Citazione:
Limitatamente al "poco", sono daccordissimo con te.
Il "nulla" lo escluderei per il disturbo che comunque mi provocano immagini mal stampate (per i miei gusti).

Tornando in topic...
Qui ognuno di quelli che hanno visto la mostra di Roma esprime giustamente il proprio giudizio su quelle stampe. E mi pare di notare una forte convergenza di opinioni: stampe in qualche modo “pompate”.
Ho letto simili giudizi anche su altri forum. Unica voce fuori dal coro, quella che ho citato nel mio precedente intervento.
Poi c’è chi pensa che il responsabile del risultato sia lo stampatore, oppure le scansioni, o ancora il volere del fotografo.

Io parto da due punti fermi:
1) delle tante persone che hanno visto la mostra Sud Est a Milano o a Perugia (tra cui il sottoscritto, Luciano, FranzX) nessuna si è lamentata della qualità delle stampe, anzi. Io poi sono uno che detesta le immagini pompate…
2) McCurry afferma di aver digitalizzato il suo archivio di 800.000 dia nel suo studio col suo scanner. Dato che con ogni probabilità anche le stampe di Milano/Perugia erano ink-jet, e dato che non penso che il lavoro di scansione sia stato fatto due volte, credo che le stampe della precedente mostra e quelle dell’attuale a Roma provengano dagli stessi “originali”.

A questo punto mi piacerebbe sentire un parere di qualcuno che le ha viste entrambe (Franz, per caso sei riuscito ad andare?). Tanto per capire se le stampe delle due mostre erano effettivamente molto diverse (McCurry nel frattempo ha cambiato gusti?), o se stiamo semplicemente dialogando tra gruppi di persone con una differente soglia di sopportazione al… “pompaggio”.

Solo chi ha visto entrambe le mostre effettivamente ci puó dire qualcosa.

Forse mi salta un appuntamento per domattina, nel caso avrei un paio di ore libere. Vi terrò aggiornati.

Roberto Berné è un amico e un collaboratore di cui non posso che dire un gran bene, ma a parte questo:

1. Chi ha visto i files originali di McCurry non può che dire che oggettivamente sono "brutti" files, con troppo noise, troppo sharpening, colori pompati-clippati

2. Chi non ha visto i files originali e non ha avuto l'opportunità di vedere le mostre italiane di McCurry può almeno guardare i suoi libri; come controprova ho aperto qualche giorno fa un libro di McCurry edito da Phaidon: la musica è sempre la stessa, con tutti i difetti sopracitati.
La qualità tecnica complessiva è francamente molto bassa e tendente allo spettacolarismo commercial-pacchiano.

Ma assolutamente no, perfino il libro "Portraits" edito da Phaidon, che pure ha un eccesso di spettacolarizzazione nella resa delle immagini, è lontanissimo dagli eccessi delle stampe della mostra.
Colori più sensati, meno contrasto, meno clipping delle ombre, sharpen adeguato alla situazione.

Fer

Perfettamente d'accordo con Marco, post produzione ad effetto di qualità scadente. La stampa non c'entra nulla.

Citazione:

MarcoC, hai visto anche la mostra Sud Est a Milano o a Perugia?
Se sì, anche quelle stampe ti parevano di una qualità molto bassa?

Di libri purtroppo non ne ho, e l'unica mostra che ho visto è quella. Però a me la qualità di quelle stampe è parsa molto buona. E mi pare che anche Luciano e FranzX che l'hanno vista concordino.

Sto solo cercando di capire.

Io non ho libri suoi ma lí alla mostra ne ho sfogliati parecchi ma non mi sembrava assolutamente ci fosse la linea di condotta della mostra. Le stampe della mostra erano piene di artefatti, noise...inoltre io critico come detto prima la scelta di tirare fuori stampe di alcuni metri da 35mm. Non c'é file che tenga a queste dimensioni di stampa.

Aggiungo che in questi giorni al Palazzo delle Esposizioni di Roma c'è una mostra curata da National Geographic Italia; tra le fotografie esposte ce ne sono due di McCurry.
Di sicuro non sono le stesse stampe viste alla sua mostra al MACRO perché le dimensioni sono minori.
Ebbene, queste stampe, per quanto sicuramente vivaci e contrastate, non sono affatto esagerate come quelle del MACRO.
Ne deduco che:

- o esistono versioni diverse degli stessi file (magari scansionate e/o elaborate in momenti diversi)

- o i file di partenza sono gli stessi, ma in fase di stampa l'ultimo passo di postproduzione è stato eseguito in modo ben diverso tra stampe MACRO, stampe NG e libri (almeno quelli che ho io)

Fer

Citazione:
A scanso di equivoci vorrei precisare che anche le stampe della mostra Sud Est che ho visto erano vivaci e contrastate (Franz infatti le ha descritte simil-cibachrome), ma lontane da ogni esagerazione, almeno a mio avviso.

