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Gamut, colori, inchiostri
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La R800 ha gocce da 1.5 picolitri.
La R2400 ha gocce da 3 picolitri.
Premesso che il motivo di questa differenza risiede nei K3 che incorporano il gloss optimizer (che intaserebbe la testina con ugelli da 1.5 picolitri: servono più grossi), vediamo che conseguenze ha.

Per riprodurre bene le sfumature molto leggere, e in particolare le transizioni verso le alteluci, la R2400 fa uso dei light cyan e light magenta (e all'occorrenza del light light black); la R800 non ne ha troppo bisogno, in quanto sopperisce con un dithering più fine grazie alle gocce da 1.5 picolitri.
In compenso ha solo 1 nero, e quindi ha qualche difficoltà  in più a dosare le tonalità  scure di colori; si aiuta allora con il Rosso e il Blu, colori carichi che aiutano a completare il gamut per luminosità  tra quarti di tono e tre quarti di tono, e a rendere stampe molto brillanti (per le quali la R800 è particolarmente adatta).

Comunque per sfruttare al meglio il gamut della R800, e far lavorare anche un pochino di più il Rosso e il Blu, conviene lavorare con uno spazio colore molto ampio sin dall'inizio; io consiglio il ProPhotoRGB, che ha Gamma = 2.2 (ormai uno standard) ed è talmente ampio da abbracciare tutte le pellicole, gli scanner e i sensori digitali; nonché tutte le stampanti. Per usarlo però occorre stare sempre a 16 bit per canale (altrimenti è talmente ampio che i colori si "sparpagliano" dando posterizzazione).
A questo punto, si stampa da Photoshop con "Stampa con Anteprima" e si fa gestire (solo) a Photoshop il Color Management ("Permetti a Photoshop di Gestire i Colori").
Si seleziona il giusto profilo stampante+carta per l'output, si usa intent Percettivo e si attiva la Compensazione del Punto di Nero, e si disattiva completamente il Color Management dai driver Epson.
Con carta di elevata qualità  (specie Epson Premium Glossy e Epson Premium Luster) la R800 darà  stampe con gamma colori molto estesa.

Una volta presa la mano, si puà provare a passare all'intent Colorimetrico Relativo e a disabilitare la Compensazione del Punto di Nero (che quando attivata, porta a volte strane modifiche della Gamma con il Colorimetrico Relativo): se non si hanno troppi colori fuori del gamut della stampante (altrimenti c'è il rischio di posterizzazione e/o clipping sulla stampa nei punti di massima saturazione), a quel punto le stampe dovrebbero essere veramente vivide...

Fer

Inviato: 17/11/2005 22:27
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Re: Impostazioni drivere Epson cata Matte......e BN
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questa volta la tonalita'e' verde! Su Carta lucida invece l'intonazione era calda, simile alla carta chimica, molto piacevole. Ci rinuncio. Anzi no, provo a cambiare qualche parametro...ci divento scemo.


Purtroppo la R800 deve usare (anche) gli inchiostri a colori per fare il bianco e nero: c'è quindi un limite alla neutralità  ottenibile (senza parlare del metamerismo cui sono soggette le foto BW così ottenute, dato che i pigmenti a colori cambiano proprietà  a seconda della luce incidente in modo diverso tra loro: quindi ciò che era neutro sotto il sole puà non esserlo sotto la lampada e viceversa... perché il bilanciamento non è più valido).


Fer

Inviato: 17/11/2005 22:06
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Re: Impostazioni drivere Epson cata Matte......e BN
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Photo RPM[/u], dico poi ai driver di non gestire il colore e poi penso ma non cera un opzione per impostare l'uso dei soli inchiostri neri? o sbaglio?


Sì, dovrebbe esserci una schermata chiamata "Advanced BW Photo" nel gruppo "Color Management" (non so cosa si siano inventati in italiano... ). Da lì metti "Color Toning" su "Fine Adjustments" e entri in "Settings".

Fer

Inviato: 17/11/2005 22:03
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Re: Qualche location a Roma
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Il 3/12 mattina a me va bene.

Fer

Inviato: 16/11/2005 23:14
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Re: Workflow digitale e file
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Il profilo customizzato risolve veramente tutti i problemi o come al solito....l'erba del vicino è sempre più alta?


Un match perfetto non ci sarà  mai perché lo schermo e la stampa sono troppo diversi; però un profilo custom fatto da gente capace con strumenti adeguati (es. Cathy usa uno spettrofotometro che sottopone a calibrazioni periodiche, ed ha molta esperienza nel tuning dei profili per Epson) è probabilmente il massimo che si possa chiedere alla propria ferraglia.
Naturalmente anche il monitor va calibrato... e non con Adobe Gamma.

