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Re: Supporti trasparenti per stampe ink jet
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Marco, grazie per la segnalazione del materiale Pictorico e del link. Prenderà contatti, mi informerà e...riferirà.
Anche a me era capitato di leggere qua e là  alcune notizie sull'argomento, e quindi la cosa non era una novità  assoluta. Ma non avevo mai pensato di metterla in pratica (e di studiare un pò approfonditamente il problema). Probabilmente, perchè il mio formato abituale è il 6x6 o 6x7 che sviluppo e ingrandisco in maniera tradizionale. Adesso però, coi negativi 20x25, il desiderio di realizzare qualche ingrandimento mi fa considerare con molta più attenzione questa possibilità .
Vediamo cosa salta fuori... Il problema, al solito, è il tempo: ma come si fa a lavorare, curare un poco di vita di relazione e personale e interessarsi anche di fotografia in maniera un pò seria, in sole 24 ore al giorno? Io sono favorito dalla mia insonnia, ma il tempo comunque non basta mai !! Come fanno certe persone a trovare anche il tempo di annoiarsi?

Inviato: 9/3/2005 13:21
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Supporti trasparenti per stampe ink jet
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Avete esperienza e informazioni sull'uso e sui risultati ottenibili dall'utilizzo di supporti trasparenti - tipo acetato, tanto per intenderci - con stampanti Epson o Hp ?
Dopo un colloquio con un dirigente della Ornano, al Photo Show, mi sta frullando l'insana idea di crearmi dei "negativi digitali" di grande formato, da stampare a contatto, su carta bianco-nero tradizionale baritata.
A sentir lui la cosa non solo è fattibile, ma assicura di aver visto lavori egregi eseguiti con tale procedimento. Purtroppo non ha saputo indicarmi meteriali e procedure precise. Vorrei soprattutto conoscere quali materiali si potrebbero prestare allo scopo, e poi bisognerebbe fare molte prove per cercare di emulare la gamma tonale dei negativi bianco-neri tradizionali.
Dal momento che è improponibile, per tante ragioni, l'acquisto di un ingranditore 20x25, mi chiedevo se, per questa via, riuscirei a realizzare ingrandimenti dai miei originali, che fino ad adesso ho solo stampato a contatto nella dimensione nativa.

Inviato: 9/3/2005 10:56
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Re: Sviluppo diapositive
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Ciao,
io mi servo da New Reversal Service in via Osoppo. Quando facevo foto "fashion" e avevo bisogno di sviluppi alternativi, cross processing, "sbianche", trattamenti variati, ecc. mi servivo da Carlocolor (tra via Forcella e via Tortona), però sono anni che non ci vado più e quindi non so dirti come lavora attualmente.
Altro laboratorio di cui dicono bene è Colorzenith, ma non ho esperienza diretta.
New Reversal è abbastanza caro, ma non mi ha mai perso rullini, nè mi ha mai consegnato lavori scadenti.
Non so se la cosa sia ancora valida, dal momento che non la uso più da diversi anni, ma di sicuro una volta trattava le Velvia separatamente dalle altre E-6, in bagni dedicati, ed i risultati erano eccellenti.

