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Re: Fotoavventori: Presentazione
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Benvenuto anche da me. Io non sono un grandeformatista, uso una reflex digitale, ma le cose che hai detto sulla fotografia le condivido in pieno. Soprattutto il discorso del riscoprire fotograficamente i luoghi in cui si vive. Apprezzo la tua "filosofia"
PS ha ragione Falcopardo, per il GF sei capitato nel posto giusto!

Ciao

Marco

Inviato: 27/1/2005 21:36
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Re: Artisti Giapponesi
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Citazione:


Guarda, sinceramente le mie sono più impressioni di "pelle", istintive, non ho mai sviscerato in modo approfondito l'argomento, pur essendone molto attratto come tutte le questioni che hanno a che fare con le culture "altre" ed il linguaggio...però è evidente che il loro linguaggio estetico, la loro grammatica del bello, la concezione stessa di ciò che chiamiamo arte, si fondi su paradigmi molto distanti dai nostri...basta pensare al fatto che nella loro cultura la ricerca estetica non è mai dissociata da una pratica personale e da una disciplina, e e penso all'ikebana (l'arte di disporre i fiori), all'arte del tiro con l'arco, già  solo questo introduce nell'estetica alcuni concetti a noi a volte "estranei" (anche se molti artisti moderni li hanno poi introdotti nella cultura occidentale), come quello dell'estetica del gesto, gesto come arte e che a volte trascende l'oggetto per cui il gesto è prodotto; la immedesimazione del soggetto con l'oggetto con la conseguente abolizione delle differenze categorizzanti tra soggetto e oggetto, il fatto che ogni "produzione" estetica debba l'attenersi a regole molto rigide che non possono essere violate...ma ce ne sono molti altri, magari a Raffaello, che è un cultore del Giappone, possono venire in mente più che a me...cmq io questo linguaggio/approccio "altro" nelle questioni estetiche da parte della cultura giapponese, lo percepisco a pelle nelle loro fotografie, soprattutto nella ricerca di una raffinatezza estenuata e perfettissima che ha molto più a che fare con la disposizione dei fiori nell'arte dell'ikebana che non con l'arte come noi la concepiamo...



Caspita..........veramente interessante. Grazie mille

Marco

Inviato: 27/1/2005 19:06
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Re: fotografia
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Magari li hai già , se così non fosse mi permetto di indicarti due libri:
"Guida dei mammiferi d'Europa" di Gordon Corbet e Denis Overden ed. Franco Muzzio

"Guida dei rettili e degli anfibi d'Europa" di E.N. Arnold e J.A. Burton dello stesso editore del precedente

Sono due manuali snelli ma ben fatti, da usare anche "in campo" con anche cartine di distribuzione delle specie

Ciao

Inviato: 26/1/2005 23:27
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Re: Inchiostri al carbone?
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Scusate, io non ne so molto. Ma perchè è così complicato stampare bene in bianco e nero rispetto al colore?

Marco

Inviato: 26/1/2005 23:03
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Re: Artisti Giapponesi
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Grazie per le vostre opinioni
Anche secondo me il primo dei due fotografi che ho proposto è il migliore.
Ciao a tutti

PS Marco, visto che io non ne so niente, non mi dispiacerebbe conoscere le tue osservazioni sulla ricerca astetica Giapponese..........

Inviato: 26/1/2005 20:45
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Re: Fotoavventori: Cristina e Marco
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E'veramente bella questa vostra sintonia. Complimenti e buon lavoro (fotografico)

Inviato: 26/1/2005 19:22
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Re: Ma insomma: Quando una fotografia e' "Arte"?
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Effettivamente sono argomenti non facili e spinosi.........
Io crollo dal sonno, ti saluto.

PS complimenti per il tuo sito e le tue foto. Li ho guardati con molto interesse. Veramente GRANDE!

Inviato: 25/1/2005 0:13
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Re: Ma insomma: Quando una fotografia e' "Arte"?
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Gerry ha scritto:
Quando una fotografia e' "Arte"?

Quando piace in maniera profonda a chi la sta guardando. Puà essere Arte per uno e una semplice Foto per un altro.



