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Re: Nebbia in Val Padana...

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23/6/2022 9:20
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Ottima idea. Farò qualche puntatina, i giorni scorsi c'era ma da ieri piove e poi devo aspettare che la baraonda del carnevale finisca, e quando sarà finita non ci sarà più la nebbia.

Inviato: 10/2 12:43
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Re: Nebbia in Val Padana...

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23/6/2022 9:20
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Grazie mille Oscar per la preziosa informazione da testimonianza diretta sui toni delle stampe di Ghirri, mi hai tolto questo dilemma che avevo da tempo.

Sulle tue osservazioni alla foto, concordo in pieno con te, anche a me disturba l'albero e disturbano abbastanza pure le due automobili, però, come concordi, fra scattare e non scattare è meglio la prima ipotesi. Io poi sono sono sempre molto attento agli aspetti di equilibrio formale del risultato finale per cui, come mi ha insegnato Fulvio Roiter, elimino (taglio via) il superfluo in ripresa o in postproduzione ma qui gli elementi da eliminare sono in mezzo e sarebbe una manipolazione che (pur potendola fare) non faccio mai, rifiuto (come penso pure tu) la fotografia manipolata che sta prendendo piede oggi con elementi tolti o aggiunti anche con il supporto della AI.

Per il resto, come dicevo, lo scatto è solo la rappresentazione in un contesto insolito di un elemento urbano che si presenta da decenni in una veste di normale banalità nel luogo dove abito (Lido di Venezia).
Un saluto.

Inviato: 10/2 10:49
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Re: Dimensioni di stampa: grande, grandissimo, anzi piccolo

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23/6/2022 9:20
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Io sono rimasto affezionato al formato 30x40 circa, in genere stampo su fogli A3+ badando di più al lato lungo che abbia una proporzione tale da farci stare quello corto nei 33 cm del A3+ e come viene viene, cioè potrebbe essere fra i 27 e i 31-32 a seconda della inquadratura.
Mi conforta anche l'opinione dei Berengo Gardin (con questo nome ricorrente ho fatto venire l'orticaria a qualcuno ma sono un fan suo e della sua fotografia) che in controcorrente con la gigantografia che si usa da qualche anno, diceva che il formato giusto è quello.

Ho ancora un paio di scatole di fogli di carta baritata (che tengo per le gradi occasioni) ma pur apprezzandola per il suo richiamo alle stampe analogiche che facevo una volta, il prezzo delle carte fine art mi inibisce nel stampare tutto quello che vorrei quindi vado da una ottima anche se economica matte da 230 g prodotta da Felix Shoeller e venduta sotto vari marchi di cui ho ancora circa 200 fogli alla Luster premium della Epson, onestissima e che a sua volta mi ricorda le fotografie che stampava il fotografo sotto casa 60 anni fa e spero di poter continuare così.

Inviato: 9/2 20:16
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Re: Nebbia in Val Padana...

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23/6/2022 9:20
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Ringrazio per i commenti presenti ed eventuali futuri, come diceva Confucio: - un commento è meglio di nessun commento - . Questi poi sono interessanti, non avevo in mente specifici esempi di altri autori, però di Ghirri un vago ricordo di almeno un distributore. La fotografia può essere cercata o presentarsi da sé, inaspettata, io stavo aspettando a bordo strada la moglie che era entrata in un negozio, sceso dalla macchina per fumare una sigaretta, ce l’avevo davanti a me quel distributore che aveva un aspetto diverso dal solito, con la nebbia che lo isolava un po’ dal paesaggio urbano retrostante. Un occhio disinteressato avrebbe visto un distributore e della fastidiosa nebbia, un fotografo una fotografia nel cercare di fissare quella scena.
Se l’avessi cercata avrei aspettato che se ne andassero le due automobili, ma nel frattempo si sarebbe spostato o diradato il banco di nebbia, ho cercato solo una inquadratura decente e ho scattato, tutto qui, senza voler assomigliare a qualcuno (ma specifico che qui nessuno lo ha pensato, anzi sono interessanti i richiami all’estetica del distributore).
Se ci sono distributori che mi hanno particolarmente colpito sono quelli che a volte si vedono in fotografie, magari in Kodachrome, americane degli anni ‘50-’60, erano bellissime le pompe di benzina dell’epoca.

