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Il Priorato Gerosolimitano di Venezia

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23/6/2022 9:20
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Nell'alto medioevo la fede spingeva moltissimi cristiani a recarsi in pellegrinaggio nei luoghi che la devozione indicava particolarmente noti per le reliquie di santi, per miracoli e guarigioni, ecc. Lungo i percorsi per giungere a destinazione sorgevano ospizi organizzati da monaci per riceverli, assisterli e prestare soccorso agli infermi. Si recavano anche in Palestina a visitare i luoghi della vita di Gesù. In particolare Eginardo, biografo dell'imperatore Carlo Magno, dice che lo stesso avesse prescritto che nei monasteri vi fossero degli ospizi dedicati allo scopo. Infatti un monaco francese, Bernardo il Saggio, descrivendo l'itinerario per Gerusalemme compiuto nel 970 con altri due monaci, dice che lì si trovava un ospizio:

Bernardo:

...Et recepti sumus in hospitale gloriosissimi imperatoris Karoli in quo suscipiuntur omnes qui causa devotionis illum adeunt locum, lingua loquentes romana cui adjacet ecclesia in honore sancte Marie, nobilissimam habens bibliothecam studio predicti imperatoris, cum XII mansionibus, agris , vineis et orto in valle Josaphat…Traduco con il modesto latino che ricordo:

...E venimmo accolti nell' ospizio del (istituito dal) gloriosissimo imperatore Carlo (Magno) dove si parla la lingua latina (perchè in Palestina c'erano anche monasteri greco-ortodossi) in cui vengono accolti tutti coloro che per la loro fede si recano lì, a cui è vicina una chiesa dedicata a Santa Maria, ha (“che possiede” sarebbe la traduzione corretta ma sembrerebbe la chiesa) una notevolissima biblioteca da studio del (istituita dal) citato imperatore, con dodici ostelli, campi coltivati, vigne e orto nella valle di Giosafat (cioè a Gerusalemme tra il Monte del Tempio e quello degli Ulivi)...

In genere il pellegrino veniva rispettato dalle autorità musulmane arabe governanti in Palestina, le quali comprendevano che stava adempiendo ai dettami della sua fede. Non fu più così quando i turchi nel 1076 si sostituirono agli Arabi nella conquista dell'Asia Minore, i pellegrini cristiani si trovarono in mezzo a violenze e devastazioni da parte di popolazioni barbare turco-mongole.

Il concilio convocato in Francia a Clermont-Ferrand nel 1095 da papa Urbano II, sancì la necessità di liberare la Terrasanta dalla presenza turca, inizia l'epoca delle Crociate.

Con la prima crociata del 1096 venne conquistata Gerusalemme (1099) ma per i pellegrini che si recavano in Terrasanta (aumentati di numero dopo che in Europa si era sparsa la notizia della conquista) l'itinerario in quei luoghi rimaneva pericoloso perchè i presidi dei Crociati erano radi e isolati in quanto molti nobili cavalieri con le loro truppe, dopo aver partecipato alla conquista, se ne tornarono a casa mentre in vaste zone permaneva la presenza turca (che nei confronti dei cristiani era assai meno tollerante degli arabi). All'assistenza e ospitalità nei confronti dei pellegrini, si aggiungeva quindi il problema della loro protezione. Nel primo ventennio del XII secolo sono sorti in Terrasanta allo scopo, nuovi Ordini religiosi.

Un cavaliere francese, Ugo di Pains (forse imparentato con la famiglia materna di San Bernardo) arrivato in Palestina nel 1114, e constatata la citata necessità di difesa e protezione, costituì un primo nucleo di nove combattenti destinato ad accrescersi in breve tempo. Sia il Re cristiano di Gerusalemme, che il papato erano favorevoli al fatto che le comunità di assistenza fossero in grado di difendere e difendersi, queste si dettero statuti e regole di vita monacale fra cui quella di difendere i cristiani e i luoghi santi. Quella dell' Ordine dei Templari, fondata da Ugo di Pains, ad esempio, fu elaborata da San Bernardo (ne conosciamo i dettagli che per brevità non espongo qui) e approvata dal papa durante il concilio di Troyes, quella dell'Ordine di San Giovanni Gerosolimitano (dal nome latino di Gerusalemme Hierosolyma) fu approvata al concilio di Benevento. Si svilupparono e si diffusero anche in varie località europee e combatterono nel Mediterraneo contro i musulmani e nel Nord Europa contro le popolazioni pagane.
Le sedi nelle varie città si chiamavano "Priorati" (questo termine ricorre nel libro e nel film “Il Codice da Vinci” come “Priorato di Sion” che però è totalmente inventato anche se è una storia di indubbio fascino). Antichissime e importanti sedi sia dei Templari che del Priorato dei Cavalieri di San Giovanni c'erano anche a Venezia. Questa antichità deriva probabilmente dal fatto che armatori privati veneziani erano organizzati per il trasporto (ovviamente dietro pagamento perché era un business) dei pellegrini via mare (anche la prima crociata del 1096 partì da San Nicolò al Lido), e questi, provenienti da varie località dell'occidente, dovevano trovare ospitalità e assistenza (offerti gratuitamente dai frati ospitalieri) in attesa della partenza.
I Cavalieri Templari avevano a Venezia due sedi con relativo ospizio, una presso la chiesa di Santa Maria in Broglio (successivamente detta dell’Ascensione) e una che edificarono con una chiesa (dedicata a San Giovanni Battista) e un monastero nel 1187 in un’area della città detta Fossaputrida, avuta in dono dal vescovo di Ravenna.
Per le note vicende della persecuzione dei Templari da parte del re di Francia che costrinse anche il Papa ad abolire l’Ordine (Gli ordini religiosi cavallereschi erano sotto la sua diretta giurisdizione), nel 1311-12 Clemente V assegnò buona parte dei loro beni all’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni Gerosolimitano compresa a Venezia la sede di San Giovanni del Tempio.
Questa sede a Castello esiste ancora dov’era, come ancora esistono in quel luogo l'Ordine e i suoi Cavalieri che nel tempo ha cambiato la denominazione ed ora si occupa di cure , diagnosi ospedaliere e opere pie in tutto il mondo. Al suo interno è conservato l'importante antico archivio che ne testimonia la storia.
C’è anche un particolare inedito che ho rilevato nella mappa di Nicolò dal Cortivo del 1530: ad Alberoni, l’area su cui ora sorge la casa di riposo Stella Maris, era indicata come “Vigna di San Giovanni del Tempio”, quindi i Cavalieri Templari e i loro eredi Gerosolimitani, proprietari di quel luogo, hanno lasciato una traccia anche al Lido di Venezia in località Alberoni.

Nel 1500 Jacopo de Barbari pubblica tramite un editore tedesco la sua monumentale e preziosissima mappa di Venezia, preziosa perchè la data impressa (1500) è quella della pubblicazione ma deve aver impiegato degli anni per i rilievi topografici e la realizzazione, quindi oggi possiamo vedere la Venezia del XV secolo, prima dei molti cambiamenti intercorsi successivamente. Infatti nel particolare che pubblico si vede la sede dell'Ordine com'era praticamente dall'origine, anche con il suo orto, spazio tuttora esistente, e nei pressi non c'è la Scuola Dalmata edificata successivamente. Ho segnato con approssimazione l’area occupata e contrassegnato la chiesa di S. Giovanni del Tempio.
© Pino Alessi dicembre 2022

Allega:



jpg  De-Barbari-Priorato 2.jpg (344.60 KB)
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jpg  Vigna di San Giovanni.jpg (222.94 KB)
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Inviato: 10/12/2022 11:33
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