Ma non potrebbe essere una banale questione di diritti sui files? del resto National Geographic potrebbe non aver voluto cedere al fotografo le scansioni del proprio prezioso archivio digitale... Ad un primo sguardo, non vedo NatGeo fra gli sponsors e nemmeno citato da nessuna parte.

(Edit: rettifico, nei credits figurano due volte)...

Ad ogni modo, anni fa ho visto una bella mostra di McCurry a Lucca e ne ricordo una qualità di stampa sicuramente gradevole. Quella di Roma non l'ho vista, e nemmeno la vedrò...

Claudio

Niente da fare, non ce l'ho fatta ad andare, ma non dispero.
Intanto ho dato un'occhiata al sito e devo dire che la post-produzione , in taluni casi, è esagerata, in tal altri spregiudicata. Vi inviti a vedere le differenze di contrasto all'interno della stessa foto in http://stevemccurry.com/galleries/trains, nella foto intitolata "Lucknow, India": si vede chiaramente che la figura dell'uomo è stata selezionata con lo strumento Lazo (e pure male) per un aumento di contrasto selettivo. Oppure guardate il pescespada in http://stevemccurry.com/galleries/sri-lanka, foto intitolata Weligama, Sri Lanka.

Sono d'accordo che in un lavoro sia importante il contenuto, la composizione e quanto altro, ma credo anche che ci sia un limite all'approssimazione. Per dirla chiara: se avessi portato (io) due foto come quelle citate, ad un qualsiasi giornale tra i miei clienti, me le avrebbero restituite con un sorrisino di compatimento.

Assolutamente d'accordo!

Mi accodo in questa discussione perchè ho appena finito di vedere su Sky un documentario su questo autore che scatta le ultime 36 pose con l'ultimo rullino di pellicola Kodachrome.
Questi sono gli scatti:
http://stevemccurry.com/galleries/last-roll-kodachrome

State in campana perchè sicuramente il documentario verrà riproposto nella programmazione di Sky.

Una cosa mi ha colpito: all'inizio dice che il suo archivio fotografico è di circa 800.000 foto.
Mi consolo pensando che le sue foto più famose entrano in un calcolo statistico a base molto ampia.
Io credo di averne fatte ad occhio 15.000 su pellicola e 10.000 in digitale quindi può essere che se ne faccio altre 775.000, in mezzo ci scappino un paio di foto memorabili!

(Scherzo e sono ben consapevole che le 800.000 che ha tenuto saranno tutte sicuramente belle.)

Pino se hai notizia della messa in onda su Sky posta la notizia.
Per quanto riguarda questo rollino trovo le cose che ho visto in mostra. Ma sui ritratti di De Niro non trovate alterato completamente il tono della pelle? Ha sul viso un sacco di noise cromatico. Bah...sembra una pellicola da 1600 ISO altro che Kodachrome

Citazione:


Non ho visto le mostre oggetto della discussione. Ho ri-guardato il libro di McCurry che possiedo (edito da Phaidon): io non noto i difetti citati.

Marco

Le foto che hanno mostrato nel documentario (che sono buona parte di quelle 36) non sono così scure, evidentemente hanno toppato nella presentazione in web. Ricordo comunque che le Kodachrome sono un gran brutta bestia da scansionare perchè hanno un cristo tutto per conto loro.

ho commesso l'ingenuità di non fotografare o scandire le pagien del libro....

ribadisco, per me i difetti tecnici anche nel libro sono grandi come una casa (ho mostrato il libro anche ad altri che hanno avuto la stessa impressione).

Non credo sia stata un'allucinazione, se parliamo dello stesso libro (quello sul sud-est asiatico)

Citazione:

Non saprei cosa dirti....ho riguardato ancora una volta, per scrupolo, le immagini sul libro che possiedo. Non sono il tipo che lo fa avvalendosi di una lente o cose varie. Forse non ho l'occhio così indagatore e non mi balzano alla vista certi dettagli, ma ripeto: lo trovo molto buono. Il libro al quale mi riferisco è "L'istante rubato" ed. phaidon. Contiene scatti da tutto il mondo, dagli anni '80 ad oggi.

http://it.phaidon.com/store/photograp ... nte-rubato-9780714857701/

Marco

sono 2 libri diversi. Magari c' un salto tecnico notevole (come tra le 2 mostre, parrebbe).

Misteri del sig. McCurry