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Re: Bravi Ars-Imago (sviluppatrice innovativa)
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Per me che sono notoriamente pigro e non certo un bianconerista duro e puro, in bianco e nero scatto solo con le Holga e non ne' il tempo ne' la voglia di mettermi li' ad imparare il mondo canonico e complesso (quanti affascinante) dello sviluppo e della stampa, questo "giocattolino" con le sue "comodita' " (appunto niente sbattimenti in camera oscura), rappresenta sostanzialmente uno stimolo a provare a sviluppare io, altrimenti non mi passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello, pero' ripeto, sono sicuramente quello che fa meno testi di tutti , pero' ecco lo vedo un po' come la "pellicola istantanea" dello sviluppo

Inviato: 14/3/2017 19:38
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Re: Bravi Ars-Imago (sviluppatrice innovativa)
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Veramente complimenti!, ragazzi piu' di mezzo milione di euro raccolti!!, questa la dice lunga sulla "rinascita" della fotografia a pellicola di cui parlavamo in un altro post, tra l'altro mi ero completamente dimenticato del progetto Ars Imago, ho appena contribuito alla campagna "accaparrandomi" il kit con i due formati, e dai che ricomincio a sviluppare in proprio!!

Inviato: 11/3/2017 21:00
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Re: Fujifilm sembra voler cessare la produzione di quasi tutte le pellicole da 35mm
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Si, concordo anche io che anche quel' "O" sia importante, ed ecco l'intervista a Vogue, in cui elabora molto meglio rispetto al breve intervento nel blog, penso che valga la pena di arrivare fino in fondo a tutti i 45 minuti di filmato senza affidarsi solo al riassunto scritto fatto dalla redattrice perché che si condivida o no il pensiero di Caujolle in questa intervista tocca a mio avviso temi cruciali sulla contemporaneità della fotografia, come dicevo nel mio primissimo intervento legato al post sintetico sul blog, il suo è un punto di vista stimolante che pone questioni interessanti sul futuro della fotografia, ma non solo, anche questioni interessanti da un punto di vista sociologico quando afferma che ora le immagini digitali "strutturano" la realtà stessa, un punto di partenza per una discussione che è ancora tutta da fare e da elaborare perché fa parte della attualità e della evoluzione quotidiana del mezzo...

Inviato: 7/3/2017 17:28
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Re: Fotografia di architettura
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Se è per tuo diletto personale io non avrei dubbi, ti prendi un banco ottico 4x5" usato ed hai lo strumento perfetto per fare fotografia di architettura, io starei su Sinar più che altro per la reperibilità di accessori/pezzi di ricambio in rete, ma vanno bene anche altre marche, oramai te li tirano dietro, ho visto da Photo40 (Milano) delle Horseman, delle Toyo, delle Plaubel in ottime condizioni a prezzi che vanno dai 150 ai 350 euro, oramai i prezzi sono così bassi che faccio io stesso fatica a non comprarle anche solo per scopi collezionistici...

Io per l'architettura amavo molto il 75mm, però ovviamente sarebbe opportuno dotarsi di più di un obiettivo, con quel poco che spendi per il banco potresti investire sicuramente in più di una lunghezza focale

Inviato: 7/3/2017 9:58
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Re: Fujifilm sembra voler cessare la produzione di quasi tutte le pellicole da 35mm
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Marco guarda che Caujolle non parla mai a vanvera, credimi, lo conosco da anni, è un pensatore ed un intellettuale rigoroso, ha scritto tanto e tanto ha fatto per la fotografia a livello mondiale, dalle tue parole e dalla tua reazione si capisce che non hai ben presente di chi stiamo parlando...

