La faro' breve !

Ho intenzione di acquistare una fotocamera 35 mm. L'unica che ho al momento, formato 135, e' una Holga 135 oltre, ovviamente, alle medio formato.

Dal momento che il sottoscritto ed il digitale non sono per niente amici, ho deciso di rimanere nell'analogico.

Mi sono imbattuto in una Konica Hexar AF Titanium.

Considerando ogni aspetto e, con ogni aspetto voglio dire ogni aspetto, ne vale la pena ?

Grazie in anticipo a tutti.

Saluti, Marco.

Una fotocamera AF dei primi anni '90, senza la possibilità di vedere nel mirino se ciò che lei pensa sia a fuoco lo è davvero... è una storia che ho già vissuto con le Contax G1 e G2, e non mi è piaciuta.

Poi fai tu!

Fer

Infatti, questo e' uno degli aspetti che ho dovuto valutare sin dall'inizio e che ancora mi spinge ad usare la Holga.

Il fatto e', pero', che se si guardano le foto che ho scattato (c'e' qualcosa in bianco/nero anche su questo Forum), posso affermare che, l'avere una scena a fuoco o no, e' quasi superfluo.

Poi c'e' da prendere in considerazione il fatto che le mie finanze non toccano valori esprimibili con quattro cifre.

Ce ne sono una marea di possibilità...scegli prima il marchio

Se dovessi scegliere prima la marca mi butterei subito su una Leica, magari una Leica M6 il cui prezzo, pero', e' esprimibile solo con un numero a quattro cifre.

Inoltre, come e' ben noto, una Leica M necessita di una lente. E questo il guaio.

Una bella Pentax MX?

Non una Pentax MX perche' ho incollato gli occhi sulla Konica Hexar AF.

Beh, se ti sei fissato su quel modello, è inutile cercare sponde: và dove ti porta il cuore!

Fer

La Konica Hexar AF presenta un certa compattezza e, il fatto che non abbia la lente intercambiabile, lo considero un fattore positivo, almeno per quanto mi riguarda. Ovviamente, c'e' da considerare l'assoluta dipendenza dalle batterie.

Si parla, inoltre, di una lente con prestazioni magnifiche, paragonabili a quelle del Summicron f/2. Correggetemi su questo se sbaglio.

Qualcuno dice che la trova ancora piu' facile della M6.

Valutando l'acquisto di una M6, supponendo di aver gia' acquistato un corpo, la scelta della lente, cadrebbe su un 35 mm e ritorniamo al punto di partenza.

Certo, non mi serviranno le batterie per scattare il che e' una grande cosa.

Il fattore determinante nei miei acquisti e' la mia totale mancanza di controllo. Credo sia qualcosa di patologico.

Io ho una M6.
E' al suo secondo viaggio a Solms, dopo aver visitato senza successo un riparatore di Firenze e i mitici Sam.Ca. di Genova.
Visto che ho anche Contax G1 e G2, Zorki C, Agfa Record e ne ho avute altre di questo tipo, mi sento di darti questo consiglio: se prima o poi pensi di aver bisogno di una messa a fuoco precisa e affidabile, stai lontano dalle macchine a telemetro, con o senza autofocus.

Fer

Poiché mi sembra tu abbia sposato la grande profezia del "la nitidezza è un concetto borghese", credo che la tua scelta sia corretta. La hexar ha trovato un certo riscontro anche tra i professionisti ( la prima l'ho vista in mano a Luigi Baldelli) perché è talmente silenziosa che permetteva di rubare foto più di una leica. Tuttavia non mi ha mai convinto troppo, poiché la non escludibilità dell'autofocus l'ho sempre trovata una limitazione insopportabile.
Se ti metti di punta sul noto sito di aste, puoi spuntare una M6 con tre solo cifre. Si tratta di pazienza e di tecnica. Io ne ho presa una l'anno scorso per 420 Euro, ma ho dovuto attendere un anno. E funziona meglio della altre che ho.

Il telemetro.
Se lo conosci, lo eviti

(cliccare per ingrandire)



Ok, questo è un caso più sfigato del solito; però...