Inviato: 6/3/2005 21:39
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Photo Show: impressioni
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Allora, prime impressioni "a caldo" del Photo Show. Purtroppo ho potuto incontrarmi solo con Tim, tra i partecipanti al Forum. E che fra l'altro ha dovuto affrontare una trasferta notevole, per arrivare fino a Milano! Speriamo che in altre occasioni si possa fare meglio.
Fondamentalmente 3 grandi saloni: il primo , a pian terreno, più "consumer", il secondo, al primo piano, dedicato a servizi vari, post produzione, attrezzature da laboratorio e sala posa (poco comunque di entrambe) ed infine un terzo salone, sempre al primo piano, con l'esposizione/mercato dell'usato.
Comincerei da quest'ultima, per dire che le attrezzature esposte mi sono sembrate mediamente in condizioni di qualità  non eccelse, mentre i prezzi erano , secondo me, piuttosto alti. C'erano anche apparecchi praticamente nuovi, come delle Leica M6 in scatola e garanzia, offerte però a 2500 euro (la M7 nuova ne costa poco più di 3000). Comunque interessante vedere tanti apparecchi , alcuni piuttosto rari, riuniti assieme. C'era anche una Linhof Technika nell'inconsueto formato 13x18, ma in condizioni scadenti. E le folding in legno erano solo di interesse antiquario: inutilizzabili, così come si presentavano.
Per quanto riguarda il nuovo, inutile dire che il digitale spadroneggiava: sia a livello di ripresa, presso gli stand Canon, Nikon, Konika-Minolta e Pentax, sia a livello di post-produzione. Stampanti, plotter, scanner e software per la gestione del tutto.
Pochi i non allineati: lo stand Leica era uno di questi. Si presentava in tutto e per tutto simile a quello delle edizioni precedenti, ed era l'unico ad osare ancora esporre una serie di tre proiettori per diapositive. Il risultato era che, mentre mi ricordavo di aver dovuto sgomitare parecchio nelle precedenti edizioni per valutare gli apparecchi, questa volta lo stand era semideserto. Anche se pure erano esposte le novità  digitali (il dorso per la R9 e le varie compatte digitali di produzione congiunta con Panasonic o meglio, Panasonic con obbiettivo Leica). Nella parte riservata, un solitario Berengo Gardin leggeva il giornale. E anche gli addetti mi sono sembrati un pò depressi. Ma forse è solo una mia impressione. Certo che solo guardare il nuovissimo Summilux M 1,4/50 Asferico, faceva venire il magone, per quello che forse stiamo perdendo. Un capolavoro assoluto di precisione ottica e meccanica.
Altra botta di nostalgia al banco Hasselblad, ma qui la parte digitale era ben rappresentata dalla H1, dai vari dorsi per le serie 500 e dagli scanner Imacon di fascia bassa. Della parte analogica restava una solitaria 503CW. L'unica ancora prodotta, assieme alla 553 motorizzata, dei vari modelli che, chissà  mai perchè, continuano ad essere presenti nell'ultimo bellissimo catalogo 2005. I gentili addetti Fowa mi hanno comunque confermato che tutti gli altri modelli ed i Flexbody e Archbody non sono più disponibili. In compenso i prezzi sono alquanto scesi: 1800 euro a listino per la 503CW (direi 1500 su strada: a livello di una digitale "entry level"....mica male, se si riuscirà  ancora a trovare le pellicole).
A proposito di pellicole: sparita la ILFORD, una vetrinetta allo stand AGFA, tutto dedicato al photofinishing digitale, altra striminzita vetrinetta da KODAK, circa lo stesso per FUJI. Anche volendo non sapevi a chi chiedere. Tutti gli addetti rispondevano di essere in forze ai banchi del digitale e, per sovrammercato e far buon peso, ti somministravano un'occhiata di compatimento da cui risultava chiara la loro opinione di stare a parlare con un deficente, o quantomeno con un tipo bizzarro. Accidenti a loro!
Scanner. Mi sono fatto scansionare al momento una dia 35 mm con l'F3200 Epson: confermo che trattasi di ciofeca, da cui girare al largo.
Buono indubbiamente il nuovo Epson 4990, anche di apparenza, ma solo per originali grandi (dal 4x5" in su). Secondo me, per il piccolo formato un dedicato Nikon è "obbligatorio". Sul medio formato non mi pronuncio: il Nikon 9000 c'era, ma solo in vetrina, e quindi non ho potutto vedere come funziona.
Naturalmente Tim ed io abbiamo sbavato allo stand Durst che esponeva ed aveva in prova la serie Imacon di fascia alta: fino al top 949 (dalla velocità  di acquisizione stratosferica e dalla qualità  assicurata dagli 8000dpi e dalla Dmax di 5): nessuno ha 16.000 euro che gli crescono?
Veniamo alle stampanti. Su "incarico" di Marco, mi sono premurato di fare la spola tra lo stand Epson e quello HP, dove oltre alla Deskjet 30 e 130, era esposta la nuovissima intermedia 90 (in vendita da giugno) e mi pare anche la 8750 (però non giurerei che fosse proprio quel modello) con inchiostri Vivera. Che dire? Le HP si presentano benissimo, dal punto di vista del design, del (relativo) limitato ingombro su scrivania, della robustezza suggerita dai materiali e naturalmente della qualità  di stampa, se si usano i supporti dedicati. Il punto dolente è solo la attuale limitazione di tali supporti. Altri stanno per arrivare, mi hanno assicurato, come pure mi hanno assicurato che anche su supporti di terze parti, i risultati di stampa sono di assoluta eccellenza. Ma naturalmente manca la controprova e nessuno puà sbilanciarsi sulla durata delle immagini su supporti non certificati.
Da Epson ho visto una rimarchevole prova di stampa bianco-nero su carta matt , con stampante 4000 (un mostro però di ingombro e di prezzo, dato che costa il doppio dell'analoga Deskjet HP). Sicuramente al momento la Epson offre una varietà  di supporti originali ben più vasta, e la possibilità  di usare prodotti terzi con meno patemi circa la persistenza delle stampe, come ci ha illustrato Marco in varie occasioni.
Mi fermo qui...credo di avervi annoiato a sufficienza.