Di Ghirri ho visto una mostra a Venezia qualche anno fa alla Biblioteca Querini Stampalia a Venezia e ne ho viste alla mitica e titanica mostra “Venezia 79 La Fotografia” nel 1979 appunto, le fotografie di qualche anno fa avevano toni tenui, colori pastello, tutte però virate un po’ verso il giallo, non ho capito se erano così per la deriva del colore nel tempo o erano sempre state cosi, comunque emozionanti nella loro semplicità, purtroppo non ricordo se erano così anche quelle del ‘79, però ricordo che erano colori tenui, poco saturi anche all'epoca.

Inviato: 9/2 19:33
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Nebbia in Val Padana...

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Coinvolto dalla struggente poesia del distributore nella nebbia oggi so che anche un distributore può avere il suo fascino


Allega:



jpg  Distributore rid.jpg (615.44 KB)
2722_65c517eb79dd2.jpg 1290X962 px

Inviato: 8/2 19:05
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Re: Delta 100 vs T-max 400

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Concordo con le osservazioni di Luciano che confermano come il processo di digitalizzazione permette di lavorare l'immagine entrando in un altro mondo per la praticità con cui si possono compiere le operazioni necessarie al risultato finale e per la potenza degli strumenti disponibili, stampa compresa, ma richiede le sue procedure con attenzione e strumenti adeguati, ciascuno con i suoi pro e contro.

Scusandomi, preciso che nel confronto Efke scanner e Efke Rodenstock ho scritto: ...il confronto di resa che si somiglia fra i due è in basso a "sinistra" dove siamo in una zona più centrale...volevo dire a "destra".

Inviato: 8/2 9:45
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Re: Delta 100 vs T-max 400

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Ho fatto delle prove questa mattina misurando con un calibro, se nella riproduzione non si usa una fotocamera mirrorless che abbia anche l’ingrandimento sul visore, o su un monitor, credo sia molto difficile mettere a fuoco con precisione sulla grana in un sistema di digitalizzazione con fotocamera. Poichè il momento i cui si è a fuoco (con un ingrandimento 14 x sullo schermo della macchina) viene valutato visivamente, ho fatto le medie di più letture portandomi fuori fuoco e rifocheggiando. Ho visto che a tutta apertura (2,8 con l’obiettivo che uso) e distanza fra sensore e pellicola di 20 cm, bastano 0,4 mm (avanti o indietro) per avere la grana “completamente” sfocata e anche con un diaframma 8 basta 1,0 mm, quindi anche con un paio di decimi di millimetro di scostamento a F8 si può dire che per l’uso normale del fotogramma si è a fuoco ma non si sa se coperti dalla profondità di campo o realmente al punto esatto, resta comunque il fatto che ci vuole uno schermo con ingrandimento su cui poter valutare.
In entrambi gli esempi di ingrandimento sul cielo degli esempi postati la grana non appare nitida ma anzi molto o abbastanza sfaldata (potrebbe essere però una caratteristica di quel tipo di emulsioni).

Anche lo scanner non garantisce che il fuoco sulla grana sia perfetto e metto un esempio (Efke scanner e Efke Rodenstock) dove lo scanner nella zona periferica ha toppato la messa a fuoco (in alto a sinistra) e dove si vede che la grana è spappolata, molto meglio la scansione con fotocamera e Rodenstock per la precisione del fuoco sulla grana e la resa su tutto il fotogramma (il confronto di resa che si somiglia fra i due è in basso a sinistra dove siamo in una zona più centrale, anche qui comunque meglio la fotocamera (questa avrebbe una risoluzione di circa 4600 pixel sul lato lungo, l’ho ridotta per portarmi circa alle stesse dimensioni della foto con lo scanner).
Probabilmente una piccola deformazione sulla planeità della pellicola che non è stata coperta dalla profondità di campo dell’ottica dello scanner.

Gli esempi che metto sono per constatare che, se perfettamente a fuoco, si riesce a distinguere la grana, grossa o fine che sia (a meno che questa non abbia un aspetto totalmente diverso da quello ad agglomerati di argento metallico delle emulsioni argentiche tradizionali).
Questa foto e quella delle persone in campo (grana Efke) erano state fatte con pellicola Efke. La Efke sviluppata con il Rodinal dava una grana consistente; pellicola strana dal supporto trasparentissimo. Non viene più prodotta con questo marchio, credo che precedentemente fosse della Adox, poi ceduta a Fotokemica in Croazia e credo successivamente venduta nuovamente come Adox, non sviluppo più altrimenti la riproverei con uno sviluppo diverso.