Perdonami, sono d'accordo con te sulla maggiorparte delle tue affermazioni, ma il concetto di arte riferita al "piacere in maniera profonda" mi trova su posizioni diverse dalle tue. O meglio, secondo me il concetto così espresso puà risultare limitativo. Bada bene che queste sono solo mie considerazioni e non mi permetterei di giudicare le tue idee, ma come dicevo secondo il mio punto di vista il discorso è più ampio e sfaccettato.
Un dipinto, una fotografia puà essere arte sebbene non piaccia profondamente, il bello estetico sicuramente è una prerogativa e una caratteristica dell'arte, i quadri del Botticelli sono belli, piacciono esteticamente, una fotografia di paesaggio perfettamente composta e con un soggetto gradevole è arte, ma.........penso che la gradevolezza, l'armonia delle forme e dei colori non sia il solo parametro fondamentale nel definire l'arte (almeno quella visiva). Penso che vi siano altre prerogative per definire l'arte. Un'opera di bacon per esempio, non penso proprio che possa essere associata alla parola bello o piacevole eppure si tratta di arte. Arte è ( e posso benissimo sbagliare) non solo quello che "piace profondamente" ma anche ciò che "comunica", che "fa pensare", se guardando il lavoro di un fotografo e vengo spinto a riflettere, mi arrivano emozioni, sensazioni, io lo giudico arte. E non per forza queste sensazioni ed emozioni devono essere piacevoli (e quì è la differenza col giudicare arte solo quello che piace profondamente). Se la vista del lavoro di un artista smuove qualcosa interiormente, se sovverte gli schemi precostituiti, anche questa è arte. Se un opera, come dice spesso Marco (al quale per questo ed altri aspetti mi sento vicino) " introduce e scopre nuovi orizzonti di senso che sgambettano e smantellano gli strumenti conoscitivi con cui interpretiamo il reale" anche questa è arte.
Quindi è sacrosanto che arte è ciò che ci piace profondamente, ma io di fianco a questa definizione, come una piccola postilla direi che arte è anche ciò che "comunica", "spinge a riflettere", "provoca sensazioni" e "scardina e sovverte il consono"

Spero di non avervi fatto addormentare con tutte ste parole, vista l'ora

Ciao
Marco(pamar5)

Inviato: 24/1/2005 23:33
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Re: Inchiostri al carbone?
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A questo link trovi qualcosa..........ma sembra che la 2100 non sia supportata (almeno da questo fornitore)
http://www.fineartprint.it/ijp/inks.html

Qui trovi altre notizie
http://www.inksupply.com/index.cfm?source=html/quadtone.html
Parlano di incchiostri al carbone dedicati alle inkjet Epson........

Sembra comunque che le inkjet Epson consigliate con questi inchiostri siano poche
http://www.digitalphotoimagery.com/printers.html

Inviato: 24/1/2005 20:11
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Re: Bacon e la fotografia
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Citazione:


Credo che l'artista possa avvertire "piu' del normale" il peso di queste sovrastrutture, e senta la necessita' di andare a fondo, all'essenza delle cose. Lo muove il desiderio di assoluto, il richiamo dei propri sogni, non intesi come "desideri", ma come voci del profondo e irrazionale. Eventualmente e' piu' facile che sia l'artista a isolarsi dalla societa' piuttosto che il viceversa.



Quello che contraddistingue l'artista (e in alcuni casi e' l'unica differenza dal folle, e qui penso a Ligabue - pittore - o a Dino Campana) e' la ricerca di un linguaggio che permetta di definire la visione "profonda", che per sua natura non e' esprimibile tramite il linguaggio quotidiano cosi' com'e'.
Forse anche per comunicarla agli altri ma, ritengo, prima di tutto per rappresentarla a se stesso.

Il mio temino finisce qui, spero che Marco (il primo Marco disponibile) lo legga e riesca a darne un'interpretazione sensata..



