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Re: Sviluppo stand per T-Max 400 e TX400 con pellicola 35mm
Utente non più registrato
Curiosa questa discussione, e pure certi personaggi, qualcuno riprende una vecchia questione con tanto di test dettagliati, e poi dice che non ha tempo per rispondere. Anch'io (che evidentemente il tempo ce l'ho) ho fatto un paio di osservazioni di cui non sono stato degnato di risposta.
Pensavo che fosse arroganza e maleducazione ma adesso so che é solo mancanza di tempo!

Inviato: 11/7/2017 13:12
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Re: L' importanza dello spettrofotometro e considerazioni sulla Epson SC-P600
Utente non più registrato
Aggiorno questo post perchè sto facendo parecchie prove di stampa con una carta matt. Devo dire che finora non avevo mai preso in considerazione questo tipo di superficie perchè ero già appagato dalla Ilford Fibre Silk che mi ricorda molto le stampe chimiche che facevo con l'ingranditore e successivamente anche dalla Epson Premium Luster che mi ricorda le stampe che facevano i negozi di fotografo.

Avevo provato la Epson Heawy Weight in bianco e nero con curve gestite da QuadToneRip ma mi dava problemi di ondulazioni del foglio quando era bagnato dagli inchiostri, inoltre con i pigmenti Ultrachrome (non OEM) della 2100 che usavo avevo difficoltà con le curve ad avere un discreto contrasto senza perdere dettagli nelle sfumature di grigio chiaro. La situazione con il bianco e nero e questa carta con la SC-P600 è migliorata moltissimo però con il colore e i pigmenti non mi ha convinto.

Avevo provato la Bonjet duo matt di un test pack con la sc-p600 in bianco e nero e mi piaceva proprio. L'altro giorno ho voluto provare la Felix Schoeller matte 230 doppia faccia che vende Photoactivity, è stata una rivelazione! Ha la stessa superficie liscia della Bonjet, (anzi mi sembra proprio la stessa) con il driver ABW dell P600 ho delle stampe in bianco e nero veramente belle, un punto del nero con L (di Lab) sui 15,7 che credo sia nella media delle carte opache, e anche meglio e soprattutto una intonazione neutra.
Profilata col Colormunki mi dà dei colori e un aspetto globale che non mi fa rimpiangere i vecchi Ultrachrome K3 su carta semilucida, cioè i colori HD con questa carta hanno praticamente la stessa luminosità, non fiacchi come ci si aspetterebbe da una carta matte.
Ho impostato nel driver della stampante carta Archival matte però nello spessore invece di 2/10 mm ho messo 3/10 perchè la prima è sui 190 gr/m quadro mentre questa è più spessa. Ottima anche la prova della stampa fronte/retro, stessa superficie. Stampa veloce a 1400x1400 con un intervallo di 2/10 di sec fra una passata e l'altra.

Costo irrisorio, la A3 era terminata, ho preso la A2 50 fg per 36 € ivata, tagliata in due (ho una bella taglierina Dahle) mi dà 100 fg A3, in quattro 200 A4 per 36 €!!

Inviato: 8/7/2017 14:08
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Premio Marco Luchetta, amico e giornalista
Utente non più registrato
Colgo l'occasione della pubblicazione delle foto finaliste del concorso dedicato a Miran Hrovatin nell'ambito del premio Luchetta, per ricordare Marco Luchetta.

L'ho conosciuto (credo fosse il 1970-71) a Mestre perchè era compagno di scuola di amici miei e di lui ho il ricordo di un viso aperto, simpatico, ragazzo in gamba e intelligente che stava bene con tutti, uno che chiunque vorrebbe avere per amico e grazie alla sua presenza ho ancora il ricordo indelebile di una bellissima giornata a Jesolo che cito perchè è uno dei ricordi più belli che ho di lui e della mia gioventù.

Non ci siamo frequentati molto perchè poco dopo sia io che lui abbiamo cambiato città. E' diventato giornalista della Rai, e purtroppo l'ho rivisto ad un telegiornale del 1994, quando hanno dato la notizia che mentre faceva un servizio a Mostar durante la guerra di Bosnia è stato colpito da una granata assieme a due operatori.

QUI

Inviato: 7/7/2017 19:14
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Re: ADOX CMS 20
Utente non più registrato
.

