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Che ne pensate di M. Duchamp?

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao,
non era un fotografo pero' ha influenzato in modo determinante l'arte moderna. Io ho con lui un rapporto particolare di odio-amore anzi, cronologicamente di amore-odio, dico odio per modo di dire, meglio parlare di perplessita', ma non per quello che ha fatto lui, ma per quello che, con vari distinguo, hanno fatto molti altri che hanno seguito i suoi principi.
Io mi sono fatto un'idea, voi che ne pensate?
Renzo

Inviato: 12/2/2007 12:38
.........

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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
>Io mi sono fatto un'idea, voi che ne pensate?

Ciao Renzo,
scusa, ma qual è l'idea?

Ti dico intanto la mia.
Marcel Duchamp ha cambiato le carte in tavola. Con lui l'arte diventa una cosa diversa: una fotografia!

Il discorso sarebbe lungo, ma penso che comunque la si pensi su questo fatto, cioè che l'opera di Duchamp chiude il Moderno e apre il Contemporaneo, non si puà non prenderne atto. Poi uno puà anche scegliere di stare dentro Fort Apache a coltivare virtù antiche, ma sapendo che si colloca FUORI dal proprio tempo in una posizione autoconsolatoria e nostalgica, un pochino missina

Penso che l'unica azione concreta, per un artista/autore contemporaneo sia di assumere la lezione duchampiana all'interno del proprio operare per sottoporla a verifica personale. Solo dopo questo reale coinvolgimento, un poco alla Mulas, si puà eventualmente cercare una propria strada, magari persino convincentemente antiduchampiana.

IMHO

Inviato: 12/2/2007 12:48
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Ammiro Duchamp. L'ho studiato parecchio. Ho anche scritto uno pseudo-saggio su di lui.
Ritengo che abbia un ruolo essenziale nel processo di dissoluzione del concetto tradizionale di arte, quella definitita da lui come "arte retinica"; questo è il suo merito più grande.
I post-duchampiani neanche li considero.

Inviato: 12/2/2007 13:04
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4734
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Citazione:

borful ha scritto:
Penso che l'unica azione concreta, per un artista/autore contemporaneo sia di assumere la lezione duchampiana all'interno del proprio operare per sottoporla a verifica personale. Solo dopo questo reale coinvolgimento, un poco alla Mulas, si puà eventualmente cercare una propria strada, magari persino convincentemente antiduchampiana.

IMHO


Quoto in toto

Marco

Inviato: 12/2/2007 13:07
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Ciao,
guarda che io ho una grandissima stima per Duchamp, sia per l'uomo ( intelligentissimo ) che per l'artista, che per il grande conoscitore di uomini che per il grande giocatore di scacchi che era.
Secondo me la sua vita e' stata una partita a scacchi ( che ha largamente vinto...)
Ciao,
Renzo

Inviato: 12/2/2007 13:07
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Citazione:

io ho una grandissima stima per Duchamp


Sì, lo hai subito dichiarato, ma la mia risposta si occupava del "dopo". Sai, anch'io ho una enorme stima di Henry Cartier-Bresson e questo non mi impedisce di provare crescente pena per le legioni di fotografi, "amatori" italiani soprattutto, che continuano ad allineare le loro menti al cuore e l'occhio...

Citazione:

la sua vita e' stata una partita a scacchi


Per certi aspetti sono d'accordo. Il problema è che non si è trattato di scacchi, ma di arte. Ora che l'arte retinica è sotto scacco matto, che si fa?


Inviato: 12/2/2007 15:33
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Da studente di filosofia quale sono, risponderei, hegelianamente, che l'arte è morta. E con "morta", però, non vorrei intendere che non sia più possibile fare arte, quanto piuttosto che non sia più possibile farla come si intende tradizionalmente.
Il '900 ha visto scomparire l'arte visiva tradizionale, la forma romanzo, la forma teatro, la forma poetica.
Questo non vuol dire che non sia più possibile fare arte, ma solo che l'arte visiva, il romanzo, il teatro, la poesia si sono fatti "altro" da quello che la tradizione pre-novecento aveva inteso.