Inviato: 6/3/2005 20:04
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Re: Photoshow 5-6 Marzo
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bèh..anche a me spiace che Marco non potrà  esserci, causa impegni ... Io comunque ci sarà (indifferente per me sabato o domenica).
Ciao

Inviato: 2/3/2005 19:05
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Re: Nikon 5000, Slide feeder e 4000 diapo
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Luca ha scritto:
Posso fin da ora pensare che avrà foto da web (la maggior parte), foto da video (per fare diaproiezioni con m.objects, circa un migliaio), e foto da stampa.




...non sono esperto, certamente altri saranno più precisi. Per quel che mi risulta, sul web si pubblicano per lo più immagini JPEG a 72 dpi (quindi piuttosto "leggere" ), per il video non saprei di preciso, ma credo che si puà restare anche lì su un tipo di risoluzione analogo o un poco superiore. La stampa si fa normalmente a 300 dpi (e quindi, a seconda di quanto vuoi ingrandire l'immagine originale, dovrai scansionare alla risoluzione che ti permette di uscire coi 300 dpi: ad esempio per un ingrandimento di 7x, calcola 7x300 = 2100 dpi). Spero di non aver detto bestialità .

Quanto al fatto di dormire insieme allo scanner, te lo sconsiglio: ha i piedi freddi e russa.




Inviato: 1/3/2005 18:56
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Re: Nikon 5000, Slide feeder e 4000 diapo
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Ciao e benvenuto anche da me.
Falcopardo ti ha risposto esaurientemente.
Ti do anche la mia opinione, per quel che vale.
I prezzi che hai trovato sono buoni. Il mio l'ho pagato 1440 euro qualche mese fa. Adesso c'è un poco di ribasso, quindi credo che 1400 per il 5000 e 750 per il V vadano bene. Lo slide feeder vedo che non si è smosso: 400 costava e 400 continua a costare.
Il 5000 a mio parere vale la pena comprarlo anche senza lo slide feeder. E' vero che inserendo le varie opzioni i tempi si allungano, ma comunque rimane un fulmine di guerra rispetto agli altri scanner similari (per fare meglio bisogna andare sull' Imacon e sui suoi 18.000 euro).
Io il "feeder" non l'ho comprato e non ne sento la necessità : ho approfittato di questo per rivedere con occhio critico le mie dia e, francamente, che meritino "veramente" di essere salvate è difficile che ce ne siano più di qualche decina o al massimo qualche centinaio ( se tu però ti trovi nella fortunata situazione di avere 5000 dia memorabili da salvare, allora prendilo senza pensarci su...). Se fossi un'agenzia di stock che deve scansionare tutti i giorni decine o centinaia di immagini, certamente sarebbe il primo accessorio che acquisterei, ma da privato davvero non ne sento il bisogno. Con un pò di sessioni di 2-3 ore ciascuna riesci a digitalizzare tutto quel che vale la pena, curando per ognuna taglio e qualche correzione...tutto tempo che poi risparmi con PS. A questo proposito devo dire che, un pò perchè non desidero manipolare pesantemente gli originali (tranne quando ci siano da salvare diapositive sbiadite dal tempo che costituiscano cari ricordi famigliari o cose simili) ed un pò perchè trovo che il sotware di gestione del Nikon è davvero buono, credo che tutto sommato si ottengano migliori risultati lavorando in pre, piuttosto che in post-produzione (ma certamente su questo punto, i cultori di PS avranno da ridire).

Inviato: 1/3/2005 9:52
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Re: processori per sviluppo pellicole
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Hologon ha scritto:
Che ne dite?



...dico che dopo che avrai sentito i prezzi, probabilmente cambierai idea...