Mi vedi sostanzialmente d'accordo con te. Per quello che puà valere la mia opinione. Nemmeno io sono un esperto di queste cose ma quello che hai scritto secondo me inquadra bene il problema. Le nostre sovrastrutture e difese, come tu le hai definite, ci permettono di superare (o aggirare?) le problematiche reali e metafisiche che la nostra esistenza ci pone. Probabilmente una certa tipologia di artisti, vuoi perchè particolarmente "sensibili" o vuoi perchè "disadattati" nel senso letterale del termine ossia "che non si adattano a", non accettano o non posseggono tali sovrastrutture o ancora con un lento lavoro di presa di coscienza le hanno rimosse. Tutto ciò puà portare a comportamenti "sopra le righe", al non riuscire più ad accettare la quotidianità  così come è "normale" per le altre persone. Ed è vero allora che è l'artista che si auto-isola o comunque assume atteggiamenti tali percui è la società  ad allontanarlo, ma comunque sempre in conseguenza di questi suoi atteggiamenti; e ciò equivale ad auto-isolarsi. E' questa lotta contro sé stesso che lo porta transitivamente a non potere più accettare le "sovrastrutture" a cui è obbligato a sottostare. E' vero anche che non tutti i grandi artisti, come tu stesso hai ricordato, sono stati di tal fatta ma che molti sono stati "perfetti uomini del loro tempo". Personalmente penso che la consapevolezza della propria condizione all'interno della vita sia una caratteristica comune a tutti i geni artistici, ma evidentemente tale consapevolezza viene affrontata in modo diverso. Alcuni la fronteggiano "di petto" o almeno non lasciano vedere il loro travaglio interiore se non nella loro arte, senza renderlo pubblico nella vita; altri si fanno schiacciare dal peso della loro consapevolezza e non riescono a separare l'ambito artistico e creativo dalla quotidianità , la loro arte si mischia con la vita quotidiana e la schiaccia, la soffoca rendendola un tutt'uno con il travaglio che permea la loro opera e il loro genio creativo; i confini si sovrappongono e si amalgamano vita e arte, consapevolezza della propria condizione, ricerca artistica e vita quotidiana diventano un unico indissolubile e inscindibile fardello che li soffoca. Almeno, io la vedo così.......e puà benissimo darsi che mi sbagli di grosso.
Ciao

Marco(pamar5)

Inviato: 24/1/2005 0:15
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Re: Aiuto informatico
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Se la scansione col Norton non ti risolve i problemi puoi provare a farti scansionare il PC direttamente dal lorosito. Apri Norton internet security, in alto a destra clikka su "guida e supporto" poi su "Norton security response" devi essere collegato a internet, ti si apre una pagina della Norton, cerca la voce Security Check. Da qui puoi fare partire una scansione del PC fatta direttamente dalla Norton. Ci sono due modalità : scansione virus e Security check, eseguile tutte e due. Speriamo in bene......

Inviato: 23/1/2005 23:21
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Re: Aiuto informatico
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se non sbaglio double click è una versione di un virus chiamato mydoom. Non sono sicuro però. Se è lui puoi trovare le istruzioni per rimuoverlo quì
http://www.europe.f-secure.com/v-descs/mydoom_b.shtml

Inviato: 23/1/2005 23:11
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Re: Aiuto informatico
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effettivamente se non riesci a ripulire tutto per bene l'unica possibilità  è formattare. Comunque tutti gli antivirus e i firewall di qualsiasi marca hanno un tallone d'achille. Sono dei programmi che girano sul sistema operativo e come tali possono venire aggirati attaccando il sistema stesso su cui poggiano. La configurazione veramente insuperabile che mi ha consigliato un mio amico informatico consiste nell'usare un computer con installato un sistema operativo Linux configurato come firewall, collegato poi in rete al computer che si usa normalmente con installato Windows. Praticamente il PC con linux (senza monitor, tastiera ecc...)funge da firewall hardware e software, l'intero sistema operativo agisce solo ed unicamente come firewall. Questo sistema è a prova di bomba e impenetrabile al 100%

Inviato: 23/1/2005 22:26
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Re: Ma insomma: Quando una fotografia e' "Arte"?
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L'arte è arte, in qualsiasi ambito la si consideri, dalla pittura alla musica alla fotografia. Se una fotografia ci comunica qualcosa secondo me è arte. Certo la fotografia penso che si collochi diversamente nel mondo contemporaneo rispetto alla pittura. Presenta due aspetti diversi. Da un lato vi è la sua funzione documentaristica, quella per cui probabilmente è nata e dall'altro il suo aspetto più artistico che si è sviluppato in seguito. Probabilmente è più ostico fare comprendere alla gente che una fotografia puà essere una forma d'arte. Penso che dipenda in gran parte dalla sua funzione più quotidiana e dalla sua diffusione così capillare nel nostro mondo. Di fotografie sono pieni i giornali e chiunque puà comprare per pochi soldi una macchinetta e iniziare a scattare. Non sembra possibile che una cosa così semplice e diffusa possa essere arte. Ma dai è ridicolo! Posso benissimo fotografare anche io, chiunque puà farlo, allora non puà essere arte.....è una cosa così semplice, troppo semplice! Invece la pittura, certo che quella è arte, chi quotidianamente potrebbe dipingere capolavori su tela, non certo uno qualunque e poi vuoi mettere quanto tempo ci vuole per dipingere un quadro.........invece per fare una foto basta che punto e scatto, e poi quei cavolo di fotografi che si vedono in giro e si spacciano per artisti e mi vogliono far pagare una foto tutti quei soldi! ma sono pazzi allora, e io non sono mica fesso, quelli hanno il negativo e ne fanno tutte le copie che vogliono, invece un quadro è unico. E poi la foto di quello lì se voglio la faccio anche io, basta che mi compro una compattina e un rotolino o meglio una digitale e poi vedi.
Considerare arte la fotografia nel nostro mondo puà essere difficile ma secondo me è doveroso e giusto parlare di arte riferendosi alla fotografia. Certo, non andrà a cercarene l'aspetto artistico in alcuni generi particolari, come la fotografia di cronaca.
Un artista va considerato tale analizzando il suo lavoro con attenzione, cercando di capire cosa ci vuole comunicare, le motivazioni che lo hanno spinto a usare questa o quella tecnica o i tipi di soggetto fotografati. Come la pittura la fotografia è un'atre visiva, certi accostamenti cromatici piuttosto che altri, le forme, i dettagli hanno un'importanza basilare nello sviscerare il messaggio dell'autore. Io considero una fotografia arte usando lo stesso criterio per la pittura. Se un' opera cattura la mia attenzione e mi soffermo su di essa , se mi spinge a pensare mi comunica sensazioni........bè per me questa è arte signori! Certo alcune forme di fotografia richiedono un approccio più meditato, non danno nell'immediato un riscontro così forte, vanno per così dire "metabolizzate", bisogna trovare un'affinità  che si sviluppa a poco a poco ma che spesso si trasforma in un fiume in piena; altre ti colpiscono subito, con forza quasi feroce. In entrambi i casi penso che oltre alla semplice estetica di un'opera occorra anche "capirla" e ciò non è sempre facile o immediato. Tendenzialmente, e questo è un mio aspetto personale, se la vista di un lavoro non mi comunica niente, non mi da sensazioni, che possono anche essere di disappunto per carità , difficilmente le considero arte. Per me l'arte deve dare "sensaziomi" o deve spingermi a pensare, a riflettere e comunque deve farmi provare qualcosa..