Inviato: 12/2/2007 16:11
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Da quando la fotografia hanno cominciato a farla gli universitari tutto si è fatto dannatamente complicato!

Scherzi a parte, a volte su questo forum ho l'impressione di confrontarmi con studenti/studiosi del fenomeno "fotografia" invece che con gente che le fotografie le fa.

Quindi leninisticamene ti chiedo: tu che risposta fotografica dai all'altro che la fotografia è diventata dopo Duchamp? Cioè che foto fai?

Inviato: 12/2/2007 18:45
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Citazione:

borful ha scritto:

Per certi aspetti sono d'accordo. Il problema è che non si è trattato di scacchi, ma di arte. Ora che l'arte retinica è sotto scacco matto, che si fa?



Il fatto e' che secondo me lo scacco matto lo hanno ricevuto i critici del suo tempo, l'arte retinica continua a vivere...
Lo hanno deriso per l'opera che lui sentiva come la piu' valida e la piu' innovativa, il "nudo che di donna che scende le scale" e con un colpo di genio li ha obbligati ad adorare un vespasiano....ed un'opera, il "vetro" in cui si scervellano ancora. E chissa' come se la ride nell'aldila' dopo aver visto i suoi amici costretti a far sverniciare una sua "porta"...
Ciao,
Renzo

Inviato: 12/2/2007 18:54
.........

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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?

Iscritto il:
28/10/2006 14:37
Messaggi: 466
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Premetto che non sono nè un critico nè uno storico dell'arte, e che mi ritengo piuttosto ignorante sul tema.

La risposta alla domanda per come è stata posta è che ritengo che oggi Duchamp sia ampiamente istituzionalizzato e che sia alla base della concettualizzazione esasperata dell'arte contemporanea, almeno nella sua parte maggiore. C'è una certa parte della critica che più o meno è dello stesso avviso.

Se il rifiuto dell'arte retinica aveva una sua ragione storica nel periodo delle avanguardie, oggi al contrario lo sforzo va fatto, secondo me, per un ritorno a un'arte della percezione; va in questa direzione una gran parte della tematica contemporanea sul corpo.

Duchamp negli anni '20 liberava energie; adesso, sempre a mio personale e modestissimo avviso, Duchamp sta bloccando l'arte in una spirale senza uscita di concettualizzazione-trasgressione.

Non propongo alcun ritorno di stampo conservatore, ma un superamento delle esperienze legate a movimenti ampiamente storicizzati ed istituzionalizzati come quelli che hanno la propria radice in Duchamp, per quanto ancora apparentemente vitali.

Arriva sempre un momento in cui i maestri vanno visti con la giusta distanza.


Inviato: 12/2/2007 19:19
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Mi sembra che tu stia trovando una quadra interessante.

Il ritorno all'arte della percezione, penso sia possibile anche per via di una "sconfitta tecnologica" subita da Duchamp. La telematica ha riportato in primo piano il senso della vista e quindi anche il "retinico" che Marcel aborriva. Di quella lezione tuttavia si puà senz'altro recuperare il concetto di "ready-made" applicato alla fotografia e l'idea che si possano fotografare concetti invece che cose, o meglio per tramite delle cose.
Quindi, forse, si puà pensare alla percezione slegandola dalla forma fine a se stessa, cioè all'estetica delle forme, che pareva, sino a Duchamp, l'unica via percorribile. Che dici? Stiamo uscendo dallo scacco?


