benro ruotano?

In conclusione dò ragione a Claudio53 (che ringrazio) che ha detto:
Secondo me il cavalletto non si compra on line, bisogna vederlo, toccarlo, provarlo, sollevarlo.
Quindi dovrò innanzitutto decidere se prendere due cavalletti: uno specifico per studio (un Triaut o un 475) ed un'altro più leggero per foto naturalistiche architettura e macro, oppure un unico treppiede con cui fare un pò di tutto, e poi dovrò cercare quel determinato cavalletto oggetto delle mie preferenze in qualche negozio oppure, aspettare un Fotoshow o ancora un meeting fotografico sperando che qualche fotoamatore mi ci faccia fare un giro.

Grazie ancora a tutti in particolare per la vostra pazienza di leggermi e buona domenica.

joe




Inviato: 6/4/2013 20:38
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
Il Triaut è l'unico , almeno tra i Manfrotto (non so se esistano modelli simili di altri produttori) ad avere il sistema automatico. Il 475 è manuale.

Le zampe non ruotabili credo siano solo più veloci da bloccare/sbloccare nel caso di serraggi ad anello (tipo Gitzo, per intenderci). Quali altri vantaggi possano dare, non saprei.

Che il carbonio di Gitzo possa essere migliore di altre marche, non mi sorprende. Il prezzo dei Gitzo è in parte giustificato dalla loro qualità.

Ed avendo o avendo avuto diversi modelli Gitzo, in alluminio ed in carbonio, tipo Systematic e no, posso assicurare che la possibilità che il piattello centrale fuoriesca accidentalmente dalla sua sede, se è stato fissato a dovere con la chiavetta apposita, è pura fantascienza. E' un sistema molto simile a quello adottato da Linhof per i suoi cavalletti professionali, progettati per reggere BO fino ad oltre 20Kg di peso. E' semplicemente assurdo pensare che non sia ultrasicuro.


Inviato: 6/4/2013 23:29
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao,
la colonna del 190 e' piuttosto stabile sia in verticale che in orizzontale e il sistema di ribaltamento mi sembra molto funzionale. DIscorso diverso e' il bilanciamento con macchine dotate di grossi zoom che tendono a far cadere il cavalletto dalla loro parte. Ci vorrebbe la possibilita' di innestare un pezzo di colonna dall'altra parte munito di contrappeso. Potebbe anche essere utile la colonna corta per foto al livello del terreno senza dover orizzontalizzare quella in dotazione, ma il prezzo di un pezzettino di pochi cm e' veramente odioso.
Lho preso per portarlo in montagna pensando fosse legero, ma ho dovuto ripiegare su un piccolo Benro che utilizzato con attenzione ( e un flessibile ) funziona altrettanto bene. Trovo che non ci sia poi tanta differenza tra la fibra di carbonio e l'alluminio se non il prezzo.
Ciao,
Renzo

Inviato: 7/4/2013 0:51
.........

......
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9967
Offline
Citazione:

joe60 ha scritto:

i bloccaggi soprattutto con la Mamiya (credo) in posizione orizzontale (come da foto) come si comportano? E poi giochi...tremolii...sbilanciamenti?


Dunque il problema numero uno con tutti i cavalletti che ho avuto è sempre stato... la piastra.
Nel senso che di per sé il Benro C-2970F che ho preso è, naturalmente tenendo conto del peso contenuto e delle dimensioni compatte, ragionevolmente stabile ed esente da giochi o vibrazioni.
Chiaro che non è un monolite di basalto: pesa poco, è compatto, è un cavalletto che ho comprato per andarci in giro tutto il giorno. Quindi a tutta estensione l'ultimo segmento delle gambe è sottile e "si muove", un po' per flessione e un po' per somma di giunture.

Però per quanto mi riguarda il problema principale è sempre stato la piastra. Io uso una testa Manfrotto a 3 assi con piastra rettangolare 410PL, e in 20 anni non sono mai riuscito a ottenere una rigidità soddisfacente dal complesso macchina-piastra-testa.

Pur non pregiudicandomi la qualità della foto (scatto su pellicola 6x7 e non noto particolari problemi di micromosso), mi lascia sempre un po' insoddisfatto.

Citazione:
Sai dirmi qualcosa riguardo la consistenza dei tubi in carbonio delle gambe, come ho detto sopra non ho avuto una felice esperienza in un ambito diverso, ma sempre di tubi in carbonio si trattava. I segmenti del tuo Benro ruotano?


Non ricordo se le sezioni inferiori ruotano, ti farò sapere.
In generale le prime due sezioni sono ben soddisfacenti (considerando che parliamo di un cavalletto compatto "da movimento"), mentre la terza... insomma.

