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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Moderatore
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8/2/2005 19:08
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Perché è contrario al regolamento di questo forum, molto semplicemente.

Andrea

Inviato: 29/1/2010 1:34
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/7/2008 13:40
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Citazione:

ninelvia ha scritto:
Ninelvia,

il commento pubblico all'operato del moderatore non è ammesso, che ti piaccia o no.

Fer (moderatore)



Cancellato dall'amministratore perché in contrasto con l'Art. 1.2 del regolamento di effeunoequattro.net

Se hai qualcosa da chiedere a un amministratore o a un moderatore di questo sito puoi farlo via e-mail o via PM.

Inviato: 29/1/2010 9:37

Modificato da Hologon su 29/1/2010 15:05:20
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Utente non più registrato
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Hologon ha scritto:
Perché è contrario al regolamento di questo forum, molto semplicemente.

Andrea



Cancellato dall'amministratore perché in contrasto con l'Art. 1.2 del regolamento di effeunoequattro.net

Inviato: 29/1/2010 12:23

Modificato da Hologon su 29/1/2010 15:02:01
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/11/2009 17:38
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estratto dal regolamento

"Al fine di poter chiarire le posizioni divergenti, cercare punti d’incontro costruttivi e mantenere un clima collaborativo, é facoltà  degli utenti chiedere spiegazioni od effettuare contestazioni sull’operato dei moderatori esclusivamente tramite messaggi privati (PM) o via e-mail."

Inviato: 29/1/2010 12:35
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/11/2009 17:38
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sarebbe stato davvero molto strano interdire totalmente la possibilità  di dialogare e/o criticare l'operato di un moderatore.
io stesso non conoscevo del tutto il regolamento ma , come vedi, è bastato fare un salto veloce ( un poco pigro eh ) alla pagina regolamento e...

(adesso spero di non essere caduto io in un OT richiamabile...sperem)

Inviato: 29/1/2010 12:40
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Utente non più registrato
Cancellato dall'amministratore perché in contrasto con l'Art. 1.2 del regolamento di effeunoequattro.net

Inviato: 29/1/2010 13:09

Modificato da Hologon su 29/1/2010 15:02:51
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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28/10/2006 14:37
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dice franzx
"Tutto questo trattato con finale a romanzo per sostenere che ciò che è cambiato con l'avvento del digitale non è solo il modo di fotografare (quello cambia con le stagioni) ma la percezione che la gente ha della fotografia. E già  mi immagino il giorno in cui dovessi riuscire a fare la foto (chimica) perfetta, sentirmi dire "lo sai usare bene il photoshop".

Straquoto. Nella fotografia "classica" (oggi mi va di chiamarla così)la percezione comune era che la foto di nonno mario "era" nonno mario. Il referente era l'oggetto reale. La fotografia "artistica" (chiamiamola così per comodità ), cui appartengono i due esempi postati in risposta al mio post, il referente non sono certo le persone e le cose raffigurate ma forse, e qui sta l'ambiguità  di quelle immagini, la "fotografia" intesa in senso classico, cui ci si appoggia per la tecnica e la resa. Per cui mi pare normale che le regole siano altre.

Per me il problema principale non è etico, ma filosofico (o ideologico), e riguarda diverse concezioni di "libertà " e di "realtà ", quest'ultima sempre più messa in dubbio, se non in mora dalle pretese di un soggettivismo pervasivo che ci lascia sempre più soli e indifesi. Per questo trovo molto confortante la citazione di Pirsig fatta da VRicciardi.

Inviato: 29/1/2010 13:28
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4734
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Citazione:

pispolo ha scritto:

il regolamento (che io non ho letto) .


La cosa veramente grave è questa, e finisci dalla parte del torto per tua stessa ammissione
(tanto che la tua iscrizione risulterebbe non valida):

E’ condizione essenziale per l’iscrizione a effeunoequattro.net, che consiste nella registrazione, l’accettazione del presente Regolamento

Marco

Inviato: 29/1/2010 13:54
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Vista la piega presa, in netto contrasto sia con l'argomento originario, sia con le norme di comportamento chiaramente scritte nel Regolamento che ogni utente implicitamente accetta (ed ha il preciso dovere di leggere PRIMA di eventualmente iscriversi), questa discussione viene per il momento chiusa.