Fulvio

Inviato: 12/2/2007 21:29
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
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19/9/2006 14:17
Da rho - milano
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Sono, per certi versi d'accordo con quanto dice palomar.
Se Duchamp fosse vivo oggi, sarebbe forse il primo degli 'Anti-duchampiani', il primo dei 'NON dada'.
Forse però la vera crisi dell'arte contemporanea è da ricercarsi nella eccessiva attenzione al dio denaro, piuttosto che ad una eccessiva concettualizzazione-trasgressione.
Comunque, per non entrare in pericolosi gineprai, mi pare di vedere che gli artisti attualmente più interessanti (in ambito fotografico per lo meno), parlo cioè dei soliti grandi nomi che vengono citati qui sul forum, sono quelli che associano una buona dose di trasgressione/concettualizzazione ad elevati criteri formali di esecuzione.
Quindi l'arte contemporanea va verso opere d'arte che prevedono "SIA concetto SIA forma" e non più solo "O concetto O forma".

Inviato: 12/2/2007 21:42
http://www.carlocorradi.it
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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Sto leggendo diversi 3ad piazzati qua e la e, Ghirri, d'accordo, Duchamp, d'accordo, hanno pesato, pesano con le cose che hanno fatto, per alcuni forse sono anche dei fardelli, per altri dei riferimenti.
Leggo Palomar come un invito a guardare oltre. Anche la Modotti nel 31 si "stufa" del suo caro Weston e gli chiede pure di piazzare la sua Graflex, ormai inutile. Insomma ci guardiamo indietro e vediamo santuari, ci guardiamo nel presente e vediamo artisti che non ci convincono più come un tempo, in fondo vincolati, coattati, da forme, si da forme e strutture che inevitabilmente definiscono e nel tempo ingabbiano. Ma dove state/stiamo andando ?
Lo chiedo perchè di parlare del passato mi ruga un po, dopo un po. E lo chiedo sinceramente.
E' chiaro che mi guardo indietro, il lavoro di Floriano di presentazione dei maestri é più che prezioso perchè frutto del suo sguardo, che va oltre la fotografia, e per questo mi serve anche oggi, ma vorrei capire il presente e forse dare un occhiata a domani.
Non mi tiro indietro, ma qualcuno, se d'accordo, dia un la, oggi mi viene più facile così.
bs
marco

Inviato: 12/2/2007 23:08
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4734
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Citazione:

samuel ha scritto:
..........vorrei capire il presente e forse dare un occhiata a domani.......


Ottimo, ma abbastanza difficile senza conoscere (e dico conoscere, non fossilizzarsi) "anche" il passato.....

Marco

Inviato: 12/2/2007 23:15
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Duane Michals


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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?

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8/10/2006 17:44
Da Torino
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d'accordo Marco, ma desidererei capire il presente e dare un occhiata al domani...

Per questo dico anche che il lavoro sul passato é prezioso, ma a volte credo che per calarsi nel presente ci sia bisogno del presente.
Quando Marra parla di Ghirri (e si sa quanto ami Marra...) parla ad un certo punto della complessità  e della stratificazione come elementi che consentono di cogliere il presente, lo diceva Ghirri. Ad esempio per me (oddio, per qualcun'altro prima di me...) c'è anche la trasparenza, (le architetture) il corpo (i corpi diversi di una città ) come altri elementi chiave del presente, ci sono gli oggetti, l'intersoggettività ... Ma sono solo alcune delle chiavi del presente e non é nemmeno detto che siano gli snodi da cogliere.
A me interessa una fotografia che punti a questo.
bs
marco

Inviato: 12/2/2007 23:32
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Un mio progetto fotografico, che consta di due soli scatti, è dedicato implicitamente all'opera di Duchamp e al ready-made di sua "scoperta". Se ho tempo ve lo posto..

Inviato: 13/2/2007 8:47
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Ohibà!
Qui, nel forum intendo, sto leggendo proprio quello che tu Samuel/Marco desideri leggere.