Inviato: 28/2/2005 18:57
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Ancora sull'Epson F-3200
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Ne avevamo parlato qualche tempo fa e, sulla base di alcune review e di pareri raccolti qua e là  sul web, pareva si potesse concludere che si trattava di un prodotto poco convincente, per non dire peggio.
Ma ora mi capita tra le mani l'ultimo numero di Marzo di "Fotografia Reflex" e, dalla prova condotta, i risultati appaiono ottimi, perfino su negativi e diapositive 35 mm. Un giudizio senza'altro positivo.
E allora? Come la mettiamo? A chi si deve credere? Non sarà  che gli esemplari provati nelle recensioni anglosassoni erano semplicemente afflitti da qualche problema di gioventù, ora risolto, al pari di quanto era capitato, ad esempio, con l'ultimo flatbed della Canon?

Inviato: 28/2/2005 0:10
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Re: Amanti del Bianco-Nero : ILFORD salva !?
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Su Linhof non saprei. Non si sono sentite notizie particolari. Ma bisogna tenere presente che Linhof ha una produzione ormai abbastanza diversificata, di apparecchiature scientifiche e tecniche che forse risentono meno di queste difficoltà  del mercato fotografico.
Inotre, anche tra le apparecchiature fotografiche, ne produce alcune particolarmente specialistiche, per riprese fotogrammetriche (Linhof Metrika) o aerea (Linhof Aero Technika e Aerotronica) che si rivolgono ad una utenza molto particolare, più di scienziati, tecnici o ingegneri che di fotografi. Molto ristretta certo, ma che acquista le apparecchiature di cui necessita con motivazioni tecnico-scientifiche che poco risentono degli sbalzi del mercato.
In compenso si è saputo che la celebre Sinar ha dimezzato il personale, mettendo in libertà  circa 150 dei 300 addetti che aveva. Eppure Sinar è stata lesta a cavalcare le nuove tecnologie e a puntare sulla ripresa digitale professionale.
Credo che in questo caso, come per Hasselblad, abbia giocato il fattore costi, e che queste attrezzature, eccellenti, ma offerte a prezzi altissimi e per di più in un momento di crisi generale, non riescano più a trovare un numero di acquirenti sufficiente.
Quanto a Leica, si ha perfettamente ragione a lamentare il rischio di una scomparsa dal mercato di apparecchi costruiti in maniera impeccabile, con cura e precisione massime e che trasmettono una immediata sensazione di qualità .
Ma d'altra parte, qual' è la clientela "tipica" di Leica? A me sembra una cerchia di fotografi, piuttosto ristretta, in buona parte non professionisti, ma piuttosto "collezionisti" , di mezza età , se non addirittura anziani, certo ben dotati economicamente, ma anche abbastanza restii, per ragioni di età , cultura ed indole ad imboccare decisamente la strada delle nuove tecnologie (leggi digitale)...
Io stesso, che non ho mai posseduto Leica, se dovessi decidermi ad acquistarne una, comprerei sicuramente una telemetro, e con la classica triade di obbiettivi 35-50-90. A me già  sembra fuori luogo usare con le M il 21 o il 24 (le reflex risultano tanto migliori!). Figurarsi se mai la comprerei il giorno che fosse munita di led, porte USB, schermi a cristalli liquidi, lucine varie, bip bip, ronzii di servomotori , ecc. ecc.
Il nuovo dorso digitale per Leica reflex, secondo me sarà  un fiasco. E non perchè non funzionerà  bene o perchè l'utenza Leica non si possa permettere i circa 5000 euro che costerà .
Semplicemente, perchè da un lato non è culturalmente accettabile da tale utenza, e dall'altro, dando l'impressione di essere più un disperato tentativo di non perdere il treno che una coerente e coraggiosa scelta di una nuova via, non risulta tecnologicamente così invitante da poter attirare un'utenza diversa. Intendo quella delle nuove leve di giovani fotografi entusiasti del digitale, che trovano in casa Canon e Nikon offerte di gran lunga più convincenti e coerenti (e non dico più economiche, perchè anche le ammiraglie Canon e Nikon con i loro migliori obbiettivi, appartengono a quella fascia di prezzi).
Certo se fossi al posto dei dirigenti Leica, sarei molto in imbarazzo sul da farsi. Rimanere fedeli alla tradizione è difficile, perchè la clientela "tradizionale" si fa sempre più ristretta e, per quanto affezionata, non basta da sola a far quadrare i conti. Fare una rivoluzione copernicana è altrettanto rischioso: si potrebbero scontentare ed allontanare definitavamente i clienti tradizionali, senza però riuscire a strappare quote significative di clientela ai marchi tecnologicamente più affermati. E' davvero una difficile quadratura del cerchio.
Credo che, così come è già  successo negli anni '70 che videro la crisi del "Made in Germany" sotto l'incalzare del "Made in Japan", dovranno ancora una volta passare attravero una drastica cura dimagrante: ridurre le loro dimensioni aziendali e continuare ad offrire un tipo di prodotto che sono i soli al mondo a poter produrre e vendere.

