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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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12/5/2005 19:57
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Boh…uno compra Canon perché rispetto ai prodotti di nicchia (Vedi Olympus e Pentax) ci sono più case di terze parti che producono per i marchi più blasonati, però spesso a quanto ho ormai capito realizzano ciofeche, o meglio prodotti dal controllo qualità non impeccabile, a questo punto se devo rischiare un “limone” meglio nell’usato almeno mi costa poco.

Fer dice l’amara verità “nessuno regala niente” la cosa assurda è che se devo vendere io qualcosa pretendono che sia generoso, quando compro mi mazzolano…mah…forse la mia fronte riporta la scritta “giocondo”.

Visto che sul fronte 14mm a prezzi abbordabili c’è solo il Samyang (che effettivamente nel nuovo comincia a costicchiare più che in passato) ed il Sigma 14 f.2.8 ASPH HSM EX(fuori produzione) e che è valutato troppo per quello che vale, non mi resta che ripiegare su un 17 mm più economico ma dalle buone prestazioni.

Non parlano male del Tokina 17 f3.5 di cui Vi sono due serie:
la vecchia RMC manual focus e la versione più recente in due varianti, dotate entrambe di una lente asferica, ma con il diametro portafiltri uno da 72 e l’altro da 77.

Opterei per la versione con filtro da 72 che è AF e risulta decisamente migliore rispetto alla versione manual focus, ad un prezzo ragionevole. Prima di fare una sciocchezza, qualcuno lo ha usato su 5D MK II e con quali risultati?

Inviato: 19/4/2016 10:48
Tessera n°33 C.F.A.O..........
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Ho capito che i Samyang non sono perfetti, l'unica cosa prima di acquistarli è provarli, basta trovare un negozio che trattando tale marchio sia disponibile ad aprire diverse confezioni per trovare l'esemplare migliore. D'altra parte anche Sigma non è che sia garanzia di tutta questa qualità, a costi ben maggiori.

I Supergrandangolari un po’ tutti sono affetti da problemi di distorsione, sempre se non ne hanno anche altri. Del Canon EF 14 f2.8 L USM II si sentono opinioni negative, credo in merito al prezzo di oltre 2.000 cucuzze, che per le prestazioni che offre (pur buone) non giustificano un costo così alto.

Per farla breve c’è chi gli preferisce il ben più performante ed economico Nikon AF-S 14-24mm f/2.8 G ED che sui bordi a tutta apertura va decisamente meglio, nonostante si tratti di uno zoom.

Oppure in alternativa c’è il Tamron 15-30mm f/2.8 VC USD che pare in quanto a prestazioni non sia affatto inferiore al tanto celebrato Nikon 14/24.

Restando in casa Canon per risparmiare la vera alternativa potrebbe essere il Canon EF 8-15 f4 L USM Fisheye, lente interessante perché offre la possibilità di funzionamento come ottica Diagonale e Circolare, nello specifico a 8mm funziona come fisheye circolare, mentre a 15mm diventa diagonale.

Pare che sia abbastanza corretto da 13 a 15mm. Ho visto molte foto…certo della distorsione a barilotto c’è, ma credo facilmente correggibile in post, alla fine si tratta di un fish, cosa si può pretendere di più?

L'idea delle ottiche fisse era incentrata sulla maggiore compattezza e leggerezza, ma se ci si deve impegnare un rene...


Inviato: 6/4/2016 13:31
Tessera n°33 C.F.A.O..........
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Re: Interessante fotoprogetto: padre e figlio, « merge differenziato »

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L'idea è interessante, ma a mio parere non tutti i soggetti si prestano a codesta operazione,i primi due sono gli unici che nella fusione hanno prodotto un risultato più omogeneo e gradevole, gli altri sono orribili, mi sembrano il frutto di un Morphing, realizzato allo scopo di formare immagini Horror. Ma è solo il mio parere personale.

Inviato: 6/4/2016 12:00
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Lo scopo di questo thread era quello di stabilire quali ottiche fisse, possibilmente compatte, potessero essere utilizzate con migliori risultati su Canon 5D MK II. Lo svantaggio di Canon è di non poter usare le vecchie ed ottime lenti FD,

ma come mi ha ben spiegato Fer, con anello adattatore vanno benissimo lenti C/Y di cui sul forum ci ha fornito alcuni dettagli tecnici, ma anche le Zuiko OM, ma non è raro vedere qualcuno che osa mettere sul pieno formato Canon ottiche Nikon.

