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Re: Fotografare in tranquillita'

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15/2/2012 0:13
Da Cesena
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Uff... potrei scrivere un libro, anzi penso che prima o poi lo farò!
Ho un inventario molto ampio di aneddoti e ormai se mentre fotografo non ricevo visita dalle forze dell'ordine, mi offendo!

"lei non può fotografare qui" è la più gettonata, poi c'è "è vietato fotografare la roba degli altri", "come si permette di fotografare casa mia", "ingegnere cosa farete qui" e la sua versione interessata "se cercate abusi edilizi qui non ce ne sono" etc.

Ci sono i curiosi, i nostalgici, i presenzialisti, i riservati...

Ne racconto qualcuna per farvi ridacchiare un po', premettendo che lavoro sempre in grande formato e in ambito urbano:

Il primo punto è per i fotografi, quelli che vengono lì a dirti che sei uno scemo perchè la loro Cakon D7053digitalturbodiesel è eccezionale e dovresti comprartela.
Uno mi disse che non avrei mai potuto fare belle foto con un obiettivo f5.6!
Aveva 2000€ di reflex al collo e poco o niente sopra al collo stesso. Il fenomeno però non manca mai.

partiamo dal leggero:

-fotografavo una metropolitana di superficie ed ero sotto il mantello da supereroe quando una vecchietta si materializza rapidamente nel vetro smerigliato, esibendo il biglietto della metropolitana stessa e precisando che lei era in regola con tutto...

-piazzo la 4x5" e inizio a studiare delle facciate di condomini, quando noto un vecchietto sul balcone che mi studia con insistenza, presagio di imminente arrivo dei Carabinieri, che dopo 10 minuti arrivano.
Mi parcheggiano davanti e di buon passo, senza nemmeno guardarmi, mi superano per andare nel parco che avevo alle spalle... tornano, e mi chiedono se avevo notato attività sospette: a quel punto il vecchietto indispettito si precipita in strada indicandomi "è lui è lui". I carabinieri si incazzano con lui e se ne vanno.

-scenario simile ma al tramonto, d'inverno in riviera: una macchina mi gira attorno in un paese deserto: presagio. Dopo 10 minuti, si sentono arrivare le sirene. Non essendoci presupposto di reato, i carabinieri mi dicono che non posso fotografare con quella macchina. Io facendo lo spiritoso chiedo se devo far richiesta in questura, e l'appuntato diffidente mi guardava in silenzio. Poi mi chiede se può passare davanti alla macchina e io scherzando gli dico di non preoccuparsi perchè è "scarica". Il maresciallo allora inizia a suggerirmi un'aggiornamento al digitale, perchè suo nipote ne ha una che fa foto bellissime ed è più comoda della mia (come dargli torto).
Poi mi chiede perchè in un algido pomeriggio d'inverno, io sto a beccarmi il vento gelido, quando non c'è nulla da fotografare. "Perchè non sta a casa sua e fa le fotografie alle belle ragazze?" e l'appuntato allora si manifesta dicendo al maresciallo "ma forse a questo non ci piacciono le bbelle ragazze"...

Giardini pubblici di non ricordo bene quale città... c'è il nostalgico: classico vecchietto magro e gobbo, che alle 10 di mattina esce con il cagnolino.
Mi viene vicino e rievoca i tempi dei fotografi erranti con le macchine uguali alla mia... nel frattempo il cane gira e gira, annoda il guinzaglio attorno a una zampa del cavalletto... il terrore si dipinge sul mio viso... il vecchietto si china per slegare il guinzaglio, il cane scappa, lui non riesce a rialzarsi... solleva il nostalgico e corri dietro al bastardello...

-Sempre ai giardini, mi sento tirare alla cintura mentre ero sotto al mantello da supereroe: un bambino alto un metro scarso mi fa notare che io fotografo con una macchina antica ma bella e che lui ci vuole guardare dentro. Lo avverto che si vede al rovescio e sapientino mi risponde: "certo, mica è un monitor!". Come premio, gli ho fatto fare click con lo scatto flessibile e gli ho fatto un ritratto in braccio al nonno.

più serio:

Ero appostato sul margine di una rotonda, ed il classico belloccio con smart decappotabile e musica a palla pensa bene di sedersi sulla portiera per fare "italia1"... perde il controllo della macchina e per un metro non mi investe. Coglioni si nasce, e questo ha un costo: l'officina ringrazia.