Tornando al tema, leggi bene TUTTA la sua frase che, sono d'accordo con te su questo, è comunque poco elaborata e sviluppata e questo è un problema, lui non sta contrapponendo digitale vs pellicola, come sembra abbia inteso tu, lui mette in relazione i nuovi scenari invece con l'idea diffusa oramai da tempo che la fotografia sia morta come strumento di espressione, ma anche a livello prfessionale, "uccisa" dalle milioni di immagini che girano superficialmente e senza alcun senso soprattutto grazie ai social, "uccisa" da tanti improvvisati che sono agevolati dal fatto che oggi in qualche modo tutti riescono ad ottenere una immagine utilizzabile, ed infatti lui scrive: "A questo punto, invece di parlare di morte della fotografia converrebbe cominciare a distinguere tra immagine digitale di massa e fotografia espressiva o professionale", se lo conosco come lo conosco lui vuol dire, la fotografia non è morta, si sta trasformando, da una parte probabilmente abbiamo la massificazione senza pensiero e senza scopi, veramente "a vanvera", di immagini digitali di massa (nota che non usa la parola "fotografia", parla di immagini, questa è una distinzione fondamentale), che per come la leggo io vanno sui social, vengono fatte con telefonini, tablet, magari anche reflex ma ripeto, immagini a vanvera e necessariamente digitali perchè è il mezzo "giusto" per questo tipo di immagini veloci e che viaggiano velocemente, e dall'altra abbiamo la fotografia (ecco la parolina "magica") professionale ed espressiva, dove per "professionale" io voglio anche intendere il no professionista che si pone seriamente, con rigore e pensiero, la fotografia (digitale o a pellicola che sia), quindi in genereale per "professionale" intendo una fotografia con pensiero e senso e scopo, che a prescindere se sia digitale o a pellicola appunto si differenzia, si vuole fortemente differenziare dalla immagine di massa, vuole ribadire l'importanza del pensiero, del processo, delle scelte estetiche (ripeto, sia digitali che analogiche), ed in questo contesto la "rinascita" della pellicola assume nuovi significati, nuove valenze, sia da un punto di vista professionale che di ricerca che amatoriale "evoluto" (parolaccia che odio ma così ci capiamo)...

Io la leggo così, veramente non vedo la contrapposizione banale, superficiale, tra digitale vs analogico che sembra trasparire invece dal tuo intervento...tra l'altro avevo letto una intervista relativamente recente a Caujolle su Vogue in cui si stava avvicinando ad elaborare questi temi nel modo in cui ho detto, se la trovo la posto...

Inviato: 7/3/2017 9:44
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Re: Fujifilm sembra voler cessare la produzione di quasi tutte le pellicole da 35mm
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Un breve intervento di Christian Caujolle, proprio in merito al ritorno della pellicola...Caujolle e' un photo editor, curatore e pensatore di chiara fama (tra le tante cose direttore artistico per tanti anni ad Arles).. peccato sia cosi breve, e non elabori, perche' alla fine prefigura una scenario speculativo interssante, u a divisione tra fotografia digitale di massa e fotografia espressiva e professionale...

Comunque devo dire che qui a Milano in fatto di pellicola, laboratori e stampa siamo messi secondo me discretamente bene, soprattutto da quando si e' creato il polo "virtuoso" che fa capo a Punto Foto, Studio Fahrenheit ed Il Conservatorio della fotografia di Simone Casetta, un triangolo che garantisce acquisto, sviluppo, stampa non solo di pellicole ma anche con una attenzione alle tecniche antiche, spesso organizzano corsi e workshop...

Inviato: 6/3/2017 19:45
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Re: Ektachrome 100 again!
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Marco, intendevo dire che le considerazioni che voi fate non mi interessano in relazione alla mia pratica professionale, cioè non me le pongo da professionista quando viene accettato un mio lavoro, non che non mi interessano nello spirito del contraddittorio sul forum...e comunque avevo scritto in forma dubitativa il concetto del differenziarsi, appunto evidenziando che non so bene perché alla fine accettano il percorso dello scatto a pellicola, e che però appunto non mi interessa capirlo, mi basta e avanza che in un mondo , quello della fotografia, che negli ultimi anni scendeva sempre più al ribasso e al risparmio, si sia tornati a investire e a spendere anche solo per avere qualità emozionale dal fotografo...

Inviato: 23/2/2017 7:18
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Re: Ektachrome 100 again!
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Vesalius ha scritto:

PS: marco come procede il banco 20x24? Riuscite a farlo passare per la porta?


Per passare ci passa anche, tra l'altro me l'ha prestato un collega gentilissimo, solo che tra tutta la macchinosità del crocefiggere delle persone e scattare con questo bestione straingombrante devo dire che avevo un po' sottostimato alcune difficoltà

Tra l'altro devo dire che tra una stampa a contatto 50x60cm ed una stampa 2x o 3x da un negativo 20x25cm non noto differenze abissali, certo che l'idea del 20x24" non era tanto legata alla qualità quanto piuttosto al processo che scattare con un formato, ed un banco, così grosso, implica, è come se si stabilisse un contatto più diretto, emozionale, di abbandono reciproco, con le persone ritratte, e siccome le stiamo crocefiggendo è un tipo di rapporto/processo auspicabile

Inviato: 23/2/2017 0:42
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Re: Ektachrome 100 again!
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FranzX ha scritto:
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Marco ha scritto:
...mmmmhhhhhhhhh mi sa allora che se qualcuno accetta il matrimonio porno mi tocca farlo davvero


Bada che c'era una fotografa romana che, mi dicono, era famosa per i suoi matrimoni stile boudoir, ad alto contenuto di sesso esplicito. Si chiamava Barbara Gallozzi.


Miiiiiiii, sono andato a vedere il sito ma ahimè niente porno, si tiene le immagini ben nascoste

Inviato: 23/2/2017 0:32
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Re: Ektachrome 100 again!
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Marco, Oscar, Orso, fate considerazioni che personalmente nemmeno mi pongo e che non ho neanche posto qui sul forum, ho solo detto che propongo sempre più spesso di scattare con la pellicola ed i clienti mi dicono di sì, ed io sono ben contento di scattare a pellicola e di essere pagato per farlo e che mi si identifichi professionalmente per essere un fotografo che scatta a pellicola, tutto il resto, tra cui le vostre considerazioni, a me non interessano e non mi pongo nemmeno le vostre questioni, che saranno anche giustificate, ma la mia è una posizione molto più "pratica" legata alla mia professione ed al modo in cui mi è concesso impostarla, io sono contento, il cliente è contento, il photo editor è contento, tutto qui, non vedo necessità di "arrovellare" la questione tra file raw e immagini stampate sulle riviste, la questione come l'ho posta e' molto più semplice, banale e "egoistica", nel senso che la penso come Mxa, il file raw mi annoia mortalmente, la pellicola per me è gioia, e sono felice che i miei clienti capiscano che la mia gioia nello scattare si riflette sulla qualità del servizio...

Detto questo quoto in toto Oscar, finalmente si sta tornando a parlare di pellicola E digitale, e non solo di pellicola vs digitale...

Inviato: 23/2/2017 0:29
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Re: Ektachrome 100 again!
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archifoto ha scritto:
ok sbaglio previsioni ma quali sono oggi i motivi per cui tanti, come dice Franz, a livello professionale ri-adoperano il negativo?



Ultimamente sto facendo un bel pò di servizi di moda, e per riviste di "peso", con la Kodak Portra 160, a me piace l'estetica dell'immagine realizzata con il negativo colore, non c'è niente da fare, è proprio diversa dal digitale, ne parlo con il photo editor (e poi lui con il cliente), oppure direttamente con il cliente, e vedo che capiscono ed accolgono di buon grado le mie ragioni, quindi nel mio caso è una scelta personale/estetica che propongo ai clienti, e vedo che viene accolta con sempre maggiore entusiasmo nonostante i costi siano maggiori, non escludo che da parte del photo editor e del cliente ci sia anche la voglia di differenziarsi e differenziare un pò il prodotto, ma a me questo non interessa, a me interessa solo proporre e scattare con i mezzi che sento più vicini alla mia sensibilità e valorizzare anche così i miei scatti...d'altra parte, per l'aspetto più legato alla fotografia di prodotti della mia attività, il lato più "commerciale"/catena di montaggio, devo dire che non ci sono e non propongo nemmeno alternative al digitale, penso sia proprio lo strumento giusto, specie quando ho il cliente di fianco a me con il prodotto sul tavolo da still life e valutiamo insieme e subito le immagini...

Siamo sempre lì alla fine, evviva la possibilità di scegliere quale sia lo strumento giusto per realizzare le nostre immagini, a me sinceramente non me ne frega niente se questa rinascita della pellicola è "vera" o "dettata da mode" (come dice Marco/Pamar5), sono molto meno puro di spirito , quello che mi interessa è la possibilità di poter scegliere e mantenere questa possibilità, anche di vedere la mia professionalità riconosciuta e valorizzata in questo tipo di confronto, di scambio di idee, di approcci creativi con il cliente, cioè decidere insieme se è meglio fare il servizio con la Kodak Portra o il dorso digitale, e in questo senso è quando gli strumenti di lavoro e di ripresa vengono tolti dal mercato che allora è sempre e solo un impoverimento per me, la cui conseguenza è spesso l'appiattimento dell'immagine in canoni/clichè, appiattimento della visione, alla fine per me questo è il solo grande "vantaggio" che personalmente mi pongo ogni volta che me lo posso permettere, sia nella mia fotografia commerciale/professionale che di ricerca, cioè poter scegliere, da solo, con la committenza, certo valutando anche costi/benefici perchè come te mi muovo anche io in ambito commerciale, però è proprio una bella gratificazione quando fai capire ad un cliente che il servizio di moda con la Portra viene una gran figa.a! e lui è disposto a spendere qualcosa in più per inseguire una visione che è si commerciale ma anche estetica e di processo...

Comunque per darti una "tara" del mondo della pellicola oggi, mi capita sempre più spesso che allievi dei miei corsi, sapendo che amo ed uso la pellicola, mi chiedano da fare le foto al loro matrimonio, io declino perchè non sono un matrimonialista (ai più insistenti, giusto per togliermeli dai piedi, dico che accetto solo se mi danno carta bianca e mi fanno realizzare un matrimonio pornografico ), però veramente le richieste del matrimonio a pellicola aumentano, probabilmente la gente si sarà stancata delle immagini clichè che oggi sono identificate con il digitale, sarà anche una moda, però se questo serve a tenere in vita la pellicola e la nostra possibiltà di scegliere allora ben venga...mmmmhhhhhhhhh mi sa allora che se qualcuno accetta il matrimonio porno mi tocca farlo davvero

Inviato: 22/2/2017 13:18
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Re: Ferrania P30
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Si, la penso anche io come te, non ho nessuna aspettativa o "ansia" nel ricevere le pellicole che ho "prenotato" con la mia donazione, alla fine ho dato il mio contributo solo perché ci tenevo a sostenere nel mio piccolo finanziariamente questa impresa un po' folle...e chissà che nella loro follia prima o poi non pensino anche di trovare il modo di darci la possibilità di stampare ad ingranditore queste diapositive, una nuova spettacolare carta cibachrome, eeeeehhhhhh bello sognare, meglio andare a piccoli passi, prima le dia!

Inviato: 2/2/2017 17:01
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Re: Ektachrome 100 again!
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Due parole sulla chiaccherata con i manager Kodak, poi non appena ho un pò più di tempo apro un apposito post sulla Curtis Tricolor

Premetto che il motivo del mio incontro non era per discutere del futuro della pellicola, ma per richiedere una sponsorizzazione per un progetto a cui sto lavorando, sto organizzando una serie di crocefissioni, formato di ripresa 20x24" e stampa a contatto da negativo colore (Kodak Portra), scelte sufficientemente "costosette" da spingermi a provare a contattare Kodak vista sia la loro recente "svolta" argentica (Kodak Alaris), e visto anche il fatto che c'è già un gallerista a NY interessato ad esporre la serie e che coprirebbe parte dei costi, poi ovviamente intanto che ero là ho chiesto sulla situazione del mercato della pellicola