PS. Dopo averle postate ho notato che la pur leggera compressione jpg che ho dato per postare ha ridotto molto la definizione della grana degli esempi. Li lascio così, caso mai se richiesto li rifaccio e posto con dimensioni maggiori e minor compressione.



Allega:



jpg  Efke scanner rid.jpg (365.12 KB)
2722_65c3d486e9e09.jpg 964X929 px

jpg  Efke Rodenstock rid.jpg (471.56 KB)
2722_65c3d49a98192.jpg 1023X970 px

jpg  Grana Efke rid.jpg (482.84 KB)
2722_65c3d4cc8e142.jpg 1084X874 px

jpg  Grana Fomapan rid.jpg (415.92 KB)
2722_65c3d4f0e4dab.jpg 1085X893 px

Inviato: 7/2 20:01
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Re: Scansione negativo 35mm, gradirei un "feedback"

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23/6/2022 9:20
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Se vuoi intanto guardati questo, hai spiegazioni molto dettagliate sul uso delle varie funzioni.

https://helpguide.sony.net/ilc/1520/v1/it/print.pdf

Inviato: 3/2 10:38
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Hanno sbiancato Calimero (Fomapan 100)

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23/6/2022 9:20
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Hanno sbiancato Calimero (perché era piccolo e nero).

Ho usato la pellicola Fomapan 100 Classic della Foma, sempre, con almeno una decina di fotocamere diverse (quasi tutte in medio formato), e mi piaceva, mi trovavo benissimo esponendola a 64 iso, sviluppo in Rodinal 1+50 (adesso ha un altro nome) 7 minuti + svuotamento, 10 sec di capovolgimenti all’inizio e uno ogni minuto. Nel web sembrava che fosse una schifezza, (secondo me giudizi di chi non la sapeva usare oppure non l’aveva neanche mai usata, per sentito dire), e mi chiedevo perché. Oggi sono andato nel sito di Jouza per vedere se c’era chi l’ha usata recentemente, tutti giudizi positivi (ma ci sono voluti 12 anni, nel 2022, per vederli da qualche parte). Mi sono detto che finalmente hanno sbiancato Calimero (in TV carosello di 60 anni fa), e penso pure che qualcuno abbia visto le foto che pubblicavo qui e su Fotoavventure perché avrebbe un suo sviluppo proprietario ma io usavo proprio il Rodinal. Veramente avevo preparato alcune foto (che pubblico comunque di nuovo), stavo per chiedere in questo post come mai nessuno la prendesse in considerazione e per dire che non può essere una schifezza una pellicola che viene prodotta da un secolo. Mi fa comunque piacere che finalmente venga confermata anche da altri la mia convinzione su cui non avevo dubbi.
Contemporaneamente riesumandole mi sono deliziato nuovamente nel guardare com'erano belle queste ottiche costruite evidentemente con alti standard di qualità pur essendo ad esempio il Tessar e lo Xennar ottiche a 4 lenti (e il Novar un tripletto).


Allega:



jpg  Rolleicord Schneider Xenar.jpg (363.92 KB)
2722_65b7a32cabf60.jpg 1290X1290 px

jpg  Rolleicord V Xenar.jpg (450.27 KB)
2722_65b7a33495779.jpg 1290X1294 px

jpg  Rolleicord Xenar.jpg (213.20 KB)
2722_65b7a33f1991b.jpg 1290X1302 px

jpg  Rolleiflex 2.8.jpg (302.35 KB)
2722_65b7a34fcb2da.jpg 1290X1290 px

jpg  Rolleiflex 3.5 crop.jpg (289.47 KB)
2722_65b7a35dc8e6e.jpg 1290X952 px

jpg  Rolleiflex 3.5 F.jpg (385.71 KB)
2722_65b7a37c276bc.jpg 1290X1290 px

jpg  Rolleiflex Automat 2 (Tessar).jpg (376.46 KB)
2722_65b7a38aa5409.jpg 1290X1290 px

jpg  Xenar.jpg (447.39 KB)
2722_65b7a395b717e.jpg 1290X1290 px

jpg  Zeiss Ikon Nettar.jpg (247.96 KB)
2722_65b7a39e1d161.jpg 1290X1290 px

Inviato: 29/1 14:10

Modificato da Pino su 29/1/2024 14:35:02
Modificato da Pino su 29/1/2024 14:36:35
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Re: Digitalizzare negativi con la fotocamera, problemi.