- Sicilia, bel mezzo del nulla. una fucilata e improvvisamente piovono foglie dall'albero che mi fa ombra: dopo 2 minuti, 2 pastori armati e 5 cani. Spiegargli cosa facevo e perchè è stata cosa lunga, poi siamo andati al bar assieme e sono tornato a casa ubriaco. Hanno voluto che li fotografassi con la jeep.

- Di nuovo fucile spinanato, questa volta in Umbria: un vecchietto, tutt'altro che gracile scende dalle scale con la doppietta confessando a gran voce che la tettoia dei trattori è abusiva, lui non condona nulla, non paga nulla se non le cartuccie per "tirare all'altezza del buco ...ecco" dei rompipalle del catasto. Di nuovo è servito molto tempo, ma il salame era ottimo e la giornata di lavoro è finita con tre ore d'anticipo.

Stessa storia in Valdobbiadene: un improvviso temporale estivo sorprende me e due colleghi, prontamente soccorsi da un alpino/pensionato/viticoltore. 4 bicchieri (da birra) imperativi ed imperiali di prosecco, e la giornata di lavoro è finita con 10 ore di anticipo. O forse no perchè ad esser sincero, non ricordo nulla.

Spero d'avervi fatto sorridere un po': nonostante poi siano spesso preoccupazioni e perdite di tempo, io non demordo e alla fine mi diverto pure, consapevole di non aver mai rischiato davvero. Ma sono protetto da un banco ottico, che per quanto vistoso, fa simpatia. Con una reflex, starei più in guardia.


Inviato: 15/1/2013 0:00
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Re: problema negativo 120

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Questa settimana avrò tempo di fare delle prove e ti farò senz'altro sapere. Sono contento di questo vassoio perchè nonostante il problema non fosse gravissimo con il 6x9 ed il 6x12, in 6x4,5 la curvatura della pellicola era un problema da tenere in considerazione e i vari stratagemmi come tenere la pellicola in pressa non erano sempre efficaci.

Grazie ancora e a presto!!

Alvise

Inviato: 17/12/2012 10:25
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Re: problema negativo 120

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Giodv, ho ricevuto anche io il portanegativi FH-869G ma non ho ancora avuto modo di fare delle prove. Tu come ti trovi?

Inviato: 8/12/2012 22:05
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Re: Camera-Scanner artigianale

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Farò delle prove con ottiche da ingrandimento.

Per il Nikon LS9000, sembrerà assurdo ma non ho mai scansionato dei 24x36. Ho molte scansioni da medioformato, dal 6x4,5 al 6x9, ma nulla in 35.
Che io sappia, questo scanner che nasce per il medioformato, da il meglio di se proprio con i 120, mentre ho letto più volte nei forum americani che per il 35mm il Nikon LS5000 fosse meglio.

Posso scansionare nei prossimi giorni una dia 35mm e metterla sul forum. è una prova che farò perché sono curioso anche io!

Comunque ero interessato ad usare il dia-riproduttore semplicemente per una questione di tempi: scansionare un 6x9 alla massima risoluzione richiede molto tempo: dal montaggio della pellicola sul vassoio all'impostazione di tutti i parametri di scansione... per provinare la Eos 5 potrebbe essere valida.

Nei prossimi giorni scansiono una dia e la pubblico.

Inviato: 16/10/2012 20:05
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Re: Camera-Scanner artigianale

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La cosa interessa anche me perché avrei a disposizione, sebbene sia inutilizzato da anni, un riproduttore-stativo IFF System 100, che in sostanza è una testa a colori, con luce diffusa, da ingranditore rovesciata.
Ha tre filtri dicroici con una lampada alogena da 150W che illuminano una finestra che supporta pellicole fino al 6x9 cm.
Su questo apparecchio potrei montare una Canon Eos5 Mk II e l'idea di sperimentare m'è venuta più volte.
Voi che ne pensate?