A voce, quindi senza documentare le affermazioni, mi hanno detto che negli ultimi 3 anni la crescita e l'aumento della vendita di pellicole è costante, mi hanno parlato di 15-20% di crescita su base annuale, parlo di pellicola per la fotografia (quindi no film, di più dopo sull'argomento), dati impensabili solo fino a 5 anni fa, il dato che colpisce Kodak è che la richiesta è in aumento anche nel mondo dei professionisti, questo posso confermarlo avendo io stesso ultimamente visto tanti lavori di colleghi che lavorano nel mondo della moda, più che altro Vogue, che sempre di più preferiscono scattare con la Portra 160, non so se è una "moda" passeggera per differenziarsi visto l'appiattimento generale o una vera e propria scelta tecnica/creativa, però è un dato di fatto, ci sono riviste importanti e clienti che sono tornati a pagare il fotografo per avere delle immagini diciamo quantomeno dal "sapore" diverso...mi hanno poi detto che oltre a questa crescita costante della vendita di pellicole per la fotografia, già da tempo Kodak ha ricevuto forti pressioni dall'industria cinematografica, sia registi che attori che case di produzione, per continuare a produrre pellicola, al punto tale che sono stati stretti accordi per la continuazione della produzione negli anni a venire, il dato "nuovo", e però tutto ancora da valutare nelle proiezioni future, è che mentre prima era la produzione per pellicola cinematografica che "sosteneva" la produzione di pellicola per fotografia, adesso il settore più debole, cioè quello della vendita di pellicole per la fotografia, sembra possa "reggersi" sulle proprie gambe, posso dire che avevo davanti due persone che sembravano convinte che la produzione di pellicola negativa colore (e a questo punto dopo la notizia sulla Ektachrome potremmo "osare" dire anche diapositiva colore), ha sicuramente un futuro perchè i dati testimoniano di un mercato che sta trovando un rinnovato vigore, e le ricerche di mercato confermano che non dovrebbe essere un mercato "volubile", cioè anche grazie alla presenza ed allo strapotere del digitale, chi oggi scatta a pellicola lo fa per scelta consapevole, tecnica o artistica che sia...questo, con in più la sempre stretta "parentela" con l'industria cinematografica, ha anche condizionato la scelta da parte di Kodak di tornare a proporre la riedizione della mitica cinepresa 8mm con relativa gamma di pellicole (dico gamma perchè anche la Ektachrome leggo sarà prodotta in 8mm)...in chiusura di chiaccherata è venuto fuori che oggi forse il più grande ostacolo allo sviluppo del mercato della pellicola siano le norme di legge legato alla dannosità e all'utilizzo di alcune sostanze chimiche indispensabili per la realizzazione del prodotto, ma anche per le fasi successive all'utilizzo, questo porterebbe a fare anche una analisi sulla situazione dei laboratori di sviluppo e stampa, qui in Italia sempre più rari, perchè alla fine se la richiesta è in crescita ma diventa difficile poi trovare chi ti sviluppa (non tutti sono attrezzati in casa per farlo), questo potrebbe alla lunga avere effetti negativi, però non è questa la sede per addentrarmi in considerazioni del genere, volevo solo riportarvi della chiaccherata avuta con questi due manager Kodak...

Poi intanto che ero a NY sono andato a trovare il mio amico Tony Visconti, produttore storico di Bowie (e abbiamo pianto insieme, ancora in lutto, sempre in lutto, la mia Sentinella se ne è andata ) e nel suo studio notavo un sacco di attrezzatura per registrare in analogico, gli ho chiesto e mi ha detto che da almeno due-tre anni è consuetudine dei produttori top registrare le tracce audio con attrezzatura analogica, poi si digitalizza per le fasi successive, ma il processo di registrazione tutto analogico per lui è alla base di un risultato qualitativamente superiore...

E giusto per diventare stucchevole con l'analogico , a Natale mia moglie e mio figlio mi hanno regalato un Korg Arp Odyssey, riedizione fedele del mitico synth analogico che ha fatto la storia insieme al Minimoog negli anni '70, puri oscillatori VCO (controllati dal voltaggio), instabili, pastosi, iridescenti...

Oh non dico questo per contrapporre analogico vs digitale, ovviamente, ma solo per manifestare la mia gioia quando abbiamo la possibilità di scegliere quale sia lo strumento di lavoro più adatto alle nostre esigenze, che bello un mondo in cui io posso scegliere se scattare con la digitale, con un banco ottico, con la pellicola diapositiva, con la Polaroid, con uno smartphone, mondo ideale veramente, perchè ahimè non condizionato dalle regole del mercato, però questa "analog reinassance" è un passo in più verso questo mondo ideale, teniamocela stretta finchè possiamo e, per chi vuole, proviamo a sostenerla acquistando pellicole

Inviato: 12/1/2017 10:53
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Re: Ektachrome 100 again!
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Fer ha scritto:
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Marco ha scritto:

E comunque, a scanso di pericoli, mi sono appena preso una Curtis 4x5" tri color camera, così con il colore sono a posto per sempre


Marcoooooooooooooo devi assolutamente farci un almeno un messaggio qui sul forum con un paio di foto, DAIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!