Inviato: 29/1/2010 14:04
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Moderatore
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8/2/2005 19:08
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Riapro la discussione, nella speranza che vi si continui a discutere del suo oggetto.

Andrea

Inviato: 29/1/2010 15:09
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/11/2009 17:38
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ok, dai che così in questa interessante discussione almeno non compare più come ultimo post quello di un amministratore.


forse ci sarebbe da fare una riflessione più generale sulla rivoluzione digitale.
se si vive il fatto digitale come se fosse fenomeno circoscritto al mondo fotografico invece che essere quella rivoluzione globale che è...quindi da Deleuze (pure nominato da qualcuno, mi pare.) a Pierre Lèvi ecc. In generale.

venendo più allo specifico
ho provato a dirlo un paio di volte e prendendo spunto da quanto detto da diverse persone: " importante non è il mezzo, l'importante è il risultato, è solo uno strumento" ...è esattamente uno strumento come altri?
come la zappa, la tromba, la penna?
leggendo il provocatorio "l'inconscio tecnologico" ( mutuato dall'inconscio ottico di Benjamin) di Franco Vaccari, per esempio, o anche alcuni passaggi di Susan Sontag parrebbe che no.
sicuramente lo "specifico" fotografico poco o nulla condivide con la pittura e furviante pare essere il continuo parallelo che molti fanno.

Inviato: 29/1/2010 21:39
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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30/10/2009 8:59
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beh, io trovo che ci siano dei punti di contatto tra evoluzione della pittura ed evoluzione della fotografia.. come passare dalla foto di nonno mario fatta dallo zio peppino, alle fotografie di Ballen.
Se una macchina fotografica e la camera oscura (o chiara) possono diventare strumenti atti a rappresentare una scena immaginaria che ha un significato e che provoca un'emozione.. perchè non usare quelle tecniche?
In fondo cos'altro fanno i pittori se non creare emozioni su tela? Io provo a crearle su carta. E magari riesco anche, con gli stessi strumenti, a fare una foto "guardabile" del famoso nonno mario.

Magari sarebbe meglio che io facessi solo quelle

Inviato: 29/1/2010 22:04
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Moderatore
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Da Roma
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Infatti, uno dei paragoni che sopporto di meno è:

"I pittori mica perdono tempo con discussioni sui pennelli o le tavolozze"

A parte il fatto che sì, i pittori parlano e come di pennelli, colori e tavolozze, e peraltro i musicisti parlano spesso e volentieri di questo o quello strumento (e di questo o quel software!!), sicuramente la fotografia è la più "meccanica" delle arti visive.

Questo però non dovrebbe essere vissuto come un limite; sembra sempre che questa meccanicità , questa importanza dello strumento (inteso in senso ampio: fotocamera, filtri, pellicole, sensori, algoritmi, tecniche di postproduzione) vada scusata, minimizzata, giustificata.

E' un complesso di inferiorità  degno di miglior causa.

In altri campi, come in cinematografia, nessuno si sognerebbe mai di negare l'importanza della scelta di questa o quella tecnica di ripresa o di postproduzione per ottenere il risultato voluto; e nessuno sta a sindacare se un film è realizzato su pellicola 16, 35, Imax o girato in digitale, ma che importa? Purché sia funzionale a quello che il regista vuol trasmettere e rientri nel budget a disposizione.
Trovo ridicolo che tutti questi preconcetti resistano ancora in campo fotografico, per quanto fortunatamente solo a causa di pochi oltranzisti.

Ma pensiamo piuttosto a sfruttare i nuovi mezzi per liberare idee fotografiche innovative, che casomai il limite è quello...

Inviato: 29/1/2010 22:27
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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23/2/2009 22:15
Da Albiate (MB)
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Citazione:
In altri campi, come in cinematografia, nessuno si sognerebbe mai di negare l'importanza della scelta di questa o quella tecnica di ripresa o di postproduzione per ottenere il risultato voluto


Importa eccome, anche di più, l'ambiente è attraversato da vere e proprie "mode" che fanno pari a quelle per i vestiti. Inoltre la "vecchia scuola" è come i "vecchi fotografi" (senza offesa per nessuno sia chiaro): "come la pellicola non ce n'è".
Scusate l'OT.
Ciao
Diego

Inviato: 29/1/2010 23:01
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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28/10/2006 14:37
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ma infatti quando si vuole realizzare un film "come si deve" e non si hanno grossi problemi di budget credo si preferisca ancora la pellicola.

Inviato: 30/1/2010 10:25
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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Ho provato qualche post indietro a superare la rugosa questione digitale/chimico provando a dire qualcosa sul media in se. Leggo che in diversi sostengono che il media non é importante, ma é importante l'idea, ecc, ecc. La fotografia é un terreno dove idea e strumento convergono in modo straordinario a produrre risultati di senso compiuto. Tant'è vero che se uno dei due manca vengono fuori delle schifezze. Lo strumento non é neutrale, ogni strumento ha i sui confini operativi, spinge in una direzione e non in un altra, il suo uso determina abitudini specifiche che diventano estetiche cariche di senso che producono generi fotografici. Lo strumento é carico di valenze simboliche, di capacità  di seduzione, di mitizzazione e di diverse altre cose. Mi sembra quantomeno miope un atteggiamento che vede lo strumento come un oggetto neutro. Questo in generale, nelle varie attività  umane, e nella fotografia anche di più. Da questo punto di vista é interessante parlare del digitale e del chimico come strumenti che aiutano a sviluppare idee in un senso o nell'altro, modi di fotografre in un senso o nell'altro. E le idee, la visione diventa ciò che comprende e da un senso all'uso di un certo strumento. E' naturale essere contrari o favorevoli, e avere un pensiero sull'uso di un certo strumento perchè lo strumento non é neutrale. E dov'è allora il problema dell'affermazione di GBG? secondo me é solo comunicativo, nell'affermazione perentoria e drastica che utilizza. Ma che il digitale, e lo dico nell'ottica sopra espressa, produca nelle sue condizioni di esistenza tecnologica direzioni espressive e operative diverse dal chimico lo credo assolutamente.
Mi auguro solo che il chimico non scompaia, perchè venga garantita una possibilità  espressiva unica, grazie alla differenza tra i due sistemi, che consento sicuramente di ottenere un prodotto simile, ma consentono soprattutto di essere e fare cose molto diverse, nel bene e nel male.
bs
marco

Inviato: 30/1/2010 11:47
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Da lombardia
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Ma dico io,
è perfino banale riconoscere ed essere tranquillamente d'accordo sul fatto che in fotografia (ma a questo punto anche in pittura, scultura, cinema, ed in mille e mille altri campi, anche e soprattutto non artistici) il mezzo è funzionale ed anche determinante al conseguimento del risultato finale.
L'uomo è un animale tecnico o meglio tecnologico, che costruisce e perfeziona incessantemente le più svariate strumentazioni e tecniche. Ognuna delle quali ha una sua diversa specificità  che si riflette quasi invariabilmente, o almeno assai spesso, sull'opera finita.

Se l'affermazione di GBG avesse riguardato le differenze specifiche tra lo scattare in pellicola (con successiva correzione/elaborazione in CO) piuttosto che in digitale (con post elaborazione in camera chiara), penso che nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire. Sono dati di fatto, ed i fatti sono difficilmente contestabili.

Il problema è che GBG non ha affatto detto questo. Per lui lo spartiacque dirimente tra le due diverse tecnologie consisterebbe in questo: che le sue foto analogiche (e forse per estensione tutte le foto su pellicola), si puà perentoriamente affermare che rispecchino in quanto tali la verità  e la realtà  dell' esistente (caspita, ci mette pure il timbro!), e che invece le foto scattate in digitale (non ha posto distinguo, quindi bisogna concludere che valga per tutte indistintamente) siano dei taroccamenti della realtà .

Ha dunque posto una differenza essenzialmente di valore etico, in definitiva sostenendo che si possano fare distinzioni tra l'integrità  morale del fotografo analogico e la tendenza mistificatoria e taroccatoria, se non francamente truffaldina, del fotografo digitale.

Immagino più o meno sulla base dei concetti di "facilità ", "rapidità  e "democraticità  (leggi "facile accesso alle tecniche necessarie") della manipolazione dell'immagine digitale (concetti richiamati anche da diversi degli interventi che si sono succeduti e che in ultima analisi, sembrano voler avvalorare in una nuova declinazione il vecchio proverbio secondo cui "l'occasione fa l'uomo ladro").

Viene da chiedersi se chi scatta con entrambi i sistemi non sia di volta in volta, un galantuomo quando usa la Tri-X ed un lestofante quando invece carica una Compact flash. Una sorta di Dottor Jekyll e Mr. Hyde.

E' questo il motivo per cui in tanti si sono sentiti di dover rispondere; ed è anche il motivo per cui nella mia primissima risposta rimarcavo l'aspetto etico, il quale - questo sì - non attiene alle diverse tecniche, come sembra ritenere GBG, ma deve essere presente e trasversale ad esse, soprattutto, ma certo non solamente, nella fotografia di documentazione.

Se permettete, il distinguo di GBG mi pare una affermazione ben diversa.
Sotto certi aspetti anche abbastanza grave.
E che trovo francamente inaccettabile in quei termini.



Inviato: 30/1/2010 14:39
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Intendo dire come la penso io, circa la questione “il mezzo oltre che l’idea è importante in fotografia”, maggiormente che in altri ambiti. Sono d’accordo e non sono d’accordo. La mia convinzione deriva dalla mia esperienza personale, dalle mie vicissitudini. Sono sulla stessa linea di samuel quando dice che è necessario “avere” le due cosa: il mezzo adeguato e l’idea, se manca uno dei due manca quel quid che consente di ottenere qualcosa di valido. Dissento dalla definizione di mezzo e differenze di mezzo. Per me mezzi diversi sono una compatta, una reflex, una medio formato e una GF. Non sono diversi una digitale e una analogica (se della stessa tipologia). Scattare con una compatta è diverso da usare una MF. Scattare con una reflex è diverso da usare una GF. Scattare con una reflex digitale è filosoficamente uguale da usare una reflex caricata con una pellicola. Io ho iniziato con una reflex a pellicola, sono passato ad una digitale (reflex), ora affianco una reflex digitale a una MF a pellicola. Trovo grande differenza fra la reflex è la MF, NON fra scattare in digitale o a pellicola; la differenza è significativa fra le macchine diverse, non perché una è caricata nel modo A e l’altra nel modo B. La filosofia d’uso fra una compatta e una MF esula dalla tipologia di supporto che eventualmente impiegano, ma è insita nelle loro caratteristiche.

