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1 Utenti anonimi
Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Oggetti come il PS-5 sono dei giocattoli. Per delle prove preliminari vanno bene, ma se un giorno questo approccio dovesse diventare il tuo sistema di scansione, a mio avviso dovresti passare a qualcosa di decisamente più serio. Tutti i tuoi problemi verrebbero risolti da un “tavolo da duplicazione”. In era analogica ne esistevano di tutti i tipi, ed oggi credo che te li tirino dietro. Certo sono un po’ più ingombranti… Io ho un modesto IFF System 500, che pur non essendo il massimo della sofisticatezza e precisione, ha sempre fatto egregiamente il suo lavoro. Innanzitutto c’è una sorgente luminosa “seria”, cioè una testa a colori alogena con filtri dicroici YMC inseribili gradualmente fino a CC200, cosa che ti permetterebbe, ad esempio nel tuo caso, di bilanciare perfettamente il canale B mediante filtratura MC che neutralizzi la maschera dei negativi, oltre che correggere alla base eventuali dominanti. Tale testa è corredata di scatole a specchio dal 24x36 fino al 8x10”, in modo da avere sempre una buona uniformità di illuminazione con qualsiasi formato (probabilmente a te servirebbe solo la 24x36). Poi ci sono i portapellicole con o senza vetri di tutti formati e tutti con battuta inferiore. Dulcis in fundo, tra scatola a specchi e portapellicole si può montare il cosiddetto tavolo di animazione (io ho quello 5x5 cm), che oltre alla rotazione ti permette tutti gli stitching XY che vuoi. Citazione:
Mi ha insospettito il fatto che hai notato un netto miglioramento passando al Micro Nikkor 60, quando generalmente le prove lo danno tutt’al più pari al 55. Il 55/2,8 è un Gauss flottante con lente d’aria centrale che varia il suo spessore in modo da mantenere costanti le prestazioni in tutta l’escursione di messa a fuoco, a differenza del suo predecessore che aveva schema rigido ottimizzato per le brevi distanze. Al rapporto che lo hai usato tu, per avere il massimo di prestazioni, andava usato con la ghiera di messa a fuoco posizionata sulla minima distanza (ottimizzazione a RR 1:2), ed invertito (visto che eri oltre RR 1:1). Il Micro 60 è tutto un altro schema, internal focusing e con due gruppi flottanti.
Inviato: 28/12/2014 18:08
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Il tavolo da duplicazione con il sistema di traslazione XY lo abbiamo già; ragazzi non dovete pensare che siamo nati ieri però... abbiate pazienza...
Fer
Inviato: 28/12/2014 20:08
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Conosco tutti e due gli obiettivi, e non c'è verso che il montaggio dritto anziché invertito possa dare la pronunciata curvatura di campo che ho osservato: la somma di Petzval è notoriamente invariante (a parte il segno) rispetto al verso. E ovviamente la ghiera di messa a fuoco era al minimo. Peraltro la stessa pronunciata curvatura di campo l'ho osservata già a 1:1. L'unica spiegazione che mi pare possibile, è che il precedente proprietario abbia fatto revisionare l'ottica a qualche arruffone, che rimontando il tutto non abbia rispettato le distanze tra i gruppi ottici. Basta un piccolo errore di spaziatura per far precipitare la resa ai bordi da curvatura di campo. Comunque al momento intendo insistere con l'ApoRodagon invertito: rimane un po' di calo ai bordi, ma accettabile. Una volta risolti illuminazione e allineamento pellicola, eventualmente valuterò il passaggio al 60/2.8. Passando al discorso del progetto XY-stitcher (che ha poco a che vedere con queste prove basate su soffietto e duplidia), l'unico vero problema è il mantenimento del perfetto parallelismo tra sensore e pellicola in ogni momento, con tolleranza massima di pochi micron. E per evitare di farvi perdere tempo con suggerimenti vari: abbiamo già analizzato molte soluzioni, costruttive e di calibrazione (come dicevo altrove, non è che siamo nati ieri...). E' semplicemente un problema di costi e tempi. Fer
Inviato: 29/12/2014 9:15
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6/12/2006 8:51 Da Torino
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Certo si tratta di una soluzione promettente, io sono troppo pigro e mi limito a pregare per un nuovo scanner!