Mi piacerebbe anche, se hai tempo, qualche parola in più su cosa ti hanno detto i manager Kodak riguardo alla pellicola.
Da amante della E100G sono molto interessato.

Fer


Assolutamente, lo faccio con molto piacere, dammi il tempo di rientrare, sono in giro per lavoro fino a domani, poi vi ragguaglio su tutto

Inviato: 10/1/2017 14:25
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Re: Ektachrome 100 again!
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Bellissima notizia, molto molto contento!!...solo che adesso però Kodak ci dovrebbe dare anche la possibilità di stamparle in camera oscura queste diapositive, per fotografi come me che hanno perso ogni interesse per le stampe inkjet, anzi di più, proprio ho una totale disaffezione, non avere la possibilità di stampare poi in modo tradizionale una dia e' un po' come avere il "lavoro" fatto a metà, d'altronde non era mica la Kodak che produceva i materiali per il dye transfer, uno dei pochi modi di stampare dia? Eddaaiiiii Kodak!!!!!

Io invece Gianluca sono moderatamente ottimista anche sul destino delle pellicole a colori, ho avuto un incontro con un paio manager Kodak direttamente negli Usa per un progetto a cui sto lavorando, ed i numeri che mi hanno mostrato sulla vendita di pellicole a colori prodotte da loro sono molto incoraggianti, oserei dire sorprendenti, da cui immagino anche la decisione di tornare a produrre la Ektachrome 100 a testimonianza di un mercato che sta tornando a "sostenere" la produzione...

E comunque, a scanso di pericoli, mi sono appena preso una Curtis 4x5" tri color camera, così con il colore sono a posto per sempre

Inviato: 10/1/2017 13:23
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Re: Quasi quasi provo con il GF...
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t-patte ha scritto:
Mi rendo conto solo ora che stampo a contatto da 20 anni!
Non proprio nel settore della fotografia ad essere precisi.
La tecnica che mi hai descritto per la stampa a contatto e praticamente identica alla procedura per realizzare le piste dei circuiti stampati sulle basette di vetronite. Unica differenza al posto della pellicola uso un master stampato su carta da lucido che poi sovrappongo alla piastra di vetronite presensibilizzata.


conosco bene il processo, sono il fotografo che realizza in pratica tutte le immagini per Arduino e sono stato spesso nelle loro unità produttive...

Per gli chassis: quelli moderni sono tutte misure standard, per moderni nel grande formato si intende anche quelli di quarant'anni fa, i problemi si hanno o con quelli molto antichi (misure non standard) oppure con i vecchi chassis con le misure europee, cioè non 4x5" ma 10x12cm, che è più piccola come misura di 4x5" e quindi non trovi pellicole moderne da utilizzare, se posti una foto comunque possiamo aiutarti e capire insieme di cosa si tratta...

Per il banco: se alla fine ti orienti sulla scelta della monorotaia guarderei con attenzione al mondo Sinar, essendo uno dei banchi ottici più diffusi al mondo c'è una ampia e maggiore offerta di attrezzatura sul mercato dell'usato rispetto ad altre marche (prova a digitare Sinar su EBay e vedi anche tu), poi ci sono alcune "squisitezze" operative (metodo del calcolo dei gradi di basculaggio o della chiusura di diaframma per la profondità di campo ottimale) che a me personalmente sono state utili, anche se si, per il paesaggio la folding sarebbe l'ideale, io ho fatto il paesaggista per tanti anni e nei deserti dello Utah ci andavo con una folding che pesava poco più di 1 kg, era più importante portare un gallone di acqua in più che una monorotaia per allungare il tiraggio del soffietto

Inviato: 3/1/2017 20:58
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Re: Quasi quasi provo con il GF...
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t-patte ha scritto:
Per la stampa a contatto non so neanche da dove si comincia, e al momento non mi interssa (una cosa alla volta) tanto piu che se non erro si fa coi formati maggiori del 4X5.