Allega:



jpg  bundesdetail1.jpg (29.52 KB)
2594_595f362314e5c.jpg 375X111 px

Inviato: 7/7/2017 9:21
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Re: ADOX CMS 20
Utente non più registrato
Scusa Marco, ma non posso fare a meno di vedere questa foto come sarebbe con un diverso grado di contrasto. Ho notato che incorpora un profilo dot gain 20%. Così a monitor ha un aspetto sovraesposto e gli alberi sembrano di gesso. Sarebbe meglio assegnare un profilo gray gamma 2.2 e già vedi la differenza. Ho anche aggiustato un po' il contrasto magari sacrificando un pelino qualche ombra ma così ha una migliore profondità e gli alberi sono più veritieri con la luce sulle foglie, non che debba andarti bene così, ma giusto per vedere la differenza. Peccato che non sia più grande.








Allega:



jpg  bundes1.jpg (280.49 KB)
2594_595e6c7250512.jpg 799X531 px

Inviato: 6/7/2017 19:00
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Re: Calcinacci romani
Utente non più registrato
Se mi chiamavi a tenerti i flash, ne prendevi uno solo!

Inviato: 6/7/2017 12:18
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Re: Sviluppo stand per T-Max 400 e TX400 con pellicola 35mm
Utente non più registrato
Con tutto il rispetto per il tempo che hai dedicato alle prove, il cui risultato è per me chiarissimo; sinceramente, tu stamperesti una cosa simile?

Per me non ha senso usare magari una Leica con Summicron e poi avere roba così. Non è meglio avere 2 fotocamere con un 100 ISO e un 400, questo magari da tirare un po' in sviluppo? Non è un grande sforzo, impostato il tempo, girare al volo la ghiera dei diaframmi, magari attaccandoci dei riferimenti di scotch per sentire il valore anche senza guardare o viceversa, e avere dei negativi ottimi.

Il Rodinal 1:25 non va bene con nessuna delle 2. Con la TX400 perchè ha già di suo una grana importante, con la Tmax 400 perchè non è pellicola di cui enfatizzare la grana, caso mai c'è da enfatizzare proprio la sua caratteristica di avere una grana contenuta e morbida. Quindi già il riferimento di 1/60" di esposizione con dil 1+25 non è un gran riferimento, meglio sarebbe stato, volendolo proprio usare, la 1+50.

Volendo proprio andare sulla diluizione e tempo lunghetto senza agitazione, basta la 1:100 con un minimo di 5cc di concentrato e il giusto tempo (semi stand). Questo serve più che altro per avere un marcato effetto di "acutanza" che ai tempi dell'ingranditore dava una sensazione di magior nitidezza. Se fai la postproduzione in digitale, non serve perchè la sostituisci con la maschera di contrasto.

Morale della favola, lascia perdere, vai via con due fotocamere e due negativi diversi, sviluppa con il giusto sviluppo il 400 iso e non preoccuparti di un paio di stop in più o in meno di esposizione che tanto li copre benissimo, caso mai compensi un po' in stampa o postproduzione. Lavora con il 100 iso nelle condizioni di luce del suo range (con tempi da mano libera se serve) e sviluppa con i tempi giusti (prenditi la Fomapan 100 che costa poco ed è bella con il Rodinal 1+50).

Ti metto una foto fatta con una Agfa Isolette (e semplice tripletto), Ilford HP5 e sviluppata in semi stand. Poi dimmi se ti sembra la stessa cosa di questi negativi qui!

CLICCARE SULLA FOTO

Allega:



jpg  Isolette-B&W.jpg (489.75 KB)
2594_595d487860a3e.jpg 1200X1200 px

Inviato: 5/7/2017 22:13
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Re: Sviluppo stand per T-Max 400 e TX400 con pellicola 35mm
Utente non più registrato
Premetto che non c'è niente di personale, si valuta semplicemente l'aspetto tecnico.

Fanno tutte schifo!

Penso che si possono avere migliori risultati sviluppando con tempi normali per la sensibilità nominale; nel negativo gli scatti a 100 iso saranno un po' più scuri e quelli a 3200 un po' più chiari ma non peggiori di così (considerando anche la buona latitudine di posa di un 400 iso).

Gli sviluppi usati alle diluizioni corrette hanno in essere anche altri chimici che vengono aggiunti alla sostanza riducente (soprattutto per impedire la formazione di velatura e ritardanti)che hanno i loro motivi per esserci.

A diluizioni esagerate non fanno niente di meglio di quello che potrebbe fare una qualsiasi sostanza riducente (da ioni di argento ad argento metallico insolubile). Tanto vale metterci un po' di vitamina C (acido ascorbico).