Inviato: 23/1/2005 20:30
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Re: Ma insomma: Quando una fotografia e' "Arte"?
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premetto che non sono un esperto in materia, quelle che espongo sono solo mie idee personali, quindi prendile con le dovute cautele, possono benissimo essere diverse dalle tue o totalmente fuori strada. Comunque:
Cià che dici è vero, Van Gogh teneva in mano il pennello come qualsiasi altro,e e usa gli stessi colori ma....c'è un ma di importanza enorme. E' l'idea di fondo, il concetto che sta alla base di tutto che è diverso. Le motivazioni che hanno spinto l'artista a dipingere così con quelle pennellate, con quegli accostamenti di colori e sfumature.
Ecco spiegati meglio di quanto possa fare io le motivazioni che stanno alla base della pittura di VG:
"L'arte non deve essere uno strumento ma un agente della trasformazione della società  e, più a monte dell'esperienza che l'uomo fa del mondo........anche la tecnica della pittura deve mutare, opporsi alla tecnica meccanica dell'industria come un fare suscitato dalle forze profonde dell'essere: il fare etico dell'uomo contro il fare meccanico della macchina. Non si tratta più di rappresentare il mondo in modo superficiale o profondo: ogni segno di Van Gogh è un gesto co cui affronta la realtà  per far proprio il suo contenuto essenziale, la vita. Quella vita che la società  borghese, col suo lavoro alienante, estingue nell'uomo.......La domanda che assilla VG: come si dà  la realtà , non già  a chi la contempla ma a chi l'affronta vivendoci dentro, sentendola come un limite di cui soffrire, e di cui non puà liberarsi se non afferrandola, facendola propria, identificandola con quella "passione della vita", di cui alla fine si muore? Non impressione, sensazione, emozione, visione, intelletto ma pura e semplice percezione della realtà  nella sua esistenza quì, ora: soltanto prendendo coscienza del limite e forzandolo si arriva a schiantarlo. Cià che VG vuole è una pittura vera fino all'assurdo, viva fino al parossismo, al delirio, alla morte. E' una realta che non giudica, non commenta, puà soltanto subirla passivamente oppure farla propria, ri-farla con la materia e gli atti che sono del proprio mestiere di pittore......... I colori non lo interessano come rapporti visivi ma come rapporti di forze (attrazione tensione, repulsione) all'interno del quadro. Per effetto di questi rapporti e contrasti di forze l'immagine tende a deformarsi, distorcersi, lacerarsi: per l'accostamento stridente dei colori,per l'andamento spezzato dei contorni, per il ritmo serrato delle pennellate, che fanno del quadro un contesto di segni animati da una vitalità  febbrile, convulsa. La materia pittorica acquista una esistenza autonoma, esasperata, quasi insopportabile: il quadro non rappresenta, è.....Dove è allora il tragico nei quadri di Van Gogh? Non nelle figure tranquille, non nei colori che sono squillanti, quasi festosi. E' tragico vedersi nella realtà  con così lucida perentoria evidenza. E'tragico riconoscere il nostro limite nel limite delle cose e non potersene liberare. E'tragico di fronte alla realtà , non poterla contemplare, ma dovere fare e fare con passione e con furia: lottare per impedire che la sua esistenza sopraffaccia e distrugga la nostra. L'arte diventa allora il "mestiere di vivere": ed è questo mestiere della vita che Van Gogh disperatamente contrappone al lavoro meccanico dell'industria, che non è la vita. La polemica iniziale è stata portata a un livello più profondo, dove non è in gioco solo il contenuto, il soggetto, la tesi, ma la sostanza, l'esistenza dell'arte"
Giulio Carlo Argan


Inviato: 23/1/2005 19:26
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Re: Aiuto informatico
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Non demordere. La Microsoft stessa fornisce le indicazioni e un tool di rimozione per Sasser in tutte le sue varianti. Dai un'occhiata quì
http://support.microsoft.com/?kbid=841720

Marco(pamar5)

Inviato: 23/1/2005 17:37
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Re: Ma insomma: Quando una fotografia e' "Arte"?
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Falcopardo ha scritto:
Penso poco, ma le poche volte che avviene mi si ingarbuglia il cervello.
Per esempio:Si parla di Arte fotografica. Ma quand'e' che una fotografia raggiunge lo stadio dell'Arte?