Idem la colonna centrale: meglio non estenderla se possibile, come d'altronde su tutti i cavalletti. Qui l'estensione è forse più critica che altrove, perché il materiale mi sconsiglia, così a pelle, di serrare a morte il giunto (non vorrei spaccare il tubo).

Per capirci, sul mio Manfrotto in alluminio la colonna centrale ha tutti "bozzi" nei punti dove ho serrato il giunto nel corso degli anni. L'alluminio si abbozza, il carbonio si spacca.

In definitiva la cosa importante è capire cosa cerchi.

Io ho preso un cavalletto in carbonio non per avere una superiore rigidità, ma per avere una superiore leggerezza (e maneggevolezza per via degli sganci rapidi delle sezioni): per questo ho scelto questo modello, che pesa veramente poco ed è poco ingombrante.

Ci sono modelli Benro più "ignoranti", come il 3970, che pesano mezzo chilo in più e sono maggiormente dimensionati: sicuramente più stabili, ma non mi interessavano per via appunto del maggior peso e ingombro.

Fer

Inviato: 8/4/2013 12:16
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
6/12/2006 8:51
Da Torino
Messaggi: 1304
Offline
Quale è il problema delle gambe che ruotano con gli attacchi rapidi?
Per me, non è un problema neppure con i collari che ruotano, che mi danno più affidamento come rigidità nel collegamento delle sezioni. I miei Gitzo più vecchi hanno le gambe che ruotano, ma seguendo la procedura per serrare-disserrare in sequenza, non è mai stato un problema. E sentire le sezioni che scorrono gentilmente smorzate dall'aria che entra a fatica per l'ottimo accoppiamento dovuto alla accurata lavorazione non ha prezzo, per il resto c'è Mastercard ...

Inviato: 9/4/2013 8:21
Intelligenti pauca
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6550
Offline
Mi è tornato in mente che effettivamente c'era un altro treppiedi con la regolazione automatica simile a quella del Triaut, ed era un modello della svizzera Foba (modello ASNOO).

Non viene più prodotto da diversi anni, chissà perchè, sostituito da un modello talmente simile al Tele Studex Gitzo da rasentare il plagio o da far pensare che sia in realtà prodotto sa Gitzo e poi sovramarcato.

Non saprei dire se è il Triaut ad aver imitato il Foba o viceversa. Esistevano entrambi già negli anni '80 e forse addirittura prima. Siccome però il sistema pare sia stato inventato da Alfred Schimpf, ingegnere meccanico di Basilea in Svizzera, penso sia più giusta la prima.

Quanto alle zampe non rotanti , effettivamente la loro comodità è ampiamente amplificata dal marketing.
Io, quasi quasi le preferisco rotanti (mi pare di tornare ai tempi di Ufo Robot), così se si devono usurare (ma dopo oltre 20 anni sto ancora attendendo che accada), si usurano progressivamente tutto attorno lentamente, e non più velocemente solo sempre da un lato.


Inviato: 9/4/2013 9:27
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Cavalletto decentrabile o normale, questo è il dilemma

Iscritto il:
12/5/2005 19:57
Da Frosinone
Messaggi: 405
Offline
Fer ha detto:
In definitiva la cosa importante è capire cosa cerchi.

Beh,visto che un cavalletto tuttofare non esiste, vorrà dire che dovrò procurarmene diversi per ogni genere fotografico, quindi cominciamo con un treppiede da usare in studio, che preferivo in allumino e che sia molto stabile, ed a questo punto il Triaut potrebbe andar bene, fra l'altro si può anche richiudere e sistemare in un angoletto quando non serve. A dire la verità avrei preferito un bel cavalletto in legno, ma non c'è n'è uno che sia di mio gusto, in fondo anche l'occhio vuole la sua parte, comunque cercando notizie sul "Foba Asnoo" simil "Manfrotto 058 Triaut" suggerito da Luciano, mi sono imbattuto in codesto link


dove facendo scorrere le pagine quasi a metà c'è una foto dell'Asnoo (cliccandoci sopra si ingrandisce l'immagine), ma a me non sembra affatto simile al Triaut, quest'ultimo è diviso in 3 segmenti, mentre l'Asnoo mi sembra tutto un pezzo...bel cavalletto comunque, ma è a questo punto che poco più giù scopro finalmente un bel cavalletto in legno: il "Dietzgen" un attrezzo con le gambe costituite da due metà tondeggianti con nel mezzo una parte scorrevole tenuti insieme da 3 ganasce serrabili a vite, purtroppo si tratta
(credo) di un cavalletto in dotazione alle Forze U.S. Army degli anni venti. Mi chiedo perchè nessuno ne faccia una replica visto che l'oggetto in questione è un pò difficile da reperire nell'usato. Altro attrezzo interessante in legno (destinato all'uso astronomico) è lo Stabil, gli altri : Wolf; Berlebach; Ries benchè siano sicuramente ottimi attrezzi, non li preferisco.Dal momento che mi piace anche la fotografia di paesaggio/architettura, sceglierei un'altro cavalletto un pò più trasportabile, ma sempre in alluminio che mi garantisca ottima stabilità, ovviamente da portare in luoghi ove me lo debba incollare al max a qualche
centinaio di m. dalla macchina.