La stampa a contatto la puoi fare con qualsiasi formato, anche il 35mm, ovviamente i risultati diventano apprezzabili quando aumenta la dimensione del negativo, per me il minimo è 8x10", poi ovviamente più il negativo è grande e meglio è, al momento sto lavorando ad un progetto che prevede delle crocefissioni e voglio fare delle stampe a contatto formato 20x24"...

Guarda è il sistema di stampa più facile che c'è, e te lo dice uno che non è granchè in camera oscura, non hai nemmeno bisogno di un ingranditore (anche se io uso la luce del mio ingranditore), basta un fascio di luce che colpisca il negativo opportunamente appoggiato e "pressato" (io uso una lastra di vetro) sopra un foglio di carta sensibile alla luce rispettando il tempo di esposizione ed il gioco è fatto!

Comunque salendo di formato rispetto al 4x5" bisogna dire che tutto un pò si "complica", per l'8x10" quadruplicano realmente pesi, ingombri ed anche costi...

Inviato: 3/1/2017 17:13
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Re: Quasi quasi provo con il GF...
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Beh questo è il posto giusto per chiedere, penso ci sia la piu alta concentrazione di utilizzatori di grande formato in Italia!

Una piccola precisazione: il volet non è il portapellicola, quello si chiama chassis, il volet è la "tendina" che isola dalla luce la pellicola una volta che viene inserita appunto nello chassis e che, una volta rimosso, permette anche la successiva esposizione della pellicola

Di solito chi comincia nel grande formato deve decidere per prima cosa quale strumento di lavoro scegliere, nel senso che ci sono due tipologie di banchi ottici, le folding, solitamente costruite in legno, che si chiudono a fisarmonica "collassando" sul proprio soffietto, solitamente con meno movimenti rispetto ai banchi ottici monorotaia, e quindi più trasportabili e leggere, oppure appunti i banchi ottici monorotaia, in cui la standarta anteriore e posteriore scorrono su una monorotaia di metallo, strumenti con spesso un maggior numero di movimenti rispetto alle folding ma anche più pesanti, ingombranti, di difficile trasporto, specie se si scelgono formati superiori al 4x5"...

Ecco, anche il formato di ripresa dovrebbe essere oggetto di tue considerazioni, 4x5", 5x7" (oramai un formato però quai defunto come reperibilità di pellicole), 8x10", di solito si consiglia di cominciare con il 4x4", però dipende anche dalle scelte successive allo scatto, cosa te ne farai della tua pellicola piana, la ingrandisci e stampi con un ingranditore?, la scansioni e poi la stampi inkjet?, te ne freghi e stampi a contatto?, in questo ultimo caso per me il formato minimo è l'8x10"...tieni conto che stai parlando con uno che si sta facendo costruire un banco ottico 20x24", quindi ho manie di "grandezza"

Inviato: 3/1/2017 10:45
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Re: Carminati, fotoriparatore di Milano, su DPReview
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Grandissimo "el Luis", una certezza qui a Milano, una vera oasi felice per chi ama anche solo chiaccherare di fotografia, senza considerare che nella sua bottega ci si lustra anche gli occhi con le tante macchine fotografiche antiche e vintage, grazie per la segnalazione!, non conoscevo questo video...

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Re: Amarcord
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miiiiiii come ero bello 15 kg fa!!

Fer, il caro Ric e sua moglie Elisabetta mi risulta continuino il loro cammino fatto di tanti successi nel mondo della fotografia di stock, è un pò che non li sento anche io (circa un annetto), quindi queste sono le informazioni che mi avevano dato l'inverno scorso...

Roberto: come si chiamava la ragazza? Era forse Gaia??

Certo che ha ragione Renzo, abbiamo fatto veramente un bel pezzo di strada insieme, e si sono creati legami per me importanti, alla faccia di chi contesta alla rete la sua eccessiva "virtualità"...

Inviato: 14/10/2016 13:31
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