Fer

Inviato: 16/11/2005 20:07
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Re: Qualche location a Roma
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L'ambiente principale, quello coi motori diesel, e' illuminato con luce naturale


FICHISSIMO!!!!

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Riguardo alle date, il WE del 17/12 non sono sicuro di poterci essere


Neanche io...

Fer

Inviato: 16/11/2005 20:04
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Re: Workflow digitale e file
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Citazione:

Galeno ha scritto:
Per un negativo BN conviene scandire a 8 o 16 bit?


A 16 bit grayscale, specialmente se (come ti consiglio) scandisci il negativo come se fosse una dia (senza far fare l'inversione al software di scansione): dovendo così lavorare parecchio di curve, livelli e magari contrasto locale, fa molto comodo avere 65000 livelli anziché 256.
Tanto in grayscale anche a 16 bit occupi comunque poco spazio.

Fer

Inviato: 16/11/2005 0:47
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Re: Workflow digitale e file
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Citazione:
Nel caso che nè con i profili e nè con i settaggi della stampante si riesca ad avvicinarci al colore voluto cosa si fà ? Costosi profili personalizzati?


Purtroppo sì.

Anzitutto però va detto che un monitor e una stampa sono dispositivi molto, molto diversi (che genio eh? ).
Uno emette luce, l'altra la riflette.
Uno costruisce lo spettro per sintesi additiva dai primari Rosso, Verde e Blu (è quindi più debole sui colori opposti che sono Ciano, Magenta e Giallo), l'altra per sintesi sottrattiva dai primari Ciano, Magenta, Giallo e Nero (ed è quindi quasi sempre molto forte su questi colori).
Uno ha un bianco di temperatura colore settabile a piacere in qualsiasi condizione ambientale, l'altra puà solo riflettere alla meglio la luce che gli arriva.
Già  solo queste pur banali considerazioni ci suggeriscono, purtroppo, che un vero match schermo-stampa è proprio impossibile.

A questo aggiungiamo che i monitor hanno una gamma riproducibile abbastanza "triangolare" (simile allo spazio colore sRGB) mentre le stampanti inkjet hanno una gamma riproducibile abbastanza "tondeggiante", che a tratti esce (anche di parecchio) dall'sRGB e a tratti invece rimane parecchio dentro. In particolare i monitor, rispetto alle stampe inkjet, sono deboli sui magenta, i rossi, gli aranci, i gialli. Colori, quando saturi, ancora più difficili, quindi, da matchare (e con questo ho vinto il premio per il paragrafo con più virgole del 2005... ).

Comunque si dovrebbe trovare il modo di arrivare abbastanza vicini; in particolare, a parte la gamma che non torna mai (quasi sempre le stampe sono più scure, c'è poco da fare), applicando correttamente tutti i profili (1 volta sola! Disattivare nei driver e attivare in Stampa con Anteprima...) e usando un rendering intent Percettivo, la stampa dovrebbe assomigliare decentemente al monitor.

Se proprio non ci assomiglia, e siamo assolutamente sicuri di aver usato i profili in modo corretto, allora purtroppo non rimangono che i profili custom.
Che sono costosi, ma non proibitivi: es. mi sembra che Cathy's Profiles faccia pagare $40 o $50 a profilo; e in fondo non ne servono poi tanti (un paio, o al massimo 3).
Si potrebbe, teoricamente e disponendo di un buono scanner piano e di un apposito software (ProfilePrism di www.ddisoftware.com è il più economico), tentare di farseli da soli; ma credimi, è MOLTO difficile.

Citazione:
Nel tuo post (molto comprensibile) scrivi che non si deve editare nello spazio profilo della stampante, ma non puà in casi limiti diventare un modo per avvicinarci a ciò che vedremo sulla stampa, prima della conversione di fotosciop?


Purtroppo no: il profilo della stampante non è pensato per essere usato in editing. Ha i grigi non neutri, un comportamento ai bordi del gamut inadatto all'editing, mappa male i colori "forti" del monitor e invece mappa bene quelli che il monitor non riesce a riprodurre... spesso inoltre ha una gamma che non è in accordo con quella del monitor... insomma fai più danni che altro.

Fer

Inviato: 16/11/2005 0:43
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Re: Qualche location a Roma
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Se riusciamo ad accordarci velocemente, provo anche a sentire per i permessi alla Montemartini.


Dovrebbe poter venire anche un mio collega con 4x5".

Ci chiedevamo che tipo di luce si trova alla centrale: tungsteno, fluorescente..?

Fer

Inviato: 15/11/2005 13:10
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Re: Giulio è nato!!
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CONGRATULATIOOOOOONNNNSSSSSSSSS !!!!!!!!!!!


Inviato: 15/11/2005 11:33
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Re: Workflow digitale e file
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Cerco di sintetizzare al max. come funziona il workflow in un ambiente color managed.

I profili di input (es. profilo ICC dello scanner) servono a correggere la risposta del dispositivo di input. Vengono in genere applicati, più o meno trasparentemente, dal software di scansione.
Il software di scansione, una volta applicati più o meno trasparentemente i profili di correzione di input, salva il file nello spazio-colore di lavoro specificato dall'utente (es: sRGB, AdobeRGB, ProPhotoRGB).
C'è una differenza fondamentale tra profili di correzione e spazi di lavoro. Sono entrambe file ICC, ma il primo serve per correggere difetti di riproduzione colore di un dispositivo (di input o di output; monitor compreso), e non è neutrale (tre valori uguali di R,G,B non corrispondono necessariamente a un grigio); il secondo invece serve a rappresentare un'immagine all'interno della gamma colori rappresentabile dalle combinazioni R,G,B secondo un compromesso tra efficienza (colori effettivamente visibili all'occhio umano su totale rappresentabile secondo questo spazio colore) e ampiezza del gamut.
Lo spazio-colore di lavoro è sempre neutrale, è indipendente dai dispositivi di input e di output, ed è adatto a lavorare in editing, a differenza dei profili di input o di output (mai editare un'immagine in un profilo di stampante o di scanner!).

La catena, quindi: il software di scannerizzazione (o di conversione RAW) applica il profilo di correzione ICC di input all'immagine acquisita dallo scanner o convertita da RAW; dopodiché effettua una conversione nello spazio-colore di lavoro specificato e salva l'immagine.
Photoshop apre l'immagine, e la propone per l'editing nello spazio-colore di lavoro specificato. Trasparentemente, applica il profilo di output del monitor per mostrare a video un'immagine il più possibile corretta (dalle discrepanze di colore del monitor).
Quando si stampa, Photoshop (se glielo dite) o i driver della stampante trasformano nuovamente l'immagine dallo spazio-colore di lavoro (es. AdobeRGB), applicando il profilo di correzione di output della stampante+carta+inchiostro, al fine di correggere i difetti di riproduzione della stampante (deviazioni, gamut limitato).

Tutte queste trasformazioni è bene avvengano a 16 bit/canale, in quanto vengono effettuare operazioni numeriche sui valori dei colori; e con solo 256 livelli per colore, c'è il rischio di errori di arrotondamento, che si tramutano in banding e/o granulosità  eccessiva dovuta a dithering.
La trasformazione è più incisiva in caso di intent Percettivo ("Perceptual"), in quanto questo metodo, quando il gamut del dispositivo di output è più ristretto del gamut dello spazio di lavoro (caso assai frequente nel caso di una stampante), scala tutti i colori dell'immagine per farla rientrare nel gamut della stampante...
Questo, per inciso, anche se l'immagine specifica in realtà  non sfora il gamut della stampante: al motore di Color Management interessa solo l'ampiezza del gamut degli spazi, non quella effettiva dell'immagine...

Spero di aver chiarito qualche dubbio, e di non averne creati altri invece!!!

Fer

Inviato: 15/11/2005 2:12
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Re: Workflow digitale e file
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Prendo la mia immagine a 16 bit, con photoshop>immagine>metodo>assegna profilo>le dà il profilo di stampa>porto a 8 bit>regolo dimensioni e USM ed invio alla stampa?
a presto, ric


Il profilo devi convertirlo in quello della stampante, non assegnarlo.
Es: hai scannerizzato con uscita ProPhotoRGB a 16 bit/canale.
Apri PS, fai tutte le tue regolazioni, poi fai Converti in Profilo, metti come destinazione il profilo della stampante, a questo punto passi a 8 bit, dai USM e stampi senza più applicare profili, né da PS né nei driver della stampante.

Fer

Inviato: 15/11/2005 1:56
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Re: Workflow digitale e file
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Bel punto. Ma secondo te come avviene la conversione da 16 (12!)


Nono, sono proprio 16.

Il tuo scanner magari ha i convertitori AD a 12 bit/canale (ma alcuni scanner li hanno a 16), ma una volta impostato il salvataggio es. in TIFF, sei a 8 o 16 bit/canale (TIFF non supporta 12 bit).
Se imposti 8, le ampiezze dei canali vengono scalate a 256 livelli secondo la curva di gamma specificata (non per troncamento e neppure per semplice scaling uniforme), se invece imposti 16, vengono amplificate a 65000 livelli sempre secondo la curva di gamma specificata. Se hai specificato un certo spazio colore di output, es. AdobeRGB, la curva di gamma è integrata nel profilo (in questo caso gamma = 2.2).

Fer

Inviato: 15/11/2005 1:52
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Re: Workflow digitale e file
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Io tengo più meno le versioni che usi tu fototopo, però tutto in JPEG2000 LossLess 48 bit (16 x canale R,G,B) che comprime meglio del TIFF ed è sempre lossless, tranne ovviamente le JPG 800 pixel per il web.
Lo spazio colore che uso per l'immagine originale (primo aggiustamento da scansione o prima conversione da RAW) è ProPhotoRGB.

Riguardo a mandare alla stampante file ad 8 bit/canale:

Attenzione perché mentre è vero che la stampante alla fine stampa da 8 bit/canale, la conversione nello spazio colore della stampante è un'operazione che puà portare qualche arrotondamento di troppo se si lavora ad 8 bit.
Allora una cosa è prima convertire (ancora a 16 bit) con Photoshop dallo spazio colore di lavoro al profilo della stampante, poi convertire ad 8 bit, e infine mandare in stampa senza ulteriori applicazioni di profili; un conto invece è convertire in 8 bit es. ancora stando in AdobeRGB e da lì stampare, lasciando a Photoshop o al driver della stampante la conversione nello spazio colore di output. Quest'ultima scelta non è infatti ottimale e puà portare, in certi casi, a qualche istanza di banding (posterizzazione) e/o dithering (che si traduce in stampe più "granose" del dovuto).
Questo è tanto più vero se lo spazio di lavoro è molto ampio e invece l'ICC della stampante descrive un gamut limitato, specie con intent Percettivo.

Fer

Inviato: 14/11/2005 18:50
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Re: grande formato: prima uscita
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galago ha scritto:
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Fer ha scritto:
...
ho un laboratorio vicino a casa che sviluppa (e bene!) le dia 120..



Molto bene a sapersi, che laboratorio e' ? I buoni laboratori sono una merce assai preziosa..


Si tratta di MichiFoto su Via Laurentina (che in realtà  è un punto di raccolta per PhotoSì, credo).
Prima c'era un laboratorio che mi piaceva ancora di più, un punto di raccolta era il fotografo su Via Prenestina all'altezza del robivecchi che aveva esposti gli aerei Fiat G91T ; adesso però mi pare che anche loro mandino le dia a PhotoSì. Che, mia impressione, lavora meglio sul 120 che non sul 35mm.

Fer

Inviato: 14/11/2005 18:41
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Re: Qualche location a Roma
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L'8 Dicembre per me è OK.

Fer

Inviato: 14/11/2005 18:37
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Re: grande formato: prima uscita
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Eheh, per me il rullo 120 è il massimo della vita
Ho il filmscanner a 4000dpi, sviluppo da solo il 120 BN e ho un laboratorio vicino a casa che sviluppa (e bene!) le dia 120 (ma non tratta il 4x5"), mi piace la compattezza e la leggerezza, e ho tutti obiettivi che coprono solo il 6x9 con un pochino di movimenti.

Fer

Inviato: 14/11/2005 12:32
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Re: grandangolo spinto per canon 20d
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Dunque, in giro si dice un gran bene del Tokina 12-24, che ha il vantaggio di essere più economico della concorrenza ed avere ottime prestazioni ottiche relativamente alla focale.

Io per conto mio ho ordinato un Sigma 15/2.8 fisheye full frame, in quanto ho visto che sul sensore 1.6x spesso non c'è neppure bisogno di defishare; il 15 è molto nitido, resistente ai riflessi, full frame e costa una cifra ancora fattibile.

Per inciso, se sei davvero interessato ad obiettivi buoni per la Kiev, io ho gli ZeissJena Flektogon 50/4 e Sonnar 180/2.8 entrambe nell'ultima versione versione MC (nera). Se ti interessa mandami un MP.

Fer

Inviato: 14/11/2005 12:30
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Re: grande formato: prima uscita
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musica ha scritto:
Ciao a tutti ecco le mie prime foto dalla shen !



Grande Stefano, GF1 e GF4 sono molto belle (peccato per il vistoso riflesso sulla parte inferiore di GF4; ma c'è anche un problema di esposizione dello scanner?).

Fer

Inviato: 14/11/2005 10:56
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Re: subito un problema e qualche domanda r2400
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I gialli saturi sono sempre un casino da matchare, perché i monitor non riescono a riprodurli in modo accurato, sono fuori gamut (dispositivi con primari RGB...); invece sulle stampanti i gialli sono un punto di forza (dispositivi con primari CYMK), non è un caso isolato il tuo.
Anche io prima con le Canon ora con l'HP ho problemi con i gialli, che mi vengono più aranciati rispetto al monitor.
Un profilo custom puà senz'altro aiutare, accertati però di non applicare due volte il profilo di stampa (Photoshop e driver).
Non so come funzionano i driver della 2400, ma da qualche parte (forse nell'ultima versione è più chiaro?) si DEVE poter disabilitare la gestione colore...

Fer

Inviato: 13/11/2005 1:52
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