Occuparsi di Duchamp o Ghirri, per esempio, è proprio occuparsi della fotografia che farà oggi e vorrà fare domani.
Io non mi sento caduto dal pero nel nulla siderale. Gente nata prima di me ha dato sue soluzioni anche ad alcuni dei problemi che io sto cercando di risolvere adesso. Saperlo, prendersi ciò che è mio in quello che hanno fatto loro, è utilissimo. Abbrevia i tempi e risparmia i vicoli ciechi (che per un fotografo...)

Certo ci sono problemi nuovi, almeno nel loro modo di declinarsi oggi, per i quali si viaggia "senza rete", ma con la conoscenza del passato si affrontano decisamente meglio. O no?

Fulvio

Inviato: 13/2/2007 9:00
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Di Duchamp penso tutto il bene possibile: come di una figura tra quelle che hanno irreversibilmente cambiato il modo di fare e di fruire l'arte. Certo non bisogna farne un feticcio. Tra l'altro le sue opere, da manipolare e toccare, non si prestano bene a essere messe su un piedistallo sotto vetro.

Inviato: 13/2/2007 10:14
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Caro Renzo, cari amici,
non ditemi che ammazzo il Forum con questo mio intervento, ma...
Qualche tempo fa ho letto un libro intitolato "Le macchine celibi", a cura di Harald Szeemann, Electa, Milano, 1989. Questo volume è una raccolta di studi di vari autori, ma uno sopratutto parla del "Grande vetro", Arturo Schwarz (p.166-189), che nel preliminare espone: Il luogo di nascita della macchina celibe sarebbe dunque il laboratorio, l'officina del celibe-alchimista? E' il celibe Marcel Duchamp (che si è appropriato dell'anima nella sua apsiche e vi si è adattato - realizzando così il sogno secolare dell'androginia alchimistica,...) che ha delineato con precisione inquietante i lineamenti di una macchina celibe alchimistica. Egli svela la bellezza complessa della sua forma e la "gratuità  sterile" del suo funzionamento.
Duchamp androgino (Rose Sèlavy) alchimista, costruisce la sua "Macinatrice di cioccolato", una macinatrice che "...è la rappresentazione allegorica del piacere solitario del celibe."
Mi pare che la cosa si complichi, ma una osservazione va fatta: la fonte delle elucubrazioni di Duchamp appartengono alla cultura alchimististica e segreta che ha percorso, dalla metà  del XV secolo, la cultura occidentale, ma che trae origine dall'antichità  precristiana. Cultura conosciuta da altri artisti, scienziati, scrittori e poeti: "La sua solitudine è la meccanica erotica; la sua stanchezza, la sua dinamica amorosa" A. Rimbaud, H (Les Illuminations, in Oeuvres completes, 1886).
Penso che per affrontare Duchamp ci voglia qualche approfondimento sul suo mondo e la sua cultura.
Candidus / Floriano

Inviato: 13/2/2007 11:50
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Re: Che ne pensate di M. Duchamp?
Utente non più registrato
Assassino!

In attesa di avere sufficiente documentazione per discutere le interpretazioni dei significati delle opere di Marcel, discussione che temo sarà  rinviata alle calende greche, e per evitare che il silenzio diventi l'unica risposta coerente possibile, provo a rianimare il cadavere del thread rilanciando l'unico aspetto che riengo essenziale alla discussione: lo spostamento del concetto di arte verso il fotografico come conseguenza storica delle opere duchampiane.

In altre parole, oggi una fotografia puà esistere come oggetto d'arte non perché sia bellissima, stampata con il sistema zonale e rigorosissima cura artigianale, nel rispetto erudito della tradizione Fine-Art, ma perché fa riferimento ad un'idea e la descrive prelevando ciò che serve dal continuum spazio-temporale.

Questa eredità  duchampiana è oggi imperante. Basta leggere un numero qualsiasi di Around Photography. Il ritorno alla pura tradizione non scalfisce l'imperio. Più sopra si tentava una sintesi tra concetto e forma, forse è una strada praticabile.

Proviamo a rianimare il thread da qui?

Inviato: 13/2/2007 12:11
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