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Messa a punto finale.
Ho messo le mutande al Flash (una stoffa messa doppia), così riesco ad usarlo a circa 20 cm dalla pellicola, le foto del campo che ho postato hanno un negativo piuttosto denso, le prove che ho fatto ieri sera mi dicevano che la distanza migliore era a 17 cm dalla pellicola. Ho messo la pellicola davanti al flash (proprio appoggiata sopra) ed ho misurato a luce incidente con un flashimetro che ho da molti anni e funziona ancora, mi detto di usare un diaframma 8, proprio quello che andava bene e che avevo usato, quindi userò il falsh meter per avere subito una indicazione di quale diaframma usare a seconda della pellicola da digitalizzare, oppure di mantenere quello che ho deciso e a che distanza mettere il flash. Un buon sistema per evitare di fare tante prove.
(A titolo di cronaca ho visto che una volta stabilito quale diaframma usare, fra 20 e 17 cm ad esempio, cambia abbastanza il contrasto dei dettagli fini, penso che il massimo sarebbe usarlo senza schermatura ma significherebbe doverlo piazzare troppo lontano).


Allega:



jpg  Flash meter.jpg (133.08 KB)
2722_65b3a07549bdc.jpg 1024X672 px

Inviato: 26/1 13:07
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400

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C’è una cosa che non mi quadra, la luce viene completamente da destra, molto bassa, però il cielo nella parte sinistra è più chiaro, tu sei all’ombra, quindi abbastanza al riparo da infiltrazioni di luce che escluderei. E’ successo qualcosa in sviluppo o un difetto della emulsione, oppure si sono bagnati o unti alcuni punti dei filtrini che ci sono nell’involucro da cui esce la pellicola alterando l’assorbimento dello sviluppo.
Bisognerebbe indagare anche lo strumento con cui hai fatto la scansione.

Inviato: 24/1 20:41
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400

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Hai mai provato la Fomapan? Tutte le foto in B&W che ho fatto per alcuni anni (però quasi esclusivamente in formato 120) le ho fatte con la 100 e trovo che sia un'ottima pellicola, ha anche un suo sviluppo (che non ho provato, io la usavo con Rodinal). Comunque, se è ancora lo stesso, il proprietario della ditta la conosce bene nel trattamento. Ha prezzi accessibilissimi.
Questi sono a Carbonera.
https://fotomatica.it/shop/

Inviato: 24/1 18:26
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Digitalizzare negativi con la fotocamera, problemi.

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In questa discussione:
http://www.effeunoequattro.net/htdocs ... id=133449#forumpost133449
Fer aveva riscontrato un calo di luminosità ai bordi dell’illuminatore che usavo nel mio Ambaradan auto-costruito. Ha perfettamente ragione, non me ne ero accorto perché in genere ritaglio molto in post produzione ciò che non è al centro della scena (nella fotografia di strada cerco di cogliere al volo una situazione senza badare troppo a ciò che ci sta attorno) per cui non ci badavo, inoltre usavo solo la parte centrale del’ illuminatore perché lo avevo schermato per circa 1 cm lungo i bordi. Il problema è accentuato dalla stretta vicinanza (circa 1,5 cm) dello stesso alla pellicola. Ho ovviato quasi del tutto portandolo a circa 5 cm. In questo modo il fascio luminoso si allaga e il residuo di vignettatura si allontana diventando impercettibile.
Però subentra un altro problema, aumenta il tempo di esposizione. Se lo si usa completamente carico, e dura parecchio (o tenendolo collegato ad una porta usb o ad un alimentatore per telefonini) sono riuscito a scattare mediamente con 1/125 di sec a F 5.6, 1/80 a F8. Con il Rodenstock 50 2,8 che uso non posso usare diaframmi più aperti a pena di una sfaldatura nelle zone periferiche.
Non basta, per non avere micromosso è preferibile non scendere sotto 1/160 di sec. O meglio, dipende dall’ingrandimento che si vuole in stampa perché lo si può notare osservando a monitor al 100 % di ingrandimento, dimensioni a cui non si arriva abitualmente, a meno di non aver bisogno di croppare su una zona ristretta.