Scusa se mi permetto ma a dirti il vero leggendo i tuoi interventi su questo forum non mi dai l'idea di una persona che pensa poco o a cui si ingarbuglia il cervello..............
Comunque tornando alla tua domanda...........e che domanda!!!!!!! Per come la vedo io quì si apre un argomento complicato, spinoso e di difficile interpretazione. Prima di tutto cosa si intende per arte? E già  quì ci sarebbe da discutere non poco. Associando la parola arte a un prodotto della creatività  e dell'ingenio dell'uomo, cosa mi differenzia un "lavoro" ben fatto e piacevole da fruire da una vera opera d'arte? cosa è quel "quid", quella caratteristica che differenzia un'opera d'arte dal resto? Penso che alla base di un lavoro artistico ci debba essere un'idea geniale, dove con geniale intendo un'idea di fondo che apra nuove prospettive, un'imterpretazione diversa delle cose di ogni giorno, la capacità  di mostrare sotto una luce diversa o di evidenziare aspetti, anche delle cose più comuni, che con un'osservazione canonica passano sotto silenzio. Il riuscire a fare pensare, a sviscerare sentimenti, stati d'animo che a volte (anzi spesso) rimangono celati e non riescono ad emergere dalla quotidianità  delle nostre osservazioni. Lo so mi sto ingarbugliando in un labirinto, ma sono concetti difficili da rendere a parole. Faccio un esempio: Tutti certamente conoscono il celebre quadro di Van Gogh "vaso di girasoli" http://www.vangoghgallery.com/painting/p_0455.htm
Mi chiedo, quanti hanno avuto di fronte allo stesso soggetto, un vaso di fiori, la capacità  di renderlo su tela in questa maniera? Di nature morte è piena la storia della pittura ma Van Gogh riesce a fare qualcosa di diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto. La sua natura morta è pura energia ed è stata definita da parecchi critici una "natura viva", pregnante e distante anni luce dalla classica "natura morta". Il suo quadro senza ombra di dubbio trasmette emozioni, ci fa riflettere, colpisce. Ecco secondo me questa è arte. La capacità  di "comunicare" emozioni e di fare pensare. Questa è la differenza fra una bella immagine ed un'immagine artistica. Perdonatemi, mi sono trovato a parlare di pittura invece che di fotografia, ma secondo me i punti che le legano sono molteplici quindi il discorso abbraccia pienamente anche la fotografia. Certo poi non bastano le idee......bisogna avere la capacità  di metterle in pretica, le conoscienze tecniche, le doti naturali. Io potrei andare a scuola di pittura per 50 anni di fila ma non riuscirei mai a dipingere come un vero pittore.

Ciao a tutti

Marco (pamar5)

Inviato: 23/1/2005 17:27
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Re: Aiuto informatico
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Mi permetto di darti un consiglio. Esiste un utile programmino molto leggero che funziona in background senza che te ne accorgi ma che ha un'utilità  incredibile. Grazie a una banca dati di programmi, siti, e link pericolosi previene la possibilità  di raccogliere schifezze navigando. Si chiama Spyware Blaster ed è gratuito. Con me funziona bene. Devi però ricordarti di aggiornarlo ogni tanto proprio come un antivirus e devi farlo tu manualmente (va bene 2 volte al mese).
Te lo consiglio ma installalo solo a computer il più possibile pulito. E'fantastico per prevenire attacchi e trojan ma non puà niente contro ciò che è già  presente sul PC. Ecco il link
http://www.javacoolsoftware.com/spywareblaster.html

In bocca al lupo di nuovo

Inviato: 21/1/2005 21:52
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Re: Aiuto informatico
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a questo indirizzo ci sono le istruzioni per rimuovere w32.spybot.worm
http://www.pestpatrol.com/pestinfo/w/ ... Detection%20and%20Removal

in bocca al lupo

Inviato: 21/1/2005 21:37
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Artisti Giapponesi
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Volevo segnalare 2 fotografi giapponesi. Il primo: Hirotaka Kasuga. Ho scoperto il suo sito del tutto casualmente navigando in rete. Le sue fotografie mi hanno colpito. Bianco e nero e grandi atmosfere, secondo me.
ecco il link
http://www.hirophoto.com/

Il secondo: ecco il link
http://photo-hideo.com/
Si tratta di Hideo Kobayashi, fotografa a colori e penso li usi con maestria, sono il suo punto di forza (anche se a volte possono apparire troppo "saturi").
Date un'occhiate se avete tempo e fatemi sapere cosa ne pensate.
Ciao a tutti
Marco (pamar5)

Inviato: 21/1/2005 20:33
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