Inviato: 25/2/2005 20:44
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Re: Nuova fotocamera per riprese grandangolari e pellicola Rollei R3
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Provarla non l'ho ancora provata neanche io ( e non so neppure se lo farà). La vende sicuramente la PFG di Milano (vedi sopra il primo post). Non credo abbia tutti i formati a magazzino, ma sicuramente ha il 35 mm.
Ho letto anche io una recensione, sull'ultimo numero di una rivista francese: non ne parlavano male, ma mettevano comunque in rilievo che, per le sue caratteristiche particolari, non è proprio la pellicola che possa sostituire abitualmente le usuali pellicole "generaliste" ... E comunque l'affermazione che possa essere esposta da 25 a 6400 ISO appare piuttosto fantasiosa...

Inviato: 23/2/2005 15:54
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Re: Amanti del Bianco-Nero : ILFORD salva !?
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Marco ha scritto:

Tanto per rimanere nell'ambito delle aziende in crisi a causa della rivoluzione digitale, è di oggi una news su dpReview che purtroppo annuncia gravi problemi economici per la Leica :

http://www.dpreview.com/news/0502/050 ... eica_financialtrouble.asp




Proprio vero. Ed anche Hasselblad pare che annaspi. E' stata chiusa la sede in Francia (con licenziamento dei tecnici e del resto del personale) e sembrerebbe che un'analoga decisione stia per riguardare anche la rappresentanza in Inghilterra. Le linee della serie 200 sono ormai dismesse di produzione (del resto con quei prezzi, a chi diavolo speravano di venderle rimane a tutt'oggi un mistero !), anche della linea 500 ne hanno vendute poche e, francamente, con un prezzo di oltre 20.000 euro non credo che la H1 Digitale possa avere uno strepitoso successo ( e lo stesso vale per l'analoga Mamiya che non è neppure presente al PMA 2005)... Dunque la crisi, oltre all'analogico, riguarda anche un certo tipo di Digitale: le ultime realizzazioni di Canon e Nikon di alta gamma hanno infatti prestazioni con poco o nulla da inviadiare ai dorsi medio formato e, pur costando care, risultano sensibilmente più economiche.
Credo che molti esperti di Marketing dovranno rivedere le loro opinioni, se pensavano che qualsiasi cosa, purchè digitale, potesse essere venduta a qualsivoglia prezzo.

Inviato: 23/2/2005 15:21
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Amanti del Bianco-Nero : ILFORD salva !?
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Immagino che molti avranno sentito dei problemi finanziari sofferti lo scorso anno dalla ILFORD. Tanto da far temere seriamente la scomparsa dal mercato di questo storico marchio, legato per tradizione al bianco-nero di qualità . Di cui deteneva il 60 % del mercato mondiale. Purtroppo il Bianco Nero tradizionale ha dovuto subire i colpi delle nuove tecnologie incalzanti.
Intendiamoci: le nuove tecnologie hanno certamente dalla loro parte una certa semplicità  e comodità  operativa (abbastanza relativa, in certi casi). Ma direi che una grande differenza di qualità  separa una stampa "fine art" su cartoncino baritato (non parliamo poi di certe tecniche come i processi al Platino-Palladio o al Carbone) da qualsiasi stampa ottenuta con inchiostri. Nel primo caso abbiamo argento puro, nel secondo inchiostri tipografici: inutile sperare che i secondi riescano a replicare i toni del primo.
In questo, come in tanti altri casi e nei campi più svariati, non sempre Progresso è sinonimo di Migliore Qualità : più spesso lo è di velocità , immediatezza o comodità  e, sempre più spesso di risparmio (per i produttori però. Mica per i consumatori ! ). Fine della tirata polemica..
Comunque pare che , almeno per il momento, il rischio di chiusura sia scongiurato e questo comunicato stampa descrive il nuovo assetto proprietario e la ferma intenzione del nuovo management di proseguire nel solco della tradizione http://www.ilford.com/html/us_english/pr/prht.html