Inviato: 4/7/2017 20:42
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Re: Canon: non capisco e non mi adeguo
Utente non più registrato
Citazione:

luciano ha scritto:
Le reazioni sulla nuova Canon:


QUI





Inviato: 2/7/2017 10:31
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Re: Consigli per carte inkjet pigmenti
Utente non più registrato
La tua stampante usa inchiostri Epson Durabrite che sono a pigmenti.

Ti metto il link della Pripa da cui l'ho acquistata direttamente in Germania, (ho anche parlato in tedesco maccheronico perchè per la spedizione da loro ci voleva anche il n. di telefono). Prova a mandare una email; comunque in calce, in piccolo, dicono di consultare il manuale della stampante forse per questo problema. Non so se su altri modelli di carta, grammature e i tuoi inchiostri sia lo stesso.
La superficie restava bagnata, con sbavature e colori molto approssimativi, segno che è per colori dye che si assorbono nel coating. Dovrei provare diminuendo la quantità di inchiostro e aumentando il tempo di pausa fra una passata e l'altra ma non voglio rischiare di far seccare l'inchiostro negli ugelli della P600 nuova.

Ho visto che la Pripa la vende anche Amazon Italia.

Avevo preso questa dopo una lunghissima ricerca di una carta doppia facciata per fare delle prove di fotolibro con una grammatura bassa per problemi di rilegatura successiva.

Questa è quella che preso.
QUI




Inviato: 2/7/2017 10:24
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Re: sviluppo stand
Utente non più registrato
Ogni tanto rispunta, in effetti, la presunta magia della stand. Personalmente sono sempre stato del parere che il negativo va esposto e sviluppato con i giusti tempi e diluizioni se si vogliono avere una grana contenuta e una gamma tonale ottima. Le prove vanno fatte per vedere quali sono i giusti tempi e diluizioni per le proprie esigenze, a prescindere dai buguiardini, ad esempio io ho trovato che il Rodinal con la Fomapan 100 richiede 7'30" a 19 Gradi con diluizione 1+50 (che è la morte sua), a prescindere dalle indicazioni della ditta. Trovata la pellicola che mi piace e i giusti tempo e diluizione, non mi sono più mosso, e ho dei bianco e neri bellissimi. Tra l'altro bisogna tenere anche in considerazione lo scanner, il mio ad esempio, gradisce negativi più leggeri che densi.

La stand lo usavano i negozi di fotografo 50 anni fa quando non è che mettevano a sviluppare ogni pellicola dei singoli clienti a parte. Buttavano tutto assieme nella sviluppatrice; stand e via, almeno per le pellicole con sensibilità similari.

Comunque per il Rodinal non bisogna scendere sotto i 5cc di concentrato per rullino, altrimenti viene esaurito prima dello sviluppo completo. Una diluizione 1+100 va bene ad esempio per una tank da 500 (o più) in cui posso avere proprio il minimo dei 5cc +500.

Inviato: 29/6/2017 13:48
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Re: cercasi obiettivo con elevato potere risolvente low-price
Utente non più registrato
Ciao T-patte, non potresti postare un paio di foto fatte con l'Aero Ektar, di cui ho sempre letto che ha una definizione altissima per l'epoca. Mi piacerebbe vedere come rende in generale oltre a questa. Magari un po' grandine, tipo 1400 pixel sul lato lungo.
Ho visto un po' di foto su Flikr ma sono quasi tutte con una profondità di campo ridottissima, uno sfocato orribile e la resa in termini di definizione quasi da Bencini Comet II.

O non lo sanno usare oppure mi viene il dubbio che fosse ottimizzato per riprese aeree e quindi per lavorare settato per la distanza all'infinito.

Inviato: 28/6/2017 11:16
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Re: Consigli per carte inkjet pigmenti
Utente non più registrato
Citazione:

Come prezzo è esattamente ciò che cercavo, credo che la proverò...
Grazie per l'offerta-regalo, ma anch'io devo stampare a pigmenti..., e a breve non devo neppure venire a Venezia


Attenzione Orso, non mi sono spiegato bene, l'ho provata con i pigmenti, non va bene assolutamente, è con i dye che non l'ho provata. Pensavo che la stampante multifunzione a cui ti riferisci fosse a dye.

Riguardo al nero photo sicuramente hai dei neri più slavati sulla matte, e già su una carta matte col nero matte (MK)io ho un parametro L dei valori Lab sul 16 quando con carte non matte e inchiostro Nero Photo (PK) puoi arrivare anche a 1,5.

