Ciao a tutti,
parlando di stampa inkjet, vorrei conoscere le vostre opinioni/valutazioni sui vari tipi di carta. Quale reputate migliore per un dato uso? (tipo di soggetto, resa e/o risultato.....). Quale considerate migliore (sempre relativamente a unaspecifica applicazione?), Perchè? Di contro quale vi ha deluso?

Marco

Ti dico la mia personalissima opinione.
A me non piacciono le carte lucide, in nessun caso.
Restano dunque la matte e le semimatte-semilucide che nelle loro infinite varianti coprono lo spazio tra le matte e le lucide. Inoltre guardo le stampe o su album o appese ad una parete. Per cui do poca importanza alla sensazione tattile. Meno che mai a quella olfattiva (ho letto che esistono carte baritate con lo stesso odore delle baritate argenti che).

Dopo questa sfrondata, non tenderei a scegliere il tipo di carta in base al tipo di soggetto, ma piuttosto in base al tipo di illuminazione della stampa durante l’osservazione. Se devono essere esposte in un ambiente scarsamente illuminato, la resa migliore la daranno le matte, che allo stesso tempo mi metteranno al riparo da qualsiasi riflesso. Se si osservano con molta luce, sono da preferire le semilucide che presenteranno neri più profondi mantenendo leggibilità nelle ombre.

Sono ancora in fase esplorativa, ma sono fortemente orientato verso la massima semplificazione. Già le mie preferenze (niente lucide) mi portano verso i soli pigmenti. Inoltre intenderei scegliere un paio di carte (magari una matte e una baritata con toni neutri), profilarle bene e poi fare tutto con quelle senza pensarci più.
La grandissima varietà di carte presenti oggi sul mercato, se da una parte offre possibilità di scelta illimitate che possono portare a risultati ottimali e mirati a seconda di gusti e soggetti, per contro rischia, a mio avviso, di distogliere un po’ dalla ripresa.

Se si sta parlando di stampa digitale fine art (inkjet) l'attenzione va preliminarmente data agli inchiostri e la scelta non può che cadere sugli inchiostri a pigmenti se non altro per la loro ben maggiore durata nel tempo.

Ciò premesso, per il resto è questione di gusti personali e l'offerta del mercato è così enormemente vasta da poter soddisfare ogni esigenza.

Ciò che invece ha molto giustamente sottolineato Orso in tema di scelta della superficie della carta costituisce un fattore tecnico (che cioè prescinde dai gusti personali): il tipo ed il modo di illuminazione, compresa la temperatura colore di essa, è infatti un elemento discriminante di importanza fondamentale, quanto purtroppo trascurata da molti fotografi.

Posto un link che spiega piuttosto bene i criteri da seguire:
http://www.fotografi.it/vis_dettaglio ... ello=menu&id_livello=1217

Fabio Maione

Con la premessa da neofita che ho fatto nella discussione "tecniche di stampa", per il B&W sto pastrocchiando con una datata Epson 2100 A3+ a pigmenti con i suoi 2 inchiostri nero e grigio facendo pratica in attesa di montare un sistema a gradazioni di grigio della Photoactivity.
Devo dire che già sulle carte di facile reperibilità sotto casa, Epson Premium Semigloss e Glossy, ho dei risultati in B&W molto soddisfacenti. In particolare sulla Glossy ho una bellissima definizione, un ottimo effetto di profondità e dei neri belli e neri-neri. L'unico problema è che orizzontando la carta con particolari angolazioni le zone scure sembrano opache ma ho ordinato un Gloss Optimizer che dovrebbe eliminare il problema.

Dovrebbe arrivarmi oggi anche della carta Felix Shoeller Glecier Ultra Withe 300 gr che costa solo una ventina di Euro per 40 fogli A4 e son curioso di provare.

Con il programma QuadToneRip c'è da divertirsi parecchio provando le varie possibilità che offre di cambiare la intonazione (fredda o calda).

Il passo successivo sarà mettere a confronto i risultati su carte matt, semimatt, lucida e poi fare come dice Orso una scelta definitiva senza perdermi in troppe varianti come ho fatto per i negativi: una pellicola, uno sviluppo.
(Sperando di riuscire).

Tralasciando il tipo di inchiostro punterei sulle tipologie di supporto.
Io personalmente prediligo fra le carte matte l'epson archival matte (rapporto qualità/prezzo) e l'Hanehmule. Fra le "lucide" (non mi piacciono quelle troppo lucide) direi la HarmanFB. Altri pareri?

Marco

Chiedo cortesemente se qualcuno mi saprebbe dire se c'è una carta (per inchiostri a pigmenti) con una superficie che assomigli molto alla carta albuminata che usavano nell''800 (e che non costi 10 Euro a foglio). Ho visto che in commercio ci sono una miriade di tipi di carta e le utilissime indicazioni che date anche in questa discussione ma non ho idea delle superfici. Quello che cerco sarebbe una superficie che non è nè opaca, nè perlata nè lucida, si potrebbe dire che assomigliava un po' alla baritata. In alternativa una superficie semi gloss non perlata che soprattutto non abbia quell'effetto simile alla carta politenata per stampa chimica di una volta (non saprei come definirlo se non come una specie di velatura plasticosa).
Grazie

direi che potresti guardare la ilford fibre silk
superfice liscia effeto seta con tono neutro caldo. la carta sembra opaca e dopo stampata diventa lievemente lucida
ciao
daniele

Sto provando (sono chiaramente solo le mie prime impressioni da principiante della stampa in proprio e parlo per i colleghi principianti se ce ne sono) la Felix Schoeller Glacier UltraWhite 300 che ho preso da PhotoActivity; è leggermente perlata ed effettivamante bianchissima, il Glop su questa funziona benissimo e l'effetto bronzing sparisce, inoltre la sua presenza non si nota come invece si nota sulla E. Premium Gloss dove smorza il lucido ma comunque non è sgradevole (anche su questa il bronzing sparisce). Devo anche dire che Alberto (della ditta) è gentilissimo e mi ha dato indicazioni indispensabili per attivare il sistema a un Nero, un Grigio, un Light Cian, un Light Magenta e il Glop sulla mia Epson 2100; (anche il ciano e il magenta hanno le loro curve separate in QuadToneRip e dosandoli si può passare a tonalità più calde o più fredde). Sempre Alberto aspetta che gli invii una stampa di una sua scala di grigi per farmi la lettura con l'analizzatore e darmi i parametri per impostare un profilo.

Buone notizie quindi per chi ha la stampante con uno o più canali intasati: la mia stampante pagata 100 Euro usata con il canale del giallo bloccato sta andando alla grande, il kit di inchiostri grigi della Photoactivity prevede la presenza del Glop proprio nel canale del giallo. Con il loro supporto lo ho spostato su un'altro canale dandone indicazione a QTR e va benissimo e intanto sto facendo esperienza con questa configurazione in attesa di passare al bianco e nero Fine Art con il loro kit a 5 inchiostri grigi più Glop (se non avessi un canale bloccato potrei usare quello a 6 gradazioni).

Grazie Daniele, la tua descrizione corrisponde esattamente a quello che cerco.

Mi permetto di esprimere alcune impressioni sulle prime esperienze con la stampa digitale di cui ho poca e recente esperienza basandomi su quello che mi dice l'occhio sia pure ormai datato.
Finalmente dopo i ritardi dovuti ai rallentamenti della circolazione per il maltempo, mi è arrivata la carta che mi ha consilgliato Daniele: Ilford Gold Fibre Silk.
E' molto bella, la consistenza è praticamnte quella di un cartoncino (310 gsm), la superfice baritata, come dice Daniele, dopo la stampa assume un aspetto semilucido quasi una leggerissima perlatura.
La sto usando in B&W con la Epson 2100 e inchiostri Ultra Chrome.
Ha una buona definizione e, pur avendo un buon contrasto, quello che mi piace di più è il passaggio fra luci e ombre che definirei arrotondato e la luce nelle zone scure quasi sfumata a pennello. Le alte luci sono tenute a guinzaglio e anche dove sparate, non fastidiose. Ha una intonazione leggermente calda che gradisco parecchio. L'insieme dà una impressione di corposità e di carattere con grande personalità.
La cosa più notevole è che con gli inchiostri UltraChrome della Epson 2100 non c'è traccia di bronzing anche senza l'uso del Glossy (specie dopo 24 ore dalla stampa). Credo infatti che sia espressamente indicata per questo tipo di inchiostri.