Inviato: 15/10/2012 22:08
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Re: problema negativo 120

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Ho un Coolscan 9000 (che usa gli stessi vassoi dell'8000) ed il problema l'ho di tanto in tanto anche io, non riesco a capirne l'origine. Resto in ascolto e continuo a far prove, dovessi finalmente trovare la soluzione ovviamente la divulgo.
Ho notato che questa "doppia banda" appare soprattutto sul lato lungo dei negativi 6x4,5 ovvero sul lato che non è trattenuto nel vassoio. in formati superiori, dal 6x7 al 6x9, nessun problema. Non ho sperimentato con il 6x6 ma non credo non ce ne sia bisogno.

Dico invece che i negativi sono assolutamente uniformi e privi del difetto perché sia tramite stampa analogica che tramite scansione con uno scanner piano, queste bande rossastre o non omogenee non appaiono affatto.

Inviato: 27/9/2012 23:24
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Re: Unstructured City

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Lo trovo un'esperimento interessante, che forse ha del pittorico più che del fotografico. Ma come dico sempre, quello che mi interessa è contenuto in quattro margini, come e perché, sono fatti dell'autore.

A gusto personale, avrei dato maggior riconoscibilità alla città in se e forse un attacco a terra più solido, ma sono fisime da architetto.

Nell'insieme, non so se volontario o meno, c'è un bell'interrogativo che appare sull'identità urbana, che bene o male è ciò che la fotografia da sempre indaga (altre fisime da architetto).

Non è strettamente pertinente, ma questo è il campo d'indagine di Giacomo Costa, il cui lavoro è per me molto interessante.


Se posso invece dare un'opinione sul decennale dibattito, ormai direi marcescente, che vede contrapposto analogico e digitale, sentenzio così:

da 50 anni, le macchine fotografiche sono strumenti che, con un minimo di ammaestramento, sanno usare anche le scimmie. Il digitale, che certamente dopo l'acquisto dell'apparecchio abbatte i costi, ha sdoganato a costo zero molte più scimmie di quante non ne esistessero in era analogica (ce n'erano comunque molte).
I formalismi reazionari credo che non facciano che peggiorare la situazione perché oggi, chi non è una scimmia, sente su di se il peso immenso di ricostruire un'identità immaginaria, di tracciare l'orizzonte del contemporaneo. L'ortodossia non esiste già più, forse è il caso di pensare e ripensare al ruolo dell'immagine: in questo scenario mutevole credo che strumenti e tecnicismi siano l'ultimo dei problemi.
La tragedia del photoshop è che inganna chi lo usa, facendogli credere che si possa mutare in interessante la natura di un immagine inutile, che è come illudersi che verniciando di rosso un vecchio tagliaerba si ottenga una Ferrari.
Se invece di un rimedio o un'espediente diviene uno strumento, mi sento di benedirlo.

Inviato: 27/6/2012 11:42
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Re: Guanti per usare macchina fotografica 35mm sul campo

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Io suggerisco Neoprene. Ne ho un paio da moto, che sarebbero in realtà dei sottostanti in quanto lo spessore del materiale è davvero minimo... questi che ho io sono della Tucano, ma ne ho visti da Decathlon che costano un terzo dei miei 10 € contro circa 40) e sono assolutamente simili.
Non sono caldi e non sono freddi, ma isolanti. Forse d'inverno però sono meglio. In alternativa, quelli da elettricisti che io uso spesso in officina (meccanica)... sono gli unici con cui riesco a maneggiare bene pezzi piccoli.

Inviato: 12/5/2012 0:45
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Re: Mamiya 645

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Ti dico la mia: ho avuto varie medioformato ed adesso, per un esigenza improvvisa, ho preso una Mamiya 645, nella sua ultima versione a fuoco manuale, ovvero la 645 Pro Tl.
è un'ottima macchina, che ho scelto per l'ottimo compromesso tra dimensione del negativo e maneggevolezza, perché è piccola e leggera (per non sembrare matto, chiarisco che uso prevalentemente il 4x5" con riduzioni, a volte a 6x12 e 6x9, comunque grande formato).