Mi sembra molto interessante la soluzione di differenziare la temperatura di colore della la sorgente di luce per dia e negativi, è quello che fa lo scanner Epson 10000XL, che ha due lampade separate per i due tipi di trasparenti. Oltretutto su una DSLR non si può neppure variare l'esposizione tra i canali RGB, come possono fare alcuni scanner.
Inviato: 29/12/2014 11:52
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Intelligenti pauca | ||
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Che comunque hanno dei limiti: porto l'esempio del mio Minolta 5400. Per avvicinare (senza arrivare a pareggiarli) gli istogrammi dei tre canali scansionando negativi Fuji (che hanno la maschera molto scura) devo sbilanciare molto le tre esposizioni (es. R=0.8, G=2, B=5.5) e pago lo scotto di non riempire comunque l'istogramma, perché a quel punto, pure impostando l'esposizione generale al massimo, il tempo di esposizione CCD viene comunque troppo corto. Il tutto tra l'altro comporta scansioni lunghissime; fattore ulteriormente aggravato dalla necessità di fare Z-stacking per compensare la curvatura della pellicola. Con il camera-scanning (questo "alla buona" con PB-5 + PS-5), pur dovendo sbattermi con l'X-stitching, ottengo una serie di risultati promettenti: 1) La cornice pressa il singolo fotogramma 24x36 tutto intorno; quindi la curvatura della pellicola diventa trascurabile e posso fare a meno dello Z-stacking 2) Potendo usare una luce molto fredda per i negativi a colori e una a 5000K per le dia, riesco a ottenere R,G,B ben bilanciati già in ripresa 3) Velocità fantastica rispetto agli scanner, specie per i negativi a colori 4) Capacità risolvente molto buona: diciamo tra i 4500 e i 5000 ppi effettivi (usando la macchina in verticale con ingrandimento 1.5x e stitching di 3 scatti) 5) Possibilità di intervenire sulla risolvenza dell'obiettivo (diaframmando fino alla diffrazione, se necessario) per ridurre notevolmente il grain aliasing 6) La qualità può solo migliorare nel tempo, con i continui progressi delle fotocamere e degli obiettivi I problemi che ho incontrato: 1) Riuscire a muovere la pellicola in modo preciso. Risolvibile con alcune modifiche al portapellicola 2) Uniformità di illuminazione del fotogramma. Al momento ho trovato una soluzione molto soddisfacente tramite il sistema di calibrazione di RawTherapee (funzione "FlatField"), anche CornerFix sembra valido; sarebbe comunque meglio usare una lampada più uniforme o mettere un buon diffusore. Fattibile avendo il tempo. :( 3) Una certa rumorosità nelle ombre, purtroppo imputabile anche alla mia macchina (5DmkII). Risolvibile con multiesposizione 4) Mancanza di ICE. Devo dire però che grazie all'illuminazione molto morbida, è meno grave del previsto. 5) Una DSLR non è il massimo se si fanno tante scansioni: troppe attuazioni di specchio e otturatore. Aspetto una mirrorless FF con otturatore elettronico 6) Limitato al 24x36. Ma sto esaminando la possibilità di costruire un portapellicola scorrevole per coprire, a mosaico, il 6x7 Fin qui l'approccio "quick&dirty" con soffietto macro e portapellicola. Il progetto per l'XY stitching è infinatamente più complesso, perché ci proponiamo di coprire almeno fino al 4x5" con una risoluzione molto alta (lo vediamo come successore del nostro drum scanner). Ci sono da risolvere notevoli problemi meccanici (parallelismi, tolleranze, rigidità, possibilità di regolazioni varie) e da lavorare parecchio anche sull'elettronica e l'informatica, dato che non sarebbe certo un attrezzo da usare manualmente (vogliamo sia interamente controllabile da PC). Ci stiamo lavorando; molto a rilento perché abbiamo Zero Tempo Libero :( , ma per fortuna idee e competenze non ci mancano. Fer
Inviato: 29/12/2014 12:22
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Sì, hai ragione... mi scuso per le banalità scritte, anche sul topic della lampada, in futuro vedrò di fare maggiore attenzione...