Inviato: 26/6/2017 7:55
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Re: Consiglio stampante
Utente non più registrato
Citazione:

archifoto ha scritto:
Pino sono certo che gli strumenti aiutano altrimenti saremmo ancora nelle caverne ma come lo fai il colore?
Se non è il tuo occhio a decidere che temperatura e quanto giallo rosso o blu mettere, come fai? a chi ti affidi a chi fai decidere? forse mi sfugge qualcosa ma chiedo perchè nel momento in cui ottengo il colore che voglio a monitor e poi in stampa, cosa si può fare di meglio? Non ho uno spettrofotometro ma chi decide cosa va bene per una stampa se non il tuo occhio?( beninteso un occhio allenato al colore perchè io all'inizio in camera oscura non riuscivo a distinguere il tono giallo dal blu) Dove potrei migliorare? grazie ciao oscar


L'esempio più semplice che posso darti è che potresti usare ad esempio carte Epson con stampante Epson e le sue impostazioni nel driver di stampa oppure, nel programma di elaborazione grafica, usare i profili ICC forniti da Epson per le varie carte. Facendo magari qualche provino, alla fine esce qualcosa di accettabile.

Però se usi una carta completamente diversa, che magari ha un tono un po' giallino, che ad esempio, se si usano i dye, ha un assorbimento diverso, ecc. ecc. hai voglia a beccare le giuste impostazioni nelle combinazioni RGB correggendo qua e la.
Al massimo puoi arrivare a qualcosa che assomiglia un po' a quello che vuoi, ma è difficile poter avere colori freschi e puliti, le corrette sfumature, il giusto nero, ecc. E' per questo che parlavo di un confronto fra stampa empirica e stampa calibrata. Ma anche volendo usare i profili generici, le condizioni possono cambiare al cambio degli inchiostri, del lotto di carta, delle condizioni della testina di stampa ecc.

La differenza sta proprio nella pulizia del colore non inquinato da dominanti che la profilazione, se ben fatta, può dare, cosa che empiricamente è assai difficile, se non impossibile, ottenere miscelando RGB ad occhio.

Inviato: 22/6/2017 18:44
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Re: Consigli per carte inkjet pigmenti
Utente non più registrato
Per la soluzione B prova a sentire Photoactivity, hanno la Felix Shoeller Glacier (300 gr/m2) che è di qualità onestissima e viene 22€ ivata 40 fogli A4, ha una superfice ne lucida ne opaca. Prova a sentirli anche per la soluzione A perchè sono molto competenti (se non rispondono devi provare di pomeriggio).

In alternativa, per la soluzione B, mesi fa ho preso in Germania 3 confezioni da 40 fogli A4 di carta duble face marchiata Pripa perchè dovevo fare delle prove di fotolibro, 155 gr lucida. Purtroppo è solo per inchiostri dye e non so cosa farmene. Se passi per Venezia te la regalo (due conf. perchè una l'ho già data via).

Caso mai la trovi anche qui a 12€ 100 fogli A4 in versione 230gr/m2; non posso dire come sia perchè, come dicevo, non ho potuto provarla.

QUI

Inviato: 22/6/2017 9:57
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Re: Consiglio stampante
Utente non più registrato
Fortuna che stampi ad occhio, così non ti sei accorto che ho scritto profili ICM invece che ICC

Inviato: 21/6/2017 16:39
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Re: Consiglio stampante
Utente non più registrato
Può anche essere che faccio un salto se vado a trovare mia figlia che ha uno studio a Ferrara, non per darti suggerimenti, ma perchè offri da bere.
Però non voglio imbarcarmi in una polemica, e con te non sarebbe la prima volta.

Anch'io faccio il fotografo, anche se non di mestiere, ma fare il fotografo e fare lo stampatore sono cose diverse, anche se a volte c'è chi conciglia le due cose.
Se per te è superflua la catena che parte da un monitor RGB, colorimetro, spettrofotometro, color checker, profili ICM ecc. ecc. e relativa esperienza d'uso, beato te che hai un occhio cibernetico, io non ce l'ho.

Inviato: 21/6/2017 13:27
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Re: Consiglio stampante
Utente non più registrato
Citazione:

Pino non discuto che si possa sempre migliorare, anche il meglio, ma le stampe che faccio oggi non mi fanno rimpiangere quelle che facevo anni fa da un maestro stampatore col negativo a colore. questo ora mi basta fino al formato A3+


Oscar, non voglio mettere in dubbio che le stampe che fai vadano bene a te, anche perchè non le ho viste; il mio è un discorso generico perchè quando scrivo tengo presente che quello che è scritto non viene letto soltanto da me e il mio interlocutore.