La 645 1000s l'ho usata ed è una macchina robusta, solida ma "vecchia" come impostazione: l'ergonomia è quella del cubo Hasselblad, con o svantaggio che il formato è rettangolare e pertanto la macchina si deve girare per fare il verticale.
Le successive 645 super, Pro e Pro TL hanno un ergonomia superiore ed oggi, con le digirelfex ingigantite, sembrano quasi maneggevoli, ed in effetti lo sono.
Le ottiche sono molto buone (io ne ho tre, di cui due dell'ultima serie, quelle siglate N) e la disponibilità sul mercato dell'usato è sterminata.
La Pentax 645 non la conosco, ma non mi piace granché perché la considero un piccolo formato cresciuto più che un medio: magazzino e mirino fisso, non mi piacciono!

Posso invece parlare della Zenza Bronica E, che ho posseduto ed usato per quasi 10 anni e ad oggi, mi piace più della mia attuale Mamiya: la Zenza, specie la ETRSi, è una macchina molto completa (come le altre) che però sa di medioformato vero: pur essendo maneggevole come la 1000s e più piccola e maneggevole della Pro TL, è molto robusta, sa di metallo vero, è modulare, ha otturatori centrali e ultimamente è anche a buon mercato: anche lì un infinità di accessori e molte buone ottiche, le migliori senza dubbio quelle della serie PE. Ha però un mercato più ridotto della Mamiya e per un'uso rapido devi sapere che non ha lo specchio a ritorno istantaneo.
Un'altra opzione potrebbe essere la Pentax 67 o le Mamiya a telemetro, 6 o 7 a seconda del formato, che ho spesso visto usare a mano libera. Telemetro o Reflex poi sta a te.

Se prevedi un uso a mano libera, valuta bene l'ergonomia perché queste macchine pesano e sono grosse, quindi se lavori a cavalletto vanno benissimo anche la RZ67 o le field fino al banco 20x25, mentre se lavori a mano libera dev'essere impugnabile in modo solido e maneggevole. Valuta bene le varie possibilità e scegli con calma.

Inviato: 4/5/2012 22:47
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Re: ...da Olbia...

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Benvenuto e complimenti per la tua nuova macchina e per il mondo che scoprirai attraverso il pozzetto.
Personalmente credo che una volta che si inizia ad usare un formato maggiore rispetto a quello precedente, non si torni più indietro. Non è un problema banalmente risolvibile con la qualità, credo sia percettivo.

Non la faccio lunga perché dopo una giornata in camera oscura, il mio prossimo passo è andare a letto. Passo e chiudo!

Inviato: 22/3/2012 22:03
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Global Photography - Occupancy (mostra a Bologna)

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Per chi avesse modo, segnalo la mostra
Global Photography - Occupancy
proposta da Spazio Labò a Bologna.
L'inaugurazione sarà venerdì 23 marzo alle 18,30.

Gli autori in mostra sono:
Frank Breuer (D), Fréderic Delangle (F), Alexander Gronsky (RUS), Roderik Henderson (CHILE), Martina Hoogland Ivanow (SVE), Cuny Janssen (NL), Bas Princen (NL), Massimo Sordi (IT), Henk Wildschut (NL), Marco Zanta (IT).

Inviato: 19/3/2012 20:02
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Re: Reflex analogica 35mm

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Con 350€ oggi ti compri quello che vuoi, superprofessionali comprese. La F75 io non la ricordo nello specifico, ma ai tempi lavoravo con le Nikon e il top era la F5, seguita da F100, F90X. Io ti consiglierei proprio una di queste ultime due lasciando stare quelle più amatoriali, F80 compresa, perché le differenze qualitative tra fascia alta e media, allora più di oggi, erano abissali.
Altrimenti, potrebbe essere una validissima scelta anche quella di una macchina a fuoco manuale, a te l'imbarazzo della scelta tra FM2, FE2, FM2n, FM3A, FA, F2 o F3... tutte eccezionalissime!

In alternativa, in vista di una possibile apertura al digitale, ci sono le Canon Eos, in particolare la Eos1n ed Eos1v erano le ammiraglie, seguite da Eos3 ed Eos5... anche la Eos50 non era niente male!

Vedi te quello che trovi, in linea di massima le valutazioni sono bassissime e con la cifra che metti in preventivo puoi senz'altro trovare un'ottima macchina con un'ottimo 50mm.