Da parte mia, mi ero affrettato a fare incetta delle carte da stampa che maggiormente mi interessavano... Spero di rivedere presto sugli scaffali anche i chimici di sviluppo ed in particolare il mio prediletto Perceptol che, tossico quanto si vuole e probabilmente pure lievemente cancerogeno (mai però come due belle boccate di aria pura di Milano!), resta tuttora, ascludendo forse alcuni prodotti un pò esoterici a base di Pirogallolo, lo sviluppo che assicura la migliore acutanza e la grana più fine, purchè lo si usi in maniera un pò diversa da quanto scritto nelle istruzioni...

Inviato: 23/2/2005 1:33
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Re: Scanner per diapositive?
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Il V ED è un ottimo scanner, sotto tutti i punti di vista. La qualità  delle sue scansioni è molto simile a quella del fratello maggiore 5000 ED e, per la maggior parte degli utilizzatori, è sicuramente la scelta migliore, specie considerando il rapporto qualità /prezzo.
Con immagini "normali" la differenza di qualità  tra i due apperecchi è praticamente inavvertibile. Con diapositive più "problematiche" (leggi: alti contrasti), il 5000 ED mostra una maggiore capacità  di leggere nelle ombre, grazie alla Dmax più elevata e alla maggiore frequenza di campionamento.
La differenza maggiore è sul versante velocità , che rende il 5000 un apparecchio rivolto ad una utenza professionale e la scelta più consigliabile per agenzie pubblicitarie o di stampa o di archivio, fotografi professionisti e comunque per chiunque abbia necessità  di scansionare grandi quantità  di originali (puà montare anche l'accessorio per la scansione in automatico di 50 dia alla volta). Se non hai queste necessità , puoi tranquillamente rivolgerti al V ED. Ma le differenze tra i due modelli esistono e, secondo me, giustificano la differenza di prezzo.
Ero andato un pò a memoria e mi sembra giusto essere più preciso.
Dunque, questi sono i "numeri" presi dal test della rivista "Chasseur d'Images" n. 260 del Gennaio-Febbraio 2004:
Scansione diapositiva:
Minolta = 1 minuto e 53 sec. ( USB 2), 1 minuto e 43 sec. (Firewire)
Nikon V ED (USB 2) = 53 secondi
Nikon 5000 ED (USB 2) = 23 sec.

Con funzione ICE inserita (in pratica è così utile che la si tiene sempre inserita) i tempi sono:
Minolta= 9 minuti e 34 (USB) , 8 minuti e 41 (Firewire)
Nikon V ED = 1 minuto e 54
Nikon 5000 ED = 57 secondi

Come vedi il 5000 ED è effettivamente veloce il doppio del V ED (lasciamo perdere il Minolta). Se devi scansionare decine o centinaia di originali, la cosa è MOLTO significativa. Altrimenti vai tranquillamente sul V ED che è ottimo ed è stato giustamente insignito del titolo di "scanner dell'anno" dalla TIPA (proprio in virtù del suo eccellente rapporto prezzo/qualità ).

Inviato: 17/2/2005 16:52
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Re: Scanner per diapositive?
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Giusto per completare. Ho ritrovato il numero di una rivista francese che alcuni mesi fa aveva sottoposto a test i 3 scanner in questione.
Impressionante la differenza di velocità : con funzione ICE inserita (di rimozione graffi, polvere) , il Supercoolscan 5000 Ed scansiona in meno di un minuto, il Supercoolscan V ED in circa un minuto e mezzo, il Minolta 5400 in oltre 9 minuti !!!
Considerando che gli utilizzatori del 35 mm normalmente si ritrovano con numerosi scatti da scansionare, a me sembra assolutamente improponibile attendere 9 minuti per ottenere la scansione di una singola diapositiva 35 mm (e senza nessun vantaggio di qualità , ben inteso)!!!

Inviato: 16/2/2005 15:34
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Re: Il nostro sito è online
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Evvai !!!!
Il sito è bello, semplice, facile da esplorare, senza inutili appesantimenti, elegante nella grafica, coerente.
Le foto mostrano una bella omogeneità  cromatica e di contenuti e illustrano molto bene il vostro "nuovo corso"...
Ora non c 'è che da aggiungere anche i lavori in 8x10" .
Complimenti vivissimi.