La soluzione a tutto è usare un flash. Avevo in armadio un vecchio flaschetto da 16 di numero guida (ma oltre al vecchio Metz 45). L’ho montato su un supporto con un potente biadesivo e va benissimo tenendolo a circa 70 cm di distanza (meglio ancora ad 1 m ma devo averlo vicino per farlo scattare). L’unico inconveniente è che bisogna oscurare la stanza perché lo uso così: imposto la fotocamera con un tempo di 2 sec per avere il tempo di far scattare il flash, durante i 2 sec lo faccio scattare).

Con un po’ di fortuna ho trovato online presso un “rigattiere” olandese (https://vintagelens.nl/) una parte di duplicatore con supporto per pellicola e dia, (pagato 10 € ma la spedizione 20 € circa), ho rivoluzionato l’Ambaradan anche eliminando la slitta trasversale perché non devo fare stitching, inoltre il supporto ha di bello che può traslare in tutte le direzioni di circa ½ cm per parte compensando eventuali problemi di centratura. Allego le foto del Ambaradan “Evolution”.
Nelle altre si può vedere cosa succede fotografando a 1/60 e con il flash. Ho messo i crop senza nessuna maschera di contrasto e con una maschera leggerissima, la differenza con il flash è enorme anche se come dicevo, dipende dall’ingrandimento che si vuol fare in stampa.

Allega:



jpg  Flash F8 rid.jpg (167.71 KB)
2722_65b138263ab71.jpg 1024X681 px

jpg  Illum F8.jpg (47.85 KB)
2722_65b1384f4c00b.jpg 360X637 px

jpg  Flash F8.jpg (53.97 KB)
2722_65b138606ce1f.jpg 367X632 px

jpg  Illum F8 sharp.jpg (55.35 KB)
2722_65b1386df3c44.jpg 360X637 px

jpg  Flash F8 sharp.jpg (63.75 KB)
2722_65b13878f3155.jpg 367X632 px

jpg  Ambaradan Evolution 1.jpg (159.82 KB)
2722_65b13887ad8d1.jpg 1024X755 px

jpg  Ambaradan Evolution 2.jpg (150.27 KB)
2722_65b138943a5a4.jpg 1024X703 px

jpg  Flash.jpg (98.50 KB)
2722_65b1389ff11ee.jpg 800X813 px

Inviato: 24/1 17:19
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Re: Grande Formato Abruzzo

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23/6/2022 9:20
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Grazie a Fabio e a chi amministra il Forum oltre ovviamente all'autore di questi lunghi studi e relativi articoli Werther Zambianchi per questa bellissima iniziativa.

Inviato: 31/12 10:09
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Chi si ricorda il fotofucile Novoflex ?

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23/6/2022 9:20
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Leggo oggi sui giornali che qualcuno ha fatto una proposta di legge per abbassare a 16 anni la licenza di caccia e ampliare il periodo venatorio. Mi chiedo se ha ancora senso la caccia in un’ epoca in cui si è diffusa la consapevolezza che la natura in tutte le sue forme sta soccombendo alla presenza umana ? Sono passate le epoche in cui si doveva cercare un compromesso di compresenza fra comunità umane e comunità di animali predatori, ma cosa possono predare un’anatra di passaggio o un fagiano ? Ma sono buoni in arrosto con le patatine (ci sono quelli di allevamento), e poi è una questione di salute che dà una lunga camminata all’aperto e si sfoga anche il cane da caccia (la si può fare anche senza ammazzare). Bisogna tener sotto controllo il proliferare di alcune specie se non ci sono predatori naturali (lo si può fare con un piano sanitario specifico e non cruento). E’ perché chiuderebbero le fabbriche di fucili (non si preoccupino, con tutte le guerre che ci sono nel mondo il lavoro è assicurato) ecc. ecc..
Verrebbe il sospetto che il movente sia semplicemente il gusto di uccidere un essere vivente in maniera vigliacca con strumenti che non sono alla pari di quelli dell’avversario. Ricordo l’impressione di una visita al castello di Sarre, una quarantina di anni fa, antica residenza dei Savoia in Valle d’Aosta, pareti e soffitti foderati di corna di stambecco, li avevano praticamente estinti. Bella soddisfazione, che eroi!