Inviato: 18/3/2012 22:55
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Re: fotografia, informazione e finzione

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Concordo pienamente con FranzX. Io non ho mai fatto reportage ma guardo circa 500 foto al giorno, andando a rovistare nel web.
Lo scivolamento, direi di tutta la fotografia, va verso la spettacolarizzazione. Il motivo in se, non lo conosco ma un grande critico fotografico, un anno fa, mi disse che ci sono foto che urlano per farsi vedere, ed altre che se le guardi raccontano.
L'immediatezza che il mezzo fotografico da sempre consente, si sta contraendo sempre di più per ridursi a simbolo, immediatamente leggibile e il cui significato è noto e quindi confortante: Gaza è guerra, la modella è bella, le crete senesi hanno i cipressi e le architetture moderne hanno fughe prospettiche estreme (Danipen aiutami). Il risultato, è sempre ovvio.
Il rendere iconica una foto ha un senso anche economico, in quanto pochissime fotografie possono, singolarmente, fare una narrazione complessa. Per che questa sia, serve una serie più o meno estesa, che richiede del tempo per essere realizzata, costa alle riviste, annoia i naviganti del web etc... quindi si riduce a una o due foto, immediatamente riconoscibili perché banali.
Ecco dove andiamo: la colpa certamente è di chi gestisce le foto e di chi ne dovrebbe fruire, ma è soprattutto colpa di chi le produce.

Quando dobbiamo portare a casa la pagnotta, i fotografi si dividono in tre categorie:
- quelli che pensano alla pagnotta e fanno roba che serve a poco o nulla, ma piacciono a tutti e vendono bene perché pescano a piene mani nella banalità.
- quelli che hanno un idea ma sanno che questa non garantisce la pagnotta, fanno due "reportage", uno ovvio e l'altro personale e più evoluto, da conservare in archivio e tirar fuori al momento giusto
- i duri e puri, che fanno una buona comunicazione, complessa ed articolata, dimenticandosi l'ovvio. Fanno i fotografi per poco, perché il loro meraviglioso materiale non lo vuole nessuno e nella migliore delle ipotesi, finisce in un libro, spesso molto bello, troppo spesso autoprodotto.

Secondo me, il reportage ha un senso nel momento in cui riesce a veicolare informazioni complesse a molte persone; ed ecco che allora forse, bisognerebbe tendere a fare una fotografia "commerciabile" che abbia sempre più un profilo complesso...
Chiaramente, cani e praticoni, da questo giochetto sono esclusi: considerando che sono la stragrande maggioranza, credo che ci sia poco da sperare...

In ultimo, in merito all'argomento specifico, fotografare in scenari difficili, immagino sia difficile e rischioso. Ecco allora che si fa teatro, si allestisce una scena, e si cerca la verità nella finzione. Già Bob Capa questo lo sapeva: fare questo per me ha un senso assoluto se permette di costruire una foto complessa che l'azione non permette.
Se deve dare un risultato comunque banale, mi ricorda molto quei workshop di nudo dove due modelle su piedistallo, sono circondate per una giornata da decine di fotografi che montano uno sull'altro, per arrivare a fare tutti gli stessi banalissimi scatti.

Inviato: 11/3/2012 12:21
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Re: Ultraortodossi

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E io sono in opposizione a Gianluke: a me piacciono molto proprio la 2def e le ultime due. Trovo poco interessante solo la seconda, forse per il tema del mercato, ricorrente nei reportage e sinceramente, in questo lavoro mi pare aggiunga poco, è buona ma ha meno forza delle altre. In generale il reportage mi sembra molto interessante, anche per il tono grigio e poco squillante, peccato solo che queste immagini siano poche, ma d'altro canto è noto quanto sia difficile fotografare in generale... a maggior ragione soggetti e comunità conservatrici.

Complimenti!

Inviato: 9/3/2012 23:40
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Re: Consiglio Pellicola BN

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Ringrazio Osvi ed Hologon.... avete perfettamente ragione la fretta è una brutta bestia: non potendo fare prove estese ed affidabili, credo che mi affiderò alla già sperimentata FP4... dicendo che per questa volta l'affidabilità è il primo requisito. Poi dedicherò del tempo a provare un po' di pellicole e vedere con quale trovo il feeling giusto... della Acros ho sentito parlare molto bene e ne sono molto attratto, tanto che l'ho già messa in ordine e ne riceverò due scatole da 5 rulli 120 con i quali provare. Vi ringrazio tutti e continuerò a tormentarvi.

Grazie!

Inviato: 8/3/2012 23:09
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Re: Quale compatta di qualità, allo stato?

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Io possiedo una Samsung EX1, in altri mercati chiamata anche TL500. è la mia unica macchina digitale e l'ho presa come sostituta alla reflex, visto che poi uso il GF e il digitale lo considero "di servizio".

Per i pregi, elenco una costruzione robusta, un'ottica davvero grandangolare, una rapidità d'utilizzo in manuale molto più immediata delle reflex entry-level (tempi diaframmi su ghiere separate), buona resa ottica, autonomia sufficiente (250 scatti in raw...) ed un'eccellente monitor: orientabile e luminosissimo.

Difetti?
Congenito alla dimensione del sensore, è il rumore, evidente sopra i 640 iso, ma tra ottica luminosa e stabilizzatore ottico, alla fine è difficile andare oltre i 400.
Altra cosa, quella che mi disturba di più, è la distorsione a barilotto che affligge l'ottica alla focale minima: non è visibile, è vistosa.
Poi ha un'altro paio di difettucci veniali, ad esempio i diaframmi che non seguono la numerazione tradizionale, un uso in MF praticamente impossibile da usare, il ritardo allo scatto... che è minimo per una compatta, ma confrontata a una reflex è molto lenta.
Ed infine la focale massima, un po' corta rispetto alla concorrenza: a me non pesa perché non amo i tele, ma arriva ad un equivalente 70mm, che è pochino.
Prima di comprarla, ho valutato bene non solo sulla carta, la Canon G12, la Nikon P7000 e la Panasonic Lumix LX5: delle prime due mi piaceva il mirino galileiano: dopo averci guardato dentro, mi sono reso conto che era inservibile. Per la Lumix, l'ho ritenuta analoga e vicinissima alla Samusung, che in più offriva il monitor orientabile ed un prezz più basso. Non mi pento e la ricomprerei.
Sia chiaro che nonostante io ne faccia un uso da "taccuino", io credo che queste compatte di alto livello siano davvero concorrenti scomode per le reflex di bassa fascia, per intenderci quelle con zoom 18-55 in kit.

Inviato: 8/3/2012 23:02
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Re: Consiglio Pellicola BN

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Ho letto le caratteristiche della Rollei ATP e mi sembra una pellicola troppo delicata per un lavoro così. Nelle indicazioni, si raccomanda di non usarla con illuminazioni forti/solari, e quindi non la posso usare perché fotograferò in esterni e vado verso sud, quindi il sole ci sarà e già temo, picchierà.

La Retro o la RPX 100 invece come sono?

Danipen, tu hai usato pellicole Rollei?

Inviato: 3/3/2012 9:43
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Re: Consiglio Pellicola BN

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Vi ringrazio molto e resto in attesa di Hologon ed Osvi perché questo lavoro è molto importante e non mi posso permettere errori.

Ricapitolando, escludo le Efke perché se tendono a deformare il supporto, avrò problemi in fase di scansione, che è importante per me quanto la stampa.
Per la Agfa APX invece, ho visto che macodirect, presso il quale mi fornisco abitualmente, non ha il formato 120 e quindi anche questa esce di scena.

Per il rivelatore, sarei legato al rodinal perché è quello che ho in in laboratorio, ma se dovessi scegliere una pellicola poco compatibile con questo bagno, potrei in ogni caso acquistare del rivelatore a parte adatto alla pellicola che sceglierò.

La FP4 è una pellicola che ho usato, ormai molto tempo fa, in 135 e allora mi piaceva, come tutt'ora mi piace quando la uso (pochissimo) in 4x5".
Il mio problema è davvero che l'aspettativa che ho su questo prossimo lavoro è altissima e ho già le idee molto chiare sul risultato finale, che dev'essere tecnicamente sopraffino e molto "technical": cosa facilmente ottenibile se avessi potuto usare l'artiglieria pesante, ma purtroppo non è fattibile muoversi in quel contesto, con il carroarmato.