Fer

Il vero problema è che un telemetro deve andare d'accordo con il padrone, una vera e propria simbiosi. Io due telemetri tarati sui 50 metri, e due sui 16 metri. Con i cinquanta metri vado tranquillo di 75, 90 e 135, con i 16 metri da cinquanta in giù. Se uso un tele al di sotto dei 10 metri, poi, so che devo stare un po' più corto e giocare di anticipo. Ma è sempre questione di Tutta Apertura e di centimetri.

Citazione:

Alla tua lista aggiungo Hexar RF, Bessa varie, Zeiss Ikon ...
Qualche ottica si accoppia bene, altre no, insomma non c'è da fidarsi mai, da vicino e oltre i 35 mm soprattutto.
Con la Mamiya 7II tutto sommato mi trovo meglio, sono ottiche poco luminose e forse questo aiuta, o sono io che la amo talmente che non ne vedo difetti!

Qualche tempo fa, ho postato alcune foto in bianco/nero che hanno scatenato un mezzo macello e una discussione su violenza e immagini macabre.

Non voglio riaprire alcuna discussione a riguardo, solo dire, pero', che, in quelle foto, tanta nitidezza e messa a fuoco non c'e'.

Quindi, se a volte qualcosa dovesse non funzionare, con un autofocus dei primi anni '90, sara' tutto a mio vantaggio.

Poi, se camminando per strada, trovo qualcuno che mi regala 6000 euro, compro una Leica MP !

Ma questa e' un'altra storia.

Citazione:

Questo è un caso che ha bisogno di taratura, più che altro

F.

Non è così semplice, fidati.
Una macchina a telemetro reale (non ideale) non metterà mai a fuoco correttamente con tutti i suoi obiettivi.
Se credi il contrario, è perché non hai mai provato di persona con una vera mira ottica, come invece ho fatto io.

Fer

Lo so che il telemetro non è sempre preciso a grandi aperture e brevi distanze, ma dicevo che si può fare di molto meglio rispetto all'esempio, in quella foto il backfocus è di mezzo metro

F.

Certo, l'avevo scritto dall'inizio che era un caso particolarmente sfigato.

Comunque il problema non è la precisione "nativa" del telemetro (che in genere ha un errore tipico dell'1%: molto buono), ma l'accoppiamento gruppo ottico dell'obiettivo / camma dell'obiettivo / tastatore del telemetro / optomeccanica del telemetro.
Non c'è verso che funzioni in modo preciso, tant'è che c'è chi fa riprofilare la camma di un certo obiettivo per "accordarla" alla propria macchina.

In pratica:

1. Tolleranze costruttive dell'obiettivo fanno sì che il suo punto di messa a fuoco non sia quello riportato sulla ghiera delle distanze
2. Per lo stesso motivo, la ghiera delle distanze non è perfettamente riportata come profilo della camma
3. Il tastatore della camma sulla macchina ha le sue tolleranze nel leggere la camma, e quindi la posizione di messa a fuoco dell'obiettivo
4. Il telemetro ha le sue tolleranze, la sua usura, la sua calibrazione, la sua imprecisione insita (che alla fine è il problema minore)
5. Il corpo macchina ha tolleranze dimensionali, baionetta compresa: bastano pochi micron di spessore per alterare la messa a fuoco, se anche tutto il resto fosse preciso

1+2+3+4+5 = l'utopia che uno si compra un corpo Leica Mqualsiasi e un obiettivo Leica Mqualsiasi e i due permettano una precisa messa a fuoco è, appunto, utopia.
Se poi mettiamo nell'equazione corpi e obiettivi a baionetta M di altre marche... Dio ci scampi&gamberi.

A darmi un po' fastidio è la spocchia di molti Leicisti (tecnici compresi) che negano l'evidenza, e ti mostrano la foto del cane presa a f/8 a 5 metri di distanza per "dimostrartelo".

Fer

Certo, ma è anche vero che la precisione assoluta di maf a fronte di un'estensione della PdC di 1 cm è una cosa che interessa un bacino d'utenza abbastanza ristretto, e questo ha poco a che vedere con l'essere attenti o meno alla massima nitidezza. Vedi cane a f/8 e 5 metri...

F.