Inviato: 29/12/2014 13:53
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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le mie prove ed il mio set up..
scatto generico.... paragone fra un solo scatto e sei scatti uniti.. Allega: 2014-12-30_00001.jpg (262.58 KB) Immagine00001.jpg (295.72 KB) camera scan_00001.jpg (235.36 KB)
Inviato: 31/12/2014 9:29
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Ottimo!
Slitta micrometrica e accessori vari per il cavalletto cosa sono? Costruiti su misura? Fer
Inviato: 31/12/2014 11:49
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è una sinar p adattata
Inviato: 31/12/2014 12:01
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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Cioè, le slitte su cui scorre la macchina sono prese dai movimenti della Sinar P?
Geniale!!
Inviato: 31/12/2014 13:08
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ho praticamente sostituito il porta lastre con un attacco manfrotto... il frontale invece è un porta soffietto della sinar norma.... così posso spostare il corpo in maniera micrometrica per fare lo stich..
Inviato: 31/12/2014 13:16
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Per curiosità, come hai fissato l' attacco Manfrotto alla standarta Sinar? Vado a memoria, ma non mi sembra sia dotata di attacco a vite standard.
Inviato: 2/1/2015 11:13
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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si infatti ho fatto una lastra di alluminio dove ci ho avvitato il piastra manfrotto....
Inviato: 2/1/2015 15:42
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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Soluzione di grande ingegno, complimenti.
Inviato: 2/1/2015 17:27
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la mia sinar è diventata anche una multi piattaforma... per chi ha facebook..
https://www.facebook.com/video.php?v=1 ... 1480641990&type=2&theater scusate l'out topic..
Inviato: 2/1/2015 17:36
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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Stimolato da Fer/Fabio e Nikophoto mi sono costruito un semplice accrocchio per provare a scansionare una foto MF con la DSLR. La foto dell’accrocchio e’ qui sotto e anticipo subito che e’ ben lontana dall’ideale, ma volevo solo capire di persona quali erano le potenzialità.
Una Nikon D7000 (APS-C ma il sensore non e’ male) e’ attaccata ad un soffietto macro PB-6 alla fine del quale c’e’ un (vecchio) Micro-Nikkor 55mm AIS (APS-C, quindi niente problemi ai bordi). Il tutto e’ su cavalletto e rigorosamente in bolla. Davanti a questo c’e’ un secondo cavalletto (questo sarebbe da evitare…) su cui c’e’ una standarta della Sinar P2 su cui e’ attaccato via nastro adesivo (!) un porta film di un vecchio scanner Epson piano. Dietro al tutto una semplice luce al tungsteno in softbox. Lo scopo del blocco Sinar e’ che mantengo fisso il cavalletto sopra cui c’e’ il soffietto macro e muovo solo il blocco Sinar in alto e in basso, a destra e sinistra. Non solo, ma posso correggere la (garantita) mancanza di parallelismo tra l’ottica ed il piano pellicola facendo esperimenti di messa a fuoco negli angoli e usando i due tilt del blocco Sinar per “riparallelizzare” (ugh) i piani. Dato che sono lumbard e quindi di DNA un po’ bauscetta ho voluto vedere quanto ci si poteva spingere in avanti. Ho quindi fotografato 52 volte la pellicola (la finestra e’ solo 6x12, e quindi mi sono limitato a questa dimensione anche se la foto e’ stata fatta con la Fotoman 6x17 e con PTGui l’ho messa insieme. Ho ottenuto l’equivalente di una scansione a circa 7500dpi. Il file e’ di circa 3.5GB (16 bit per pixel). Mi ci e’ voluto un quarto d’ora di lavoro mooooooolto attento per collezionare le 52 immagini. La prima sorpresa e’ stata quella di un contrasto fortissimo, e ho dovuto lavorare di desaturazione di brutto. Poi ci sono dominanti nelle ombre che nella diapositiva originale non ci sono. Poi ci sono fenomeni di posterizzazione (o tipo posterizzazione) che non compaiono nell’originale e che si possono vedere in alcuni riquadri sotto (crop al 100%). Insomma, con abbondante PP - che non ho fatto tranne la desaturazione - si sistema tutto (?). La grana non ha rappresentato un problema, e questo mi ha sorpreso, nonostante la scansione superfine. Conclusioni: 1. E’ un lavoraccio che porta via un sacco di tempo paragonato all’uso di uno scanner. 