Anzi, come si legge, ho precisato che quelle che a me sembravano buone stampe (e non sono nato ieri), rifatte oggi dopo che ho imparato "qualcosa", e che ho acquisito strumenti che non avevo, sono ben diverse anche se sicuramente non ancora ottimali. Come c'è differenza fra una foto portata a stampare come sta nel negozietto e data invece a chi di mestiere stampa per mostre e musei. E' un dato di fatto che la stampa digitale a colori sia una faccenda molto, ma molto complessa.

Inviato: 21/6/2017 9:49
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Re: Consiglio stampante
Utente non più registrato
Citazione:

FranzX ha scritto:
Sapete, in camera oscura è questione di sensibilità, interpretazione, artigianalità e via così. La stampa inkjet è una faccenda di tarature, precisione, meccanica ecc... Ecco perché non mi appassiono alla stampa autodafé inkjet (o gicleé, che fa più fine art).

Più seguo i post di effeunoequattro sull'inkjet - che reputo comunque interessantissimi - più mi allontano dall'idea di comprare una stampante.

Dovrei sapere troppe cose tecniche o tecnologiche, e questo mi allontanerebbe dall'essenza della mia fotografia, che è il contenuto.

Grazie a tutti voi per evitarmi anche questo fardello.

"Vi amo, voi tutti che siete in questo bar"
(Nanni Moretti, "La messa è finita")


Verissimo Franz, soprattutto per il colore, per il bianco e nero un po' meno. Nel colore le tecniche e tecnologie necessarie, con relativa competenza sono tante e tali che ci si può dedicare seriamente solo chi ha molto tempo a disposizione per studiare e seguire corsi specifici. In fondo a chi serve una stampa a colori per lavoro, anche se un service chiede una cifra consistente non sarà mai pari alle spese e tempo che una attrezzatura per una stampa a colori di livello professionale, richiede.

Attenzione Oscar, se posso dire, una stampa a colori fatta alla meglio, non sarà mai come una fatta a partire dalla profilazione della fotocamera, profilazione recente della carta e inchiostri, taratura del monitor, controllo cromatico nei livelli di luci e ombre del fotogramma ecc.

Magari guardandola da sola può sembrare ottima per l'adattamento che fa l'occhio, ma se la metti vicino a quell'altra quasi sicuramente vedi che sono due cose diverse. Il fatto è che se vuoi fare questa prova devi spendere una sessantina di euro per una stampa A3 (se va bene).

Ci si può arrivare anche a casa ma bisogna avere le attrezzature e l'esperienza. Me ne sto accorgendo adesso che qualcosa ho imparato ed un po' di attrezzi ce l'ho, col risultato che adesso so di dover ristampare almeno 200 fotografie che avevo giudicato buone.

Nel bianco e nero la faccenda è molto meno complicata, specie per chi ha già lavorato in camera oscura, ma di solito il bianco e nero ha minori applicazioni commerciali; più che altro artistiche direi.

Inviato: 20/6/2017 21:03
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Re: Video "Night Games"
Utente non più registrato
Interessante filmato.
La presenza delle persone dà una impressione di divertimento, svago, sorpresa, aspettative, vitalità, gioco, ecc. ; nelle tue fotografie, la totale loro assenza in luoghi addormentati che si risveglieranno fra poche ore, mette a nudo l'artifico del loro esistere.

Mondi di plastica e acciaio momentaneamente senza vita perchè a differenza della natura, il loro significato e ragion d'essere è soltanto la sinergia con le persone e con l'dea del divertimento. L' assenza momentanea li assopisce, prolungata li uccide.

In ciò (come tendi a precisare) non sono luoghi abbandonati.
Ricordo che anni fa avevi messo alcune immagini (o il link ad esse) di un luna park in Cina, in Fotoavventure. Mi piacevano, erano particolari anche perchè avvolte in una atmosfera giallastra da inquinamento atmosferico.

Per pura coincidenza ho trattato anch'io anni fa un tema analogo in una singola serie di scatti che si intitolava "La festa è finita", ma con intento completamente diverso. Il soggetto non erano le installazioni ma quel po' di malinconia che dava l'assenza della "festa".

Inviato: 14/6/2017 13:31
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