Purtroppo, non sono compatibili le Pentax, a meno di andar giù di frullino.E' proprio a questo punto che potrebbe valer la pena usare le ottiche Samyang, che pur sempre in manuale,hanno il vantaggio di poter essere usate senza anello adattatore.

Pertanto nella formazione della classica tripletta, tenendo conto del raddoppio di focale per la determinazione di quella successiva, la serie potrebbe essere:

Samyang 24 f1.4 ED AS IF UMC;
Samyang 50 f1.4 AS UMC;
Samyang 100 f2.8 ED UMC Macro

Mi sembra una tripletta più omogenea come focali, in quanto a prestazioni non ne sento parlar male.


Inviato: 6/4/2016 7:57
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Re: Che succede al 70-200 con il viola?

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FranzX ha scritto:


Qualcuno sa dove vendono dell'Ektachrome P1600?



Su ebay ve ne sono 2 rulli dalla Turchia a 19 $ del '99, se ti fidi...

Inviato: 17/3/2016 21:04
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Re: Che succede al 70-200 con il viola?

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Fer, secondo te difronte a quel tipo di luce può servire provare a regolare manualmente il bilanciamento del bianco, mediante l’uso del cartoncino grigio 18% o neanche questo c'entra per niente?

In tal caso in situazioni simili non è possibile proprio adottare nessuna misura preventiva? Si è sempre detto che è meglio prevenire che curare.

L’unica opzione quindi resta (come hai già specificato), provare a far digerire i files soggetti a quella maledetta fonte luminosa ad un altro Raw Converter come il citato Raw Therapee?

Inviato: 17/3/2016 14:56
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Re: Che succede al 70-200 con il viola?

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L'uso di filtri può attenuare/eliminare il fenomeno?

Inviato: 16/3/2016 10:20
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Re: Che succede al 70-200 con il viola?

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Forse si tratta di Purple Fringing? Quell'alone blu intorno alle zone con alte luci me lo fa venire in mente...ma potrebbe essere altro...sentiamo altri pareri.

Inviato: 15/3/2016 21:00
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Re: Per chi ama (anche) la Musica. I 100 volti...

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Grazie della segnalazione Luciano,iniziativa interessante che al di là della simpatia e apprezzamento per questo o quell’autore, mi ha permesso di venire a conoscenza di particolari più intimi, come ad esempio dell’amore per i gatti di Guccini, il quale ha adottato una gatta nera che somiglia moltissimo alla mia, alla faccia di chi dice che il “nigro felide” porta sfiga.

Fra le cose di cui Giovanni Gastel ci parla nel video e che mi hanno colpito sono:

“La fotografia non ha rapporto con il reale”, in opposizione a quanti sostengono l’esatto contrario;

l’altra cosa di cui ci parla e che trovo ancora più interessante, è:

“La seconda cosa che ti rappresenta sono le mani, fotografare le mani durante la posa seguendo una qualunque azione, è un modo per rompere ma altresì per creare la posa stessa, è un’espediente per interrompere la recitazione che chi difronte alla fotocamera mette in atto per far riprendere la parte migliore di sé…ecco io non voglio recitazione".

Per fare un ritratto più spontaneo e naturale, questa mi sembra un’ottima intuizione, in effetti le mani parlano da sole, con un qualunque gesto esse ci fanno conoscere più a fondo…più intimamente.

Ci sono altre cose che mi hanno colpito, dico l’ultima…riguardo l’ispirazione…lui trova ispirazione nel caos, al contrario di me che se non c’è il silenzio assoluto non riesco nemmeno a pensare.

Inviato: 15/3/2016 12:02
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Grazie per la risposta Franz, riguardo il Canon EF 100 f2.8 Macro alla luce dell'utilizzo che ne fai è una scelta più giusta, peraltro molti la usano anche per ritratti. Ad ogni modo è interessante anche il Tokina AT-X Pro 100 f2.8 Macro che ha prestazioni similari al Canon, ma costa meno, pesa meno,é maneggevole, la ghiera della messa a fuoco permette il passaggio celere dalla modalità AF alla MF senza essere obbligati ad usare gli scomodi interruttori, sembra che funzioni anche con un duplicatore di focale, mantenendo tutti gli automatismi, anche se nelle caretteristiche tecniche viene dichiarato incompatibile.