2. I risultati buoni/ottimi non arrivano subito. Bisogna farsi dell’esperienza per scansionare ottenendo risultati degni dello sforzo. Io penso per esempio che si debba standardizzare su una specifica macchina fotografica ed imparare bene le sue debolezze e punti forti. E poi usare per qualche anno solo quella, perche' l'investimento iniziale (leggi: prove, e quindi tempo) non e' da poco. 3. Il potenziale c’e’, eccome. 4. La pellicola (Fuji RVP100F in questo caso) ha un contenuto di informazione _pazzesco_! Mi sono divertito. Altra arma in più nell’arsenale, quindi tutto bene. Devo dire pero’ che se devo scansionare a 2400dpi dove i nuovi Epson piani si comportano benino … userò gli Epson. E se devo scansionare la foto che mi ha fatto vincere il Concorso delle Giovani Marmotte mi rivolgo a ben noti artisti della scansione che lo fanno tutti i giorni di mestiere. Quindi questa soluzione ha per me un senso ma in un ambito limitato. E dato che la pratica ha dimostrato di essere fon-da-men-ta-le, sono un po’ dubbioso se questa metodologia avra’ seguito. Trovo più interessante sotto certi aspetti applicare questo metodo a formati _piccoli_. Parlo, per esempio, di quattro scatti messi insieme con PTGui di un 35mm (quando contenga informazione tale da giustificare l’operazione, ovviamente). In questo caso il processo e’ molto meno dispendioso in tutti i sensi, problemi per dover coprire aree di pellicola sconfinata non ce ne sono (parallelismo), i file sono molto meno mostruosi etc. Finche’ il mio fidato Minolta 5400 II respira userò lui, ma il giorno che mi morisse questo e’ il sistema per scansioni di 35mm di grandissima qualità, che nessuno scanner - forse neppure quelli a tamburo - riesce a generare. Nient’altro che pensieri in libera uscita, s’intende.
Inviato: 25/3/2015 18:49
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Per essere il primo tentativo, troppo ti è andata bene Marco
PTGui non ti ha creato problemi per lo stitching dei fotogrammi che contenevano solo il cielo? A presto. Fabio
Inviato: 25/3/2015 21:10
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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Da vecchio utente di PTGui, conscio del problema del "tutto cielo", ho messo sul negativo - dove c'e solo cielo - dei segnetti fatti con una matita 4B. Soluzione low-tech ma che funziona alla perfezione.........
Inviato: 25/3/2015 21:14
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Re: Macchina digitale come scanner (DSLR scanning) |
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Non posso che concordare! Scatto a 1/60s, con abbondante micromosso. Tutto il fotogramma 35mm e il particolare evidenziato, il tutto "scansionato" con 5DmkII (per inciso, il Minolta 5400 non è riuscito a catturare tutti i dettagli). Cliccare per ingrandire.
Inviato: 25/3/2015 22:45
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3/4/2009 12:52 Da Eboli
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ma allora il merito di chi è del sensore della 5D o della pellicola. Forse un concorso di merito.
Gianluigi
Inviato: 26/3/2015 10:18
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Gianluigi https://www.photo.net/profile/190407-g ... ry_image&change_section=1 https://www.juzaphoto.com/me.php?l=it&p=105763 |
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