Negli anni ‘70 c’era il fotofucile della Novoflex, non so se esiste ancora, chi se lo ricorda? Soluzione intelligente, quando la preda è al centro del fotogramma è come averla colpita, per l’orgoglio del cacciatore (orgoglio per me incomprensibile).



Allega:



jpg  Fotofucile novoflex.JPG (53.57 KB)
2722_658ea48c11e67.jpg 1241X692 px

Inviato: 29/12 11:51

Modificato da Pino su 29/12/2023 12:07:18
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Re: Backup su nastro

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Grazie Fer, tengo presente e userò HD che costano anche meno.

Inviato: 13/12 20:57
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Re: Backup su nastro

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Scusa Fer se riesumo questo post ma i sembra ottima la tua soluzione (sono arrivato ad avere 9 unità di cui due SSD dentro al computer, invece potrei tenere solo un paio di HD da 4 Gb esterni da alternare nei backup). Secondo te c'è una marca di quel accessorio USB che consiglieresti o che hai usato per anni? Seconda cosa, anni fa un tecnico che vendeva e riparava computer mi disse che non aveva mai visto un SSD rompersi (o meglio non funzionare più), che siano anche più affidabili degli HD e che ci sia un analogo accessorio USB per SSD ?

Inviato: 12/12 9:30

Modificato da Pino su 12/12/2023 9:46:44
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Re: Scansione negativo 35mm, gradirei un "feedback"

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Citazione:

orso ha scritto:
ho quasi voglia di fare un illuminatore che copra fino al 6x9.
Ho pochissime negative di questo formato, e altrettanto poche 6x6, ed ho la quasi certezza di non doverle mai "scansionare", ma visto che ci siamo...


Io lo avevo fatto (devo averlo ancora in cima a qualche armadio) usando un box autocostruito in legno che sul fondo ha una lampada opalina da ingranditore, pareti interne bianche e ad una trentina di cm dalla lampada uno schermo opalino in perspex, usando per il raffreddamento interno una ventola da computer. Funziona bene ma è ingombrante, poi sono usciti questi illuminatori a led di cui c'è un'ampia scelta di tutte le misure a prezzi irrisori, leggeri e che si prestano a svariati tipi di montaggio.

Anni fa avevo acquistato un tornio (se qualcuno lo vuole lo do via per poco ma pesa 160 Kg) con cui mi sono fatto dei bellissimi focheggiatori per il telescopio, volevo prendermi anche una fresa, peccato non l'abbia presa perchè adesso mi sarei divertito assai a farmi un duplicatore quasi professionale e saprei come utilzzare due barre ultra rettificate che avevo tolto da un paio di stampanti A3+, quelle su cui scorre avanti e indietro la testina (è un suggerimento agli autocostruttori per utilizzare qualcosa del genere ).

Inviato: 6/12 23:16
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Re: Scansione negativo 35mm, gradirei un "feedback"

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Dovrei vergognarmene ma per chi ha la curiosità e non lo aveveva visto, qui c'è l'illuminatore montato sul mio Ambaradan per duplicazione che a dispetto della sua bizzarra e poco rassicurante estetica, funziona benissimo. (gli elementi sembrano sbilenchi ma sono le deformazioni prospettiche del grandangolare del telefonino con cui l'ho fotografato).

Allega:



jpg  Duplicatore ridotta.jpg (869.67 KB)
2722_65708aa34b1e4.jpg 1200X900 px

Inviato: 6/12 15:52
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Re: Scansione negativo 35mm, gradirei un "feedback"

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orso ha scritto:
Grazie. Su quell'illuminatore per caso è mica scritto che potenza ha in watt, o il flusso luminoso che emette in lumen?
Sugli annunci di vendita non sono riuscito a trovare questi dati.


Non c'è scritto niente tranne quello che penso sia il wattaggio della batteria 2000 mAh. Comunque va bene solo a distanza molto ravvicinata, non è che ad esempio, come si vede in una foto, uno lo mette sulla fotocamera e fotografa come avesse un flash. Ovviamente si può usare a distanza maggiore di quella a cui lo uso io nel riproduttore che ho costruito, con tempi più lunghi.

Inviato: 5/12 9:49
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