Marco


Inviato: 30/1/2010 15:19
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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xLuciano,
ne abbiamo già  accennato all'inizio di questa discussione e citandoti sottolineavo come l'aspetto etico fosse la chiave per capire cosa diceva GBG, poi lui aggiunge dell'altro che fa deviare il discorso etico su questioni non condivisibili e su questo si concordava. Quando dico che é anche un fatto comunicativo dico che i modi di esprimersi ne hanno accentuato la vis polemica, che facilmente scatena reazioni conseguenti. Ma vorrei tornare al media/mezzo/strumento. Se posso concordare con te che questa é una questione abbastanza riconosciuta al punto da essere quasi banale dirlo, allo stesso tempo però continuo a leggere cose diverse ed é a queste che mi rivolgo. Aggiungo inoltre che per quanto banale sia, a memoria, non ho letto commenti di un certo spessore su questa questione (parlo in generale, sia chiaro) che é quella che fa andare oltre il botta e rispota tra digitale e chimico.
X Marco, capisco quello che dici, personalmente intendo sia quello che dici tu che le differenze tra chimico e digitale. Non mi ricordo se l'ha detto palomar, o chi altri, e per questo ripeto, ma il digitale porta con se, naturalmente, il fotoritocco. E' insito nel processo, é un passaggio "obbligato". Mi sembra, e sottolineo mi sembra, che sia qui, in questa naturalezza dell'attività  una delle differenze tra i due sistemi. E non è da poco la dimensione percettiva che questo meccanimo crea nel pubblico (anche questo già  detto), che sta imparando in questi anni ad alzare la diffidenza verso il sistema comunicativo nel suo complesso, grazie anche alla facilità  di falsificazione. Prima si poteva tranquillamente falsificare, ma era un po più complicato, oggi é più semplice e se anche il singolo individuo lo sperimenta a casa sua questo produce un innalzamento della diffidenza nei confronti del sistema. Negli studi sulla comunicazione si parla di credibilità  del messaggio come di un meccanismo regolato da alcuni parametri e uno di questi é la capacità  di falsificazione del messaggio grazie o meno alla difficolta di falsificaizone che il media mette in campo. Tanto più appare difficile da falsificare tanto più é credibile. In altre parole se ti dico che oggi ho visto una macchina con 5 ruote in corso vittorio, il mio raconto è facilmente falsificabile e non é molto credibile (a meno che io sia già  credibile per te come testimone e dunque per questo ci credi), se invece te lo faccio vedere con un filmato che la macchina c'era, ci credi non foss'altro perchè é più difficile da falsificare. E cominci a credere che esistono le macchine a 5 ruote.
L'esempio più clamoroso che si puà usare é l'allunaggio, dove al di la del fatto reale (io ci credo che ci sono andati) si puà smontare l'intera vicenda basandosi sul fatto che entrano in gioco tutti i meccanismi che danno credibilità  alla comunicazione, in quanto difficili da falsificare (ma non impossibili). Lo faccio regolarmente nei corsi sulla comuncazione sociale e gli allievi alla fine mi chiedono sempre "ma prof, ci sono andati sulla luna?" (hanno tutti tra i 22 e i 26 anni e non l'hanno nemmeno visto). Più in generale il digitale, come sistema di produzione comunicativo, concorre da un lato a costruire la notizia quando se ne vogliono nascondere altre , ma allo stesso tempo paradossalmente, concorre a svelarne i meccanismi costruttivi. Perchè si scopre che é più facile manipolare. Alla fin fine credo proprio che sia qui, nella facilità  che il mezzo mette in campo per simulare, ricostruire una dimensione del reale, il focus dela questione. Invito alla visione interessante di questo filmato, http://vimeo.com/7809605, (pare esser fatto tutto in digitale, già  postato) considerando che l'ha fatto solo una persona. Confermando, quanto sia possibile costruire oggi, in casa, certo con qualche competenza, qualcosa che non ha più nessun riferimento prossimo alla realtà , ma facendolo apparire reale. Se alcune sequenze di questo filmato, oggi fossero trasmesse in un telegiornale apparirebbero come reali. Con la pellicola ciò che riprendi rimane impresso sul supporto e questo rende, apparentemente, più vera la fotografia chimica. Ho scritto apparentemente, sebbene l'esperienza diretta anche del "fotografo della domenica" é quella di riprendere una realtà . Oggi lo stesso fotografo ritorna a casa e se vuole sperimenta, facilmente, il fotoritocco, la ricostruzione di quella realtà . Spero che si comprenda che non voglio parteggiare ne per l'uno per per l'altro dei sistemi, ma semplicemente far notare alcune cose come quelle dette.
Questa facilità  si porta dietro conseguenze significative sul piano della credibilità  e se faccio il fotoreporter eticamente centrato qualche problema me lo da. Come faccio a continuare a rendere credibile il mio lavoro?
Il bello é che si puà inizire a non credere a cose vere semplicemente perchè si pensa siano ricostruite. In questo magma diventa più palese, almeno per me, quanto il media digitale contribuisca a ridefinire i rapporti tra individuo e realtà . Per questo dico che il media pesa, eccome.
E via di questo passo.
bs
marco



Inviato: 30/1/2010 17:24
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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samuel ha scritto:

il digitale porta con se, naturalmente, il fotoritocco. E' insito nel processo, é un passaggio "obbligato".


Non sono d’accordo. Almeno non lo sono completamente e la penso diversamente. Uno delle cose legate indissolubilmente al digitale è il fotoritocco, e questo sento dire spesso. E’vero che la facilità  è grandemente maggiore. Non trovo sia vero che il fotoritocco è legato in modo indissolubile ad uno scatto solo perché è in digitale. Se penso ad alcuni amici (poco propensi ad avvezzi alla fotografia) in vacanza o in gita con la loro compatta digitale, li vedo scattare, poi una volta a casa scaricare le foto e usarle/vederle così come sono. Ritocco? Neanche per sogno. Photoshop? Cos’è?
Anche chi è avvezzo, addentro non per forza di cose si avvale del fotoritocco. Certo se l’applicazione delle curve o della maschera di contrasto è considerato ritocco…..Allora usare quella pellicola piuttosto che un’altra, mascherare o bruciare eccetera in fase di sviluppo non è forse una forma di “falsificazione” del reale? Una sua interpretazione? Una sorta di ritocco?
Ribadisco che il ritocco “vero e proprio” è MOLTO più semplice da fare con il digitale. Ma semplice non significa “obbligato” e tanto meno insito.

Marco

Inviato: 30/1/2010 19:15
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