Fer ha detto:

il materiale mi sconsiglia, così a pelle, di serrare a morte il giunto (non vorrei spaccare il tubo).
Per capirci, sul mio Manfrotto in alluminio la colonna centrale ha tutti "bozzi" nei punti dove ho serrato il giunto nel corso degli anni. L'alluminio si abbozza, il carbonio si spacca.

Quanto dici conferma i miei dubbi sulla resistenza del carbonio, va bene la leggerezza ma con questo materiale bisogna usare un pò più di accortezza, quindi per il momento metterei da parte un tripode in carbonio, se in futuro me ne occorresse uno più leggero sarò costretto a prenderne un'altro di questa tipologia. Adesso però mi è venuta una fissa: mi piace tanto la soluzione tipo Gitzo
Systematic, ovvero del cavalletto senza colonna con il piattello, purtroppo a parte il Gitzo in alluminio non mi pare di trovarne di altre marche,(soprattutto più economici) tutti dal Feisol ai Benro ecc. sono in carbonio. Mi rendo conto che questi treppiedi sono studiati forse più per un uso con ottiche lunghe (molto pesanti) tipo un 500/600mm piuttosto che per uso studio/brevi scarpinate, al limite se dovesse servire si può sempre sostituire il piattello con uno predisposto per la colonna. Preferirei un tre sezioni ma considerando che deve essere alto almeno 150cm per arrivare agevolmente (senza colonna) aggiungendo testa+macchina ai 163cm che mi occorrono, inoltre un cavalletto di questo genere da chiuso può essere lungo intorno ai 70cm, per scendere ai 60cm occorrerebbe un 4 sezioni, la stabilità con questi ultimi è così compromessa, anche con Gitzo? Inoltre resta per me importante il discorso uso macro/still life e vedo che il tripode che offre 4 regolazioni di angolazione delle gambe è il Manfrotto che garantisce una altezza minima di 8cm. ottimo
per le riprese rasoterra. Dei Manfrotto ho letto qualche recensione negativa circa la stabilità del famoso snodo che permette l'angolazione in orizzontale, ma Renzo ne parla bene e non ho idea se il sistema Gitzo/Benro sia più stabile. Infine vi chiedo pareri sul sistema di chiusura/apertura dei segmenti, quale ritenete il migliore, in termini più di robustezza che di velocità operativa: quelli tipo Gitzo a ghiera (se preferite tipo Twist) che prevede la rotazione del meccanismo per aprire e chiudere la sezione, anche se c'è qualcuno che sostiene che possa essere oggetto di danneggiamenti da infiltrazioni di granelli di sabbia che si possono insinuare nelle filettature. Oppure il tipo di apertura/chiusura tipo Clamp (se preferite Flip Lock), che prevede per l'apertura/chiusura l'utilizzo di una levetta. Per esperienza personale conosco bene il sistema a galletto del vecchio Manfrotto 190 Pro, che contrariamente al vecchio modello 055 non ha bisogno di periodiche registrazioni disponendo di chiavette a vite senza problemi di fondo corsa, ma per contro queste chiavette anche se sporgono poco, se non si è accorti ci si può impigliare di tutto anche con i vestiti, in particolare se non ci si veste attillati. Non so, probabilmente ogni sistema ha i suoi pro e contro, per la Vostra esperienza con quali sistemi vi trovate meglio?

Luciano ha detto:
Quanto alle zampe non rotanti, effettivamente la loro comodità è ampiamente amplificata dal marketing.

Riguardo il discorso dei segmenti che girano, pensavo fosse qualcosa di gravemente negativo, ma cercando in rete info a riguardo, sul sito Gitzo ho letto del sistema Anti Leg Rotation che permette semplicemente un funzionamento più rapido, in pratica grazie a questo sistema, è possibile azionare contemporaneamente i bloccaggi e quindi operare sulle varie sezioni con un solo movimento...sà che mi credevo...quindi è solo un discorso di velocità operativa.

Ciao

joe



Inviato: 11/4/2013 12:00
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci






Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

[Ricerca avanzata]


Partners





Mercatino
Utenti Online
60 utente(i) online
(56 utente(i) in Forum)Iscritti: 1
Ospiti: 59
Photo8x10, altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy