Ops ... perche` non si vedono le immagini?

Ciao a tutti,
dando seguido al discorso avviato in questo messaggio di Marco F., ho fatto la prova in oggetto.

Formato usato 4x5, illuminazione flash; nella scena ho posto un target IT8 e alcuni oggetti con i quali più o meno tutti abbiamo confidenza e ne conosciamo i colori.

Le due immagini che seguono sono acquisite con uno scanner non profilato e senza alcuna correzione del colore, ne da parte del sw di scansione, ne successiva; questo per dire che non servono a valutare la resa dei colori in assoluto ma soltanto a valutare le differenze di resa cromatica e contrasto tra la pellicola esposta alla sensibilità  nominale e quella esposta a 400iso (per quanto reso possibile da tutti i limiti della visione via web).

Foto esposta a 100 iso


Foto esposta a 400 iso


Guardando le lastre sul piano luminoso mi sono balzati agli occhi le seguenti cose:

1) Tra le due dia c’e’ una differenza di esposizione/sviluppo di c.a.1/3 di stop (quella tirata è più chiara).

2) La dia tirata ha toni leggermente più caldi e colori più brillanti (forse a causa del punto 1).

3) Non sembra che la pellicola tirata sia più contrastata dell’altra.

Non sono riuscito ad apprezzare importanti differenza nella dimensione della grana, sia per i limiti del mio scanner (Epson 3200), sia per quelli della mia lupe 10X

Lo sviluppo è avvenuto nel solito Ornano DIA3, con bagni freschi e un tempo di primo sviluppo pari a 12.30 minuti per il trattamento push +2, in seconda tornata e tempo di primo sviluppo pari a 6.35 minuti per il trattamento normale.
Per dirla tutta, il fattore bagni-freschi/seconda-tornata potrebbe aver influito sulla leggera differenza di resa; appena avrà di nuovo un pò di tempo dovrà verificare per benino questo aspetto.

Concludendo, per quanto mi riguarda, esporrà questa pellicola a 400 iso ogni volta che ne avrà bisogno e senza alcun indugio

A presto.

Fabio

Ciao a tutti,
chi ne prevede l’acquisto e volesse avvantaggiarsi nello studio delle c.a. 450 pagine di manuale, trova qui quello della D3 e qua quello della D300.

A presto.

Fabio

Citazione:

Non ti sembra di esagerare un tantinello ?


Comunque, proprio nel tentativo di migliorare il processo di sviluppo, di recente ho preso l’abitudine di fare, per ogni rullo di pellicola, uno scatto con il flash (luce controllata e ripetibile) ad un target IT8.
Presto dovremmo quindi avere una sufficiente base di dati oggettivi sulla quale rilevare eventuali “variabilita’ cromatiche”, anche minime; nel caso vi fossero, sarà  poi necessario capire se dipendenti dalle pellicole oppure da variabili nel processo di sviluppo che ancora mi sfuggono.

Detto ciò, finora non mi è mai capitato di rilevare sulla
Velvia 100 dominanti tali da comprometterne la reputazione.

A presto.

Fabio

Ciao Tiziano,
lo strumento ha i suoi limiti ed anche l’utilizzo che vuoi fare dei file ha modeste abizioni (in termini di qualità  del file intendo), quindi credo non valga proprio la pena impegnarsi nella scansione “in umido” a meno che non sia solo per scopi didattici/sperimentali.

I maggiori benefici che otterresti sono, perfetta planarita' della pellicola con benefici effetti sull'uniformita di messa a fuoco, minore evedenza della grana, rimozione di piccoli graffi ma, ripeto, per l'uso che devi farne difficilemnte noteresti le differenze.

Circa il SW, se prevedi in futuro di voler fare scansioni “a regola d’arte”, dotandoti magari di scanner di qualità , puoi iniziare a prendere confidenza con VueScan che, come si diceva nell’altro post, impone tempi di apprendimento piuttosto lunghi.

Non dimentichiamo la soluzione killer per tutti i nostri problemi di scannerizzatori allo sbaraglio

A presto.

Fabio

Citazione:

Ciao Alfonso,
VueScan è un sw tanto versatile nelle funzionalità  quanto ostico nell’interfaccia.
Questo implica la necessità  di una lunga fase di apprendimento iniziale, peraltro non certo facilitata dal manuale utente, anch’esso piuttosto striminzito (che comunque deve essere letto tutto e con attenzione).

A fronte di questo tributo da pagare, VS offre libertà  d’intervento, personalizzazione e configurazione sconosciuta a gran parte dei sw omologhi.

Devi quindi prenderla nel verso giusto, oppure mandarlo a quel paese; io dopo aver scelto a più riprese la seconda opzione, ora mi sto ricredendo e piano piano comincio ad apprezzare le possibilità  offerte da questo “stravagante” applicativo.

Molto utili a velocizzare la fase di apprendimento sono i post scambiati qui sul forum, ma devi avere la pazienza di andarteli a spulciare tutti; prima o poi qualcuno di noi (sei compreso nel “noi” ovviamente ) troverà  il tempo ed il coraggio per riordinarli in un tutorial, impresa complicata dal fatto che VS nei suoi comportamenti si adegua allo scanner in uso in quel momento ed è quindi difficile dare spiegazioni generiche applicabili in tutti i casi.

Ma in fondo questo “grande gioco della fotografia” è reso più interessante da tutte le piccole difficoltà  che ci sono da superare … o no!?!

A presto.

Fabio

P.S.: Non ambisco al tuo Leiz, che andrebbe a prendere polvere insieme al mio Durst

Citazione:

Ciao,
io uso la Velvia 100 (non F) in formato 35mm da quando è uscita e non ho mai riscontrato forti dominanti violacee; in qualche caso solo tenui dominanti che ho attribuito a miei errori di sviluppo (temperatura, PH dei bagni, bagni esausti).
Se il fenomeno è così evidente, temo che le tue pellicole abbiano subito qualche feroce maltrattamento o in sede di sviluppo o prima dell’acquisto (temperature elevate? raggi X?).

A presto.

Fabio

Ciao Alfonso,
non avvilirti, non sei il solo a tribolare con VS

Il tuo problema dovrebbe risiedere nel fatto che il file raw (che comunque sono dei .tif) prodotti da VueScan possono essere “sviluppati” solo con VueScan stesso.

Se vuoi dei pseudo-raw da elaborare in PS puoi impostare la correzione colore su “none”, quindi salvare in formato TIF.

A presto.

Fabio

Ciao Paolo,
come dice Marco, la funzione Photomarge è meno precisa dell’Auto Align comparso sull’ultima versione ed a maggior ragione, di PTGui.

Non so che tipo di applicazione stai sperimentando, comunque se le immagini sono solo da riposizionare, senza quindi la necessita’ di essere ruotate, scalate o deformate (dubito che queste condizioni ci siano tutte altrimenti avrebbe fatto un buon lavoro anche PhotoMarge), potresti anche farlo a mano, con ciessedue, senza troppa fatica e con precisione “al pixel”.
Puoi provare cosi:

1) Carica il solito stack di layers

2) Scegli un layer qualsiasi da lasciare sempre visibile con opacita’ intorno al 60%

3) Rendi invisibili tutti gli altri layers tranne uno, anche questo con opacita’ al 60% e selezionarlo

4) Seleziona lo strumento “move” nella palette di sinistra e con le freccine della tastiera allinea i due livelli; ti sembrera’ di mettere a fuoco con il telemetro

5) Ripeti i passi 3 e 4 per tutti gli altri layers

Se non funziona … PTGui

A presto.

Fabio

Ciao Paolo,
si, la funzione Auto Align è stata introdotta sul ciessetre.
Su ciessedue puoi provare in quest’altro modo:

1) Attiva la funzione “File/Automatizza/Photomarge”

2) Dalla finestra che si apre seleziona la lista di file che devono essere allineati, attiva l’opzione “Prova a disporre automaticamente le immagini sorgenti” e dai OK.

3) Nella finestra successiva attiva il flag “Mantieni livelli” e dai OK

4) Quando ha finito fai il crop e salva i livelli in altrettanti file.

A presto.

Fabio

Ciao Paolo,
se ho capito bene quello che vuoi fare e se hai ciessetre dovresti riuscire a farlo così:

1) Carica tutte le immagini su altrettanti layers.

2) Seleziona tutti i layers

3) Dal menu Edit seleziona “Auto Align Layers” e spunta il flag “Reposition Only”

4) Quando il comando ha terminato di allineare il tutto, fai il crop che ti interessa

5) Salva i singoli livelli in altrettanti file (il comando dovrebbe essere “File/Script/Export layers to files”)

Se sono stato troppo sintetico posso provare ad approfondire i punti che eventualmente ti sono meno chiari.

A presto

Fabio

Ciao Marco,
in Zeiss stanno pensando come accedere il contenuto del tuo portafogli

http://www.zeiss.com/C1256A770030BCE0 ... 738B002BB07B?OpenDocument

A presto.

Fabio

Citazione:

Ottimo! A conferma di quanto dichiarato da Fuji quindi.

Faro' delle prove e vi faro’ sapere (e vedere).

A presto.

Fabio

Ciao Marco,
ti serve un 300mm molto corto per poterlo usare sulla testa panoramica e farci stitching?

Se si, vorrei chiederti delle cose.

Scusami per averti fatto una domanda anziche’ averti dato una risposta

A presto.

Fabio

Ciao Marco,
se è solo una questione di sensibilità  possiamo vedere come reagisce l’Astia 100F ad una tiratina di due stop; è una prova che volevo fare con la 4x5, se puà esserti utile accelero i tempi.
Sul sito Fuji a riguardo si legge “Produces excellent results with little photographic variation even when push-processed up to +2 stops”.

Magari le “little photographic variation” possono addirittura rivelarsi interessanti per i vostri fini.

A presto.

Fabio

"Up to 280 frames were often taken"

Ciao Marco,
oltre che dalla bellezza delle fotografie, sono sorpreso dalla totale assenza del benchè minimo difetto di stitching, e dire che ci sono quasi diventato ceco a cercarne!

Hai spostato avanti il limite di ciò che, nel mio immaginario, è fattibile con questa tecnica.

A presto.

Fabio

Ciao Andrea,
io ora ho le pellicole (anche grazie a Luciano) ma ancora non ho fatto il test; dovrei riuscire ad avere il tempo per farlo durante il ponte del 1 Novembre.

A presto.

Fabio

Ciao Sergio,
appena mi sarà  possibile scriverà alcune note di aggiornamento per l’articolo, riportando anche l’esito dei test sulla fedeltà  dei colori che insieme a Mauro (Galeno) e Fernando (Fer) stiamo conducendo … con molta lentezza per mancanza di tempo .

Anche se ho ottenuto sempre risultati superiori a quelli disastrosi che ultimamente constatavo dai laboratori della mia zona, devo dire che talvolta si manifestano alcune tenui dominanti di colore, inoltre durante i test abbiamo verificato una risposta piuttosto differente tra pellicole Fuji e pellicole Kodak (circa questo aspetto dovremo ripetere un test mirato).

Indagando ho riscontrato svariate possibili cause all’origine di questi piccoli difetti, alcune delle quali sono:

1)Ho sempre misurato la temperatura nella vasca ma poi mi sono accorto che i bagni nei cilindri graduati erano a quasi un grado di meno.

2)Ho verificato che ci sono lievi differenze di temperatura nelle diverse zone della vasca; ora ho installato una pompa per acquari che rimescola l’acqua e la temperatura si è uniformata.

3)Ho scoperto che l’acqua demineralizzata che ricavo dal deumidificatore ha un Ph di 5 contro i 7,5 raccomandati per il processo E6 (si legge che il Ph basso induca dominanti magenta); ho ordinato il prodotto PH Plus per correggerlo.

4)Ho scoperto (proprio lo scorso WE) che il termometro di “precisione” Jobo non è affatto preciso e quindi, anche per questo, sicuramente mi sono più volte scostato dai +-0,2° raccomandati; “tarero’” il termometro Jobo con uno clinico.

D’altra parte, da quanto appena detto, devo desumere che il processo E6 in tre bagni è ben più tollerante di quanto si creda, o meglio, i danni prodotti dal non rispetto delle specifiche sono minori di quanto si possa immaginare.

A presto.

Fabio

Edit: Ops! Mi sono accorto adesso che Mauro aveva gia' scritto piu' o meno le stesse cose ... scusate la ripetizione

Mauro,
per completezza fai anche un prova con delle batterie semi scariche.
Io avevo preso uno di questi termometri digitali (non quello di fotomatica) e mi dava letture diverse a seconda delle batterie che mettevo; l'ho buttato!

Ciao

Fabio

E' corretto Marco.
Comunque per il mio uso devo "profilarlo" solo per i 38° che servono al processo E6, quindi stabilito qual'e' lo scostamento a quella temperatura dovrei essere a posto ... spero

A presto.

Fabio