Inviato: 29/2/2012 18:03
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Consiglio Pellicola BN

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Vi chiederei consiglio in merito alla scelta della pellicola in bianconero.
Nonostante fotografi solo a pellicola, da molti anni faccio un uso sporadico del BN ed uso esclusivamente pellicole di grande formato, tra l'altro più per sperimentazione che per ottenere dei risultati.

Ora, per il lavoro che ho in progetto non potrò usare il grande formato per una questione di trasportablità e rapidità d'utilizzo: dovrò viaggiare in aereo e non ho la minima intenzione di affidare la mia preziosa attrezzatura 4x5" al personale aeroportuale ne alle stive degli aerei...
Inoltre, mi troverò a fotografare per pochi giorni e so già che dovrò produrre molto, in un tempo minore rispetto a quello che mi concedo abitualmente: il banco soffre il vento e la pioggia, impone tempi di scatto mediamente lunghi e rende molto poco agili nei movimenti rendendo il fotografo una facile preda per curiosi, disturbatori e ladri... problemi che ne rendono l'utilizzo, in questa occasione, difficoltosa: ripiego, anche se non è il termine giusto, su una reflex 6x4,5 cm che considero la mia eccellente compatta.

Qui sorge il problema: dovrò eseguire immagini molto nitide e dettagliate di architettura e paesaggio. Normalmente, uso in 4x5" la Ilford HP5 400 iso, che conosco abbastanza bene ed utilizzo con disinvoltura: per le dimensioni del negativo, la grana è ampiamente ripagata dai due stop guadagnati in esposizione. Tra l'altro, decido chassis per chassis la sensibilità nominale ed a volte "spingo" la pellicola a 200 o 160 iso.

Ma in 6x4,5 cm, ho paura della grana perché solitamente il mio prodotto finale sono stampe analogiche o inkjet di grande formato da file acquisito con un Nikon Coolscan 9000 (questo per le foto a colori, il bianconero lo stampo in camera oscura ma in questo caso lo dovrò comunque acquisire digitalmente).

Per lo sviluppo, sono legato all'uso dell'Agfa Rodinal in soluzione 1+50, ma limitatamente alla Ilford HP5 in formato 4x5".
So che altre pellicole, specie le t-grain, non amano il Rodinal.

Vi chiederei dunque consiglio per una pellicola 120 a grana fine che renda al meglio con questo rilevatore.

Per curiosità, vi chiederei come sono pellicole che una volta non esistevano, come le Efke e le Rollei, in particolare quelle a bassa sensibilità (25 e 50 iso), perché potrebbero essere un'opzione in quanto sarò comunque legato al mio indispensabile cavalletto.


Un sentito ringraziamento e scusatemi per la prolissaggine!

Inviato: 28/2/2012 17:55
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Un saluto a tutti

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Sarò breve! ho iniziato a fotografare come la maggior parte di noi, in giovane età e per passione: canonicamente, ho fatto poi l'assistente di studio, fotografando soprattutto still-life e riproduzioni, con qualche puntata nella fotografia industriale.
Mancato il mio maestro, ormai molti anni fa, ho, per caso o fortuna, trovato la mia strada nella fotografia sportiva lavorando con alcune riviste.
Oggi, dopo aver sutdiato architettura, mi dedico principalmente alla fotografia di paesaggio ed architettonica.

Due anni fa, il grande salto: in un momento di lucida follia, ho venduto tutto l'armamentario digitale Nikon che usavo per fotografare i rally, ed ho acquistato una fotocamera 4x5", per un ritorno totale alla pellicola (in verità mai completamente abbandonata).

Come taccuino, per altro ammirevole per i risultati che produce, possiedo una compatta digitale che ha sostituito senza rimpianti, le super reflex che mi ostinavo a portare in giro, e a differenza di queste, entra in tasca!

Ho scoperto questo forum perchè provengo dal partner Fotoavventure.it, dove in verità scrivo poco ma leggo molto!

Inviato: 15/2/2012 12:10
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