Inviato: 16/2/2005 13:18
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Re: Scanner per diapositive?
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Ciao,
se l'unico formato che intendi digitalizzare è il 35 mm , non c'è dubbio che uno scanner dedicato costituisce la scelta migliore.
La Nikon produce attualmente due scanner specifici per il 35mm : il Supercoolscan 5000 ED ed il Coolscan V ED. Il primo costa circa il doppio del secondo (1500 contro 850 euro), ma è anche circa il doppio più veloce e scansiona a 16 bit con una Dmax di 4,8 (l'altro scansiona a 14 bit con Dmax 4,2). Secondo me, se intendevi riferirti al tipo più economico, il Minolta mi pare che costi di più (attorno ai 1000 euro) senza offrire vantaggi, in termini di velocità  ed anche di prestazioni (la maggiore risoluzione, a giudicare dai vari test, non mi pare sia così sostanziale).
Quanto al Supercoolscan 5000 ED, esso è nettamnete superiore in velocità  ed ha prestazioni di vertice sotto tutti gli aspetti. Francamente io penso che anche solo per il tempo che fa risparmiare, quando ci si trovi a dover digitalizzare un gran numero di diapositive, si dovrebbero benedire gli euro spesi in più per acquistarlo.
In definitiva, io starei sui Nikon.
Quanto alla domanda se sia meglio digitalizzare una diapositiva o scattare direttamente con una buona SRL digitale, beh...anche a me piacerebbe tanto saperlo!

Inviato: 15/2/2005 0:19
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Re: Fotoavventori: Presentazione
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Benvenuto anche da me!!
Hai dell'ottimo materiale tra le mani...anche senza salti nel GF ci si possono fare cose della massima qualità  (specie la Rollei 6000 Integral è una vera chicca !).
Strano il problema di flare col 150: è un obbiettivo di ottima reputazione di cui ho visto (nella versione Hasselblad, che però mi pare proprio abbia il medesimo schema ottico) tante foto in studio, su fondo bianco e senza nessuna desaturazione del soggetto; segno che la tenuta ai riflessi è più che buona. Non saprei che dire: urto con disassamento di una lente? Funghi o altre opacità  su una o più delle superfici ottiche?

Inviato: 10/2/2005 22:44
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Re: Digitale e tridimensionalità
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Domanda per Marco:
premesso che in fatto di digitale sono un completo sprovveduto e quindi è probabile che commetta errori clamorosi, mi viene da chiedermi se la differenza di "texture" tra analogico e digitale non sia in qualche modo analoga a quella tra pellicole a grana ultrafine, tipo Technical Pan o Gygabit, e pellicole più tradizionali. Ne avevamo discusso privatamente alcuni mesi fa. Che ne pensi?

Inviato: 9/2/2005 19:22
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Re: Finalmente review completa e ben fatta dell'Epson 4990
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Mah, non saprei. Il ragionamento teorico fila. Se poi la cosa funzioni anche in pratica...è un altro discorso. Però credo che dovrebbe davvero funzionare così.
Naturalmente ti ci vorrà  anche un signor computer con tanta memoria RAM per padroneggiare i file che otterrai, che sarannpo belli pesanti (ma questo lo sai meglio di me).
Tra i 3 scanner che citi, il Microtek 1800 è su un altro livello di prezzo e, benchè sia il più datato (mi aspetto che a breve presentino un qualche sostituto), dovrebbe anche essere il migliore. Di quanto migliore? Rimanendo su ingrandimenti di 4x le differenze saltano agli occhi? Boh! Io non lo so.
Tecnicamente tra Epson 4490 e Microtek i900, non saprei davvero quale scegliere. I dati di targa sono assai simili (tanto da farmi dubitare se uno non sia il clone dell'altro). Non mi pare ci siano prove comparative in giro. E anche una prova davvero valida del Microtek non mi pare di ricordarla... Vincent Olivier non l'aveva provato, vero?
Tuttavia l'Epson mi risulta costare sensibilmente meno e quindi, se non c'è evidenza di una significativa superiorità  del Microtek, e non lo credo, io starei sull' Epson (che oltre tutto ha l'importatore dalle nostre parti ed una buona assistenza tecnica, per quanto mi consta).

Inviato: 8/2/2005 11:29
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