L'altra carta che sto usando con grande soddisfazione è la Felix Schoeller Glacier UltraWhite 300, leggermente perlata; ha bella definizione e buon contrasto, con questi inchiostri va usata con il glossy che ho dosato in quantità minima in QTR, sufficente ad eliminare il bronzing senza toglire nulla alla freschezza dei toni. Ha una base veramente bianchissima e dosando bene il Light Cyan e Light Magenta in QRT si possono avere stampe brillanti a tono neutro di bellissima resa.

Ho rivisto invece le mie prime impressioni sull'uso della carta Glossy con il GLOP. Non va bene secondo me perchè si perde un buon 50% di lucentezza, inoltre appena la luce colpisce un po' tangenzilmente la superficie, le dà un aspetto velato che potrebbe sembrare un semilucido ma che per me è fastidioso.
Pino

Mentre leggevo mi veniva in mente che oggi, grazie alla tecnologia inkjet, possiamo utilizzare tanti supporti diversi con relativa facilità, uno più stimolante dell'altro (adesso per dire, per un mio progetto personale sto tampando direttamente su pannelli di alluminio!), dal simil baritato, al matte materico, a quello "liscio", glossy, semiglossy, semimatte, insomma un universo anche a volte un pò troppo dispersivo, ma tutta questa "ricchezza" di superfici diversi, e quindi anche di esprienza in qualche modo "tattile" anche da un punto di vista visivo, si perde nel momento in cui montiamo, giustamente, la stampa...

Ovviamente è lo stesso per le stampe argentiche, però ultimamente sto sperimentando molto, per quanto riguarda l'inkjet, vista proprio la tanta ricchezza e varietà di soluzioni possibili, con gli spray/liquidi protettivi per poter esporre le stampe senza vetro o plastificazione, in modo da mantenere il più possibile questa esperienza tattile/visiva...

Tornando a bomba alla domanda originale, per me oggi stampare inkjet immagini fotografiche significa, sostanzialmente, stampare con le carte inkjet simil baritate (utilizzo molto la Harman FB AL), mi piace proprio tanto l'effetto visivo, la resa cromatica, insomma sono carte che "sento" nelle mie corde...per stampe fine art di riproduzioni di quadri invece sto utilizzando con enorme soddisfazione la Hahnemühle William Turner 310gr, carta matte che trovo veramente eccezionale...

Logicamente si tratta di gusti personali e non di verità assolute. I miei gusti personali, che ho prima esposto, sono, come detto, solo mie predilezioni. Ribadisco che non amo le carte glossy perché le trovo troppo “finte” come capacità di riprodurre un risultato che mi risulta plastic oso/artificiale. L’unico supporto lucidissimo e senza l’effetto plastic oso trovo che sia la Pictorico High Gloss film. Si tratta di un un supporto (dello spessore di un foglio vero e proprio) di polipropilene lucidato a specchio. L’effetto è unico e non ha paragoni fra le coated glossy. Sfortunatamente è attualmente introvabile (qualcuno ha novità?).

Fra le matte trovo buonissima la Hahnemühle (come dissi), ma a ben pensarci trovo migliore non una matte vera e propria ma una semimatte (non lasciatevi ingannare dal nome, di matte ha poco). Diciamo che come effetto è una semiglosssi molto molto molto semi. Molto “spenta” e pochissimo lucida, ricorda per resa più una matte, ma ha dalla sua una resa che giudico superba. Si tratta della Innova Fiba Print Semimatte.

Tornando a un effetto piu’ lucido (ma il termine lucido è sbagliato) mi associo a Marco e alla predilezione per le baritate ed in specifico alla Harman FB AL.


Marco

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B&H ce l'ha disponibile!
Di sicuro in formato 33x48 (13"x19") e in rotolo da 60cm di larghezza, non ho controllato gli altri formati.
Se la spedizione diretta in Italia è troppo costosa ti consiglio consegnato.com , io mi ci sono sempre trovato bene.

Fer

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Grazie 1000 per la notizia.

Marco

Hihi, piace da matti anche a me, infatti sto sottoponendo a tortura psicologica il povero FabioBi per convincerlo a fare prove con la sua DJ130 (punto al 60x80 ).
Su quella stampante la stampa diretta su Pictorico senza alcuna protezione non va bene (fading rapido e bronzing), dobbiamo provare varie tecniche di copertura, speriamo bene.

Fer