Inviato: 3/3/2016 17:41
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Leggo solo ora il tuo intervento, mi incuriosisce il fatto che usi un anello di prolunga da 12mm per ridurre la minima distanza di fuoco del Canon Ef 100 f2 Usm. Un anello da 12mm mi sembra troppo poco per farci delle macro, lo usi allora per ritratti in studio? A quanti cm si riduce con l’anello la minima distanza di maf? Che tipo di anello si tratta…è un Canon o è un anello di terze parti senza contatti per cui lo usi completamente in manuale? Se si tratta del 100 f2 che ho citato sopra, Fer mi riferiva che soffre di Purple fringing se usato fino ad f2.8 in particolare nei controluce, ma ovviamente se usato opportunamente è in grado di far bene.

Inviato: 1/3/2016 19:00
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Re: Foto di ballerina

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Per i miei gusti le foto son venute tutte bene, non mi dispiace affatto il mosso delle prime due. Per chiudere in bellezza con un soggetto così interessante, mancano solo delle riprese “Strobo”.Ad ogni modo la serie ti è servita anche per studiare il limite dell'Elinchrom.

Inviato: 22/2/2016 15:34
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Re: PENTAX K-1

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luciano ha scritto:

Gli obiettivi in attacco K sono numerosissimi in giro per il mondo, e spesso di ottima qualita'. Questo apparecchio direi che ha i numeri per essere un bel successo commerciale e rivitalizzare il comparto reflex, che piu' di qualcuno dava ormai per spacciato.




Sulla qualità di molti obiettivi della vecchia produzione Pentax non ho dubbi, in particolare se si scelgono i Manual Focus, c’è una produzione tale da completarsi un corredo…ma i prezzi?

Faccio l’esempio del tanto celebrato Pentax A Star f1.4 ottima lente...ma dal prezzo assurdo fino ai 1.200€ ma su codesta focale ve ne sono altri dalle prestazioni altrettanto buone ma dal costo inferiore, lo stesso dicasi per un 50 ed un 135mm.

Riguardo gli ultragrandangolari manual focus sono stati prodotti i soli Pentax Smc A ed il K 15 f3.5 ma per un’ottica di più di 30 anni che tutt’ora ha una valutazione dai 500 ai 1.000 € siamo ancora alle esagerazioni.

Sul lato Ottiche Autofocus la situazione è anche peggiore, cito l’esempio del celeberrimo Pentax FA 85 Star f1.4 IF altra ottima lente…ma che trova oggi una valutazione scandalosa che parte dai 900 agli oltre 2.000 € per gli esemplari più perfetti…a questo punto visto che c’è anche il più recente Pentax FA 77 f1.8 Limited un po’ meno luminoso ma decisamente più compatto con un prezzo dai 600 ai 900€ c’è la possibilità di scegliere.

Se si propende per gli AF le cose cambiano non sulla qualità ma sulla completa disponibilità degli stessi per comporre un’ intero corredo. Difatti sul lato ultragrandangolari si parte dall’FA 20 f2.8 tra gli zoom troviamo l’FA 20/35 f4 che poi ultragrandangolari non sono…pertanto c’è un buco sul lato ultragrandangolari mancano un 14 o un 15mm.

Fer ha detto:

Le mie perplessità sono legate alla qualità degli obiettivi in rapporto a cotanto sensore.
Certamente ci sono stati e ci sono ottimi obiettivi Pentax K 24x36, ma negli ultimi anni non c'è stato quel rinnovamento qualitativo che si è visto in casa Canon e Nikon. Mancano inoltre le offerte es. di Sigma, che con i suoi Art ha dimostrato ottime prestazioni a prezzi ragionevoli.
Il "buco" lo vedo soprattutto sui grandangolari da 24mm in giù. Vero che insieme alla macchina è stato annunciato questo 15-30/2.8, ma... beh, sapete come la penso sugli zoom autofocus ultragrandangolari.


Anche a me non mi convince il fatto che con un sensore dotato di risoluzione così alta le lenti prodotte da Pentax del passato, siano abbastanza risolventi per un sensore da ben 36 MP. Ho il timore che bisognerà cominciare a fare la cernita, fra quelle che risulteranno ok e quelle non ok, come è successo con la Sony A7IIr.
Riguardo la produzione più recente sembra ci siano stati accordi con la Tokina per reperire lenti dedicate all’Aps-c. Adesso con il FF ho la sensazione che ci sia stato un altro accordo con Tamron per la produzione del nuovo HD Pentax-D FA 15/30 f2.8 ED SDM WR che mi pare tale e quale al Tamron 15/30 f2.8 VC USD non ho certezza di questo, ma se tutto ciò fosse vero, in pratica la produzione di ottiche veramente di marchio Pentax non esiste più da molti anni.

Sono direttamente interessato alla K1...per anni ho atteso ‘sta benedetta FF...ora resterò a guardare come si comporta, in particolare con le vecchie lenti che possiedo...solo allora deciderò se mollare la Canon 5D MK II in favore della K1 per quest’ultima potrei avere un corredo già pronto...con il solo dubbio delle verifiche di rito.


Inviato: 21/2/2016 17:06
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Re: Stampe, stampine, libri

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Argomento molto interessante, sicuramente da approfondire, purtroppo io non sono in grado di fornire suggerimenti, su quale sia il miglior sistema. Anche io cerco il metodo migliore, almeno per quelle che sono le mie esigenze.

Anche io scatto prevalentemente in digitale, ma mi ostino ad usare la pellicola di tanto in tanto, con stampe max A4, Ad ogni modo stampe digitali o analogiche, è penoso doverle tenere conservate dentro le solite scatole. Ultimamente avevo provato ad usare dei raccoglitori ad anelli della Buffetti con relative buste trasparenti…ma il risultato non mi piace molto,

non c’è niente da fare con un libro è tutta un’altra cosa, peraltro la mia intenzione è di scrivere per ogni foto la sua storia…i miei relativi commenti e gli eventuali significati che gli ho attribuito, visto che mi occupo anche di fotografia concettuale.

Non è per lavoro o per partecipare a mostre, è solo la soddisfazione di conservare per sempre qualcosa che mi è costato impegno e che mi farebbe piacere rivedere di tanto in tanto, stampato a dovere.

All’idea suggerita da Nikophoto dei fotolibri dei matrimoni ci avevo pensato, ma a meno di plastificare le foto, non mi va giù l’idea del biadesivo…possibile non esista un sistema efficace ad incastro?

Quindi proprio recentemente stavo pensando ad un fotolibro, ove su una pagina stampare la foto e sull’altra di fianco stampare il testo, ma non ho un’idea precisa circa il formato; il tipo di stampa da richiedere; di quante pagine max potrebbe essere e non di minore importanza come deve essere realizzato, per non rischiare che mi si smonti dopo poco uso.

Inviato: 17/2/2016 11:54
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Re: Fuji X-Pro2 : files RAW e JPEG

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Ho una certa stima per le Fuji, la mia prima digitale è stata proprio una Fuji da soli 2Mp che sfornava dei Jpeg eccellenti, e stiamo parlando di una tecnologia di tanti anni fa.

Con l’ingresso nel settore mirrorless vedo Fuji con piacere continuare a proporre ottime cose. Nello specifico la X-Pro2 è costruita inseguendo il design delle telemetro Leica,

questa macchina da 24Mp credo che possa far concorrenza alle più blasonate reflex Full Frame, con il vantaggio di avere tra le mani una fotocamera molto compatta.

Personalmente sono più abituato al design tipico di una reflex ed in questo senso vedo più congeniale la Fuji XT-1, non è solo una questione di design ma di disposizione del mirino spostato a sx nella X-Pro2 centrale nella XT-1.

Altra cosa che mi renderebbe meno agevole l’uso delle due macchine, è la decisione di non rendere disponibile la ghiera delle modalità di esposizione, è quella che uso più spesso passando dalla modalità A (priorità ai diaframmi) alla M,

nelle due macchine Fuji mi pare che tali regolazioni in assenza dell’apposita ghiera siano un po’ più macchinose, ma questo non sminuisce la loro validità. Per me credo sia solo una questione di abitudini, sarei curioso di provarle entrambe.

Tra le cose che mi piacerebbe sapere è se sia disponibile il funzionamento wireless dei flash e soprattutto se per le serie X Fuji ci sono eventualmente flash di terze parti compatibili con un numero guida di almeno 50.

Altro dubbio è se sia disponibile lo scatto con telecomando con fili e senza filo con la relativa gestione automatica della messa a fuoco e successivo scatto. Sono piccole cose ma per me fondamentali.

Forse l’handicap del sistema X risiede nel parco ottiche non particolarmente ampio, e sono ancora poche case terze che producono per tale sistema, finora solo la serie Touit della Zeiss ed il solo Samyang 8mm f2.8 fisheye.

Il vantaggio è la possibilità offerta da tutte le mirrorless di poter montare con appositi anelli adattatori ottiche di ogni tipo e genere, ma è da vedere come si comporterebbero soprattutto con l’alta risoluzione della X-Pro2 che richiederebbe lenti particolarmente risolventi.


Inviato: 14/2/2016 13:09
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Re: Quali ottiche fisse per Canon 5D MK II

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Mi è capitato un Sigma 14 F.2.8 ASPH HSM EX in ottime condizioni, anche se il prezzo considerando che è un ottica fuori produzione,mi sembra un po' altino,

più o meno alla stessa cifra ci comprerei nuovo il Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical che ha la differenza di non avere l'AF.

Di quest'ultimo molti ne parlano bene, salvo qualche esemplare difettoso (I controlli qualità alla Samyang pare non siano così diversi da Sigma).

Il problema lamentato da molti sulla scala delle distanze in che cosa consiste? Ha inoltre il paraluce molto fragile,distorsione, aberrazione cromatica,ghiera MAF non precisa,

la versione con l'anello rosso è l'ultima o comunque in cosa varia dalle altre? Del Sigma se ne parla bene, salvo per i soliti esemplari sfortunati,

ha un po' di Flare e di Aberrazione cromatica, ma mi piacerebbe avere un parere direttamente da chi possiede tali ottiche.


Inviato: 1/10/2015 23:40
Tessera n°33 C.F.A.O..........
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Stampa chimica e distanza di osservazione

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Sicuramente se ne è discusso molte volte sul forum, ma nel mio caso c’è qualcosa che non mi torna:
Ogni tanto faccio delle uscite con la mia Pentax Mx con relativo corredo di ottiche, e poi porto al minilab la pellicola per sviluppo e stampa. Puntualmente accade che le stampe di qualunque formato abbia scelto, a prima vista sembrano morbide, quasi sfocate, e mi assalgono i soliti dubbi: sarà micromosso? L’ottica forse l’ho usata a tutta apertura…dovevo diaframmare di più… forse ho sbagliato esposizione…e amenità varie. Qualche tempo fa un amico fotoamatore vedendo alcune foto che recentemente avevo fatto stampare, nota anche lui questa mancanza di nitidezza e mi dice di chiedere al lab una stampa ad alta risoluzione (360x360) in luogo di una a bassa risoluzione (180x180), su carta fuji. Alla successiva occasione in cui mi son recato al lab chiedo la stampa ad alta risoluzione e mi sento rispondere che la stampa chimica non ha risoluzione, quest’ultimo è un parametro che riguarda la stampa digitale. Mah…io ero molto perplesso. Circa la carta il lab in questione usa la FujiFilm Fujicolor Crystal Archive Paper Supreme. Non convinto riguardo la risoluzione, ho cercato info sul web ed ho appreso che la pellicola ha 3.000/4.000 DPI di risoluzione e conseguentemente la stampa chimica su carta ha una risoluzione media di 3.200 DPI. Ho parlato di ciò al mio amico il quale mi ha consigliato un lab ove gli stampano 360x360 di risoluzione…d’accordo…tutto si può provare. Fino ad quest’oggi fatidico giorno in cui ho portato nuovamente un rullo da sviluppare e stampare al solito minilab, poichè domenica ho testato una nuova ottica ed avevo urgenza di verificarne i risultati. Dovendo aspettare una mezz’oretta ho preferito farmi un giro per il paesello, al mio ritorno trovo le stampe in formato 10x15 quando gli avevo chiesto un 15x23…va beh non ho fatto storie, tornato a casa inforco gli occhiali e mi metto ad osservare le foto, a prima vista mi sembravano al solito poco nitide, ho prese le vecchie foto (fra l’altro della stessa location) e il confronto non è stato confortante: tutte sembravano essere afflitte dal medesimo problema di nitidezza, benchè realizzate con ottiche ben diverse. Dopo una mezz’ora di pausa Zen, un po’ più rilassato ho ripreso in mano una foto provando ad osservarla da una distanza maggiore…è cambiato tutto… la foto magicamente era diventata piuttosto nitida…è un caso? Ho preso tutte le foto e le ho osservate dalla distanza di circa 50cm, mentre di solito le osservavo da 25/30cm ebbene il risultato mi sembra totalmente diverso, anche le foto che sembravano meno nitide ora mi sono apparse più nitide. Ho cercato info su San Web e trovo che l’occhio umano, può distinguere alla distanza minima di messa a fuoco (20-30 cm) fino ad un massimo di 10 linee per millimetro, cioè 250 DPI e che la distanza ottimale di visione è circa la diagonale della foto. Forse il problema è la mia presbiopia, mi mancano circa 3 diottrie ed ho notato che osservando una foto dai canonici 20/30 cm vedo poco nitido…mentre osservando ad una distanza di circa 50cm vedo più nitido. Mah…sono ancora più confuso, sono anni che mi sbatto per la mancata nitidezza di queste foto e adesso può trattarsi di un problema di giusta distanza di osservazione per un presbite? Sarebbe opportuno far osservare codeste foto a chi non ha problemi di vista per avere migliori certezze. Voi cosa ne pensate di tutto ciò?


Inviato: 30/9/2015 21:37
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Re: Luoghi pubblici: sempre più difficile fotografarli

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Ho fatto caso adesso che sul link postato da Fer, c’è un invito per i fotografi dell’UE sensibili al problema di questa proposta di legge, a firmare una petizione on-line al seguente sito:

https://www.change.org/p/european-parl ... aphy-savefop-europarl-en?
recruiter=293430649&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition

C’è poco tempo…la relazione con le modifiche verrà votata entro giovedì 9 luglio, nel frattempo viene suggerito di contattare il proprio deputato europeo sottoponendogli le conseguenze nefaste di questa proposta di legge, qualora venisse applicata.

Io non so a chi devo scrivere altrimenti non esiterei a farlo…intanto vado a firmare la petizione.

Inviato: 6/7/2015 18:39
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Re: Luoghi pubblici: sempre più difficile fotografarli

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E' deprimente verificare che i politici europei siano della stessa pasta di quelli nostrani e detto questo non c'è bisogno di aggiungere altro.

In questo modo per chi fa fotografia solo per passione gli viene preclusa ogni possibilità di immortalare monumenti, edifici, ecc. stroncando il “turismo fotografico” sì perché ci sono fotoamatori che partono da chissà dove con i mezzi pubblici o in auto in gruppi di una certa consistenza,

appositamente per fotografare ciò di cui sopra, è il caso dei vari "meeting" organizzati sui diversi forum di fotografia, che permettono altresì ad esercenti di varie attività soprattutto enogastronomiche e ricettive di guadagnare qualcosa in più (in particolare il fine settimana),

che visto il momento di particolare crisi non fa affatto male, all’economia. E’ questo che vuole l’Europa? Per tutelare i diritti di pochi si tronca l’economia di una nazione intera?

Davvero bravi. Credo che la misura sia veramente colma e che sia giunto il momento di reagire a codesta sistematica aggressione alla libertà degli individui. La prima cosa che si può fare è programmare delle uscite fotografiche esclusivamente in quei luoghi ove è permesso fotografare.

Io già anni fa organizzando un meeting fotografico dalle mie parti, ho chiesto nei vari luoghi di interesse, se era consentito fotografare, laddove mi è stato negato il permesso ho convinto i miei amici a rinunciare alla visita e quindi a non pagare il costo di un biglietto per solo curiosare.

No photo? No Money... così imparano…ma tutti dovrebbero ragionare così.Inoltre mettere sul web una bella raccolta di firme valida per tutto il nostro continente, volta ad annullare qualsiasi decisione restrittiva sulla fotografia, magari con la collaborazione delle varie aziende produttrici,

che non credo siano insensibili ad un probabile calo di vendite a seguito di una decisione così illiberale anche se solo in ambito europeo. Cosa dovremmo fare…rassegnarci a tenere le nostre “costose” attrezzature a prendere polvere?

Inviato: 6/7/2015 10:32
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Re: La miglior lettera di raccomandazione scientifica mai scritta

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Beh…non si tratta delle solite raccomandazioni cui noi “italiani” siamo abituati, ovvero quelle che permettono a certi autentici “inetti” di rivestire ruoli di responsabilità e capacità,

per poi lamentarci “In Aeternum” che molte cose non funzionano nel “bel paese”.

Qui si tratta di una raccomandazione ben diversa:
semplicemente Richard Duffin si accorse delle notevoli potenzialità di Nash e lo indirizzò presso il dipartimento di matematica di Princeton.

Nella lettera di presentazione, se ci fai caso, c’è una frase determinante scritta dal rettore: «Quest'uomo è un genio».

Nash ha vinto in Nobel per la teoria dei giochi, ma si occupò di tante altre questioni, come quelle legate all'interpretazione della "meccanica quantistica" per asserire dopo molti anni che forse proprio gli sforzi profusi in codesto lavoro, gli procurarono le sue iniziali turbe mentali.
Ben sappiamo che “lavorare stanca” (Cesare Pavese docet)…lavorare troppo poi…


Inviato: 27/6/2015 7:47
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